venerdì, 5 Dicembre 2025

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Recife, Brasile: un paradiso terrestre tra samba, carnevale e mondiale

Al di là dei tumulti che in questi giorni -a causa del mondiale- ne stanno invadendo alcune zone, il Brasile è un paese meraviglioso, fatto di bellezze donate da madre natura e attrazioni turistiche.

Ma tra tutte le città brasiliane, Recife – la più antica capitale del Brasile- ha quel quid in più, ed è la prossima città che ospiterà la nazionale italiana nella partita contro la Costa Rica.

Situata sulla costa dell’Oceano Atlantico, Recife è dal 1827 la capitale dello stato di Pernambuco, nel nordest del Brasile. Ma prima di diventare città fu preda di molti conquistatori, dagli olandesi ai francesi, e dagli spagnoli ai portoghesi, che lasciarono il segno a livello commerciale (con una fruttuosa coltivazione di canna da zucchero) e monumentale con la costruzione di musei, strade, edifici pubblici in stile neoclassico e ponti. Essendo costruita su canali attraversati da ponti, Recife è nota come la Venezia del Brasile.

Spiagge

Oggi Recife vanta delle bianche e meravigliose spiagge, come quella di Bon Viagem e Jaboatão, circondate da alte palme, alberi di cocco e un mare cristallino. Quest’ultimo è considerato la meta preferita dei sub per la sua barriera corallina e i suoi relitti sottomarini formatisi nel corso dei secoli.

Divertimenti, monumenti e attrazioni

Il quartiere centrale della città è quello di Santo Antonio in cui si trovano le principali attrazioni turistiche come: il Teatro Santa Isabel, il palazzo del Governo, la chiesa di Santo Antonio e la Praca de Indipendencia.
Inoltre, tra i mercati principali ci sono: la casa da Cultura, ex carcere diventato centro culturale, dove si formano le academias di danza, e zona di shopping, e il mercato di San Josè, noto ai turisti per i suoi colori vivaci.

Tra i musei più famosi ci sono: il Museu do Homem do Nordeste (Museo dell’uomo del nordest) e Museu da Abolição (Museo dell’abolizione della schiavitù).

Per quanto riguarda i divertimenti, nella zona di Boa Viagem, oltre alle sue spiagge, si trovano molti locali frequentati da turisti giovani e non. Ma di particolare interesse è il Patio di Sao Pedro, il cuore pulsante della movida notturna di Recife. Sempre in questa zona si trova il Museo do Carnival, punto di partenze delle scintillanti sfilate del Carnevale che, tra samba, musica e spettacolari scenografie, ogni anno raccolgono nelle strade oltre un milione di spettatori.

Isole: piccoli luoghi fuori dal mondo

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Con l’arrivo dell’estate è sempre più forte la voglia di distrarsi, di trascorrere intere giornate lontano da casa e di passare nottate fuori con gli amici. L’estate è quel periodo in cui ci si dedica a tutto ciò che durante l’anno non si può fare, a causa dello studio, del lavoro o dei vari impegni. Insomma, estate è sinonimo di svago e di divertimento.

Ma non è tutto. L’estate può anche essere associata al relax. C’è chi, infatti, durante le vacanze estive, preferisce concedersi un pò di riposo: staccare da tutto e tutti e scappare via, lontano dalla solita e monotona vita. E perchè non volare su un’isola sperduta in mezzo al mare?

Fin dall’antichità, l’isola è simbolo di un luogo paradisiaco, in cui poter realizzare la propria felicità e raggiungere una pienezza spirituale. Inoltre, l’isola è sempre stata rappresentata come un mondo completo, in cui si vive in nome della pace, della concordia e della razionalità.

Oggi, le isole, per la loro vivace vita notturna, sono considerate, soprattutto dai ragazzi, luoghi di divertimento e di sballo, in cui si ha il diritto di fare uno strappo a tutte le regole. Ma, fortunatamente, alcune isole, in particolare quelle più isolate e meno frequentate, sono rimaste simbolo di evasione, come allontanamento dalla terraferma e distacco dalla società.

E per trovare rifugio e tranquillità non occorre andare lontano: proprio qui, in Italia, esistono piccole isole poco affollate. Questi atolli non sono abituali mete turistiche, per diverse ragioni: perchè troppo difficili da raggiungere o troppo poco attrezzate, o semplicemente perchè sono tutelate in quanto riserve naturali.

L’isola di Gorgona, citata da Dante nel 33° canto dell’Inferno, si trova nel Mar Ligure, davanti a Livorno, ed è la più piccola dell’Arcipelago Toscano. Gorgona è un’isola prevalentemente montuosa e la sua vegetazione è tipica della macchia mediterranea. Sulla costa ci sono straordinarie insenature e baie: la più famosa è Cala Scirocco, in cui è presente la Grotta del Bove marino, che fu rifugio per le foche monache.

L’isola di Montecristo forma, insieme a Gorgona – e ad altre – il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, che tutela gli ambienti naturali più affascinanti ed importanti. Proprio perchè è considerata una riserva naturale, all’isola è stato consegnato il Diploma europeo delle aree protette nel 1988, ed è stata riconosciuta come sito di interesse comunitario.

Altra isola del Mar Tirreno è Palmarola, situata nell’arcipelago delle Isole Ponziane. Palmarola è una riserva naturale ed è abitata solo nel periodo estivo, in cui diventa un luogo di isolamento per gli abitanti dell’isola di Ponza, che scappano dalla loro incasinata isola e si rifugiano nelle case grotta, abitazioni tipiche scavate nella roccia.

Altri due luoghi di evasione dalla realtà sono l’isola di Asinara e l’Isola di Alicudi. La prima, situata a nord della Sardegna, fa parte del Parco nazionale dell’Asinara e dell’area marina protetta internazionale, famosa come Santuario per i mammiferi marini. La seconda, invece, appartiene all’arcipelago delle isole Eolie, in Sicilia. Conosciuta soprattutto per essere un vulcano spento, Alicudi è poco frequentata e, anche i suoi abitanti, diminuiscono sempre più.

In Costa D’Avorio c’è una copia della Basilica di San Pietro (FOTO)

Di solito sono i cinesi quelli che “copiano” tutto e imitano ogni paio di scarpe, borse, vestiti, persino macchine. Questa volta l’etichetta dice “Made in Costa D’Avorio” ed è stata incollata alla Basilica di Nostra Signora della Pace.

In Costa D’Avorio c’è una replica identica della Basilica di San Pietro (FOTO)

Ci troviamo a Yamoussoukro e l’opera dell’architetto Pierre Fakhoury è ispirata alla Basilica di San Pietro. Più che ispirazione, sembra sia stata utilizzata una vera e propria carta copiativa. È uno dei più grandi luoghi di culto della cristianità. Fu voluta dal primo presidente del paese Félix Houphouët-Boigny. Il cupolone, la grande piazza, il colonnato, tutto in perfetto stile San Pietro. Molti hanno pensato ad un’imitazione semplice e in miniatura: in realtà la cupola ha una diametro maggiore rispetto a quella di San Pietro.

Costruita tra il 1985 e il 1989 con marmo, è costata circa 250 milioni di euro. Fu consacrata da Papa Giovanni Paolo II il 10 settembre 1990. Egli accettò di essere presente alla consacrazione solo a patto che accanto alla basilica fosse poi costruito un ospedale. L’inizio dei lavori era inizialmente previsto per il 2000, ma la costruzione è ancora ferma (al giugno 2006) ad una simbolica prima pietra posata durante la visita papale.

La Costa d’Avorio è un Paese in via di sviluppo, con enormi problemi sociali. Inoltre il cattolicesimo è una religione di minoranza. Pertanto vi sono state molte critiche alla realizzazione di questo progetto.

[FONTE: dailybest]

Lucchetti d’amore: Pont de Arts cede

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Ieri, domenica 8 giugno, sono crollate due griglie del parapetto di uno dei più celebri ponti di Parigi: Pont de Arts. La notizia, però, è stata comunicata solo oggi dal comune della Ville Lumiere.

Il famoso ponte sulla Senna, costruito da Napoleone nel 1807, è un ponte totalmente pedonale e, nel tempo, è diventato uno dei più importanti simboli della Parigi romantica: infatti, trovandosi all’altezza del Louvre, ci regala un panorama spettacolare.

Essendo emblema della Parigi romantica, moltissimi innamorati, dal 2008, hanno iniziato ad attaccare alle ringhiere del ponte dei lucchetti. Questi lucchetti rappresentano un amore senza fine, confermato anche dal fatto che le diverse coppie, dopo aver legato e chiuso il lucchetto, buttano la chiave nel fiume.

La moda dei lucchetti, nella capitale francese, iniziata ancor prima che Federico Moccia scrivesse “Tre metri sopra il cielo” e che cominciasse la stessa moda su ponte Milvio, ha causato il cedimento di due pannelli del parapetto del ponte.

Dopo il crollo, verificatosi ieri sera, la struttura è stata transennata ed evacuata. Solo in seguito alla sostituzione delle due griglie con delle tavolette di legno il ponte è stato riaperto ai visitatori.

Questo del Pont de Arts può essere un avvertimento per tutti gli altri ponti famosi per la moda dei lucchetti. Non solo Ponte Milvio, ma anche il ponte di Brooklyn e il Millennium Bridge stanno facendo diventare matti i comuni di moltissime città europee, i quali sono a favore dell’eliminazione dei lucchetti.