Dopo il successo della terapia del colorare sembra che il prossimo trend per combattere lo stress sia fare origami (termine che deriva dal giapponese e significa piegare la carta).
L’arte degli origami nacque in Giappone nel VI secolo, quando alcuni monaci introdussero la carta dalla Cina. Gli origami mantennero la loro natura religiosa e cerimoniale fino al 1600, ma non appena la carta divenne un bene di consumo di massa, accessibile a tutti dato il suo basso costo, quest’arte si diffuse come attività ricreativa popolare, permeando così la cultura giapponese.
Oggi gli origami sono molto popolari in tutto il mondo.
Si tratta di piegare cartoncini colorati o di giornale per creare le forme più svariate: fiori, gru, farfalle, cuori e persino scatole per riporre gli oggetti e portafoto.
Creare opere di carta aiuta a rilassarsi e ad allontanare ansia e pensieri negativi facendo ritrovare la pace interiore a chi decide di farli.
Altri benefici che si ricavano praticando quest’hobby sono quelli di migliorare le tecniche di memoria e concentrazione anche nei più piccoli.
Stimolare la creatività in passatempi come questo o giochi come i puzzle aiuta a migliorare il loro grado di attenzione in ambito scolastico, diminuendo le distrazioni e coordinando occhi e mani.
Questo vale anche per gli adulti, infatti realizzare origami richiede un tale livello di concentrazione che devono liberare per forza la mente da ogni pensiero.
Tutto ciò ha effetti positivi non solo per il nostro cervello che sarà pronto ad apprendere cose nuove, ma anche per il corpo che sarà meno teso e più rilassato.
Non si può più negarlo: gli health blog, cioè i blog dedicati a salute e benessere, sono all’apice della loro diffusione. Se siete in cerca di ispirazioni per il vostro prossimo pasto o di suggerimenti per tenervi in forma tramite esercizi o diete, troverete sicuramente un blogger che non vi deluderà e che vi risulterà senz’altro utile nel raggiungimento del vostro obiettivo, qualsiasi esso sia. Per questo, ecco a voi una selezione dei sei più brillanti health blogger, che vi consigliamo di seguire quest’anno.
1. Green Kitchen Stories
Molto stiloso e sempre molto aggiornato, questo blog vi invita ad affacciarvi alla vita dedita al cibo di una famiglia di Copenaghen: David, Luise e la loro piccola Elsa. David è a capo di una rivista d’arte e Luise sta ancora studiando per diventare nutrizionista, perciò non è così inspiegabile che riescano a prestarsi alla lavorazione e all’elaborazione di piatti così belli, nutrienti e invitanti. C’è una grande varietà di ricette, a volte di cibi crudi, a volte di cotti, che comprendono una vasta gamma di ingredienti, ma la linea di riferimento è sempre vegetariana e spesso e volentieri ‘child-friendly’, con ottimi consigli per il regime alimentare da adottare con i bambini.
2. Twice The Health
Le due amiche di Londra Hannah ed Emily hanno messo su un blog per condividere i loro passi in avanti nel mondo del fitness, del cibo e della moda. Con la loro mentalità alla mano e il loro grande senso dell’umorismo riescono a trasmettere vibrazioni positive in ogni post pubblicato: è fantastico leggere di queste due ragazze che si godono il cibo e non nascondono mai di avere appetito. Ma non solo, perché si impegnano anche in grosse sfide come quelle di prepararsi per maratone e competizioni fisiche di altro genere. Le trovate sul loro omonimo sito, ma anche su Instagram e Twitter.
3. Nourishing Jessica
La didascalia per questo blog è “la gente che ama mangiare è la migliore”, un’opinione con cui non si può non essere d’accordo. Da seguire già soltanto per la straordinaria qualità delle fotografie, l’elegante sito di Jessica è di grande ispirazione: dopo aver scoperto di essere allergica ai latticini, la ragazza ha cominciato a interessarsi a cibi alternativi, concentrando la sua creatività sulle ricette a base di prodotti senza glutine, senza derivati del latte, senza zuccheri, senza tralasciare la paleodieta e il crudismo. Visitate il suo sito, o seguitela su Instagram e Twitter, non ve ne pentiere.
4. Chocolate Covered Katie
La nostra ispirazione in fatto di cibo spesso viene da molto lontano, e questo vale anche per Chocolate Covered Katie che però si è specializzata in dessert e dolci, soprattutto quelli più ricchi di calorie, come cookies e cheesecake. Farsi un giro sul suo sito equivale a farsi venire l’acquolina in bocca ad ogni click e, cosa anche più significativa, rimarrete sbalorditi di quanto meno caloriche sono le sue ricette rispetto alle originali: ogni post del suo blog, infatti, è accompagnato da accurate informazioni nutrizionali. Non perdetevelo.
5. Deliciously Ella
Non è certo una novellina, Deliciously Ella, ma non delude mai, né lo farà nel 2016. Dopo che le è stata diagnosticata una rara malattia che le impedisce di alzarsi dal letto e dopo aver scoperto che la medicina classica non sortiva alcun effetto su di lei, Ella ha eliminato dalla sua dieta carne, latticini, zucchero, glutine e tutti i cibi industriali, adottando invece una dieta a base di verdure. Con due pubblicazioni di libri di cucina, una fitta schiera di seguaci sui social e un progetto di aprire un’attività in proprio, Deliciously Ella vi catturerà, statene pur certi.
6. Indulging Innocently
In perfetto equilibrio tra la passione per la forma fisica e l’amore per i dolci, il blog di Pamela è la conferma che potete farvi una fetta di torta senza problemi. Tutte le sue ricette sono senza glutine, con particolare attenzione al contenuto di proteine, e includono anche una quantità notevole di dolciumi, come muffin, torte e anche pizze dolci. Assieme alle ricette, Pamela scrive anche le sue recensioni sui prodotti che utilizza per realizzare i suoi manicaretti: l’ideale per chi sta pensando di inserire nuovi e più sani ingredienti per realizzare le sue prelibatezze.
Stando alle parole di Manolis Kallistratos, cardiologo greco all’Asklepieion Voula General Hospital di Atene, non c’è niente di meglio di un pisolino al giorno per prendersi cura di sé. La sua nuova ricerca, presentata alla conferenza dell’European Society of Cardiology di quest’anno, infatti, appoggia in via definitiva chi non riesce a privarsi dell’abitudine di schiacciare il classico pisolino dopo pranzo: secondo l’autore dello studio, addormentarsi a metà giornata per circa un’ora aiuterebbe a monitorare i livelli della pressione e a mantenere ‘pulite’ arterie e cuore.
Durante la ricerca, gli esperti hanno tenuto sotto controllo gli effetti dei pisolini sui livelli di pressione arteriosa di 368 pazienti ipertensivi, di un’età media di 61 anni all’incirca. Dallo studio è emerso che i livelli medi di pressione di quanti avevano l’abitudine di addormentarsi erano inferiori del 5% rispetto a quelli di chi non l’aveva mai fatto. “Nonostante sembri un’inezia – dice l’autore della ricerca – anche un abbassamento di soltanto 2 mmHg di pressione sistolica può arrivare a ridurre del 10% il rischio di soffrire di disturbi cardiovascolari, di andare incontro ad infarto o ictus“.
“Nonostante il poeta William Blake fosse convinto che bisognasse pensare al mattino, agire a mezzogiorno, mangiare la sera e dormire la notte, i pisolini a metà giornata sembrano avere davvero dei benefici. Due importanti politici inglesi erano grandi fan del pisolino. Winston Churchill diceva sempre che bisogna dormire un po’ tra il pranzo e la cena. Mentre Margaret Thatcher non voleva essere disturbata intorno alle 3 del pomeriggio. Secondo la nostra ricerca, entrambi avevano ragione: il pisolino a metà giornata riesce ad abbassare la pressione, agendo come un antipertensivo naturale“, ha proseguito il Dottor Kallistratos.
Salutare, certo, ma solo se dura almeno un’ora, sostengono gli studiosi: un lasso di tempo che non tutti, però, riescono a ritagliarsi, come anche il professore ha notato. “Il sonnellino ai giorni nostri è un privilegio di pochi, a causa della giornata lavorativa che in genere va dalle 9 di mattina alle 5 del pomeriggio“.
Che la musica faccia bene, non è una novità. Quanti di noi, dopo una giornata particolarmente difficile, o in seguito ad un momento triste, si è sentito subito meglio dopo aver ascoltato qualche canzone? Alcune poi sembrano proprio leggerti dentro, riportarti alla mente dei ricordi che quasi pensavi di non avere nemmeno più e provocarti emozioni profonde.
Ma quello che può sembrare una cosa semplice e comune, in realtà è il risultato di un meccanismo molto complesso. La scienza ci da delle conferme e, negli ultimi anni, sono sempre più numerose le ricerche sul rapporto stretto che lega musica e cervello.
La musica, definita l'”arte delle Muse“, esiste da moltissimi secoli, addirittura dall’epoca dell’homo sapiens. Nel corso degli anni sono cambiati i gusti e i generi, ma resta immutato il fatto che essa accompagni l’uomo per tutto l’arco della propria vita.
Alcuni scienziati sostengono che, quando si ascoltano delle canzoni, vengono attivate delle aree del cervello che riguardano il movimento, come se la musica fosse stata creata per aiutarci a muoverci insieme ed ad essere più altruisti e solidali.
Oltre ad essere un’attività artistica, è anche, e soprattutto, una forma di comunicazione straordinaria, in grado di evocare e rinforzare le emozioni.
Un altro ambito studiato è infatti, quello che riguarda la relazione tra musica e linguaggio.
La prima pare addirittura in grado di influire sul nostro umore e sulla nostra fisiologia, in modo anche più efficace delle parole.
È molto importante ascoltare musica fin dalla tenera età. I bambini, anche i neonati, rispondono meglio alle melodie che al linguaggio verbale, in particolare quelle più dolci.
La scienza sostiene che, l’ascolto della musica, faciliti nel cervello, il rilascio di una sostanza chimica celebrale che dà piacere, la dopamina. Questa sostanza è la stessa che producono il cibo, il sesso e le droghe illegali.
Infine, troviamo studi interessanti anche per quanto riguarda la sanità. La musica viene spesso utilizzata anche come terapia.
La musicoterapia si rivela particolarmente utile nel caso di pazienti affetti da disturbi motori e da demenza. Essa, che attiva quasi tutte le aree del cervello, serve soprattutto a recuperare attività linguistiche e motrici. Quando si fa, o si ascolta musica, si mettono in azione regioni del cervello coinvolte nelle emozioni, nella conoscenza e nel movimento.
In generale può portare benefici duraturi per il nostro stato d’animo e per il nostro corpo.
Ad esempio, contribuisce a ridurre l’ansia, la depressione, il dolore e a rafforzare le funzioni sociali.