martedì, 14 Gennaio 2025

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San Valentino in tutto relax negli agriturismi biologici

Credit: urbanpost.it

Il prossimo 14 febbraio gli innamorati di tutto il mondo celebreranno la festa di San Valentino. Per l’occasione molte coppie si concederanno una cena a lume di candela e, come da tradizione, si scambieranno fiori e cioccolatini. Ma c’è anche qualcuno che sceglierà di regalarsi una piccola vacanza d’amore in un’oasi di tranquillità lontana dalla routine lavorativa. Quest’anno la festa sarà nel weekend, allora perché non approfittare di questa ricorrenza per trascorrere qualche giorno insieme in un luogo romantico dove ci si può rilassare e riconciliarsi con la natura?

Per aiutarci a scegliere il luogo più adatto dove passare il nostro San Valentino, il blog del portale di viaggi GoEuro ha selezionato 8 agriturismi bio che vale la pena visitare, soprattutto in una giornata speciale come questa. D’altronde, negli ultimi anni il trend del biologico si è via via diffuso anche in nel nostro Paese: sono sempre di più gli italiani che cercano di avere uno stile di vita rispettoso dell’ambiente e attento al benessere psicofisico. Dunque può essere davvero un’ottima idea abbinare il romanticismo ad una vacanza all’insegna del relax ecosostenibile e della gastronomia a km zero.

Tra le strutture segnalate da GoEuro ce n’è per tutti i gusti: alcune specializzate nell’agricoltura biologica e la riscoperta del territorio, altre dotate di saune e piscine all’aperto. Scorrendo la lista, l’agriturismo ideale per trascorrere il fine settimana di San Valentino sembra essere la “Casa delle Erbe” ad Albareto (Parma). Questo luogo è stato pensato proprio per ospitare coppie che vogliono concedersi una vacanza a tutto benessere a contatto con la natura. Le camere matrimoniali sono dotate di bagno con vasca idromassaggio, che permette di godere dei benefici degli oli essenziali distillati dalle piante coltivate in azienda. La “Casa delle Erbe” dispone inoltre di una bio-piscina all’aperto e offre trattamenti come l’aromaterapia con massaggio all’olio di lavanda.
Ma questo agriturismo non è certamente l’unico adatto a un fine settimana d’amore. “Agricola Samadhi” (Lecce) e l’Oasi sensoriale “l’Essenza” possono essere mete altrettanto appropriate.

La prima è situata nel cuore del Salento, a soli venti minuti dal mare, e punta sull’alimentazione biologica e sul benessere psicofisico. Nell’antica masseria dell’Ottocento si svolgono corsi di yoga e meditazione, mentre chi ha voglia di esplorare la campagna circostante può optare per un’escursione a piedi o a cavallo. La seconda è un piccolo ecoresort immerso nel Parco Naturale Regionale di Tepilora (Nuoro). Qui gli ospiti possono alloggiare nei pinnettos (antiche costruzioni dei pastori sardi) arredati in modo accogliente e secondo i principi della cromoterapia e dell’aromaterapia. Insomma, le opportunità per rendere speciale il nostro San Valentino non mancano di certo. Basta soltanto scegliere l’agriturismo più adatto alle nostre esigenze e partire!

Travel Side Effects, ecco cosa comporta viaggiare

Credit: Vulcano post

Viaggiare è bello, è stimolante, talvolta folle. Viaggiare ci rende felici. Siamo viaggiatori per istinto, nomadi alla ricerca di continui spostamenti che nutrano la nostra mente, che creino nuove connessioni. Abbiamo la necessità di ampliare i nostri orizzonti, di scoprire realtà diverse, vogliamo appagare la nostra sete di scoperta, di quella fonte inesauribile di conoscenza che ci conduce al cambiamento. Ma quali sono gli effetti che il viaggio produce su di noi?
Secondo Molly Jean Williams, blogger e viaggiatrice con la V maiuscola, viaggiare comporta otto immancabili fattori che lei chiama Travel side effects.

1. Essere un vero turista

Il primo travel side effect implica la natura stessa del viaggiatore, che appena sceso dall’aereo si guarda intorno con gli occhi spalancati, tentando di catturare ogni dettaglio circostante, impaziente di conoscere la cultura e la storia del paese in cui si trova. Reflex al collo e fotografie scattate alla velocità della luce, per non tralasciare nulla, per immortalare ogni istante; qualcuno tiene ancora tra le mani la mappa cartacea, alla ricerca di luoghi nascosti in cui infilarsi, finendo per perdere la cognizione spazio-temporale.

2. Rimanere fregati in ogni dove

Non importa in quale parte del mondo ci troviamo, se siamo dei turisti ci sarà sempre qualcuno pronto ad imbrogliarci. Dalla cassiera che ci allunga il resto sbagliato, giocando sul cambio di moneta, al taxi driver disonesto che al posto di condurci alla meta desiderata in breve tempo, ci impone un tour infinito della città per aumentare il pagamento finale.

3. Perdersi

Perdersi per un viaggiatore è un must all’apparenza spiacevole, che può tuttavia riservare delle incredibili sorprese. L’imprevisto sa infatti regalarci esperienze che il programmato stenta a fare. Ed è così, che ad un tratto, ci troveremo nel punto opposto rispetto a quello prestabilito, attorniati da paesaggi mozzafiato o da luoghi che raccontano la storia del paese in cui ci troviamo, molto meglio delle zone turistiche in cui si é soliti catapultarsi.

4. Scoprire un mondo nuovo

Quello che può capitare ad un viaggiatore è trovarsi in un paese in cui usi e costumi siano totalmente diversi dai propri, oppure dove parlare l’inglese sia un optional.
Alla seconda questione si può porre rimedio, tra umani riusciamo quasi sempre a capirci, con i gesti, con i dizionari tascabili, con google traslate. Quanto alla prima, se in certi posti non ci si adatta, si può incappare in delle brutte situazioni. Specialmente se siamo in paesi in cui la religione va di pari passo con tutta la cultura del popolo.

5. Tornare a casa diversi

Viaggiare riserva esperienze talvolta destabilizzanti, e questo può indurci ad avere nostalgia di casa, della nostra comfort zone. Molly Williams è solita evitare questi inconvenienti viaggiando con due dei suoi più cari amici. Tuttavia viaggiare significa anche cambiare ed approcciarsi agli altri, mostrando una parte di noi che non siamo soliti riservare agli affetti quotidiani. Socializzare è la parola chiave a tal proposito, creare una casa “portatile” che abbia come pilastri nuove amicizie con cui vivere la nostra avventura.

6. Deludersi una volta rientrati in patria

Molly Williams sostiene che un assiduo viaggiatore, abituato a dare informazioni sulla sua nazionalità, possa rimanere deluso quando tornato a casa; nessuna nuova conoscenza che chieda “Da dove vieni?” al momento della presentazione.

7. Creare legami con altri turisti

Si crea una connessione quasi assicurata tra connazionali conosciuti in terra straniera. C’è una sorta di feeling innato basato su varie nostalgie e necessità represse.

8. Desiderare di più

“Travel is an addiction” conclude Molly Williams. Viaggiare é essenziale per formare la nostra identità, il nostro modo di essere, di vivere la vita. Viaggiare ci insegna ad apprezzare gli altri, il mondo, ma anche a rivalutare il luogo dove viviamo, costatandone i pro e i contro. Un viaggiatore ha sempre una marcia in più.

I giardini cinesi più belli da visitare (FOTO)

Credits: www.telegraph.co.uk

Proprio in questo periodo, in Cina, si festeggia il Capodanno, che ha dato inizio ad un nuovo anno, quello della Scimmia. Per onorare questo bellissimo Paese, noi di Blog di Lifestyle abbiamo raccolto una delle sue tante attrazioni: i giardini più belli, da visitare assolutamente almeno una volta nella vita. Pronti per questo viaggio virtuale?

La città di Suzhou è considerata la capitale per quanto riguarda i giardini, con la presenza di ben nove di essi, considerati patrimonio dell’Unesco.
Uno dei più belli è Master of the Nets, un piccolo giardino creato nel dodicesimo secolo dal governo. L’altro, invece, chiamato Humble Administrator’s Garden, è un grandissimo giardino contenente padiglioni e ponti: tuti questi circondano un fantastico laghetto.

Il giardino dal nome Garden of Ecstasy si trova, invece, nel sud della Cina ed è uno dei più famosi di Jichang. Questa bellissima costruzione, con due monasteri al suo interno, è stata distrutta nel 1860, ma poi completamente riparata.

Credits: www.telegraph.co.uk
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Summer Palace è considerato uno dei più bei giardini, dal punto di vista del design. Unisce elementi naturali con quelli artificiali, in una maniera del tutto armoniosa.

Credits: www.telegraph.co.uk
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Il Mountain resort, a Chengde, è considerato uno dei più grandi giardini dell’intero Paese. Ha un’età di 90 anni e contiene al suo interno foreste, laghi e padiglioni.

Credits: www.telegraph.co.uk
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Altro giardino di Suzhou è il Lingering Garden, diviso il quattro aree tematiche. Dopo essere stato distrutto per una guerra, è stato riaperto al pubblico nel 1954.

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A Shanghai si trova, poi, il Yuyuan Garden. Anche questo famoso giardino è diviso in sei aree tematiche, separate da affascinanti muri fatti con i dragoni.

Credits: www.telegraph.co.uk
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Uno dei giardini più attraenti, invece, è il Heyuan garden, a Yangzhou. La sua attrattiva principale è dovuta alla sua architettura.

Credits: www.telegraph.co.uk
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L’Ancient Lotus Pond Garden, di Baoding, costituisce il giardino classico più antico della Cina. La sua struttura affascina sia d’estate, quando i laghetti sono ricoperti d’acqua e di fiori, sia durante l’inverno, quando sono tutti ricoperti di ghiaccio.

Credits: www.cultural-china.com
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A Yangzhou, altra struttura è il Geyuan Garden, costruito da mercanti durante la dinastia Qing. Anche questo attrae numerosi turisti, soprattutto per i suoi “giardini rocciosi”.

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Il passeggero in sospeso: dal caffè solidale alla trovata di marketing

Credits: zingarate.com

Da tempo ormai, proveniente dal sud della nostra penisola, si è diffusa la pratica del “caffè sospeso” un caffè pagato, che chiunque può lasciare per coloro che non se lo possono permettere.

Rapidamente questo gesto così gentile nei confronti del prossimo si è esteso ai campi più disparati. A Torino ad esempio sono stati affissi alle fermate dell’autobus, cartelli che invitano i viaggiatori a non gettare via il biglietto se il tempo della sua validità non è ancora scaduto. Sotto il cartello, un contenitore per i biglietti “in corso”.
Recentemente la rete del “sospeso sociale” si è ampliata e sono sorte delle onlus al sostegno di queste iniziative, come a Messina l’associazione “Invisibili onlus” che lanciò, un anno fa, l’idea del “pane in attesa” o ancora il sito www.1caffe.org, ideata dall’attore Luca Argentero, che ogni settimana presenta un diverso progetto di solidarietà proposto da una onlus o da un’associazione no-profit italiana o internazionale.
Tanti gesti che insieme ridanno fiducia e speranza nel buon cuore e nella solidarietà che forse ogni tanto ci dimentichiamo.

Gesti ormai così popolari da aver attirato l’attenzione delle multinazionali e in particolare quella di una famosa compagnia di voli low-cost, la Vueling, che ha attivato l’opzione “passeggero in sospeso” che, come spiega la sua pagina web permette di prenotare un volo per massimo 10 persone, con i dati di una sola e completare l’acquisto in un secondo momento nel giro di 72 ore. Di sicuro un iniziativa molto comoda per non perdere nessun offerta last minute e poter fare tranquillamente una sorpresa al proprio partner pur non avendo tutti i suoi dati sotto mano.
Lontana però dall’essere un’iniziativa solidale, sembra piuttosto una palese iniziativa di marketing.

C’è da sperare che la pubblicità fatta a questi “voli sospesi” inviti sempre più persone a informarsi sull’origine di questo uso e partecipare ad almeno una di queste iniziative, dopo aver usufruito del servizio di volo.