sabato, 11 Maggio 2024

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Ricette indiane: Bagara baingan masala e Chana aloo masala

Oggi vi presentiamo due ricette indiane, assolutamente vegane, perfette per mangiare più legumi e più verdure ma con gusto.

La cucina indiana è davvero affascinante per il suo modo di combinare i sapori e di miscelare le spezie per ottenere gusti sorprendenti.

I piatti che andiamo ad illustrare sono molto semplici ed occorrono pochi ingredienti.

Ricette indiane: Bagara baingan masala

La prima delle due ricette indiane è Bagara baingan masala, ovvero un masala di melanzane a cui abbiamo aggiunto delle lenticchie.

Ingredienti:

  • 2 melanzane
  • 1 cipolla
  • 2 pomodori non troppo grandi
  • 1 barattolo di lenticchie
  • olio evo
  • paprika qb
  • curry qb
  • curcuma qb
  • una bustina di zafferano
  • peperoncino (facoltativo)
  • sale
  • acqua qb

Per prima cosa lavare le melanzane e tagliarle a cubetti non troppo piccoli. Farli rosolare in padella con 2 cucchiai di olio evo.

Nel mentre sbucciare la cipolla e lavare i pomodori, tagliare entrambi in modo sottile. Aggiungere quando le melanzane stanno dorando. Far rosolare il tutto, facendo attenzione che la cipolla non bruci. Unire le lenticchie.

Aggiungere un pizzico di sale e le spezie: paprika, curry, peperoncino e curcuma. Aggiungere un poco di acqua e far cuocere con il coperchio. Per ultimo aggiungere lo zafferano e mescolare per bene.

Ricette indiane: Chana aloo masala

Passiamo al Chana aloo masala, ovvero un masala di ceci con patate.

Ingredienti:

  • un barattolo di ceci
  • 4 patate grandi a pasta gialla
  • curry
  • paprika
  • curcuma
  • pepe
  • sale
  • erba cipollina
  • coriandolo (o prezzemolo)
  • olio evo

Lavare le patate, la buccia si può tenere o togliere come preferite, e tagliarle a cubetti come per fare una frittata. Farle saltare in una padella in olio già caldo. Quando sono belle dorate e quasi cotte, aggiungere i ceci.

Far saltare e unire curry, paprika, curcuma, pepe, sale ed erba cipollina. Terminare con coriandolo, o prezzemolo, tritato.

C’è da dire che entrambi i casi le spezie sono personalizzabili, quindi potete aggiungere o togliere quelle che vi piacciono o che non gradite. Se avete un preparato per masala potete usare anche quello.

Ricette cosa fare per cena: pasta alla giapponese

Ricette cosa fare per cena: perché non provare la pasta alla giapponese?

Vi viene voglia ogni tanto di un bel piatto di pasta a cena? A me sì, non spesso, ma può capitare.

Io seguo molto questo canale youtube della simpatica Coco. In un video fa vedere come la sua amica prepara questa “pasta alla giapponese” (si scusa con gli italiani per questa loro invenzione).

Mi ha da subito intrigato, c’è però un problema: gli enoki.

Gli enoki sono dei sottili funghi bianchi, molto lunghi e croccanti. Coco ne va matta e ora so perché.

Fortunatamente sono riuscita a trovarli a Cagliari, in un negozietto che vende cibi giapponesi.

Sono stati una vera rivelazione!

Ricette cosa fare per cena: ingredienti pasta alla giapponese

Ingredienti per 2:

  • 250 g. di spaghetti
  • 2 mazzetti di funghi enoki
  • alghe secche tipo nori
  • vino bianco
  • aceto balsamico o salsa do sia
  • cipolla bianca
  • olio evo

Come si fa

Affettare sottilmente la cipolla bianca e farla rosolare in olio evo.

Prendere i mazzetti di enoki e tagliare la parte finale del gambo. Sgranarli e passarli velocemente sotto l’acqua.

Versare gli enoki in padella e farli saltare per 5 minuti. Aggiungere, sempre a fuoco vivo, una spruzzata di vino bianco, farlo sfumare.

Quando il vino è evaporato versare uno spruzzo di aceto balsamico o di salsa di soia. Far sfumare.

Mettere a cuocere gli spaghetti.

Abbassare la fiamma sotto la padella e versare mezzo mestolo di acqua di cottura della pasta.

Scolare la pasta al dente e versarla in padella. Far saltare il tutto e terminare con le alghe sbriciolate sulla pasta.

E’ davvero buonissima!

Nella mia persona variante aggiungo anche la pancetta che non sta male. Coco usa il daikon, io uso la cipolla.

Ricette cosa fare per cena: gli enoki

Gli enoki purtroppo da noi son poco diffusi: hanno grandi proprietà antiossidanti, antivirali e antibatteriche. 

Ricette salmone in salsa teriyaki

Ricette salmone

Ricette salmone in salsa teriyaki, piatto tipico giapponese.

Se c’è una cosa che amo sul serio è mangiare orientale, cinese e japo, ma soprattutto cucinare japo.

La difficoltà non è solo fare piatti perfetti come i loro ma soprattutto ricreare i sapori, in ogni caso ci si può provare con ciò che si ha a disposizione. Esempio: la tempura è semplice da fare basta avere della farina di riso e dell’acqua gassata fredda. Così per questa ricetta non ci servono chissà quali ingredienti particolari.

Una piccola curiosità: il termine teriyaki è composto dalle parole teri, che significa lucido o splendente, in riferimento al colore conferito dalla salsa, e yaki, che significa cotto su metallo, come una griglia, una piastra o una padella, come nel caso del teriyaki.

Per tutti voi amanti del Giappone ecco come si realizza questo piatto.

Ricette salmone in salsa teriyaki: ingredienti

Dosi per 4 persone

  • 125ml salsa di soia
  • 60ml acqua
  • 2 cucchiai di mirin (o sake)
  • 2 cucchiaini di zucchero di canna
  • 1 1/2 cucchiaini di aglio, tritato
  • 1 1/2 cucchiaini di zenzero, tritato
  • 300g salmone con la pelle

Ricette salmone in salsa teriyaki: preparazione

Mescolare il mirin con la salsa di soia, lo zenzero, l’acqua, lo zucchero e l’aglio.

Cuocere sul fuoco basso finché lo zucchero si è sciolto. Porre il salmone in una ciotola e versarvi sopra la salsa. Lasciare a marinare per 20 minuti.

Riscaldare una padella sul fuoco alto. Cucinare i fagioli per 5 minuti in uno spruzzo di olio di sesamo, spegnere e tenerli in caldo.

Nella stessa padella aggiungere il salmone con la pelle a contatto del calore. Cuocere per 2 minuti per lato.

Versare la restante marinata in una piccola pentola e cuocere finché si è addensato. Servire il salmone con la salsa, i fagioli ed il riso cotto al vapore.

Sushi origine: storia e curiosità

Sushi origine

Sushi origine: storia e curiosità di una pietanza molto amata e che va tanto di moda in occidente.

Siete curiosi di sapere com’è nato?

Sushi origine di questo cibo

Si suppone che il sushi affondi le sue origini a Nara dove si conservava il pesce nel riso fermentato.

Tutto ebbe inizio nel periodo Murochami (1336-1573) quando al pesce si aggiunse il riso, il cibo più consumato in assoluto.

Ovviamente la sua vera origine risiede in Cina, un po’ come tutto ciò che riguarda il Giappone.

Nel VIII secolo il pesce veniva salato e arrotolato nel riso fermentato, il nome di questa pietanza è narezushi. Se i cinesi scartavano il riso per mangiare il pesce, i giapponesi invece amavano consumarlo, questo piatto è detto namanare.

Il narame si diffuse durante il periodo Azuchi-Momoyama (1573–1603) letteralmente significa “sushi fatto a metà”; il riso ed il pesce venivano fatti fermentare per un tempo più breve del narezushi ed eventualmente il riso veniva marinato con aceto di riso. Continuava però ad avere l’odore distintivo del narezushi.

Durante il periodo Edo fu introdotto un terzo tipo di sushi: l’haya-zushi ovvero era assemblato in modo che pesce e riso potessero essere consumati nello stesso momento.

Quindi il riso veniva ora mischiato ad aceto, cibo essiccato e verdure oltre che al pesce. Questo tipo di sushi è ancora oggi molto popolare.

Sushi origine: street food giapponese

Quando Tokyo era nota con il nome di Edo le bancarelle di cibo strada servivano sempre sushi in versione nigirizushi ovvero un cumulo allungato di riso coperto da una fetta di pesce. Questo street food divenne rapidamente popolare.

Il popolo apprezzava questo sushi che si poteva mangiare rapidamente con le bacchette o con le mani.

Il vero boom si ebbe con le celebrazioni dell’hanami (fioritura del ciliegio), i giapponesi scoprirono che il sushi era perfetto per i pic nic sotto i ciliegi in fiore.