mercoledì, 15 Gennaio 2025

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Turismo e borseggio: le città più a rischio

Credits: bnc Barcellona point

In inglese si chiamano pickpocket gangs e le loro prede principali sono i villeggianti spensierati, troppo occupati a godersi il meritato relax e il city tour, per badare con sufficiente attenzione ai propri averi. Tuttavia, quello dei borseggiatori, è un fenomeno in costante crescita, concernente le mete turistiche più gettonate, capace non solo di crearci degli scompensi, quanto di trasformare una bella vacanza in una brutta avventura.

In merito a questi episodi, sono state stilate più classifiche, poste ad indicare le città con un accentuato tasso di scippi e le conseguenti liste di consigli da seguire per evitare ad ogni possibile turista un’esperienza affine.

Al primo posto della top 10 di TripAdvisor PickPocket Index abbiamo Barcellona. La pratica del borseggio nella città catalana é stata paragonata ad un vero e proprio sport, come il calcio e il basket. Le mete predilette delle pickpocket gangs sono Las Ramblas e il mercatino delle pulci della Boqueria.

A seguire abbiamo la nostra capitale, Roma. La ricerca sostiene infatti che i turisti, ammaliati dalla bellezza dei monumenti antichi che caratterizzano la città eterna, diventino “polli facili da spennare” per borseggiatori all’agguato.

Medaglia di bronzo per Parigi. Nella Ville Lumière i luoghi esposti più a rischio sono Le Sacre Couer di Montmarte, i pressi della Tour Eiffel e la metrò.

Al quarto posto abbiamo Madrid, alla quale seguono Atene, Praga, Alicante, Lisbona, Tenerife e per finire Londra, la new entry a rischio borseggiatori, che con i suoi 26 mila visitatori l’anno, presenta un ottimo terreno di “raccolta”.

Ed ecco i consigli che gli esponenti di TripAdvisor riportano per trascorrere una piacevole vacanza senza il timore di essere derubati da un momento all’altro.
Innanzitutto occhi aperti. Riponete il portafoglio nella tasca anteriore, lo zaino non va assolutamente tenuto sulle spalle, specialmente se vi trovate in luoghi o mezzi affollati. Se siete al ristorante, fate in modo che l’impugnatura della vostra borsa sia bloccata sotto la gamba della sedia, in modo da accorgervi immediatamente se qualcuno sta tentando di portarvela via.
Infine, al momento di pagare qualcosa, siate discreti, non lasciate che altri vedano dove riponete il vostro portafoglio.

Singapore formato famiglia (FOTO)

Credits: Jacob Ballas Children's Garden

Oggi é il Family Day, per cui che siate due mamme, due papà oppure una mamma e un papà, preparate le valigie e portate i vostri figli a Singapore.

Famosa per le foreste indonesiane alternate a grattacieli avveniristici, Singapore diventa oggi una delle metropoli più kid-friendly del sud est asiatico. L’ex colonia britannica offre infatti più di 350 parchi a tema, per soddisfare i desideri di tutti i bambini e le esigenze di ogni famiglia.

Se siete amanti della natura, il Jacob Ballas Children’s Garden é quello che fa per voi. Non é semplicemente un giardino botanico, quanto un concentrato di attrazioni elettrizzanti che stimoleranno i vostri figli a creare un contatto con la natura circostante: imparando, giocando, esplorando.

Credits: Jacob Ballas Children's Garden
Credits: Jacob Ballas Children’s Garden

Se invece vi piace il mare, la spiaggia, il sole scottante sulla pelle, dovete assolutamente trascorrere una giornata al East Coast Park. Un luogo incantevole dove potrete rilassarvi, costruire castelli di sabbia con i vostri bambini, preparare ottimi picnic sotto le palme di coconut e praticare sport dal beach volley al Xtreme Skatepark.

Credits: East Coast Park
Credits: East Coast Park

Grazie alle favole, ai cartoni animati quanto ai giochi interattivi sul tablet, i più piccoli mostrano spesso uno spiccato interesse nei confronti del mondo animale. Se poi siete degli assidui frequentatori di zoo e animal resorts, trascorrete una notte al Night Safari, il night safari di Singapore che vi offre la possibilità di visitare il parco di notte, tramite un train tour sensazionale.

Credits: Wildelife re server Singapore
Credits: Wildelife re server Singapore

Finite in bellezza il vostro planning delle visite con il Gardenia By The Bay, un parco di 101 ettari bonificato, che presenta diciotto supertrees artificiali caratterizzati da delle installazioni luminose che riflettono la tecnologia, la bellezza naturale e la cultura di quest’isola, in cui culture e religioni diverse si fondono in un’unica anima.

Credits: Supertree Grove
Credits: Supertree Grove

Castello in affitto: re e regina per un giorno (FOTO)

Credits: castelporrona.it

A volte le fiabe prendono vita e ci si ritrova a vivere in un sogno.
Questo è quello che promette “Castel Porrona Relais“, che da aprile alzerà il suo ponte levatoio permettendo agli interessati di affittare l’intera struttura per trasformarsi nel re e nella regina del castello.

Il castello si trova in Toscana, in un antico borgo dell’alta Maremma. È situato in località Porrona – da cui prende il nome – frazione del Comune di Cinigiano in provincia di Grosseto. E vanta anche una rilevanza storica.
È appartenuto, infatti, a due grandi famiglie della nobiltà senese, i Piccolomini e i Tolomei. Il Castello è al centro di un vero e proprio borgo che lo ingloba e lo protegge; include la piccola chiesa di San Donato, ricostruita nel 1459 da Papa Pio II principale esponente della famiglia Piccolomini.
Costruito intorno all’anno 1100, divenne subito luogo di soggiorno per famiglie nobili senesi che si spartirono il controllo sul Castello e sul vicino palazzo situato nella parte centrale del borgo.
Intorno al 1540 una parte della tenuta e del Castello passò per divisione ereditaria ai Tolomei mentre la cosiddetta Porrona di Sotto rimase ai Piccolomini.

Dopo un lungo lavoro di ristrutturazione, che ne ha conservato le cubature e la storia delle sue mura, il castello offre la possibilità ad un individuo, una coppia, una famiglia o un gruppo (fino a 10 persone) di affittare la struttura per minimo tre notti e per i più disparati eventi: dai matrimoni a semplici vacanze con gli amici.

Certo è che per avere la possibilità di risiedere nel castello e avere a disposizione le sue 5 camere esclusive, oltre che la volontà di trasformarsi in re o regine, è necessario un vero e proprio portafoglio regale: l’affitto dell’intera struttura infatti viene, per una singola notte, circa 16.000 euro.

Non resta che tornare a sognare, o per i più fortunati, correre a prenotare e poi raccontarci come ci si sente a vivere come in una corte medievale ma con tutti i conforts del XXI secolo.

[Credits: Università di Firenze,castelporrona.it]

Happy Planet Index: si abbassa il PIL ma cresce la felicità

Credit: costaricanewtravel.com

Nell’era dell’anti-innocenza, dove gli affari e l’auto conservazione hanno priorità su tutto, la felicità pare essere un barlume lontano dalla nostra quotidianità.
Viviamo una realtà frenetica, dove tutto é giá stato visto, fatto, assimilato e spesso finiamo col dimenticarci uno degli scopi primari dell’esistenza umana: essere felici.

A questo ha pensato Saamah Abdallah, ricercatore alla New Economics Foundation (NEF), il think-tank britannico che promuove la giustizia economica, sociale e ambientale. Guidato dal desiderio di migliorare il mondo, Abdallah abbandona il dottorato di ricerca sul bilinguismo, conseguitosi all’Università di Barcellona, per dedicarsi al volontariato. Così, dapprima per gli immigrati in Spagna, poi per i gesuiti in Polonia, organizza gruppi di studio riguardanti i fattori essenziali per vivere una vita degna di essere vissuta. Tornerà a studiare policy presso l’University College London, diventando successivamente esperto di benessere – al quale organizzazioni come l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), l’Eurostat e il governo britannico si affidando per sapere quali siano i Paesi nel mondo in cui si vive bene, a lungo e in modo sostenibile.

Nel 2006 Saamah Abdallah lancia l’Happy Planet Index, una classifica dei posti più felici del mondo, incentrata sul l’impronta ecologica dei paesi. Un indicatore che capovolge ogni prospettiva, contrapponendosi ai dati asettici del PIL e al World Happiness Report dell’Onu. L’indice della felicità situa nella sua top ten le 83 isole di Vanuatu, gli Stati dell’America Latina, il Vietnam, sino a giungere alla Costa Rica, nominato Paese più felice del mondo nel 2015.

Nonostante l’alto tasso di povertà e la bassa ricchezza pro-capitale, circa 10mila dollari l’anno, le condizioni di vita di questo Paese sono infatti ottime. Il segreto risiede in un lifestyle incentrato sulla semplicità, su bisogni primari ai quali fronzoli e apparenti necessità occidentali sono totalmente esonerati. Inoltre, a dispetto dei classici luoghi comuni, il Costa Rica vanta scuole e ospedali mediamente migliori degli USA. Sebbene questi ultimi riportino primati ed eccellenze al riguardo, é anche vero che tali benefici sono riservati solo ad una parte minoritaria della popolazione, quella più benestante. E qui il Costa Rica fa la differenza. Tra l’altro gli abitanti di questo paese sono i più longevi e in salute del continente americano. A favorire questo aspetto non é solo la sanità garantita a tutti, quanto il clima tropicale, l’alimentazione basata su alimenti freschi e genuini, il contatto con la natura, un’intensa vita sociale e lo stress ridotto. Un’altra particolarità del Costa Rica é l’assenza di un esercito – abolito nel 1949. Questo non ha apportato instabilità politica, al contrario, a differenza di molti paesi centro/sud americani, in Costa Rica vige la pace da molto tempo.

Questi dati ci conducono ad una conclusione apparentemente utopistica ma alla fine dei conti reale: i soldi non fanno la felicità. E questo lo possiamo inequivocabilmente dedurre dal fatto che l’Happy Planet Index disegni un mondo a testa in giù, dove i paesi industrializzati riportano una netta minoranza di persone felici rispetto ai paesi in via di sviluppo. Non è il denaro, ma la qualità di vita e la sostenibilità ambientale a rendere le nostre vite felici.