Ciclo, coppetta contro assorbenti: chi vincerà?
Moltissime sono le donne che, durante il proprio ciclo mestruale, hanno deciso di passare alla Mooncup, la nuova coppetta in silicone diventata un’alternativa più che valida ad assorbenti e tamponi. L’idea, nata in Inghilterra ad opera di un’azienda poi insignita di svariati premi proprio in virtù dei progressi etici a cui ha portato, ha così messo fine alla problematica legata ai rifiuti e a quella dello sperpero di soldi per prodotti usa e getta.
A differenza degli assorbenti e dei tamponi, la Mooncup è infatti una coppetta riutilizzabile sicura, comoda ed ecologica: realizzata in morbido silicone medico, non contiene né lattice, né coloranti, né tossine o sbiancanti. Il prezzo si aggira intorno alla ventina di euro, ma si tratta di un prodotto che può durare per anni. In più, i materiali in cui è realizzata non provocano la secchezza causata generalmente dai tamponi, nel totale rispetto dell’equilibrio naturale del nostro apparato genitale.
Considerando il fatto che nell’arco della propria vita una donna finirà per usare più di 11.000 assorbenti o tamponi, e che buona parte di questi finiranno in discarica o a mare, non c’è dubbio sull’incredibile impatto ambientale che la Mooncup potrebbe avere un domani, se fosse finalmente usata da tutte le donne.
Sicuramente l’inserimento non è tra le pratiche più facili e si dice ci sia bisogno di almeno tre cicli per riuscire ad abituarcisi del tutto. Eppure, la sua comodità e la sua efficacia sono incomparabili: non imponendo, per esempio, delle ‘scadenze di ricambio’ a stretto giro (come invece fanno i tamponi), le coppette lasciano un’ampia libertà a chi le usa. Provare per credere.