Povero George, è difficile fare il principino (FOTO)
È il principino più amato di sempre, per la gioia di mamma Kate Middleton e papà William. George fa sempre parlare di sé, dai suoi outfit, molto spesso a ricordare quelli del padre o del nonno, ma naturalmente in versione “moderna”, alle sue espressioni facciali tutte da ridere. Un sorrisino divertente e due guanciotte da mordere. Insomma, George è davvero un principino perfetto, amato da tutti.
Ma che vita fa il piccolino reale? Tra eventi ufficiali, ricorrenze e feste, c’è anche “tempo” per la normalità? I royal watcher ne hanno studiato la quotidianità, svelando piccoli segreti del terzo in ordine di successione al trono di Inghilterra.
“Occorre maggiore responsabilità nel prendersi cura di due bambini, soprattutto quando c’è George in giro. È una scimmietta”, ha raccontato da poco papà William. Una vera peste? Tutto normale, considerando la sua vita frenetica a soli due anni: ha viaggiato in tutto il mondo, incontrato capi di Stato, ministri e star, ricevuto tantissimi regali (774 solo l’anno scorso). Ma la sua infanzia, tutto sommato, è quella di un bambino normale: passeggia nei parchi insieme alla sua tata, fa tante gite allo zoo con la nonna e partecipa alle festività in famiglia. Ultima, non per importanza, quella del battesimo della piccola di casa, Charlotte.
Ma come fa ad esser così famoso nel mondo? Tutto merito di una “strategia”, dicono dal The Guardian e Daily Beast: il tutto per trovare un “look alla George”, fatto di stile inconfondibile, colori e abitudini da poter essere facilmente riconoscibili. Il piccolo George non può sentire già a due anni il peso del regno, per questo si limita a quei piccoli “compiti” da principino di famiglia, che siano eventi ufficiali o momenti di vita quotidiana. Sarà anche un bambino “speciale”, ma non deve rinunciare alla sua infanzia.
Ecco perché, per esempio, la famiglia si è trasferita da Kensington Palace ad Anmer Hall, nel Norfolk, in cerca di pace. George entrerà poi anche in un asilo d’infanzia, insieme a tanti altri bambini.