Parigi. La città dell’amore, della cultura, dell’arte, della letteratura e della filosofia. Una città nella quale perdersi tra monumenti storici e posti insoliti, una città che permette di sognare e di cambiare la propria vita una volta visitata e vissuta. Una città che ne ha passate tante, che è cambiata e si è evoluta, senza mai perdere il suo fascino.
Vi siete mai immaginati com’era Parigi a fine ottocento o nei primi anni novanta? E dopo i conflitti mondiali? Una ragazza di Parigi, Julien Knez ha trovato delle foto scattate nella capitale francese tra fine ottocento e seconda metà del novecento, in particolare tra il 1871 e il 1968. Per confrontare la città passata con quella di oggi, Julien ha deciso di fotografare i monumenti e i punti di Parigi proprio dalla stessa prospettiva delle foto più vecchie.
In un secondo momento, le foto di un tempo sono state sovrapposte a quelle recenti, creando dei collage veramente magnifici. Tutte le immagini sono andate a formare il libro “Paris, Fenêtres sur l’Histoire“, pubblicato da Parigramme. Le foto fanno da finestra sul tempo, partendo dal lontano 1871 fino ad arrivare al più vicino 1968: grazie a questo “esperimento” si può osservare Parigi da differenti punti di vista storici, cercando di capire come si viveva un tempo e come tutto è cambiato.
Un viaggio è una finestra che apriamo nel nostro tempo per fuggire dallo stress quotidiano e per sconfiggere la noia che ci assale dopo mesi di lavoro o studio frenetico. Esistono poi dei luoghi fantastici che sembrano catapultarci in favole o storie che abbiamo letto solo nei libri o visto solo nei film. Abbiamo scelto per voi i migliori.
Una moltitudine di colori, dal rosso sgargiante al blu notte, questo è il paesaggio campestre Olandese da Marzo ad Agosto. Distese di papaveri che sembrano ricordarci la strada di mattoni gialli percorsa da Dorothy ne Il meraviglioso mago di Oz che portava alla città di Smeraldo. Immaginate di percorrere questi campi a piedi o in bicicletta e di inebriarvi del profumo emanato dai fiori e dei colori che infondono felicità.
In Olanda i papaveri vengono coltivati dal 1593, i campi più popolari si trovano tra le città di Leida e Den Helder . Altri sono situati vicino alla città di Enkhuizen e nella vicina provincia di Flevoland. Si parla di una vera e propria “Tulip Mania”.
Contea. Baggings. Chi di voi non ci ha pensato guardando la foto? E avete fatto bene perché proprio il distretto del laghi in Inghilterra è stato di ispirazione a JRR Tolkien per descrivere la distesa verde che era la contea nel libro de Il Signore degli anelli.
Il Lake District è una regione montuosa nel nord-ovest dell’Inghilterra. I suoi laghi, i boschi e i suoi scorci unici fanno ripensare non solo alle favole delle fate e dei folletti, ma fanno anche risalire in me un’importantissima domanda: “dov’è Mr. Darcy?”
Ogni anno, 16 milioni di turisti visitano il parco nazionale della Cumbria per le sue crociere sul lago, escursioni in montagna e visite turistiche. Per gli abitanti delle città in particolare può sembrare come entrare in un regno incantato fatto di colline ondulate, casette imbiancate a calce e campi dove pascolano i cavalli.
Una delle opere architettoniche/artistiche più longeve in termini di costruzione è la Sagrada Família. Una grande basilica cattolica, tuttora in costruzione, capolavoro dell’architetto Antoni Gaudí. L’imponenza del progetto e il suo stile caratteristico ne hanno fatto uno dei principali simboli della città di Barcellona, nonché una delle tappe obbligate del turismo; secondo i dati del 2011 è il monumento più visitato in Spagna, con 3,2 milioni di visitatori l’anno.
Lo stile prettamente gotico con le sue guglie, i mostri e la facciata simile ad una grotta calcarea scavata incutono un certo timore, dovuto anche alle dimensioni della costruzione. Di notte ci si aspetta che da un momento all’altro centinaia di pipistrelli fuori escano dalle migliaia di insenature e si trasformino in vampiri assetati di sangue.
“Eeeh un buon non compleanno a me, a te”.La casa del Cappellaio Matto di Alice nel paese delle meraviglie esiste e si trova in Polonia. Più precisamente nella cittadina di Sopot. E’ stata realizzata una vera e propria casa deformata. I tetti, le pareti, i pavimenti non seguono una linea retta ma disegnano curve e angoli dando la sensazioni di essere anche un po’ ubriachi.
Dulcis in fundo “i sogni son desideri”. In Baviera troviamo il castello di Neuschwanstein che ha inspirato i disegnatori della Disney nella creazione dei castelli delle favole come quello di Cenerentola.
Sia gli esterni, con le tante torri, che gli interni con i letti a baldacchino, che quasi quasi rivedi l’immagine del re con i baffoni che sogna di giocare a cavalluccio con i suoi futuri nipotini, hanno ispirato le creazioni delle favole Disney da noi ragazze tanto amate. Il castello nel 1869 fu commissionato come un rifugio personale da re Ludwig II , il sovrano solitario di Baviera. Subito dopo la sua morte nel 1886 , è stato aperto al pubblico e oggi più di 1,3 milioni di turisti lo visitano ogni anno.
La primavera è arrivata e come sempre torna anche la voglia di viaggiare e scoprire posti nuovi. Ma se volete concedervi qualche giorno di relax senza spendere troppo ecco il consiglio giusto per voi. Quest’anno la città più economica da visitare per un week end primaverile è Varsavia. Secondo una speciale classifica, stilata dal Post Office Travel, la capitale polacca è in testa alla classifica dei posti che conviene visitare quest’anno.
Lo studio pubblicato dal Post Office Travel ha considerato diversi aspetti e piccole spese che ci troviamo ad affrontare quando trascorriamo un week end fuori. Ad esempio il caffè al bar, una birra come aperitivo, una cena di tre portate con una buona bottiglia di vino locale incluso, i trasferimenti aeroportuali, l’alloggio per la notte e naturalmente le tariffe aeree.
Mettendo insieme tutti questi elementi è emerso che il prezzo per un week end a Varsavia si aggira intorno alle 113 sterline. Quasi un terzo di quanto potrebbe costare lo stesso soggiorno a Stoccolma, la città più cara in assoluto secondo questa ricerca.
Al secondo posto di questa speciale classifica troviamo Vilnius in Lituania, più costosa di sole due sterline. Sul podio si piazza anche Bucarest, la capitale dell’Ungheria.
Come può notare, non solo la città più economica, ma le prime tre posizioni sono di città dell’est europeo dove il costo della vita è ancora relativamente contenuto. Per incontrare una città dell’eurozona dobbiamo arrivare al sesto posto di Lisbona e al decimo di Atene. Anche la capitale russa Mosca è relativamente poco costosa, ma se volete andare in Russia non dimenticate che è necessario il visto che può pesare nel bilancio delle spese previste per il week end.
Quando pensiamo al surf le prime immagini che ci vengono in mente sono quelle di giornate piene di sole e spiagge tropicali con sabbia dorata. Ma non sempre è così, in particolare se la meta dei surfisti diventa il Circolo Polare Artico. Destinazioni come la Norvegia e l’Islanda, infatti, sono diventate le preferite dagli amanti del surf, sia dai professionisti, che da chi pratica questo sport solo per passione.
Tra le mete più ambite ci sono le isole Lofoten, che si trovano proprio nel Circolo Polare Artico. Le condizioni meteo, lì, sono veramente estreme e molto instabili. La temperatura dell’acqua è di circa 6-7 gradi, mentre quella esterna si aggira intorno allo zero. Che sensazione si proverà a cavalcare le onde più fredde del mondo su spiagge dove la sabbia non esiste e, al contrario, prevale la neve?
Fare surf, però, è possibile grazie alla Corrente del Golfo: è proprio questa che rende il clima più mite e sopportabile e fa si che l’acqua non si ghiacci, in modo da consentire ai surfisti di tutto il mondo di surfare in condizioni non del tutto invivibili.
Ci vuole bravura, tenacia, forza di volontà a praticare il surf nel Circolo Polare Artico, soprattutto per le condizioni climatiche – si consiglia infatti un abbigliamento adeguato per mantenersi caldi abbastanza per resistere alle ondate di gelo. Ma ci vogliono anche tanto coraggio e tanta passione. Solo coloro che amano così tanto questo sport decidono di praticarlo in luoghi estremi, per provare nuove emozioni e vedere paesaggi nuovi, dove i colori non sono più il rosso del tramonto e l’azzurro scuro del mare.
Le sfumature dei colori del cielo e del mare del Circolo Polare Artico sono in grado di far innamorare tutti, anche chi non ama il surf. Ma immaginate solo cosa provano coloro che lo amano e che lo provano in un posto tanto bello.