giovedì, 18 Dicembre 2025

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Marco Amelia dice no al bullismo, pagelle per Gattuso e Donnaruma

Marco Amelia

Marco Amelia si mette in gioco contro il bullismo, sia cyber che fisico, e poi si lascia andare su Gattuso e Donnaruma svelando cosa pensa di loro.

Stop bullismo: Marco Amelia testimonial

Il consiglio regionale del Lazio ha promosso un progetto da diffondere nelle scuole: “No bulli”.

I ragazzi delle scuole calcio di tre club indosseranno sulle maglie il logo della campagna.

C’erano già state delle campagne per la lotta al bullismo come“Diamo un calcio al bullismo”.

L’evento “No bulli” si terrà il 1° giugno, sarà distribuito uno striscione con lo slogan a tutte le società aderenti. Ci saranno anche il bomber dell’Empoli, Francesco Caputo, e il campione del mondo 2006, Marco Amelia.

Parteciperanno inoltre Ciro Immobile, Alessandro Florenzu, Melissa Adiutori, Martina Santoro e Flaminia Simonetti.

Tutte le forme di bullismo vengono condannate perché significa prepotenza e vigliaccheria.

Anche nello sport accade, negli spogliatoi, ma qui deve prevalere l’unione della squadra e la sana competizione sportiva.

Si tratta di un evento importante: occorre dare costantemente un messaggio forte contro il bullismo, nello sport e nelle scuole.

Marco Amelia e le pagelle per Gattuso, Donnaruma e non solo

L’ex portiere del Milan da i voti:

  • Gattuso, mediocre. Marco lo ha ammirato nei momenti di difficoltà del Milan. Si conoscono bene e ne apprezza la bontà nel lavoro quotidiano e la conoscenza del ruolo. Però le difficoltà lo stanno rallentando. E’ comunque sulla strada dei grandi allenatori.
  • Donnarumma, buon fisico, buone basi tecniche. Migliora di stagione in stagione, maturato e meno istintivo, è il futuro del Milan.
  • Paquetà e Piatek possono aver dato alla squadra. Sanno creare subito feeling sia dentro che fuori dal campo, nessuna difficoltà nmell’integrazione.

E nel futuro del campione cosa c’è?

Marco ora allenatore della Lupa Roma in serie D dal settembre scorso è anche un pilastro dei Memories Ghost, organizzazione multigaming con la quale ha creato il Team Amelia, che gioca su FIFA Pro Club. 11 videogiocatori, con ogni player che controlla i movimenti del proprio giocatore sullo schermo: uno a testa, come se fosse una vera partita di calcio.

Appello: firmiamo una petizione per chiudere l’Isola dei famosi

Appello

Appello rivolto ai lettori, spettatori o no di questo circo degli orrori: firmiamo una petizione per la chiusura dell’Isola dei famosi.

Non è davvero possibile che in televisione passino messaggi del genere, le future generazioni vengono influenzate anche da questi programmi. E’ ora di dire basta.

Appello ai genitori: spegnete la tv

In primis mi rivolgo ai genitori, evitate che i vostri figli guardino i reality e nella fattispecie l’Isola dei famosi e Il grande fratello. Sono programmi senza senso, senza morale e senza dignità.

Insegnate ai vostri figli che c’è di meglio, che questi sono programmi diseducativi, volti a livellare il pensiero delle persone, a fare di loro un gregge uniforme di persone senza nerbo, senza idee e senza pensieri.

Sono programmi che hanno l’obiettivo di uniformare la massa, di renderci tutti uguali ed azzerare le nostre idee e l’informazione, giusta e reale, sul mondo che ci circonda.

Appello: firmiamo una petizione per chiudere l’Isola dei famosi

Dire che dopo la “battuta infelice” sul peso della ragazza è ora di chiudere l’Isola dei famosi.

In qualsiasi altra nazione lo avrebbero già fatto.

Non può passare il messaggio che si deve smettere di mangiare per essere belle, che essere formose equivale ad essere grasse e quindi giustamente oggetto di scherno.

Mai sottovalutare messaggi del genere, ci sono genitori che hanno visto morire i propri figli a causa dell’anoressia.

Inoltre: cosa significa andare in tv e distruggere una famiglia come ha fatto Corona? Senza fra l’altro avere le prove.

Che fine stanno facendo i valori? La nostra vita deve essere sempre esposta, sempre in piazza, sui social in tv, tutti devono commentare, vedere, indagare e magari rovinare quel che vedono.

Questi programmi non sono solo diseducativi ma sono una minaccia ai valori della società.

Iniziamo a recuperare la privacy, a spegnere la tv e a manifestare contro i reality.

Se non ora quando?

Isola dei famosi streaming: frase diseducativa della Gialappa’s, Marcuzzi in lacrime

Isola dei famosi streaming

Isola dei famosi streaming ovvero al peggio non c’è mai fine.

L’isola dei noiosi prosegue imperterrita: non importa se Corona stravolge le vite degli altri, se la Marcuzzi getta benzina sul fuoco, se gli ascolti sono pressochè inesistenti e se la Gialappa’s offende impunemente. Il circo prosegue.

The show must go on.

Isola dei famosi streaming: scivolone della Gialappa’s

Apriamo questa settimana di gossip con una bella caduta della Gialappa’s Band.

Romina, fidanzata del naufrago Marco Maddaloni volata in Honduras per riabbracciarlo.

Che teneri, che romantici. Fin qui tutto bene.

Poi la disgrazia.

“Non sarebbe male per lei restarci per un po’ di tempo”, è la greve ironia della Gialappa’s che alludeva al peso della ragazza. Se rimanesse sull’isola perderebbe peso, ecco cosa volevano dire i “comici”.

Aiuto.

Ma siamo matti?

Questi commentano in diretta, in prima serata, il peso di una ragazza, consapevoli del fatto che, purtroppo, molti ragazzi e ragazze stanno guardando questo circo e nessuno fa niente?

Qui c’è da richiedere la sospensione del programma: diseducativo ed offensivo.

Che razza di televisione sta venendo su? Che razza di esempio stiamo dando alle future generazioni?

Isola dei famosi streaming: Marcuzzi in lacrime chiede scusa

Per il programma diseducativo? Ovviamente no.

Chiede scusa a Riccardo Fogli.

Vi riassumo lo sproloquio della Marcuzzi: devo chiedere scusa a Riccardo perché ho fatto vedere delle immagini che forse era meglio non far vedere ad uno che si trova in un’isola dall’altra parte del mondo a fare il naufrago super pagato.

A cosa si deve tutto questo? Una puntata fa Fabrizio Corona ha ribadito le accuse alla compagna di Fogli di averlo tradito, con tanto di prove. Davanti a tutti ed il tutto è stato mostrato in onda.

A volte mi domando se ci sia qualcuno che rifletta: si sconvolge la vita delle persone come se niente fosse, si fanno battute pessime con risvolti pessimi sulla gioventù senza che nessuno muova un dito.

Spegnete la tv per favore.

Al Bano nei guai: bandito dall’Ucrania

Al Bano

Al Bano finisce sempre in prima pagina, volente o nolente. Sappiamo tutti che ha un pessimo rapporto con la stampa e i giornalisti e odia il gossip, ma puntualmente ci si ritrova sempre.

Stavolta per un fatto quanto meno pazzesco: è nella black list ucraina.

Ministero della Cultura ucraino bandisce Al Bano

Proprio così. Avete letto bene.

Il ministero della Cultura ucraino ha inserito anche Carrisi nella lista nera che viene compilata in base alle richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale dell’Ucraina, dei servizi di sicurezza ucraini e del Consiglio della Tv e Radio nazionali.

E’ una delle 147 persone in lista.

Cosa diavolo avrà fatto di così grave?

Negli anni Ottanta e Novanta erano famosi anche in Unione Sovietica, perché improvvisamente è finito nella black list?

Perchè Al Bano Carrisi è stato bandito dall’Ucraina?

Semplice: è una minaccia alla sicurezza nazionale.

Ha senso? No, per noi no almeno.

Carrisi spiazzato ha affermato di non aver mai detto una parola contro l’Ucraina. Mai fatto neanche un apprezzamento.

Ovviamente essere stigmatizzato come terrorista non gli va giù ed ha fatto sapere che chiederà all’ambasciatore spiegazioni sul fatto.

Conosce Putin, non sono amici ma non c’è mai stato motivo di finire in una black list.

Stiamo tutti pensando ad uno scherzo, ma chi può averlo architettato e perché? Si tratta di una fake news?

Ebbene non è uno scherzo e non è una fake news.

Al Bano ammira Putin e l’Ucraina lo bandisce

E’ proprio Putin il motivo della messa al bando.

La sua ammirazione nei confronti del presidente russo Vladimir Putin lo ha reso potenzialmente nemico degli ucraini.

Tutto perché di recente ha detto: “L’ho incontrato tre volte. Nel 10986, durante una tournée in Russia, feci 18 concerti a Leningrado e altri 18 a Mosca. In uno di questi era presente anche lui, allora capo del Kgb. Il giorno dopo venne in albergo per complimentarsi. Poi nel 2004 ho cantato al Cremlino per festeggiare il Capodanno. Allo stesso tavolo c’erano Putin e la sua famiglia e Boris Eltsin e famiglia. Nel novembre scorso, invece, alla festa del centenario del Kgb, tanti cantanti, e anch’io, abbiamo intonato ognuno due canzoni”.

L’Ucraina non gradisce.

Se non è follia questa.