lunedì, 22 Dicembre 2025

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Proposte dal mondo del cibo: ristorazione, dieta, ricette e cucina

Curry e co.: perché il cibo indiano ci piace da morire

Ricco di spezie e sapori eterogenei, il curry indiano è una delle pietanze più apprezzate al mondo. Oggi, grazie a uno studio condotto su più di 2.000 ricette indiane, gli scienziati possono affermare di aver scoperto il segreto che si cela al suo interno al livello molecolare: gli studiosi hanno infatti constatato che, a differenza del cibo occidentale in cui generalmente si tende ad accoppiare sapori simili, la cucina indiana fa uso di ingredienti che non contengono sapori che si sovrappongono l’un l’altro.

I ricercatori dell’Indian Institute for Technology di Delhi hanno esaminato quanto spesso degli ingredienti dai sapori più forti di altri venissero utilizzati nelle pietanze indiane, studiandoli al livello molecolare: “Abbiamo riscontrato – dichiarano gli studiosi – che l’appiattimento dei sapori nella cucina indiana è decisamente minore di quel che ci aspettavamo“. Attraverso la ricerca, è emerso che ingredienti come il masala o i peperoni vengono generalmente accostati a ingredienti che non contengono componenti chimiche a loro simili.

Una tendenza che non ha niente a che vedere con la cucina occidentale, i cui maggiori chef sostengono che ingredienti dai sapori simili (come per esempio il gorgonzola e il cioccolato) possono risultare buoni da gustare insieme perché contenenti le stesse sostanze chimiche. Un esempio lampante sono gli acetali, presenti nel whiskey, nel succo di mela e d’arancia e nelle barbabietole, mentre le fragole hanno componenti chimiche che si abbinano bene al vino bianco.

Nelle pietanze indiane, invece, più due ingredienti tendono a sovrapporsi al livello di sapore, meno si riuscirà a trovarli all’interno di uno stesso piatto: i ricercatori sono convinti che sia proprio questo a rendere più saporito il cibo indiano, che così conserva l’unicità di ogni singolo ingrediente. E sui 381 ingredienti utilizzabili al mondo gli studiosi hanno scoperto che la cucina indiana ne usa almeno 200.

Alcuni studi precedenti, peraltro, hanno messo in luce quanto il curry sia salutare, riducendo i dolori di artrite e prevenendo malattie come il morbo di Alzheimer. La maggior parte dei piatti a base di curry, infatti, contengono cumino, cardamomo, zenzero, aglio e capsico: tutte spezie dalle proprietà antibatteriche. Ed è questa la ragione per cui il curry viene consumato in regioni calde, dove c’è necessità di mantenere la carne in buono stato. L’aglio, il cumino e la cannella, infatti, possono distruggere fino all’89% dei batteri contenuti nella carne, così come lo zenzero può ridurne la produzione fino al 25%.

Arriva a Milano Take Uè, la prima pizzeria senza posate

Credist pagina FB Johnnyrossoapepomodoro

Sbarca a Milano Take Uè, la prima pizzera senza posate vero simbolo dello street food. Tutto nasce da un’idea di Giovanni Kahn della Corte che pensa bene di piazzare un forno a legna a bordo del mitico veicolo a tre ruote, l’apecar: ecco Johnnypizzaportafoglio. Dopo aver fatto il giro del globo, l’Apecar è pronta per essere parcheggiata nel cuore di Milano nel locale “Take Uè” e regalare prelibatezze 24h.

Il tutto nel pieno rispetto della tradizione partenopea. Infatti, il forno a legna è artigianale in materiale refrattario, il piano è in biscotto di Sorrento. L’impasto sarà a doppia lievitazione, ed i prodotti utilizzati provengono da presidi Slow Food. E per finire mozzarella bufala Dop e basilico staccato direttamente dalla pianta. Il tutto consente di offrire ai clienti un prodotto eccellente.


“Take Uè” sarà un locale aperto dalle 7 del mattino alla mezzanotte, 7 giorni su 7. Si partirà dalle prime ore della giornata con la classica graffa napoletana per colazione. Più tardi spazio alla rosticceria napoletana ed al tradizionale “cuoppo” (croquet, arancini e paste cresciute) fritto al momento. E poi il piatto forte: la pizza a portafoglio. Assieme alla pizza di normale diametro, potranno essere consumate al tavolo sorseggiando bibite rigorosamente in bottiglia. La particolarità della pizzeria è che non saranno presenti posate, bensì un taglierino per tagliarla a 4 e mangiarla con le mani. Nel pomeriggio si riparte con la vetrina di rosticceria. Dalle 19 via con l’aperitivo tra taralli, spritz e birre artigianali. Per cena, oltre la formula pizzeria, “Take Uè” offrirà gourmet e finger food. Tutto il menù sarà disponibile anche da asporto.

Pangoccioli: la ricetta di Blog di Lifestyle (FOTO e VIDEO)

Buonissimi, sofficissimi e molto più sani di quelli industriali. Parliamo dei pangoccioli, le brioche di una nota marca alimentare, simili a dei panini ma molto più dolci e ricchi di gocce di cioccolato. La soddisfazione di riproporli a casa non ha eguali. I vostri piccoli impazziranno e voi sarete tranquilli perché gli darete un alimento sano e fresco.

Per farli non ci vuole grande esperienza, con la nostra ricetta sarà impossibile sbagliare. Ma è meglio dotarsi di un’impastatrice o un robot da cucina, aiuterà nel processo di incordatura.

Se seguirete i nostri consigli sfornerete dei pangoccioli meravigliosi.

Considerate che va via anche molto tempo per la lievitazione, quindi vi consigliamo di iniziare ad impastare la mattina per infornare nel tardo pomeriggio o la sera e avere la colazione per il giorno successivo già pronta.

Ingredienti

Per circa 25 pangoccioli

280 gr farina Manitoba
280 gr Farina 00
130 gr acqua temperatura ambiente
130 latte intero fresco a temperatura ambiente
140 gr di zucchero
70 grammi di burro morbido
9 gr di sale
1 uovo grande
125 gr di gocce di cioccolato fondente (io ho usato 150 di extra fondente)
3 gr di lievito di birra secco (o 10 gr di lievito di birra fresco)
1 cucchiaio miele (opzionale)
1 cucchiaio di estratto di vaniglia (opzionale)

Per pennellare
1 uovo
1 cucchiaio di latte

Procedimento

Se utilizzate gli aromi, vi conviene mescolare il miele con la vaniglia e lasciar riposare qualche ora, 3 bastano.
Mezz’ora prima di utilizzarle mettete in freezer le gocce di cioccolato, questo servirà a non farle scioglierle e a far rimanere bianco l’impasto.

A questo punto iniziate a preparare il pre-impasto.
Inserite nella planetaria 96 gr di farine, prese dal totale già mescolate, il lievito e 100 gr di acqua e latte miscelati.

Otterrete una cremina tipo questa.

Pangoccioli handmade: la ricetta di Blog di Lifestyle (FOTO)

Coprite con una pellicola e mettete a lievitare fino al raddoppio. La tempistica è indicativa perché dipende dalla temperatura ambientale. Io di solito mette a lievitare nel forno spento con la luce accesa e per circa 1 ora/ 1 ora e mezza.

Pangoccioli handmade: la ricetta di Blog di Lifestyle (FOTO)

Quando sarà raddoppiato, sempre con l’aiuto della planetaria aggiungere la restante farina, la restante acqua, il latte, lo zucchero. Mescolate con la frusta per impastare a velocità medio-bassa fino ad ottenere un impasto omogeneo che si aggrappa alla frusta. A questo punto aggiungete gli aromi. Io non li ho messi ma sono venuti ottimi comunque.
A questo punto mentre la planetaria impasta aggiungete l’uovo e lasciatela impastare. Ci vorrà qualche minuto finchè incorpori tutto l’uovo e l’impasto inizierà a staccarsi dalle pareti ma non sarà ancora ben legato. Non preoccupatevi perché è normale.

Pangoccioli handmade: la ricetta di Blog di Lifestyle (FOTO)

Aggiungete il burro morbidissimo a pezzetti piccoli. Attenzione, quest’operazione è fondamentale per la buona riuscita delle brioche. Aggiungete l’altro pezzo solo quando quello precedente si sarà incorporato completamente.

Ogni tanto conviene staccare l’impasto dalla frusta e girarlo un po’ per rendere l’incordatura più omogenea. Lasciate la planetaria lavorare per qualche minuto.

Questo procedimento incorderà l’impasto. Incordare un impasto significa formare la maglia glutinica che serve a trattenere i liquidi all’interno e a rendere l’impasto elastico che non si spezza. Ve ne accorgerete perché prendendo un pezzo dell’impasto riuscirete a stenderlo tra le mani senza romperlo. Come nelle foto.

A questo punto aggiungete il sale, miscelate un po’ e poi aggiungete per ultimo le gocce di cioccolato e impastate per qualche altro secondo.

Pangoccioli handmade: la ricetta di Blog di Lifestyle (FOTO)

Togliete l’impasto dalla planetaria e trasferitelo su un piano di lavoro, possibilmente freddo (quindi marmo) ma va bene anche legno, come nel mio caso, leggermente infarinato e procedete a inglobare leggermente le gocce e formare un panetto.

Rimettere il panetto nella ciotola della planetaria imburrata, coprite con la pellicola e lasciate lievitare finchè l’impasto non triplica di volume.

Pangoccioli handmade: la ricetta di Blog di Lifestyle (FOTO)

Almeno 3 ore, forse anche di più. Ma meglio pazientare un po’ con la lievitazione piuttosto che ottenere dei pangoccioli duri e gommosi. Quindi lasciategli il suo tempo.

Pangoccioli handmade: la ricetta di Blog di Lifestyle (FOTO)

Quando l’impasto sarà pronto, riprendetelo e trasferitelo sul piano di lavoro.

Pangoccioli handmade: la ricetta di Blog di Lifestyle (FOTO)

Delicatamente fate 2 pieghe come nelle foto. E lasciate a temperatura ambiente per 30 minuti.

Pangoccioli handmade: la ricetta di Blog di Lifestyle (FOTO)

Fate lo stesso ai lati. Non toccate più l’impasto.

Pangoccioli handmade: la ricetta di Blog di Lifestyle (FOTO)

Con un tarocco ritagliate dei pezzi di circa 40 gr l’uno. Per ottenere la forma soffice e areata dei pangoccioli procedete con la pirlatura. Questa tecnica è spiegata attraverso il video. Otterrete dei panetti lisci e rotondi.

Ponete i panetti così ottenuti sulle teglie ricoperte da carta da forno a distanza non ravvicinata perché dovranno lievitare ancora. Lasciate lievitare coperti da pellicola per altre 2 ore/2 ore e mezza.

Pangoccioli handmade: la ricetta di Blog di Lifestyle (FOTO)

Quando saranno raddoppiati si mostreranno così.

Pangoccioli handmade: la ricetta di Blog di Lifestyle (FOTO)

Spennellate con uovo sbattuto e latte e infornate a forno preriscaldato a 160/180 gr.

Pangoccioli handmade: la ricetta di Blog di Lifestyle (FOTO)

Il tempo dipende dal vostro forno. Ma saranno pronti in pochi minuti. Fate attenzione perché appena dorati dovete tirarli fuori. Un attimo di distrazione potrebbe rovinare il lavoro di un intero giorno.

Pangoccioli handmade: la ricetta di Blog di Lifestyle (FOTO)

Lasciate raffreddare e sono pronti per essere gustati.

Abbiamo chiesto alla nutrizionista Dott.ssa Fernanda Scala se i pangoccioli sono una buona merenda per i nostri figli e quante calorie si nascondono dietro questi panetti con gocce di cioccolato.

“Simili a dei panini, ma molto più dolci, i pangoccioli sono un prodotto dolciario di una nota marca alimentare. Il prodotto originale, sebbene dall’aspetto innocente, con i suoi soli 40gr consta di circa 154 calorie. Ma come spesso abbiamo visto, le calorie non sono tutto! Il problema principale è l’elevato quantitativo di grassi aggiunti per renderli estremamente morbidi, quella morbidezza che si finge leggerezza e che porta, in maniera ingannevole, a consumarne più di uno perché appunto “leggeri”. Invece di rinunciare a questa piccola dolcezza perché non preparali in casa? Le calorie, infatti, potranno scendere fino a 120, a parità di peso, ottenendo un prodotto privo di grassi dalla dubbia derivazione, scegliendo solo le materie prime migliori.”

Che aspettate dunque? Tutti ai fornelli!

Ricette MasterChef: pizza al contrario

Credit photo: www.scattidigusto.it

Tra anticipazioni, spoiler e critiche si è conclusa anche la quarta edizione di MasterChef Italia. Ma ciò che più ci mancherà sarà l’acquolina in bocca alla vista dei deliziosi piatti preparati dai concorrenti, nonostante avessimo cenato da pochissimo.

Perché si sa, le ricette MasterChef hanno il potere di farci venire fame anche dopo aver mangiato come ad un pranzo di Natale. Antipasti, primi, secondi, contorni, dolci, non importa quale sia la portata: ogni piatto è capace di affascinare a modo suo, per la sua difficoltà, per gli ingredienti usati o per la bravura del concorrente, in grado di rendere semplice anche i procedimenti più duri e complicati.

Tra le ricette preparate dai concorrenti rimasti in gara per la finalissima, noi di Blog di Lifestyle ve ne riproponiamo una del concorrente Nicolò: la pizza al contrario.
Ecco una delle ricette MasterChef più originali dell’ultima puntata.

INGREDIENTI

mozzarella di bufala, 300 gr
pomodori San Marzano, 150 gr
pane campano, 30 gr
basilico, q.b.
sale
olio evo

PROCEDIMENTO

Sbollentare i pomodori e privarli della pelle. A questo punto, passarli con il passaverdure e creare una salsa liscia.

Poi, fondere la mozzarella nel forno a microonde e iniziare a filarla-

Lavorando la mozzarella, andare a creare una pizza riempiendo il cornicione di pane croccante.

Posizionare la passata di pomodoro al centro della pizza.

Con il basilico e l’olio creare un’emulsione che andrà condire la pizza.

Per ultimo, bruciare – con l’aiuto di un cannello – il cornicione della pizza in modo da renderlo croccante e bruciacchiato: questo sapore darà il gusto della pizza alla mozzarella.