lunedì, 16 Settembre 2024

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La dieta mediterranea è una bugia, chi l’ha inventata e perché gli italiani ci credono

La dieta mediterranea è una bugia: ora lo sappiamo.

Tanto decantata, il vanto degli italiani che la sbandierano come migliore dieta al mondo, ma non è mai esistita.

O meglio ad un certo punto è stata inventata, solo che si trattava di una bugia.

Poi gli italiani per un po’ hanno davvero provato a seguirla, con scarsi risultati, e questa dieta è stata infine abbandonata.

Partiamo dal principio.

Chi ha inventato la dieta mediterranea?

Certamente avrete presente che ci fu una grande migrazione in America fra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 da parte degli italiani.

Gli americani, un popolo già sulla via del sovrappeso, fu molto sorpresa di vedere questi italiani così magri, senza problemi cardiovascolari, di colesterolo alto e ipertensione.

Iniziarono a domandarsi che alimentazione seguissero per stare così bene, decisero dunque di condurre uno studio in Italia.

Attorno alla metà degli anni quaranta l’economo e fisiologo Ancel Keys decise di condurre uno studio presso Castelnuovo Cilento, per porre rimedio al problema dilagante dei disturbi di salute in America, alla ricerca di un nuovo modello di alimentazione da riportare in patria.

E qui direte voi: lo aveva trovato, era la dieta mediterranea! Purtroppo no.

La realtà che Keys ed il suo staff, si trovò davanti non era affatto quella che si immaginava: gli italiani facevano la fame, si nutrivano soprattutto di polenta, pane nero, ghiande, lupini, castagne, qualche verdura o erbe selvatiche e usavano il grasso di maiale (se lo avevano) per cucinare.

Tutto molto distante dalla sua teoria e da ciò che poi lui scriverà. Non poteva certo tornare in America raccontando la verità, quindi teorizzò “la dieta mediterranea” raccontando che nel sud Italia, gli italiani mangiavano soprattutto pesce, olio di oliva, legumi, cereali integrali, vino rosso, frutta e verdura. Pochi dolci (che non esistevano praticamente), poca carne rossa (che nessuno mangiava perché non se la potevano permettere) e pochi carboidrati (mangiavano solo polenta praticamente).

Tornato in patria Keys pubblicò le sue ricerche nel 1959 con il titolo “Eat Well, Still well: the Mediterraean way” millantando i benefici di una dieta inesistente mediterranea.

Perchè gli italiani credono alla bugia?

La cucina italiana all’epoca non era un fatto identitario, non esisteva e basta. La pasta non era un alimento diffuso e le carestie, dovute alle cattive annate dei raccolti, era molto diffusa.

Gli italiani mettevano in tavola soprattutto il mais e ciò che riuscivano a raccogliere, o quel poco che riuscivano a coltivare. Non esistevano delle vere e proprie ricette e per lo più si faceva la fame.

Ma lo studio in America fece faville: per la prima volta tutti ammiravano gli italiani e volevano imitarli. Gli italiani iniziarono a fregiarsi di questo modello alimentare inesistente. Lo studio di Keys arrivò tradotto in Italia nel 1962 ed iniziò a diffondersi anche nel nostro Paese (che di questa dieta non aveva mai sentito parlare).

Effettivamente gli italiani iniziarono a sperimentare questo modello alimentare, che fu trascinato via dal boom economico, dalla diffusione dei supermercati, a quella della carne, degli insaccati e degli alimenti in scatola.

La parentesi della “dieta mediterranea” fu davvero breve: gli italiani iniziarono a mangiare soprattutto carne di maiale e bovina, pasta e pane a cui fece seguito dopo gli anni ‘70 la pizza.

Ma gli italiani credono ancora alla dieta mediterranea? Sì, perché di fondo hanno fatto di una cucina inesistente il loro vanto, perché amano fregiarsi di una bugia che li faccia sentire ammirati. Questo ideale di dieta da proporre al mondo fa sentire gli italiani uniti, li consola del fatto che non sanno come competere con le altre nazioni, o come costruirsi un futuro in un mondo che li sta lasciando indietro.

Oggi il 48% degli italiani è in forte sovrappeso, mangia pochissime verdure, poco pesce e pochissimi legumi. Di contro vanno ancore forte carne, pasta, pizza ed i fast food.

Fonti:

Fame di guerra. La cucina del poco e del senza

La cucina italiana non esiste. Bugie e falsi miti sui prodotti e i piatti cosiddetti tipici 

LA DIETA MEDITERRANEA: UNA BUGIA NUTRIZIONALE DELL’ERA ATTUALE?

Cibum nostrum. Mito e rovina della dieta mediterranea

La dieta mediterranea: realtà, mito, invenzione

Ricette cosa cucinare: due piatti dal Nicaragua

Ricette cosa cucinare oggi? Prosegue il nostro viaggio fra le cucine del mondo. Oggi ci troviamo in Nicaragua, la cucina tradizionale è nota come “Cocina Criolla” o “Cocina Nicaragüense”.

Gli elementi chiave di questa cucina sono: mais, riso, fagioli, yuca, platano, carne di maiale, manzo, pollo, frutti di mare, come pesce, gamberetti e granchi, mango, papaya, ananas.

Questa cucina ha subito molte influenza da parte della cultura indigena, specialmente di gruppi come i Miskito e i Sumo, ma anche da parte degli spagnoli, e delle vicine Costa Rica e Caraibi.

Ricette cosa cucinare: Gallo Pinto

Non fatevi ingannare dal nome: il Gallo pinto è un piatto nazionale, costituito da riso e fagioli conditi con cipolla, aglio, peperoncino e spezie.

Ingredienti:

  • 1 tazza di riso
  • 1 tazza di fagioli neri
  • 1 cipolla media, tritata
  • 3 spicchi d’aglio, tritati
  • 1-2 peperoncini verdi, tritati
  • 1 cucchiaio di olio vegetale
  • 1 cucchiaino di cumino in polvere
  • Sale e pepe q.b.

Mettere a bagno i fagioli in acqua per almeno 6 ore o durante la notte.

Scolare e risciacquare i fagioli. In una pentola, cuocerli in acqua finché sono teneri, circa 45-60 minuti.

In una padella, scaldare l’olio a fuoco medio. Aggiungere la cipolla, l’aglio e i peperoncini tritati. Soffriggere per 2-3 minuti finché la cipolla non è traslucida.

Aggiungere i fagioli cotti e il riso. Condire con cumino, sale e pepe. Mescolare bene.

Cuocere il tutto per altri 10-15 minuti, mescolando di tanto in tanto, finché il riso è ben cotto.

Servire caldo, eventualmente accompagnato da uova fritte, formaggio, avocado o platano.

Nicette dal Nicaragua: Vigorón

Il Vigorón è un piatto a base di yuca bollita, curtido (insalata di cavolo, cipolle e limone) e chicharrón (maiale fritto), da consumare con molta parsimonia e da evitare in caso di problemi di circolazione e colesterolo alto.

Ingredienti:

  • 1 kg di yuca bollita e tagliata a pezzi
  • 200 g di chicharrón (pelle di maiale fritta)

Per il curtido:

  • 1 cavolo verde, affettato
  • 1 cipolla rossa, affettata
  • Succo di 2-3 limoni
  • Sale e pepe q.b.

Per il curtido: in una ciotola, mescolare il cavolo, la cipolla, il succo di limone, il sale e il pepe. Lasciare riposare per almeno 30 minuti.

Disporre la yuca cotta e tagliata in pezzi su un piatto. Cospargere i pezzi di yuca con il curtido preparato. Aggiungere i chicharrón (pelle di maiale fritta) sulla yuca.

Menù autunnale: due ricette per pranzo e due per cena

Il menù autunnale è perfetto per salutare la stagione entrante. E scommetto che neanche oggi sapete cosa mettere in tavola, ebbene ci penso io.

Questo menù è molto facile ed è anche veloce, provare per credere.

Menù autunnale: due ricette per pranzo

Partiamo subito con una pasta che adoro e se non avete il tartufo in scaglie, potete sostituire anche con l’olio di tartufo.

Pasta con funghi e tartufo

Ingredienti:

  • 300 g di pasta (tagliatelle o linguine)
  • 250 g di funghi porcini
  • 1 spicchio d’aglio
  • 50 ml di olio d’oliva
  • Sale e pepe q.b.
  • Tartufo grattugiato (opzionale)
  • Prezzemolo fresco

Cuocere la pasta in acqua salata. In una padella, scaldare l’olio e aggiungi l’aglio tritato. Unire i funghi e cuocerli fino a quando sono teneri. Scolare la pasta e aggiungerla ai funghi. Mescolare bene e aggiustare di sale e pepe.

Servere con prezzemolo e tartufo grattugiato.

Pollo al limone e rosmarino

Ingredienti:

  • 4 cosce di pollo
  • 2 limoni
  • 3 rametti di rosmarino
  • Olio d’oliva, sale e pepe q.b.

Preriscaldare il forno a 200°C. In una pirofila, massaggiare le cosce di pollo con olio, succo di limone, rosmarino, sale e pepe. Infornare e cuocere per circa 40-45 minuti, fino a doratura.

Due ricette per una cena autunnale

Concludiamo con due ricette molto caratteristiche dell’autunno per cena.

Risotto ai funghi

Ingredienti:

  • 300 g di riso Arborio
  • 400 g di funghi misti
  • 1 cipolla
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 50 g di burro
  • 50 g di parmigiano grattugiato
  • Sale e pepe q.b.

Rosolare la cipolla tritata in una casseruola con un po’ d’olio. Unire i funghi e cuocere per qualche minuto. Aggiungere il riso e tostalo, poi versare il brodo poco alla volta, mescolando.

Mantecare con burro e parmigiano, aggiustando di sale e pepe.

Brasato di manzo al vino rosso

Ingredienti:

  • 1 kg di carne di manzo (girello o pancia)
  • 1 bottiglia di vino rosso
  • 2 carote
  • 1 cipolla
  • 2 gambi di sedano
  • 2 rametti di rosmarino
  • Olio d’oliva, sale e pepe q.b.

Rosolare la carne in una casseruola con olio d’oliva. Unire le verdure tritate e cuocere fino a doratura.

Versare il vino rosso e aggiungere il rosmarino. Coprire e cuocere a fuoco lento per 2-3 ore. Scolare la carne e affettarla, servendola con il sugo di cottura.

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Due ricette da Okinawa molto semplici e veloci

Le ricette da Okinawa mi affascinano sempre molto, la loro alimentazione è considerata una delle migliori al mondo per vari motivi.

In primis consumano soprattutto verdura, patate dolci e alghe. Questi alimenti forniscono vitamine, minerali e antiossidanti essenziali. Seguono carboidrati e pesce, poca carne, generalmente di maiale.

La dieta è generalmente a basso contenuto calorico, con una moderata assunzione di proteine e grassi. Questo aiuta a mantenere un peso sano.

Gli alimenti fermentati, come il miso e i sottaceti, sono comuni e favoriscono una buona salute intestinale.

Gli ingredienti utilizzati sono per lo più freschi e locali, il che contribuisce a una migliore qualità nutrizionale.

Due ricette da Okinawa: Goya Champuru

Ricordo che molti di questi prodotti ed alimenti sono reperibili nei market asiastici o su internet.

Goya Champuru

Il goya (gourd amaro) è un alimento tipico, noto per le sue proprietà benefiche, inclusi effetti positivi sul controllo della glicemia.

Ingredienti:

  • 1 gourd amaro (goya), affettato
  • 200 g di tofu, tagliato a cubetti
  • 100 g di carne di maiale (facoltativa), tagliata a striscioline
  • 2 uova
  • Salsa di soia (a piacere)
  • Olio di sesamo
  • Aglio tritato (facoltativo)
  • Sale e pepe

Riscalda un po’ di olio di sesamo in una padella grande. Unisci l’aglio e la carne di maiale (se usata) e rosola fino a doratura. Aggiungi il goya e cuoci per circa 5 minuti, mescolando. Unisci il tofu e cuoci delicatamente, cercando di non romperlo.

Sbatti le uova in una ciotola e versa nella padella, mescolando fino a cottura.

Condisci con salsa di soia, sale e pepe a piacere.

Okinawa Soba: ricetta veloce

Adesso vediamo una soba molto semplice da fare a casa.

Ingredienti:

  • 200 g di noodle soba
  • 1 litro di brodo dashi (puoi usare brodo di pollo o vegetale)
  • 100 g di carne di maiale (pancetta o spalla), affettata
  • Cipollotto, tritato
  • Salsa di soia
  • Alga nori (facoltativa)

Cuoci i noodle soba in acqua bollente seguendo le istruzioni sulla confezione. Scolali e mettili da parte. In una pentola, porta il brodo dashi a ebollizione e aggiungi la carne di maiale. Cuoci fino a quando è tenera. Aggiungi i noodle soba al brodo e riscalda per un paio di minuti.

Servi in ciotole, guarnendo con cipollotto tritato, salsa di soia, alga nori e shichimi togarashi, se desiderato.

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