mercoledì, 20 Novembre 2024

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Milano Fashion Week 2014 day 5 (FOTO)

La Milano Fashion Week 2014 è agli sgoccioli, ma il penultimo giorno è un tripudio di colore, stampe, originalità e sensualità sulle passerelle milanesi.

Pitone e motivi grafici, l’eleganza per Ferragamo, sensuale e barocca, la donna per Dolce & Gabbana, colorata e artistica, per Laura Biagiotti, sexy e rock per John Richmond. Questo e molto altro sulle passerelle della quinta giornata della Milano Fashion Week 2014.

Dolce & Gabbana

Per Dolce & Gabbana, in passerella sfila una collezione ad alto tasso erotico, con corsetti neri e abiti scollati, veri capi must. Dolce & Gabbana si ispirano alla cultura e al simbolismo spagnolo nella primavera estate 2015 alla Milano Fashion Week, anche se l’ispirazione all’amata Sicilia è sempre vivo. La passerella è un’esplosione di rosso, nero e gold, con abiti creati per sedurre. La cultura etnico-folk spagnola viene rivisitata in chiave sexy, con lo stile torero e delle madonne di Siviglia.

Corsetti, tubini tempestati di cuori sacri, giacchini da torero e culotte ricamati, mantelle con frange, da portare con sandali dal tacco che incorpora un tabernacolo, sono le particolarità della collezione, in cui dominano incontrastati il rosso e il nero, il pizzo, i merletti e le applicazioni gioiello gold, tutto perfettamente in stile barocco.

La donna di Dolce & Gabbana sa come far girare la testa ai maschi con fiori rossi tra i capelli e corone. Sacro e profano si intrecciano in un simbolismo molto marcato, in una scenografia dal forte impatto.

Salvatore Ferragamo

Dal mitico sandalo arcobaleno “Rainbow”, che Salvatore Ferragamo disegnò nel 1938 per Judy Garland, che parte la decisa e colorata collezione di Ferragamo. La donna Ferragamo veste abiti in maglia con gonne ampie, portati con giubbini trapuntati, come la famosa suola Rainbow.

Spolverini in pitone o mise total black, interrotte da tasche in pelle. Molti gli abiti sfrangiati e con dettagli animalier pitonati e corpetti intrecciati di pelle di serpente. “Elegante e gioiosa, fatta di pezzi unici“, queste le parole di Massimiliano Giornetti, designer del brand.

Marni

Abiti graziosi per Marni, che mette in scena i fiori. Consuelo Castiglioni sceglie per la sua collezione giacche da gusto orientale, con cinture stile karate, dai colori inizialmente della tela grezza, ma che poi si caricano di verde, argento, giallo, rosso, per dare vita a stampe floreali. La donna di Mari è intellettuale e concettuale, anche negli accessori. Le scarpe si presentano con tacchi grossi e ortopedici.

Laura Biagiotti

Un omaggio al futurismo per la stilista romana. Tutti gli abiti sono speciali e ricordano esperienze, emozioni, sorrisi e malinconie, proprio come un’opera d’arte. Lavinia Biagiotti spiega la collezione, ispirata alle opere di Giacomo Balla, uno dei più importanti artisti di questa corrente: “Sarà una collezione “da collezione”: oltre a contaminazioni con l’arte, la geometria ricoprirà un ruolo fondamentale“. Le stampe geometriche allegre sono le protagoniste sugli abiti da cocktail e gli shorts.

Bianco, verde acido, corallo e azzurro sono le tonalità che spiccano di più e trasformano l’intero outfit in un’opera d’arte. Sulle camicie di seta, sono applicate fantasie floreali in movimento. E la sera è tripudio di luce con abiti charleston che brillano sulla passerella, impreziositi da frange, pietre, perline e ricami preziosi, come anche gli abiti in chiffon, fluidi e morbidi.

John Richmond


La Primavera/Estate 2015 di John Richmond, va in scena con una collezione sexy, aggressiva, con un tocco rock. I look in passerella vedono soprattutto trasparenze con diversi motivi ricamati tono su tono e disegni simili a tatuaggi, che celano le silhouette delle modelle, non nascondendo nulla, nemmeno la lingerie. Femminili e sensuali gli abiti, soprattutto quelli lunghi, dai colori che vanno dal bianco, al rosso, al nero.

I tessuti vanno dal satin, utilizzato soprattutto per i bomberini e per gli abiti più street abbinati a sneakers chic, e la pelle, nera o bianca, traforata, che troviamo in qualche abito e minigonna.

MSGM


Massimo Giorgetti, inventore del marchio, si affida ad abiti accattivanti per la sua collezione, con uccellini stampati e ricamati, ispirati al romanzo “Fredoom” di Jonathan Franzen. I volatili sono l’ossessione del brand MSGM.

Trussardi


Gaia Trussardi punta tutto sullo stile “atletico chic“, molto in voga negli ultimi tempi. Gonne in pelle da tennista, soprabiti di camoscio, tute sportive chic e bomber in pellami preziosi. Il tacco a cilindro dei sandali è un omaggio al design di Joe Colombo. Il lusso è di casa Trussardi nella collezione 2015.

Au Jour Le Jour

Frutta, gelati e cartoon japan sugli abiti stile ginnico di An Jour Le Jour. Il grande protagonista della collezione di moda di Au Jour Le Jour è il cibo. La collezione sembra essere un menù uscito da un ristorante molto strano: banane, fragole, ciliegie, sushi, biscotti, coni gelato, sui minidress, talvolta dal gusto rock, bluse più femminili e sportive, ma sempre chic, gonne corte e pantaloni larghi.

Gli accessori cult sono i morbidi stivali che si avvolgono sulle gambe delle modelle e pochette rigide molto trendy e glamour, proposte in tonalità accese. Il colore, l’ironia e la freschezza sono le caratteristiche principali di questa collezione, che mette l’acquolina in bocca.

Roccobarocco

Omaggio a Paolina Bonaparte e alle divinità greche per Roccobarocco, che ha rivisitato lo stile neoclassico in una versione punk, tutta black and gold. Pezzo must-have: il tubino nero con i cammei, che raffigurano la sorella di Napoleone, i top ricamati in oro e le gonne con stampe neoclassiche, il tutto portato con grandi collane con la testa di leone. Meravigliose inoltre le tuniche bianche, ispirate alle divinità greche, eteree e trés chic.

Per le gallery: credits www.vogue.it

Si ‘veste’ come una fashion blogger per vedere in quanti la fotografano

Tutte fashion blogger, o quasi. I requisiti minimi sono un paio di abiti dell’ultima collezione, lo smartphone, sorridi, click, e il gioco è fatto.
Tutti amici su Facebook, infiniti seguaci su Instagram, e stelline su stelline con Twitter.

Fino ad adesso però si è sempre trattato di autoscatti – o al massimo era il primo malcapitato di lì che faceva la foto – il vero passo avanti ora sta nel farsi fotografare, ottenendo così un “riconoscimento” della propria immagine da blog e siti differenti rispetto a quello autogestito.

E se c’è chi ci prova disperatamente, lei, Hannah Ewens l’ha fatto per gioco.
La sua idea era quella di vestirsi “come un’idiota” – l’ha detto lei stessa sul suo profilo Twitter – per vedere in quanti l’avrebbero fotografata durante la London fashion Week.
Il suo piano era semplice e lineare: aveva un budget di 12 euro al giorno con cui acquistare l’outfit più imbecille da indossare, con l’obiettivo di attirare quanti più fotografi di street style possibili.

Venerdì mattina Hannah Ewens ha dato il via al suo piano: con Henry – il fotografo che l’ha accompagnata – si è diretta ai charity shop di Shoreditch, comprando una giacca del Liverpool tarocca, un paio di scarpe col tacco New Look e calzini da uomo, lisi.
Lo shopping non era ancora finito, così, spostati su Brick Lane, Hannah ha comprato degli accessori inguardabili e una pelliccia sintetica rosa e viola immettibile. Nulla di quello che aveva comprato era anche solo lontanamente indossabile da una persona sana di mente. E con buon gusto.

Caso vuole che la gente, oggigiorno, dimentichi il buon gusto sul cuscino quando si alza la mattina per uscire di casa.
Di questo Hannah ne ha fatto la sua “fortuna”.

Vestita di tutto punto con i suoi nuovi acquisti della giornata – era veramente impresentabile – si è precipitata per le strade del centro, dirigendosi all’apertura di un nuovo ristorante peruviano molto “in” nel tentativo di farsi notare.
Hannah non ha dovuto attendere molto, una volta varcate le soglie di Somerset House molti fotografi le si sono avvicinati chiedendole se lei fosse una fashion blogger, e la risposta era, ovviamente, “si, certo”.
Alcuni si sono informati anche sulla provenienza dei suoi capi, e lei racconta: “ho risposto che per la maggior parte si trattava di pezzi vintage di Vivienne Westwood, ma solo perché è l’unico nome che conosco. I presenti hanno annuito entusiasti, e un uomo ha aggiunto, ‘Oh, sì, me la ricordo questa borsa. Quell’anno aveva fatto il botto.'”.

L’andamento della prima giornata migliorava minuto dopo minuto.
“La gente mi prendeva sul serio nonostante avessi un solo calzino da golf tirato su fino al ginocchio e una sveglia che continuavo a passare di mano in mano. Mi ero aggiudicata cinque o sei scatti, ma sapevo di poter fare di meglio”.

La London Fashion Week continuava e Hannah si è presentata per le vie della città con calzettoni bianchi, shorts e una vecchia maglia da calcio; dopo una ricerca sulle pose e il mood delle blogger più famose.
Il suo piano funzionava alla perfezione.

E dulcis in fundo, l’ultimo giorno è stato il top. In tutti i sensi, sia per l’abbigliamento, che per il numero di persone e fotografi interessati.
Capelli multicolor e mantella argentata hanno fatto sì che molti photographer si avvicinassero ad Hannah, come se fosse una vera Vip con il suo guantino nero e il prosecco in mano.
Hannah ha raccontato di essersi divertita in quest’esperienza, avendo solo qualche difficoltà quando qualcuno le chiedeva l’indirizzo del suo blog; difficoltà superate reindirizzando tutti gli interessati al suo profilo Instagram.

Alla fine della LFW però è balenata in Hannah una domanda: “c’era qualcuno effettivamente convinto che stessi bene, o mi giravano tutti intorno fingendo di aver capito qualunque cosa volessero dire i miei vestiti?”

E anche io, scrivendo, mi pongo una domanda: non è che questa storia della moda, e dell’essere alla moda, ci è un po’ sfuggita di mano?

[Credit: vice.com]

Milano Fashion Week day 4 (FOTO)

La quarta giornata della Milano Fashion Week è stata un elogio alla femminilità e alla grazia. Per la prossima primavera-estate, ogni stilista ha portato in passerella la storia di una donna, dall’archeologa di Giorgio Armani a quella un po’ hippy e colorata di Roberto Cavalli ed Emilio Pucci.

Anche sabato il calendario è stato fitto di sfilate. La giornata è iniziata con lo show di Bottega Veneta ed è proseguita con Giorgio Armani, Mila Schön
, Roberto Cavalli, Genny, Antonio Marras, Jil Sander, Cividini, Gabriele Colangelo, Aquilano Rimondi
, Emilio Pucci
, Elisabetta Franchi
 e per finire Musso.

Bottega Veneta

Una collezione basata sull’essenziale e sulla semplicità senza tempo. Le modelle di Tomas Maier, direttore creativo di Bottega Veneta, si muovono come ballerine piene di grazia e di eleganza. Ed è proprio alla danza che si è ispirato lo stilista portando in passerella capi morbidi dalla silhouette aggraziata, pensati per assecondare il movimento, e gonne a ruota che ricordano i tutù senza dimenticare i pantaloni che lasciano le caviglie scoperte e gli shorts a vita alta. Le paillettes, l’unico eccesso, hanno illuminato i capi. I colori sono tenui: si passa dal coloro bruma al blu e azzurro, con qualche tocco di rosa chiaro e giallo banana.

Giorgio Armani

Sorprendente. Basta questa sola parola per descrivere la nuova collezione primaverile di Re Giorgio. Sempre fedele alle tonalità neutre che da anni ormai contraddistinguono il suo stile, Giorgio Armani ha scelto color sabbia e madreperla, con un tocco di nero, bianco e grigio. Abiti sinuosi stile impero che fanno sembrare le modelle delle dee greche, pantaloni sarouel, tailleur, shorts a vita alta ma anche frange e paillettes molto anni 30.

Roberto Cavalli

La collezione primavera-estate di Roberto Cavalli è ispirata agli anni 70 con un’esplosione di colori e fantasie.
Lo stilista fiorentino ha portato in passerella abiti che vanno da quelli lunghi, coloratissimi e plissettati a quelli più corti, aderenti e sexy con l’effetto del vedo-non-vedo. Oltre al plissé, la pelle è stata un’altra delle protagoniste di questa nuova incredibile linea. Non sono mancate poi le fantasie animalier che da anni contraddistinguono la maioson. Gli accessori sono stati tutti maxi: maxi occhiali da sole arrotondati, maxi pochette di pelle o pelliccia e maxi bracciali.

Jil Sander

Quella di Jil Sander è una donna androgina ispirata alla fotografa degli anni 30 Annemarie Schwarzenbach, che alternava il suo stile tra quello maschile e quello femminile. Rodolfo Paglialunga, il nuovo direttore creativo della maioson, ha scelto dei capi normali per donne pratiche. Camicie alzate sui gomiti e blusate in vita, maglioni leggeri dallo scollo a V, gonne a portafoglio e pantaloni dal taglio maschile tenuti in vita con una cintura.

Emilio Pucci

Una collezione colorata e femminile quella realizzata da Peter Dundas per la maions Pucci. Un elogio agli anni 70, tra fantasie, maxi dress colorati perfetti sia per il giorno che per la sera, frange, pantaloni a vita alta che scendono a zampa. Una linea kaleidoscopica ed eccezionale che ha visto in passerella una star guest: la venere nera Naomi Campbell.

Facekini, la nuova strana tendenza in arrivo dalla Cina (FOTO)

Il Facekini è la nuova irresistibile tendenza direttamente dalla Cina. Sta spopolando in tutto il mondo ed in pochissimo tempo è diventato super virale: è una nuova moda creata appositamente dai “gialli mandarini” per la donna che non deve chiedere mai. Una delle invenzioni più belle – eh sì, come sempre “strane” – made in China.

Cos’è il Facekini? È la nuova svolta orientale del fashion: portare un passamontagna in spiaggia. Moda? Tendenza? Assurdità? Sì, tutto questo e tutto contemporaneamente. E se ci state chiedendo “perché”, beh, non fatelo. Non avremmo una risposta. E forse non ce l’hanno neanche loro.

In realtà un motivo ci sarebbe. I cinesi hanno paura della dannosità dei raggi ultravioletti del sole. Mettere una crema protezione 50, occhiali da sole, ombrellone sempre pronto e cappello di paglia largo per avere ombra sul viso sembravano essere accorgimenti troppo “normali” per gente alternativa e sempre attiva come loro. Il Facekini è nato per risolvere ogni tipo di problema. Non è raro vedere gente – e soprattutto donne, le perfette acquirenti di questo prodotto indirizzato proprio a loro – indossare anche mute complete.

Nessun commento che non sia ridicolo o ironico. Non c’è niente di logico e sensato in questa strana e pazza innovazione “tecnologica”. Eppure c’è, e sta anche facendo il boom di vendita in store e nei negozi online.