domenica, 7 Dicembre 2025

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La casa sull’albero non è più roba da fate (FOTO)

Sognate da sempre una casa sull’albero, con tanto di lucine di fate e ponti romantici? Eccovela servita: il rifugio di Buckland, intagliato completamente in legno nel cuore di Atlanta, è da oggi disponibile su AirBnB, e comprende persino il servizio wifi.

Costruita sui rami di un pino vecchio 150 anni, l’incantevole casetta di legno è il frutto della creatività e del lavoro di Peter e Katie Bahouth, ed è formata da tre camere diverse collegate tra loro da ponti abbelliti in tutta la loro lunghezza da piccole luci fatate.

Ex direttore esecutivo di Greenpeace, Peter Bahouth, ha comprato questa casetta adorabile nel 2000 e ha passato ben sei mesi a rimetterla in sesto, riuscendo a farne il perfetto nascondiglio nel cuore della foresta. Il soggiorno è arredato con gran gusto, con mobili antichi o in materiali riciclati, tra cui un candelabro per dare un tocco glam all’ambiente e delle veneziane di circa 80 anni.

Dalla camera da letto, invece, si può godere dello spettacolo della natura direttamente da stesi, senza neanche avere la preoccupazione di prendere freddo: il letto dispone infatti di un materasso riscaldabile che vi garantirà il giusto tepore per tutta la notte. Fuori dal rifugio, poi, un’ampia area per sedersi un po’ (capace di accogliere fino a 10 persone) vi permetterà di starvene a sognare ad occhi aperti durante il giorno o a guardare le stelle durante la notte.

L’incantevole casetta, però, non è esattamente economica: il soggiorno minimo è di due notti e costa 320 euro a notte. Non c’è da meravigliarsi, dunque, se gli ospiti precedenti abbiano lasciato valutazioni a cinque stelle. Tra questi, uno di nome Brian ha dichiarato: “Ho fatto una sorpresa a mia moglie per il suo compleanno. È stato come vivere una favola, nel mezzo di quelle lucine fatate tutte accese nel cuore della notte“.

Champagne e comfort in business class (FOTO)

Credits photo: airlinereporter.com

Sedie pieghevoli, che si trasformano in letti, pietanze prelibate preparate dai più rinomati chef e grandi saloni bar dove socializzare: tutto ciò farà immediatamente pensare a lussuosi hotel a 5 stelle, ma questa associazione è riduttiva, viste le recenti innovazioni. Il comfort è ormai garantito non solo sulla terraferma ma anche in viaggio e soprattutto ad alta quota. Molte compagnie aree ne sono la prova, offrendo i servizi di una lussuosa camera d’albergo in una altrettanto sontuosa business class. Scopriamo quali.

Erano i tardi anni ’70 quando, accanto al nome classe economica, spuntò nelle pagine per le prenotazioni il termine business class, da allora il modo di viaggiare è davvero cambiato, i servizi offerti sono migliorati e la business class è quasi diventata un sinonimo di first class.

Alcuni esempi di cosa uno di questi voli possa oggi offrire, li troviamo sulla Qatar Airlines, che per rendere davvero soddisfatti i suoi clienti, ha chiamato alcuni dei più grandi chef per preparare favolosi snack e bevande. Questa, nominata migliore business class al mondo da skytrass, può dunque vantare nomi quali Nobu Matsushisa, Tom Aikens, Vineet Bhatia e Ramzi Choueiri e un favoloso bar decorato di fiori e candele in oro, in cui servirsi, mentre si sorvolano i deserti del Qatar.

Credits photo: youtube.com
Credits photo: youtube.com

A pochi chilometri di distanza, troviamo la Etihad Business class, che ammalia i turisti con uno spazio ad hoc per ognuno di loro, simile ad un ufficio, in cui poter utilizzare il pc con accesso internet, ascoltare un po’ di musica o semplicemente rilassarsi grazie ai sedili pieghevoli come letti.

Credits photo: travelsort.com
Credits photo: travelsort.com

E proprio a questo ultimo vantaggio ha pensato anche l’Emirates Airline, che per viziare al meglio i suoi passeggeri ha assunto persino uno dei migliori chef, già vincitore di un premio per le sue creazioni culinarie. In più per chi avesse voglia di fare quattro chiacchiere, l’aereo dispone di un salone con champagne e un bar con favolosi cocktail. Tutto ciò ricorda un po’ gli aperitivi serali tra uomini d’affari all’uscita dal lavoro, difficile è però immaginare che questo possa avvenire a migliaia di metri da terra.

Credits photo: travel.bart.la
Credits photo: travel.bart.la

Nulla di strano però per chi è solito viaggiare in business, per i quali anche i piatti serviti su porcellane dalla Cathay Pacific fanno parte della normalità. Come avrete capito dunque, su alta quota la concorrenza è agguerrita.

Credits photo: pointhacks.com.au
Credits photo: pointhacks.com.au

La Singapore Airlines per non restare fuori dalla gara, ha quindi pensato ad un servizio davvero esclusivo. La compagnia, che sorvola uno delle spiagge più incontaminate del mondo, prepara occasionalmente torte per chi è in luna di miele, inoltre concede uno spazio extra per riporre cuffie e pc, e non dimentica mai di servire una coppa di champagne ai suoi clienti.

honeymoon

New Zealand Business Premier Cabin, infine, ha un menù davvero speciale per i passeggeri, degno di un ristorante d’alto livello: torte calde per colazione, anatra per cena e la carte de vins, ossia la lista dei vini, per completare tutti i piatti. E visto che non sembra badare al risparmio, non si fa di certo mancare le poltrone allungabili per chi volesse approfittare del tempo del volo per dormire un po’.

new zealand

Insomma, se c’è qualcosa a cui questi maghi della comodità non hanno ancora pensato, non resta che avanzare nuove proposte. Magari sarà la Ryanair, la compagnia low cost con sede a Dublino, a cogliere i nuovi spunti, migliorando l’opzione Business class, presentata da poco sul mercato per sopperire a richieste tecniche.

Nel frattempo se avete già un biglietto in economy, potreste tentare di ottenere un cambio last minute in business class. Alcuni dei viaggiatori più coraggiosi ci hanno provato con frasi davvero divertenti, tipo “Ci sposiamo oggi e indossiamo i vestiti da cerimonia, ci fate volare in business?”, oppure “è domenica, nessuno vola di domenica, quindi l’aereo è vuoto”; che abbia funzionato oppure no, può essere comunque un buon modo per stemperare l’ansia pre-partenza. Questi viaggi possono davvero sembrare infiniti senza un po’ di sano bonne humeur (buon umore), per cui sbizzarritevi e bon voyage (buon viaggio).

Le case dei cartoni che esistono davvero (FOTO)

Credit photo: archicolor.wordpress.com

Chi non ha mai voluto visitare i luoghi dove si svolgono le riprese di un film o le vicende fantastiche dei cartoni? Grazie a diversi architetti e costruzioni, che riproducono in modo fedele le case dei film d’animazione, questo è possibile, almeno per alcuni cartoons: guardate con i vostri occhi.

La casa dei Flintstones


Dick Clark, un famoso presentatore televisivo americano, era il proprietario di una casa come quella dei Flintstones, ma proprio due anni fa l’ha messa in vendita al costo di 2 milioni di euro. La casa è situata su un promontorio che si trova lungo la strada verso San Francisco, dalla quale è possibile vedere tutta la città della California. All’esterno l’abitazione è identica a quella di Fred e Wilma – una grotta di pietra e roccia dipinta con un brillantissimo arancione – mentre all’interno è dotata di comfort e uno stile modernissimo.

La casa dei Simpson


La casa della famiglia Simpson esiste veramente: è stata costruita nel 1997, ad Henderson, in Nevada. Oggi l’edificio è abitato dalla signora Barbara Howard, che lo ha trasformato in un museo, aperto a tutti coloro che vogliono provare le stesse emozioni di Homer, Bart e Marge. Anche perché al suo interno gli spazi della casa sono riprodotti in modo fedelissimo: stessi elettrodomestici, stesso divano, il pianoforte turchese e il giardino con il barbecue.

La casa di “Up”


A costruire una casa come quella di Carl nel film Disney ci ha pensato la ditta di costruzioni “Bangerter Case“, ma solo dopo aver ricevuto il permesso della Disney Entertainment Group. La bella villetta – che si trova ad Herriman, nello Utah – è identica all’originale: il salotto interno con le poltrone in pelle di Ellie e Carl e il vivaio. L’unica differenza è il paesaggio circostante ad essa: se nel cartoon c’è il più totale deserto, nella realtà non è così. Il prezzo della casa, per chi volesse abitarci, è di 399.000 dollari.

I nomi di città più impronunciabili (FOTO)

L’invenzione, per definizione, è un vero e proprio artificio per salvarci da una catastrofe, anche con le lingue straniere; questa, però, pare non avere esito positivo quando tentiamo di pronunciare, a modo nostro, nomi di città oltre confine. Gli errori più comuni, che vi stiamo per presentare, sono almeno 24, uno per città. La grande difficoltà è data soprattutto dal fatto che molti luoghi non si addicono proprio al nostro modo di utilizzare l’apparato fonatorio.

Constatato ciò, ci sono nomi di città talmente strani per il vocabolario linguistico da cui ci forniamo, che non saremo mai in grado di pronunciarli, nemmeno con questa guida; altri, che ci appaiono davvero semplici e ci traggono così in inganno; e infine quelli per i quali non avremmo mai immaginato una pronuncia diversa. Dunque, per ridurre al minimo il rischio di strafalcioni plateali, a voi le immagini con i nomi di città, che persone di tutto il mondo fanno più fatica a pronunciare.

Bangkok, Thailand

1a

Melbourne, Australia

2

Reykjavik, Iceland

3

Dubai, UAE

4

Beijing, China

5

Budapest, Hungary

6

Phuket, Thailand

7

Brisbane, Australia

8

Colombia

9

Yosemite Park, USA

10

Iraq

11

Montreal, Canada

12

Qatar

13

The River Thames, UK

14

Versailles, France

15

Worcester, Uk

16

Via Dolorosa, Jerusalem

17

Helena, Usa

18

Kissimmee, Usa

19

Lafayette, Usa

20

La Jolla (Usa)

21

Niger

22

Canada

23

Woechestershire, Usa

24

Se tutte queste correzioni vi saranno apparse strane, sarà di certo perché noi italiani abbiamo una pratica un po’ diversa da altre popolazioni, ossia leggere lettera per lettera ogni singola parola.
Ma non in tutti i continenti funziona così. E al nostro modo di ragionare, solo la Spagna si avvicina, salvo piccole eccezioni. Questa però non è la sola spiegazione: alcune lingue richiedono davvero uno studio approfondito, prima di potersi cimentare in incredibili figuracce. Stessa cosa vale per pronunciare bene i nomi delle città, in cui sono nate e ancora oggi risiedono.

Dopo aver fatto tanta pratica però, sarete pronti ad andare là fuori e, come diceva Mignolo col prof conquistare il mondo, città dopo città.

[Credits photo: boredpanda.com]