sabato, 6 Dicembre 2025

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Per ogni fobia, una meta da brividi da evitare

Pagliacci, granchi, idrofobia: ognuno di noi ha le sue paure irrazionali e ogni paura irrazionale può rendere una vacanza un vero incubo. Per evitare di incappare in questo spiacevole inconveniente, prendete appunti sulle mete da brividi da evitare se soffrite di qualche fobia.

Tra tutte le paure, quella del buio è probabilmente la più usuale, tanto tra i bambini quanto tra gli adulti: chi ne soffre dovrebbe allora stare alla larga dalla città norvegese di Tromsø, soprattutto nel periodo della notte polare che va dal 21 novembre al 21 gennaio. L’oscurità qui è così intensa da permettere una delle migliori visioni dell’aurora boreale, è vero, ma siamo sicuri di riuscire a sopravvivere?

Per chi teme gli squali, invece, la località assolutamente off-limits è la splendida isola di Guadalupe, nelle cui acque si aggirano costantemente folti branchi di squali bianchi. E, per restare in tema di “animali”, se avete paura dei granchi fareste meglio a non visitare mai l’isola australiana di Christmas Island, dove nel periodo che va da ottobre a novembre milioni di grossi granchi rossi migrano dalla foresta pluviale alla zona costiera, attraversando non solo acque – per così dire – naturali ma anche le strade allagate. Ancora, se a farvi accapponare la pelle sono i pipistrelli, cancellate dalla cartina geografica la città di Austin in Texas: qui, sul Congress Avenue Bridge, moltissimi sono i curiosi che si affollano per “ammirare” lo spettacolo dell’oltre un milione di pipistrelli che tra marzo e ottobre si librano nell’aria ogni sera.

Ma c’è chi piuttosto di aver paura degli animali mal sopporta gli esseri umani, soprattutto se in grandi quantità: agli agorafobici, dunque, è altamente sconsigliato di andare in vacanza in città estremamente popolose come Mumbai in India, che con i suoi 13 milioni di abitanti si attesta al primo posto per densità demografica.

Per quelli che soffrono di vertigini, invece, è indispensabile escludere la meta – seppure agognata – del Grand Canyon, dove esiste addirittura il terrificante Grand Canyon Skywalk: una passerella in vetro a 4.000 metri d’altezza su cui potete camminare se proprio avete voglia di farvi venire un attacco di panico. Agli idrofobici, poi, si sconsiglia la visita della bellissima Venezia: qui, infatti, tra un canale e l’altro bagnarsi è praticamente d’obbligo.

I claustrofobici, poi, sono esonerati dalle visite ai sotterranei della capitale ungherese, Budapest: qui, difatti, è possibile inoltrarsi nelle grotte del Palvolgyi-Matyas Hegyi, un vero e proprio dedalo sotto terra che verosimilmente potrebbe trasformarsi in un incubo. Gli astrafobici, dal canto loro, stiano bene attenti a evitare il fiume venezuelano del Catatumbo Delta: qui, quasi tutte le notti, si verificano tempeste di fulmini che arrivano a durare anche dieci ore.

Infine, se da piccoli siete rimasti traumatizzati – come molti – da It e da allora avete paura dei pagliacci, non osate accostarvi alla città di Baraboo nel Wisconsin: conosciuta come Circus City nell’800, quando richiamava i più importanti circhi internazionali, essa ospita attualmente il Circus World, museo di arti circensi dotato della più grande biblioteca sul circo di tutti gli Stati Uniti.

Giovani e lavoro: le 10 città più vivibili (FOTO)

Secondo il Youthful Cities Affordability Index, la città più conveniente per i giovani è Parigi. La piattaforma multimediale che valuta le metropoli sulla base di nove fattori, tra cui il salario minimo, l’alloggio e il prezzo delle uova, ha dichiarato che la capitale francese sarebbe la meta ideale per vivere. Soprattutto per i giovani che cercano lavoro.

In realtà, bisogna valutare molti fattori. Secondo gli studiosi, la città romantica per eccellenza, Parigi è in vetta a questa classifica grazie al salario minimo tra i più alti del mondo, che è stato considerato uno degli elementi più importanti per i ricercatori: i lavoratori qui, infatti, ricevono almeno 12,84 dollari per un’ora di lavoro – rispetto agli 8,63 dollari a Londra.

Sfatato il mito della città inaccessibile per costi e opportunità, al secondo e al terzo posto troviamo Toronto e Los Angeles, che tutto sommato non stupiscono; ma lo stesso non si può dire di molte altre posizioni in classifica, come Berlino, ad esempio.

La città tedesca, contemporanea per eccellenza, è solo quinta in classifica, grazie agli affitti economici. Sorprendente anche la settima posizione di Roma, che di certo non gode di ottima fama e non è così ambita come destinazione finale degli emigranti di tutto il mondo. Così come sembra curioso trovare Londra al decimo posto della top ten.

“Sappiamo che l’accessibilità è la priorità assoluta per i giovani”, si legge nel rapporto degli studiosi. “E i risultati di questo indice dimostrano il ruolo importante che un salario minimo equo gioca sulla convenienza complessiva di una città. Parigi, la città più conveniente, si trova al primo posto in gran parte a causa del suo alto stipendio di base”.

Ecco quindi la classifica delle città più vivibili per i giovani, non solo in base al salario, ma grazie a una media di elementi che le rendono accessibili ed elevano il tenore di vita:

10. LONDRA, UK

londra

6,80 euro

9. TOKYO, GIAPPONE

tokyo

8 euro

8. NEW YORK, USA

NY

5,70 euro

7. ROMA, ITALIA

roma

8,80 euro

6. DALLAS, USA

dallas

5,70 euro

5. BERLINO GERMANIA

berlino

8,70 euro

4. CHICAGO, USA

chicago

6,50 euro

3. LOS ANGELES, USA

LA

6 euro

2. TORONTO, CANADA

TORONTO

8 euro

1. PARIGI, FRANCIA

parigi

10 euro

‘Best in Travel 2015’, le mete più desiderate dai turisti (FOTO)

Credit photo: en.wikipedia.org

Lonely Planet, una delle guide di viaggio più famose al mondo, ha stilato la “Best in Travel 2015“, la classifica annuale delle mete più desiderate dai viaggiatori.

In particolare Lonely Planet individua tre classifiche: quella dei migliori Paesi, delle più belle Regioni e delle città più affascinanti.

Le liste sono state compilate tenendo in considerazione alcuni criteri, come il fatto che il paese, la regione o la città ospiterà un evento speciale durante il prossimo anno o che essi possano diventare tra le destinazioni più amate e frequentate dai viaggiatori.

Vincitrice di questa edizione, nella categoria dei Paesi, è Singapore: proprio il prossimo anno – il 9 agosto 2015 – festeggerà i 50 anni di indipendenza. Il paese è stato scelto anche perché offre un’ottimo rifugio al tipico panorama cittadino, con i suoi “Gardens by The Bay”, che uniscono la parte più tecnologica della città con il mondo naturale.


Lo scorso anno, invece, ad aggiudicarsi il primo posto è stato il Brasile, avendo ospitato il Mondiale di calcio ed essendo il paese scelto per i giochi olimpici del 2016.

Tra le Regioni, grazie all’eclissi totale di sole – che avverrà nel 2015 e poi solo 12 anni più tardi – la Norvegia si aggiudica il quinto posto. Questa terra, selezionata per questo straordinario evento, è anche la regione in cui si possono ammirare balene ed aurore boreali.

Una delle città più affascinanti è proprio la nostra Milano. La capitale della moda, nel 2015, ospiterà l’Expo, ma non si è piazzata al terzo posto solo per quanto, ma anche per la sua capacità di attrarre numerosi turisti, italiani e non.

L’aereo del futuro? È trasparente

La società inglese che l’ha progettato rivoluzionerà completamente il nostro modo di viaggiare: l’aereo del futuro, così come mostrato nelle pubblicità, sarà privo di finestrini, concedendo ai passeggeri il privilegio di scegliere la vista panoramica che preferiscono. E questo grazie a un unico schermo touchscreen che andrà a tappezzare tutto l’interno dell’aereo stesso: sarà sulle pareti della struttura, dunque, che verranno proiettate le immagini di tutto quanto circonda chi viaggia.

L’idea del CPI (Centre for Process Innovation) non è soltanto legata a una questione estetica, anzi: l’obiettivo principale è quello di risparmiare al livello di consumi. I finestrini, in effetti, a causa dei materiali con cui vengono fabbricati sono estremamente pesanti: utilizzare, al loro posto, degli schermi superflessibili – disposti non solo sulle pareti ma anche sul retro dei seggiolini – significherà perciò conferire all’aereo una leggerezza inedita. Un miglioramento possibile grazie alla tecnologia OLED, che nel giro di dieci anni potrebbe essere completamente perfezionata dagli ingegneri aerospaziali e applicata a tutti gli aerei.

La maggior parte del peso di un aereo commerciale è costituito, del resto, dallo stesso velivolo e dal suo carburante. Per ogni diminuzione di peso dell’1%, il risparmio di combustibile è di almeno 0,75%: perciò ridurre il peso significa risparmiare carburante, con una significativa diminuzione anche delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.

Ma sarà davvero sicuro? Se si pensa che in fase di rullaggio i finestrini restano sempre aperti per permettere agli assistenti di volo di sincerarsi che non ci siano guasti di alcun tipo, lo scetticismo può colpire più i nostri voli presenti che quelli futuri.