sabato, 11 Gennaio 2025

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Realtà virtuali e nuovi modi di viaggiare

credits: mashable

Se avete mai desiderato camminare tra le stelle asfaltate della Hollywood Walk of Fame; se andare tra i freddi polari della Patagonia è sempre stato in cima alla vostra lista della cose da fare il prima possibile; se non avete voglia di aspettare la vostra luna di miele per godervi l’acqua cristallina delle spiagge delle Maldive; se visitare il Giappone nella bella stagione quando i ciliegi regalano spettacoli immensi è il vostro sogno più grande, la notizia è che avete aspettato abbastanza e quando tutto sembrava impossibile, ecco che l’attesa di una vita è giunta al traguardo finale.

Con gli strumenti giusti è possibile farsi il giro del Mondo in 80 giorni senza nemmeno lasciare il salone di casa. Certo, si tratterà di una visita guidata limitata agli spazi virtuali, ma meglio di niente. Insomma, vi dovrete accontentare, se così si può dire, di avere il Mondo a portata di schermo di uno smartphone, di un tablet o di un computer.

Da quando lo sviluppo tecnologico ha fatto passi da gigante anche nel campo della realtà virtuale -più generalmente chiamata VR, che è la sigla per l’inglese “virtual reality”-, questi tour mondiali prêt-à-porter sono diventati popolarissimi. Grazie a – o a causa di, dipende dai punti di vista- questo impressionante sviluppo nella VR, la possibilità di partire per visitare un museo dall’altra parte del Pianeta o di farsi un bagno nelle acque delle Bahamas restando, al massimo, nella vasca da bagno di casa propria, è diventata sempre più concreta.

Quando i tour attraverso le realtà virtuali sono fatti bene, quasi non si ha la percezione di trovarsi in un luogo del tutto diverso. È come se ci trovassimo nella Polinesia francese mentre stiamo stesi sul divano vecchio di casa a sorseggiare un bicchiere d’acqua come se fosse succo di cocco.

La realtà virtuale è una delle innovazioni tecnologiche più sorprendenti di sempre ma chiaramente non regge il confronto con la realtà vera e propria, soprattutto quando si tratta di immagazzinare ricordi che sono indissolubilmente legati ai viaggi e alle esperienze che facciamo, sì, però quelli veri. Quando sei all’estero, ti trovi catapultato in un Mondo nuovo 24 ore su 24, sei stato disposto ad uscire dalla tua comfort zone e a partire; non è esattamente come quando tra il caldo delle coperte del tuo comodo letto decidi di farti un giro in Canada e poi di metterti a dormire.

José Schreve, fondatore di kimkim, una piattaforma che consente ai viaggiatori di mettersi in contatto con gli esperti del luogo in cui si sono legati, ha recentemente condotto una ricerca che dimostra quanto sia possibile che qualcuno in qualche parte del Mondo si lasci influenzare dalle possibilità sconfinate della tecnologia, decidendo di poter fare a meno di visitare un determinato luogo se è comunque possibile recarvisi senza lasciare il divano di casa. Questo, però, spiega Schreve, non ha inciso quasi per niente sul turismo, anzi, ha ispirato le persone a viaggiare di più.

I tour virtuali sono stati una scoperta assolutamente fantastica, perché non solo incoraggiano le persone a partire ma anche perché permette loro di farsi una chiara idea su cosa vedere e dove andare prima di un viaggio vero. È come se avessero appena creato l’esatta forma tecnologicamente testata del “prova prima di comprare”: hai prenotato un viaggio ma non sai cosa fare una volta arrivato in quel luogo, pianificare tutto prima è un grande vantaggio. La realtà virtuale ti catapulta in un universo da non definire propriamente parallelo, ma piuttosto in un posto lontano che però è davvero a portata di mano.

La città che ha più giovato di questi tour virtuali è senza dubbio Las Vegas. La città americana regina delle finzioni più impensabili, ha addirittura creato un’app che consente a chi ha in programma di visitarla di rendersi prima conto di cosa troverà in città una volta arrivato, la Vegas VR.

Luoghi abbandonati che riprendono vita in questi scatti (FOTO)

Luoghi abbandonati che riprendono vita in una foto
dailybest.it

I luoghi abbandonati hanno un che di magico, di surreale. Tu sei consapevole del fatto che da lì sono passate centinaia di persone, e quasi ne senti i passi e le voci ma la Natura si è rimpossessata di tutto.
Matthias Haker è un fotografo tedesco, classe ’84, che ha uno speciale interesse artistico nei confronti delle varie sfumature architettoniche dei tanti edifici abbandonati che incontra. Prima solo in Germania e ora in tutto il mondo fotografa alberghi, ospedali,chiese e più in generale luoghi ormai in disuso per ritrarne il lento declino.

Attraverso le sue immagini vivide Haker restituisce il senso della dignità a ciascuna delle vecchie strutture. Al primo sguardo le sue fotografie quasi appaiono come dipinti per mettere in evidenza la bellezza che risiede comunque in quei luoghi abbandonati dall’uomo.

Le immagini sono state raccolte dalla serie “Impermanence”; un titolo che fa riferimento alla natura transitoria delle cose, evidenziata da fotografie che mostrano la Natura che lentamente recupera il dominio sugli edifici abbandonati .

Risulta impossibile risalire al luogo esatto in cui è stata scattata la foto in quanto l’artista evita di rivelarlo per mantenere i curiosi lontani e preservarne la bellezza decadente.

Star Wars, Frozen e Toy Story: le nuove attrazioni nei parchi Disney (FOTO)

Credits: mashable.com

Mercoledì scorso la Disney ha annunciato grandi novità nei suoi parchi divertimento. Le news più esaltanti, però, hanno a che fare con le nuove esperienze a tema, in particolare quelle dedicate a Star Wars, Frozen – Il regno di ghiaccio e Toy Story.
Curiosi di scoprire che cosa riserverà la Disney a tutti i suoi fan? Ecco alcune indiscrezioni e le prime foto.

Star Wars

Da un mese a questa parte è stato lanciato uno spettacolo dal vivo, dal nome “Star Wars: A Galaxy Far, Far Away“, che combina fuochi d’artificio, pirotecnici, effetti speciali e proiezioni video. Ogni notte, vicino al teatro cinese, le forze di Star Wars si scateneranno più che mai, lanciando anche spade laser nel cielo.

Frozen – Il regno di ghiaccio

Questo cartone, che ha conquistato grandi e piccini, aprirà una bellissima attrazione nel mese di giugno. Il tutto consiste in una sorta di tour nel fantastico mondo di Arendelle, dove visitare anche il palazzo di ghiaccio di Elsa, scandito da musica ed effetti speciali per rendere ancora più eccezionale l’esperienza.

Credits: mashable.com
Credits: mashable.com

Toy Story

Per questa nuova attrazione la Disney vi farà entrare nei panni dei giocattoli che, finalmente, avranno una casa tutta per loro. I giochi che si troveranno all’interno della giostra sono tutti ispirati a quelli del cartone, così da rendere l’esperienza ancora più reale.

Credits: mashable.com
Credits: mashable.com

Loghi per ogni città (FOTO)

Photo credits: Londra-Raluca Popescu

Ogni città o luogo nel mondo, possiede delle caratteristiche che lo contraddistinguono e lo rendono differente. Molto spesso si tratta di simboli, luoghi comuni e particolarità che attirano turisti e viaggiatori.

A proposito di città e simbologia, Raluca Popescu: un’artista che si occupa di grafica pubblicitaria, ha realizzato un lavoro molto interessante ed originale.
Raluca è stata contattata da un’agenzia di viaggi per la realizzazione di una pubblicità. Mentre svolgeva questo lavoro, Raluca ha pensato bene di ricreare dei loghi ideati per le maggiori città europee e mondiali, incentrandoli su disegni ed immagini.

Raluca è partita lavorando su un logo per Bucarest, il posto in cui è nata ed ha continuato con altri luoghi del nostro continente.
Il risultato è sbalorditivo e divertente insieme. Le immagini che ricreano i nomi dei luoghi ricordano dei semplici rebus e molto spesso richiamano una simbologia affine alla cultura del paese rappresentato.

Per realizzare il logo della città di Berlino, ad esempio, Raluca ha disegnato un orso: animale simbolo della capitale tedesca. Per creare il logo riguardante Seattle, invece, ha preso in prestito le onde del mare per sostituire le prime tre lettere del nome di questa città americana.

Sullo sfondo, i monumenti principali di ogni capitale e luogo nel mondo su cui Raluca ha lavorato. Per la realizzazione di alcuni loghi, l’artista si è basata sulla pronuncia per scegliere le icone. Altre volte ha preferito ricreare dei giochi di parole più complessi.

Visto i bellissimi risultati di questo lavoro, nato quasi casualmente, speriamo che Raluca si diverta a creare loghi di altre capitali e posti. Magari prendendo in considerazione anche qualche città italiana. In attesa di altri meravigliosi loghi, apprezziamo questi già realizzati.