giovedì, 18 Dicembre 2025

Turismo

Home Turismo Pagina 74
News sul turismo, viaggi, vacanze, luoghi da sogno, strutture. Turismo 2.0

Tokyo: in hotel arriva la camera del pianto

Un buon hotel deve essere sempre pronto a rispondere alle esigenze dei suoi clienti, così che si sentano come a casa. E quale miglior modo se non quello di creare delle stanze per il pianto per tutte quelle donne desiderose di chiudersi in camera e sfogarsi? Il direttore di Mitsui Garden Yotsua, hotel situato nel cuore del Giappone, a Tokyo, ha messo a disposizione 12 delle sue camere per consentire alle sue ospiti di piangere e riuscire a sentirsi rigenerate. Scopriamo insieme i servizi offerti.

Qualunque sia l’età o l’origine, ci sono momenti nella quotidianità di una donna in cui è indispensabile chiudersi in camera e guardare film drammatici o romantici per colmare l’assenza di una persona o ancora riuscire a dimenticare pensieri, ansie, paranoie per almeno 120 minuti. Quello che accade inevitabilmente è che le lacrime sgorgano e cumuli di fazzolettini si depositano sul letto. Probabilmente nessuna però avrebbe mai pensato di concedersi tanto tempo per se stessa dietro alle mura di un hotel, almeno sino alla nascita delle camere del pianto presso il Mitsui Garden Yotsua, dove sono pronte per l’uso le pellicole di Forrest Gump e il set dei fumetti manga.

Come avrete intuito le stanze del pianto sono solo per le donne e sono disponibili al prezzo speciale di 74€ a notte, ma solamente fino al 31 agosto. Successivamente se si vorrà prenotare una camera nell’hotel in questione, il prezzo potrebbe essere non più così ragionevole. Ovviamente nelle stanze non mancano i fazzolettini e le salviette struccanti che permetteranno alle donne di recuperare un aspetto impeccabile.

La trovata dell’hotel, unica nel suo genere, richiama l’idea di un altro direttore che si trova però in terra nostrana. In provincia di Forlì, in Emilia Romagna, un hotel ha messo a disposizione le camere della rabbia, in cui i clienti possono lasciare andare le proprie emozioni e distruggere le cose intorno a loro. Unica clausola è quella di non bere alcol e non fare uso di stupefacenti, per l’incolumità sia del personale sia del resto degli ospiti. Viste le emozioni di stress sempre più presenti nella nostra società, questa tipologia di hotel sembra destinata ad avere successo a lungo termine.

L’ultima Cuba, l’intenso reportage di Dario (INTERVISTA)

Credits photo Dario Ventre

Una passione nata per caso quella della fotografia, ma vedendo i suoi scatti, sembra che il destino abbia fatto il suo corso. Dario Ventre è un giovane fotografo napoletano, oramai trapiantato a Roma, e con la sua macchina fotografica racconta storie, vicine e lontane.
Per il suo ultimo lavoro l’obiettivo l’ha rivolto a Cuba, in un reportage che ci ha mostrato in anteprima. Noi di Blog di Lifestyle l’abbiamo incontrato per farci descrivere L’ultima Cuba, quella che dà il titolo al suo progetto.

“Per me la fotografia di reportage ha bisogno di un occhio, un dito, due gambe” diceva Henri Cartier-Bresson. Dario, per te cosa non deve mancare ad un fotografo di reportage?

Non devono assolutamente mancare due cose fondamentali.
Una è la capacità di conoscere ogni tecnica fotografica ma distaccarsene al momento dello scatto. Non farsi prendere da tecnicismi, ma dal momento.
E l’altra è l’empatia! Sia con il momento che con le persone che si ritraggono: essere e sentire ogni spasmo di ciò che si fotografa.

Sei da poco tornato da Cuba e vediamo le immagini del tuo reportage. Persone, strade, dettagli: che volto dai a Cuba attraverso i tuoi scatti?

Il volto di un’isola congelata agli anni ’60. Visitare Cuba ora è fare un tuffo nel passato. Sembra proiettarsi in un gangster movie. E anche le persone, felici e con una grande capacità di arrangiarsi, sembrano ancora un po’ legate a quegli anni. Che sia chiaro, Cuba è sicurissima, nessuna sparatoria con mitra per le strade!

Hai un aneddoto particolare da raccontarci?

L’assalto dei Taxisti. Anche provando a non sembrare un turista a loro non li inganni. Dato che lavorare con gli stranieri può garantire mance che possono pesare tanto sullo stipendio statale mensile, c’è una frenesia a servirli! E quindi passeggiando senti sempre, ma sempre, qualcuno che ti dice “taxi?!” anche da una macchina in corsa.

Cuba vive un momento storico importante. La blogger Yoani Sanchez ha dichiarato che “il Paese vive l’agonia del castrismo”, tu che percezione hai avuto?

Agonia o Mutamento. Cuba sta cambiando, chiacchierando qua e là si capisce che quella che era una sorta di riserva naturale del socialismo si sta aprendo all’occidentalizzazione, creando le classi sociali che fino ad ora non apparivano. Non credo ci vorrà molto al cambio totale. Anche l’assenza prolungata del Lider Maximo dalle scene spinge in questo senso.

Come hai capito che quella della fotografia è la tua strada? La tua macchina fotografica dove ti porterà?

Come spesso accadono le cose, un po’ per caso! Per barcamenarmi mentre studiavo Teatro ho cominciato a fare da assistente ad un fotografo, Massimo Danza, che mi ha trasmesso il suo amore per la luce! Da allora ho intrapreso questa strada che mi sta riservando tante soddisfazioni! E credo che ormai io e la mia macchina fotografica ci trasciniamo a vicenda, ricercando immagini per poter raccontare in un singolo scatto storie lontane.

La Spagna fa tappa a Napoli (EVENTO)

Credtis photo The Loops

Sogni di fare un viaggio in Spagna ma non hai ancora trovato l’occasione giusta? Nel frattempo, per non farti trovare impreparato sugli usi e le tradizioni tipiche spagnole, puoi goderti l’evento organizzato apposta per far conoscere la fantastica penisola iberica.

Si tratta di “La Spagna a Napoli”, quattro giorni – dal 23 al 26 aprile – di puro divertimento: tra spettacoli, balli, performance e manifestazioni, la città partenopea si colora di rosso e di giallo. L’obiettivo è quello di promuovere il turismo nella penisola iberica e l’occasione perfetta per le 6 comunità partecipanti – Catalogna, Comunità Valenciana, Valencia, Andalusia, Gran Canaria e Madrid – per annunciare le loro prossime novità nel campo del turismo.
laspagnafatappaanapolimasoloper4giorni

Anche perché chi non hai mai voluto fare un giro tra i bellissimi borghi della Catalogna? Per non parlare delle meravigliose spiagge presenti nella Comunità Valenciana, che molti altri paesi di tutto il mondo invidiano. Come anche il “continente in miniatura”, nome con cui viene definita Gran Canaria, con i suoi spettacolari paesaggi. E poi si passa alle più belle città: Valencia, che ospita il Santo Calice usato da Gesù durante l’Ultima cena, e Madrid, con i suoi giardini e le sue attrazioni che attirano sempre milioni di turisti. E come non voler visitare anche l’Andalusia? Tra città e parchi, offre un viaggio nella storia, tra arte e natura.

Ma, nell’attesa di poter vedere questi luoghi con i vostri occhi, godetevi questi quattro giorni a Napoli, anche perché in palio per i partecipanti ci sono fantastici gadgets e anche due viaggi in Spagna. Il vostro sogno potrebbe finalmente realizzarsi.

Ma cosa succederà veramente nella città partenopea? La Spagna si trasferisce: sulla collina del Vomero, nella principale arteria commerciale del quartiere, ci saranno i punti informativi di Turespaña, mentre l’Istituto Cervantes si occuperà degli eventi culturali – con incontri di musica, fotografia, poesia e proiezioni di film.
Via Scarlatti, invece, ospiterà le performance dei ballerini, che interpretano i più grandi classici della danza spagnola, e il concerto di domenica mattina, fatto con lo scopo di far la musica della penisola iberica.

Napoli ha voluto ospitare la Spagna, per omaggiarla e per farla conoscere ai suoi cittadini, anche perché le due si assomigliano molto, come ha affermato Carlos Hernandez, Direttore dell’Ufficio spagnolo del Turismo e Consigliere di Turismo dell’Ambasciata in Spagna in Italia, durante la conferenza stampa di martedì a Palazzo San Giacomo: “È stato naturale per noi puntare su questa città. La sua identità culturale, la storia, il brio, la gioia di vivere: sono tutte caratteristiche che ci accomunano”. Sostegno dato anche da Alessandra Clemente, Assessore ai Giovani, Mario Coppeto, Presidente della Municipalità Vomero-Arenella, e Luisa Castro, Direttrice dell’Istituto Cervantes di Napoli.

E poi perché non ripetere un evento che nelle edizioni precedenti a Milano, Roma, Firenze, Bologna e Bari ha ottenuto un grande successo, con almeno 5.000 visitatori ogni anno? Napoli, infatti, è una città molto visitata, come lo è la Spagna – terzo paese più visitato al mondo e secondo in Europa -: unirle sarà un vero successo.

Ora, non vi resta che prendere carta e penna e segnarvi tutti gli eventi previsti per questi quattro giorni.

Venerdì 24 Aprile
11.00-20.00: Punto informativo Spagna a Napoli
Attività musicale (flamenco) alle 16.00, 17.30 e 19.00
Degustazione di jamón ibérico e vino fino
Giochi e sorteggi presso lo stand
10.00-19.00: Mostra fotografica Women & Women
20.00: Festival di cinema Spagnolo a Napoli (Istituto Cervantes). Proiezione Dias de Fútbol
20.30: Cena Spagnola a cura dello chef Iván Muñoz (del Restaurante el Chirón e con 1 stella Michelin) presso Gourmeet.

Sabato 25 Aprile
11.00-20.00: Punto informativo Spagna a Napoli a Via Alessandro Scarlatti.
Attività musicale (flamenco) alle 16.00, 17.30 e 19.00
Degustazione di jamón ibérico e vino fino
Giochi e sorteggi presso lo stand
10.00-19.00: Mostra fotográfica Cervantes: Women & Women
20.00: Festival di cinema Spagnolo a Napoli (Istituto Cervantes) “Il somni del Celler di Can Roca”

Domenica 26 Aprile
11.00-15.00: Punto informativo Spagna a Napoli.
Degustazione di jamón ibérico e vino fino
Giochi e sorteggi presso lo stand
12.00: Concerto di Musica spagnola in Via Scarlatti.
18.00: Festival del Cinema Spagnolo a Napoli (Istituto Cervantes). “Barcelona nit d’Estiu”

Le 10 stazioni ferroviarie più belle del mondo (FOTO)

credits photo: pinterest.com

Spesso quando pensiamo ad un aeroporto o ad una stazione ferroviaria ciò che ci viene in mente è stress, ritardi e sporcizia, soprattutto se siamo dei viaggiatori abituali e non lo facciamo esclusivamente per piacere. Ma esistono 10 stazioni ferroviare che sono dei capolavori e che vale la pena visitare. Piene di storia, sono dei veri e propri monumenti e delle attrazioni che attirano la curiosità di molti turisti. Ecco quali sono le stazioni più belle del mondo:

Stazione Centrale di Milano

credits photo: pinterest.com
credits photo: pinterest.com

Dotata di un aspetto monumentale grazie alle decorazioni Liberty, la Stazione Centrale di Milano è una delle più belle in Italia e nel mondo. Oltre ad essere funzionale ed accogliente, soprattutto dopo i miglioramenti effettuati per accogliere i turisti attirati dall’Expo, è anche molto antica. Infatti è stata inaugurata nel 1931 dal re Vittorio Emanuele III e voluta da Mussolini, il quale commissionò 6 grandi arcate in acciaio e vetro. Oggi è anche un ottimo luogo dove fare shopping e ristorare grazie alla presenza di centri commerciali, negozi, caffetterie e ristoranti.

St. Pancras International di Londra

credits photo: wikipedia.org
credits photo: wikipedia.org

Tra le stazioni di Londra è quella più bella. Ma non è solo affascinante, è anche ricca di storia: è stata costruita tra il 1864 e il 1868. Si può ammirare il suo perfetto stile vittoriano, la facciata gotica, messa in risalto dalle numerose ristrutturazioni, e le due grandi statue di bronzo che rappresentano una coppia. All’interno è moderna e tecnologica e offre ai viaggiatori ogni tipo di agio.

Liège-Guillemins

credits photo: jamesewingphotography
credits photo: jamesewingphotography

Questa stazione si trova a Liegi, in Belgio, ed è stata realizzata in soli 13 anni dall’architetto Santiago Calatrava. Con il suo caratteristico arco di vetro bianco e l’inconfondibile stile futurista è un capolavoro di architettura moderna.

Centraal Station di Anversa

credits photo: cdn-immedia.net
credits photo: cdn-immedia.net

Il Belgio ospita anche una seconda stazione che si può considerare tra le più affascinanti del mondo: quella di Anversa, costruita alla fine dell’800. La stazione è famosa per il salone d’ingresso, decorato con ben 20 tipi di marmo, e per le maestose scalinate. Molto scenografica è, poi, l’enorme cupola situata sulla sala d’attesa.

Atocha di Madrid

credits photo: turistipercaso.it
credits photo: turistipercaso.it

La stazione di Madrid è una vera e propria oasi verde. Ci si può sedere su una delle molte panchine ad ammirare le settemila piante tropicali provenienti da tutto il mondo e i quattromila metri quadrati di verde, arbusti e cespugli. Non mancano neanche le rane e le tartarughe. Insomma, un paradiso terrestre.

Estação de Caminhos de Ferro do Rossio di Lisboa

credits photo: cdn-immedia.net
credits photo: cdn-immedia.net

Questa piccola stazione situata a Lisbona, e che i cittadini chiamano Rossio, assomiglia ad un castello. La facciata è in stile romantico ed è stata progettata dall’architetto José Luis Monteiro. Questo piccolo capolavoro portoghese è molto funzionale ed accogliente.

Haydarpaşa Gari di Istanbul

credits photo: gezi-rehberi.com
credits photo: gezi-rehberi.com

La stazione di Istanbul, la più grande della Turchia, è stata costruita come un castello in stile neo-rinascimentale ed inaugurata nel 1909. L’aria romantica è rafforzata dalle acque del mar di Marmara che la circondano. La stazione è nota anche nel mondo letterario e cinematografico: è infatti qui che inizia la storia di Assassinio sull’Orient Express di Agatha Christie.

Grand Central Terminal di New York

credits photo: pursuitist.in
credits photo: pursuitist.in

La stazione ferroviaria di New York non è solo la più grande del mondo per numero di banchine, ma è anche una delle più belle. Basti guardare la facciata dove spiccano le sculture di Ercole, Minerva e Mercurio e un grande orologio in ottone. All’interno vi si possono trovare ristoranti, fast food e negozi per colmare la fame e fare un po’ di shopping. Per chi invece ama la cultura c’è anche una sede esterna del New York Transit Museum. Ad attirare l’attenzione della maggior parte delle persone, però, è il soffitto decorato con una medievale mappa stellare.

Chhatrapati Shivaji Terminus di Mumbai

credits photo: en.wikipedia.org
credits photo: en.wikipedia.org

La stazione di Mumbai è davvero molto bella e lo testimonia il fatto che sia l’unica ad essere considerata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Costruita nel 1887 è situata in un edificio storico, ricco di arredi pregiati e maestose scalinate.

Southern Cross Station di Melbourne

credits photo: www.vol.at
credits photo: www.vol.at

La Southern Cross Station di Melbourne è stata premiata dal Royal Institute of British Architects come l’edificio architettonico più importante situato fuori dall’Europa. Non potrete non notare il tetto che fluttua sopra una serie di alberi a Y e il murales che rappresenta la storia dei trasporti pubblici.