Grande fratello live: Monte fa una gaffe clamorosa e scarica Giulia
Grande fratello live: gaffe clamorosa e rivelatrice per Monte. Tu chiamalo se vuoi lapsus.
In definitiva abbiamo perso Monte, hai voglia a dire che non pensa più alla baby Rodriguez e che è finita e che lui s’è rifatto una vita e bla bla bla.
Sì certo, come no.
Monte e la gaffa clamorosa al grande fratello live
Fra Monte e la Salemi sta avvenendo la solita accesa discussione.
E lui la chiama “Chechu”. Si avete capito bene.
Mentre rimproverava la compagna d’avventura su alcune cose che non gli erano piaciute, Francesco ha detto: “Ma stai scherzando, Chechu?”. Chechu è il sopranome che lui ha dato a Cecilia Rodriguez, la sua ex.
Eppure solo qualche giorno prima diceva “Io non provo più niente quando parlo di questa cosa. Non provo niente, né in negativo, né in positivo. E’ una cosa che mi viene spontanea. La stessa cosa mi è capitata davanti a mia madre. Ero arrabbiato con me stesso perché non riuscivo a piangere, non riuscivo ad essere arrabbiato. Non capisco perché reagisco in modo così in situazioni di shock forti”.
Grande imbarazzo.
Questo lapsus conferma che Monte non ha mai smesso di amare la sua ex.
Lo scivolone di Francesco sta facendo il giro dei social. Tutti lo paragonano a Martina, ex concorrente di Temptation Island, che chiamò il fidanzato Gianpaolo con il nome del single con il quale si era baciata (Andrea).
Giulia Salime scaricata da Francesco Monte al grande fratello live
Alla fine Monte ha deciso di scaricare Giulia e lo ha fatto dicendo «È quasi un anno che sono single ed è la prima volta che sto per un periodo così lungo da solo. A me piace stare in coppia, dare e ricevere amore. Ma oggi sto benissimo, ho trovato il mio equilibrio da solo. Mi piacerebbe innamorarmi, ma ancora non ne sento la necessità. E sicuramente non sono ancora pronto. Poi dipende da che persona trovi…».
Che poi non si è davvero capito se i due stessero insieme o no, ma a questo punto s’è capito cosa vuole Monte: starsene da solo in pace a piangere la sua ex.
