martedì, 19 Novembre 2024

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Inchiesta Report su Moncler: perdite in borsa e insulti su Facebook

Nella puntata di ieri di Report sono emersi veri e propri scandali riguardanti la nota azienda di moda “Moncler”.
La giornalista Sabrina Giannini ha indagato sull’illegale pratica della ‘spiumatura’. Alle oche vengono strappate le piume, il più veloce possibile, per l’equivalente di 30 centesimi di euro ad animale, lasciandole con la pelle lacerata, sanguinanti. Molte di loro moriranno di infezioni, dopo una lunga agonia, altre saranno costrette a subire l’ennesima violenza dopo pochi mesi, nonostante le normative europee vietino simili atrocità sugli animale e l’UE consenta solo la vendita di piumini d’oca ricavati dalla pettinatura.

Inchiesta Report su Moncler perdite in borsa e insulti su Facebook

Non bisogna essere animalisti per indignarsi davanti a certe immagini. Per questo nasce l’hastag #siamotutteoche, che riprende il titolo del servizio di Report e #moncler che risulta oggi il primo argomento di discussione sui social.

Ma il servizio non ha colpito solo per l’aspetto inquietante e macabro del maltrattamento di animali. L’impresa guidata da Remo Ruffini non produce più in Italia, ma ha delocalizzato la sua produzione in Moldavia, Romania e sopratutto in Transnistria, stato autoproclamatosi facente parte della Moldavia dove i costi di produzione sono bassissimi e la qualità del prodotto scarsa.
Il risparmio rispetto alla produzione in Italia è di 30 euro. Un risparmio irrisorio considerando il prezzo a cui vengono venduti i capi Moncler nelle Boutique, che si aggira intorno ai mille euro.

Ancora più scandalo fa quel prezzo esorbitante quando si scopre che in realtà il prodotto è di pessima qualità. Le piume d’oca di alta qualità sarebbero mischiate con altre di scarso valore.

Come ci si poteva aspettare sul web sono impazzate polemiche, critiche, insulti direttamente sulle pagine social dell’impresa “pseudo-italiana”. La conseguenza è stato un netto calo in Borsa, solo nel primo pomeriggio aveva perso il 4,06%, arrivando a 10,61 euro. Ma si sa che la memoria dei social è una memoria a breve termine, lo scandalo di oggi sarà presto soppiantato da quello di domani.
Chi non dimentica, però, ancora nel 2014, è la stampa. Cercare Moncler oggi su Google significa cominciare a vedere le infiltrazioni dello scandalo, sia sui risultati di ricerca che sulle news. Questo è quello che preoccupa di più un brand.

Inchiesta Report su Moncler: perdite in borsa e insulti su Facebook

La risposta di Ruffini però non si è fatta attendere. Sul sito dell’azienda da questa mattina è comparsa la scritta in prima pagina: “Moncler utilizza solo piuma di qualità acquistata da fornitori obbligati contrattualmente a garantire il rispetto dei principi a tutela degli animali”. Dopo il servizio, però, questa risposta perde di credibilità e si è visto, ma ancor peggio è che l’azienda, ha deciso di soffermarsi solo su una piccola parentesi di accuse che le sono state rivolte, tra cui quella di maltrattamento di animali e di tradimento e sfruttamento dei lavoratori. Sul tema evidentemente non c’era molto da dire. Negare l’evidenza a volte è contro producente. Abbiamo visto molte aziende nell’occhio del ciclone, per un motivo o per un altro e un pò tutte, sono riuscite ad uscire più forti di prima dalla bufera mediatica che le vedeva protagoniste.

Sarà così anche per Moncler? La strategia da assumere è ignorare finchè non si dimentica?
Purtroppo il mondo della moda è meschino. E ad alimentarlo siamo noi proprio noi consumatori, che cediamo senza pensieri davanti ad un capo in voga scontato in un outlet, non preoccupandoci minimamente di cosa si nasconde dietro. Quanto durerà questa indignazione nei confronti di Moncler? Solo l’impresa di Ruffini maltratta gli animali per fini economico-commerciali? La domanda è ovviamente retorica. Non siamo nuovi a scandali di questo tipo. Ma chissà perchè ogni volta è come se fosse la prima volta.

I 5 piumini top per l’inverno 2015

Credit: styleandtrouble.com

Stylosophy ha recentemente pubblicato la classifica dei 5 migliori piumini per l’inverno che c’è alle porte: comodi, caldi ma allo stesso tempo eleganti e alla moda, per essere glam anche sotto zero.
Ecco i migliori – anche se magari non troppo adatti alla nostra quotidianità:

1. Modello corto

Non vi aspettate il classico piumone che vi copre anche le orecchie quasi, questo è un modello completamente diverso. Proposto da Christopher Kane, è una specie di bolero trapuntato dal tessuto lucido. Solo per vere fashion victim non troppo freddolose.

2. Piumino colorato ed eccentrico

Il carattere di questo piumino è forte e unconventional: la moda delle stampe a fiori degli anni passati vuole rendere ancora più unico questo capo per l’inverno 2015. L’autore del modello qui proposto è Roberto Cavalli che ha realizzato questo piumino con l’idea di colorare l’outfit e vivacizzare l’inverno rendendolo meno difficile da superare.

3. Piumino lungo

Per tutte le donne che non amano per niente il freddo ma vogliono comunque essere alla moda è stato creato il modello di piumino lungo. L’esempio che proponiamo è di Fendi: colore tipicamente invernale, ma fashion e – soprattutto – caldo.

4. Modello bon ton

Indossare un piumino e essere femminili al 100% si può. Diciamo grazie a stilisti come Elisabetta Franchi, che propongono piumini dal taglio decisamente femminile. Questo modello, bianco, che esalta i fianchi, fa tanto bon ton anni ’50 quando appunto l’esaltazione della femminilità era un must.

5. La giacca-piumino

Questo è il piumino più elegante che le donne in carriera cercano perché è perfetto da indossare sopra un tailleur o un abito formale. Max Mara propone questo capo dal modello tagliatto dritto e serioso, che rievoca appunto una giacca.

[Credit: stylosophy.it]

I mini tatuaggi: piccoli, ma tutti bellissimi (FOTO)

Tatuaggi minuscoli ma tutti bellissimi: spopola tra i ragazzi la moda del mini-tattoo per essere sempre alla moda anche con piccole decorazioni sul corpo. Un segno “segreto” ma dal significato sicuramente profondo. È un simbolo, un disegno leggero, figure geometriche o addirittura sagome di animali, scritte e punteggiatura basta solo scegliere il motivo e il gioco è fatto.

Si chiama Seoeon Will ed è una delle artiste coreane più promettenti del mondo: grazie alle sue idee ecco una bellissima carrellata di mini tatuaggi e decorazioni semplicissime, d’effetto, da applicare subito sulla pelle.

È nato tutto per rispondere a chi, desideroso di avere un tatuaggio sulla pelle, aveva paura del troppo dolore e delle grande dimensioni del disegno. “Rovina la pelle, la marchia per sempre”. Come rimediare? Ecco i mini-tattoos.

Subito in rivolta i “tattoo-lovers”: per loro, infatti, i tatuaggi dovrebbero essere un modo di incidere sulla pelle un ricordo, un simbolo, un marchio, un’emozione. Che sia o meno grande non importa. I mini-tattos uccidono la vera essenza del tatuaggio.

Chi la spunterà?

Halloween 2014: costumi ispirati alle pop star (FOTO)

Se siete stanchi dei soliti costumi halloweeniani da streghetta, zombie o vampiri, quest’anno potete lasciarvi ispirare dai fantastici costumi della star della musica, ricchi di parrucche, make up glitterati e molto scenografici.

Cosa che sanno bene le star di Hollywood, che quando arriva l’opportunità di travestirsi non si tirano certo indietro, come dimostrano i costumi che le stelle dello showbiz riescono a sfoggiare anno dopo anno per Halloween, la festa in maschera più importante made in Usa. Perché, quindi, non prendere ispirazione proprio da loro per i nostri costumi?

Ecco alcuni suggerimenti per trasformarvi nelle vostre pop star preferite con quello che avete già in casa, o con poco di più! Katy Perry in versione Cleopatra? Non dovete essere uguali, ma un cerchietto dorato, un cartone come copricapo e una maglia in stile egiziano vi porteranno subito nell’Egitto del video di “Dark Horse“. Oppure potete optare per Taylor Swift in pigiama nel video di “We Are Never Getting Back Together“, basterà una parrucca, un paio di occhiali finti e un pigiama divertente e colorato e voilà, il trucco è fatto.

Imitare Katy Perry o Lady Gaga, pop star molto scenografiche è davvero molto facile. Basterà avere un po’ di fantasia nella scelta dei materiali da utilizzare, tanta pazienza e tante parrucche colorate, per ricreare perfettamente alcuni dei loro costumi di scena e make up più famosi e teatrali.

Nella gallery, una carrellata di costumi ispirati alle celebrieties del pop, tutti da copiare per non passare inosservate durante la notte più pazza e divertente di tutto l’anno.