venerdì, 10 Gennaio 2025

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In Austria esiste un parco che in estate diventa un lago

La natura fa davvero dei grandi miracoli a cui dare spiegazioni scientifiche, tecniche e reali non basta per comprenderne l’emozione che regala.

In Austria, ad esempio, esiste un parco che in estate diventa un lago: ci troviamo a Tragoess, nei pressi di Steiemark, una località di montagna che sovrasta un grande parco. In primavera, quando la neve dei ghiacciai della cittadina comincia a sciogliersi per le temperature in crescendo, il quantitativo d’acqua delle sorgenti presenti nel sottosuolo aumenta di livello a tal punto da inondare la conca di verde in cui sorge il parco, trasformandolo così in uno splendido lago di montagna.

Il fenomeno naturale continua fino a fine Luglio, poiché l’acqua viene portata a valle da un piccolo fiume. Lo spettacolo è garantito e le emozioni non mancano di certo: da Marzo a Luglio, pertanto, gli amanti delle immersioni possono vivere un’esperienza davvero unica e memorabile: possono visitare il parco sommerso, nuotando tra alberi, panchine, strade sterrate e siepi, attraversare i ponti, toccare l’erba.

Ci sono emozioni che non si possono spiegare. E ci sono spettacoli della natura che neanche le parole possono descrivere.

Vandali ad Auschwitz

Alcuni turisti in visita ad Auschwitz hanno preso a intagliare frasi insulse sui letti a castello dove un tempo dormirono i prigionieri ebrei, ma anche a rubare “souvenir” dall’ex campo di concentramento nazista. Gli amministratori del sito storico, dove più di un milione di persone furono uccise durante gli anni della seconda guerra mondiale, sono stati lasciati in balìa di quest’orda di vandali che ha preso di mira il famoso museo.

Tra i visitatori, certi hanno inciso su mobili e pareti il proprio nome, seguito dalla frase “è stato qui” – qualcuno ha addirittura precisato “ho fumato qui”. Altri hanno portato via del filo spinato e persino pezzi dei binari su cui viaggiava l’ignobile treno che trasportava i prigionieri al campo.

L’infelice notizia, riportata da quanti lavorano presso il museo, è davvero scioccante agli occhi di Antoni Dudek, importante storico polacco e membro del consiglio dell’Istituto della Memoria Nazionale, che bolla come “barbarici” questi furti e questi atti di vandalismo. Si è anche discusso dell’installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso per cercare di risalire ai criminali, un’ipotesi che è però stata esclusa, ritenendo che le telecamere avrebbero in qualche modo rovinato l’autenticità del sito.

Parlando dell’atteggiamento indegno di questi vandali ad Auschwitz, il direttore del museo, Piotr Cywinski, ha aggiunto che non si tratta sempre di ragazzi, ma che addirittura anche insegnanti e turisti stranieri finiscono col portarsi via alcune cose.

Sfortunatamente, insistendo su un’area di circa 2,5 km per 2 km, su cui sono dislocate ben 150 strutture, il campo è davvero troppo grande perché lo staff possa sorvegliarne costantemente i locali.

Nel 2009 alcuni ladri, esponenti di gruppi dell’estrema destra svedese, rubarono la celebre insegna “Arbeit Macht Frei” (il lavoro rende liberi) che si erge proprio al di sopra dei cancelli d’ingresso: all’epoca si trattò di un vero e proprio sacrilegio. Fortunatamente, l’insegna fu ben presto ritrovata e ricollocata al suo posto.

Il complesso, composto di due aree – Auschwitz e Auschwitz-Birkenau – era stato in principio utilizzato per ospitare prigionieri politici polacchi, ma dall’estate del ’42 si trasformò nel più vasto campo di sterminio per ebrei: furono più di un milione, fra uomini, donne e bambini, a perdere la vita in un posto di cui i contemporanei sembrano aver dimenticato vergognosamente l’orrore.

Niente viaggio post-maturità per colpa della crisi

Ormai la crisi economica colpisce tutto, anche i viaggi post-Maturità.

Circa il 40% dei diplomandi al momento sembra essere costretto a rinunciarvi. Lo ha rivelato tramite un sondaggio il portale Skuola.net. Il viaggio post-esame è il lato più bello della maturità ed è il giusto premio meritato dopo mesi di pomeriggi trascorsi sui libri e nottate insonni. Ma purtroppo la crisi c’è, esiste e si vede pure.

Dietro la scelta di rinunciare alla vacanza tanto ambita, ci sono per la maggior parte motivazioni essenzialmente economiche per il 36%, per il 38% c’é anche la necessità di trovarsi un lavoretto estivo. Non mancano poi quelli che devono studiare per l’ammissione all’università che rappresentano il 15%.

Per tutti gli altri, circa 1 su 10, l’ostacolo principale è l’apprensione dei genitori alla partenza del figlioletto tutto solo. Tutto dipende dalle famiglie, che influenzano le scelte dei figli, visto che 2 studenti su 5 fra quelli che partiranno ammettono che la vacanza sarà finanziata totalmente dai genitori, mentre quasi 1 su 2 potrà contare su un piccolo contributo alle spese da parte di mamma e papà.

La vacanza a cui pensano i nuovi maturati per il 40% è quella insieme ai compagni di classe, per il 49& con altre cerchie di amici, mentre tutti gli altri si organizzeranno con parenti coetanei oppure con la propria famiglia. Anni fa la scelta amata da tutti era il viaggio in stile Interrail o On the road, oggi questa opzione viene vagliata solo dal 13% dei maturandi. Il confort e la pensione completa durante il viaggio sono considerati di minor appeal.

2 studenti su 5 saranno turisti “fai da te”, mentre 1 su 5, invece, un viaggio evento, ad esempio i pacchetti comprensivi di soggiorno e attività ricreative organizzate ad hoc per i neo-diplomati. 1 su 6, invece, si rivolgerà a un’agenzia di viaggi.

Le mete preferite sono quelle europee. Quasi il 70% si muoverà nel vecchio continente, dove la località più in voga continua a rimanere Ibiza, seguita da isole greche come Corfù e Mykonos, ma anche da mete emergenti della movida come Malta o l’isola di Pag in Croazia.

Circa 1 maturando su 6 rimarrà in Italia, mentre quasi altrettanti si orienteranno verso mete extra-europee. Il mezzo di trasporto più utilizzato sarà l’aereo, scelto da più della metà dei ragazzi. A seguire traghetto e treno con pari preferenze per 1 su 6, automobile per 1 su 7 e infine il pullman.

Una volta raggiunta la destinazione della vacanza dei sogni, bastano sole, mare, la compagnia giusta e tanto divertimento.

Selfie Holiday. Ospiti pubblicizzano hotel con i loro autoscatti

Selfie, selfie e ancora selfie. È fenomeno che ha cambiato le nostre vite, e ce ne accorgiamo quando ci fermiamo a scattare una foto di noi stessi in ogni momento – strano o normale che sia – della giornata.
Ora però l’autoscatto più in ascesa sul web è il “Selfie Holiday”: si tratta di una foto scattata nei luoghi in cui abbiamo soggiornato in vacanza.

Questa nuova moda è partita niente meno che dagli hotel, che richiamano ospiti e turisti con la promessa di vitto e alloggio gratuiti se nelle foto di questi ultimi compare il nome e tag dell’albergo.

Dalle spiagge dei Caraibi alle coste lontane dell’Australia, passando per l’Europa, sono molti gli albergatori che stanno sfruttando questa nuova selfie-mania per incoraggiare ospiti – o aspiranti ospiti – ad accendere le fotocamere dei loro smartphone su se stessi, al fine di sfruttare al meglio i loro soggiorni, con la possibilità di vincere premi e pernottamenti.

Uno dei primi hotel a proporre ai clienti quest’iniziativa è stato La Concha Resort, a Porto Rico, che sta attualmente promuovendo il suo “Take A Selfie Adventure Package”. Disponibile da maggio ad agosto l’affare costa $179 per notte, ma comprende sconti sulle visite ai siti come la distilleria di rum Bacardi.
Gli ospiti sono incoraggiati a “selfare” sempre di più, catturando nel loro autoscatto anche paesaggi tipici, particolarità del luogo e monumenti caratteristici. Non possono mancare tag dell’hotel e relativo hashtag.
La speranza degli albergatori è quella di far parlare di sé su ogni piattaforma dei social media.

Le regole del gioco sono semplici: ogni hotel selezionerà una serie di selfies che lo ritrae per ciascuno dei quattro mesi di promozione, ogni vincitore guadagnerà un altro soggiorno di tre notti.
Il principale consiglio per vincere che arriva dagli hotel è semplicemente “be creative when taking your selfie”.

Non ci resta che augurare, a tutti coloro che sono in partenza, una buona selfie-vacanza.

[Credit: DailyMail]