domenica, 21 Dicembre 2025

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I 6 health blogger da seguire quest’anno

Credits: welltolondon.com

Non si può più negarlo: gli health blog, cioè i blog dedicati a salute e benessere, sono all’apice della loro diffusione. Se siete in cerca di ispirazioni per il vostro prossimo pasto o di suggerimenti per tenervi in forma tramite esercizi o diete, troverete sicuramente un blogger che non vi deluderà e che vi risulterà senz’altro utile nel raggiungimento del vostro obiettivo, qualsiasi esso sia. Per questo, ecco a voi una selezione dei sei più brillanti health blogger, che vi consigliamo di seguire quest’anno.

1. Green Kitchen Stories

Credits: Green Kitchen Stories
Credits: Green Kitchen Stories

Molto stiloso e sempre molto aggiornato, questo blog vi invita ad affacciarvi alla vita dedita al cibo di una famiglia di Copenaghen: David, Luise e la loro piccola Elsa. David è a capo di una rivista d’arte e Luise sta ancora studiando per diventare nutrizionista, perciò non è così inspiegabile che riescano a prestarsi alla lavorazione e all’elaborazione di piatti così belli, nutrienti e invitanti. C’è una grande varietà di ricette, a volte di cibi crudi, a volte di cotti, che comprendono una vasta gamma di ingredienti, ma la linea di riferimento è sempre vegetariana e spesso e volentieri ‘child-friendly’, con ottimi consigli per il regime alimentare da adottare con i bambini.

2. Twice The Health

Credits: Twice the Health
Credits: Twice the Health

Le due amiche di Londra Hannah ed Emily hanno messo su un blog per condividere i loro passi in avanti nel mondo del fitness, del cibo e della moda. Con la loro mentalità alla mano e il loro grande senso dell’umorismo riescono a trasmettere vibrazioni positive in ogni post pubblicato: è fantastico leggere di queste due ragazze che si godono il cibo e non nascondono mai di avere appetito. Ma non solo, perché si impegnano anche in grosse sfide come quelle di prepararsi per maratone e competizioni fisiche di altro genere. Le trovate sul loro omonimo sito, ma anche su Instagram e Twitter.

3. Nourishing Jessica

Credits: Nourishing Jessica
Credits: Nourishing Jessica

La didascalia per questo blog è “la gente che ama mangiare è la migliore”, un’opinione con cui non si può non essere d’accordo. Da seguire già soltanto per la straordinaria qualità delle fotografie, l’elegante sito di Jessica è di grande ispirazione: dopo aver scoperto di essere allergica ai latticini, la ragazza ha cominciato a interessarsi a cibi alternativi, concentrando la sua creatività sulle ricette a base di prodotti senza glutine, senza derivati del latte, senza zuccheri, senza tralasciare la paleodieta e il crudismo. Visitate il suo sito, o seguitela su Instagram e Twitter, non ve ne pentiere.

4. Chocolate Covered Katie

Credits: Chocolate Covered Katie
Credits: Chocolate Covered Katie

La nostra ispirazione in fatto di cibo spesso viene da molto lontano, e questo vale anche per Chocolate Covered Katie che però si è specializzata in dessert e dolci, soprattutto quelli più ricchi di calorie, come cookies e cheesecake. Farsi un giro sul suo sito equivale a farsi venire l’acquolina in bocca ad ogni click e, cosa anche più significativa, rimarrete sbalorditi di quanto meno caloriche sono le sue ricette rispetto alle originali: ogni post del suo blog, infatti, è accompagnato da accurate informazioni nutrizionali. Non perdetevelo.

5. Deliciously Ella

Credits: Deliciously Ella
Credits: Deliciously Ella

Non è certo una novellina, Deliciously Ella, ma non delude mai, né lo farà nel 2016. Dopo che le è stata diagnosticata una rara malattia che le impedisce di alzarsi dal letto e dopo aver scoperto che la medicina classica non sortiva alcun effetto su di lei, Ella ha eliminato dalla sua dieta carne, latticini, zucchero, glutine e tutti i cibi industriali, adottando invece una dieta a base di verdure. Con due pubblicazioni di libri di cucina, una fitta schiera di seguaci sui social e un progetto di aprire un’attività in proprio, Deliciously Ella vi catturerà, statene pur certi.

6. Indulging Innocently

Credits: Indulging Innocently
Credits: Indulging Innocently

In perfetto equilibrio tra la passione per la forma fisica e l’amore per i dolci, il blog di Pamela è la conferma che potete farvi una fetta di torta senza problemi. Tutte le sue ricette sono senza glutine, con particolare attenzione al contenuto di proteine, e includono anche una quantità notevole di dolciumi, come muffin, torte e anche pizze dolci. Assieme alle ricette, Pamela scrive anche le sue recensioni sui prodotti che utilizza per realizzare i suoi manicaretti: l’ideale per chi sta pensando di inserire nuovi e più sani ingredienti per realizzare le sue prelibatezze.

Capsule a base di marijuana contro i dolori mestruali

Credits: tpi.it

I dolori mestruali sono una tra le cose più fastidiose che qualsiasi donna è costretta a sopportare. Oggi è stato inventato un nuovo metodo per alleviarli: si tratta di capsule a base di marijuana, che contengono 60 milligrammi di Thc, antidolorifico, e 10 milligrammi di Cbd, che rilassa gli spasmi muscolari. Esse agiscono entro 15-30 minuti dall’assunzione e hanno l’obiettivo di rilassare i muscoli e di ridurre i dolori del ciclo, senza causare nessun’alterazione allo stato psichico.

Le capsule si chiamano “Foria Relief“, dal nome della società americana che le ha messe sul mercato, e hanno le dimensioni di un tampone. Il fondatore, Matthew Gerson, fondatore anche dei preservativi in lattice naturale Sir Richard’s, ha detto: “Questa pianta ha una lunga storia: il suo principio attivo può ridurre notevolmente i fastidi legati al ciclo. Si tratta di una scelta naturale“.
Inoltre, ha spiegato che la zona pelvica ha dei recettori ai cannabinoidi molto più numerosi rispetto a tutto il resto del corpo (fatta eccezione del cervello), perciò reagisce molto meglio a questa sostanza.

Per ragioni legali, le pillole sono acquistabili, per ora, solo in alcuni stati americani, dove è stata legalizzata la marijuana a scopi medici. Il prezzo è intorno ai 25 dollari per 4 capsule ma, per acquistarle, è necessario avere una carta medica che autorizza all’acquisto di marjiuana.

Le prime testimonianze di utilizzo della cannabis, per alleviare i dolori mestruali, risalirebbero addirittura al nono secolo e pare che anche il medico della regina Vittoria avrebbe prescritto la cannabis alla sovrana.
Un saggio, scritto nel 1928, suggerisce l’utilizzo della cannabis per le donne in travaglio.

Sempre per questioni legali, non è ancora possibile completare gli studi scientifici che riguardano la possibilità di curare i dolori mestruali e da parto, con l’uso della marijuana. Altre ricerche, inoltre, hanno dimostrato che l’utilizzo di questa droga leggera da parte degli adolescenti, possa avere un impatto negativo sui loro cervelli.

Il preservativo che cambia colore per le malattie veneree

credits photo: vnews24.it

Il suo nome è S.T.EYE, ed è un preservativo che presenta un indicatore al suo interno in grado di rilevare eventuali infezioni sessualmente trasmissibili come la clamidia e la sifilide, trasformandolo in un colore diverso a seconda del ceppo di batteri con cui è entrato in contatto.

Ciò che rende straordinaria questa invenzione è che, i suoi inventori sono tre adolescenti di 14 anni: Daanyaal Ali, Muaz Nawaz, Chirag Shah.
I ragazzi frequentano la Isaac Newton Academy di Ilford, nell’Essex, ed il loro intento era “rilevare la presenza di infezioni sessualmente trasmissibili in maniera più sicura rispetto al passato e senza ricorrere necessariamente a dei test invasivi“.

Il preservativo S.T.EYE è stato recentemente riconosciuto come una delle migliori invenzioni per la salute dal TeenTech gong.
Uno dei tre inventori, Daanyall ha affermato: “Abbiamo creato questo condom per aiutare il futuro della prossima generazione. Volevamo fare qualcosa che facesse rilevare le malattie sessualmente trasmissibili, in modo che le persone possano agire immediatamente nella privacy della propria casa, senza procedure invasive”.

Andrebbero presi d’esempio questi tre ragazzi; grazie a loro è stato fatto un enorme passo in avanti nella prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.

Bastano 40 secondi per migliorare la memoria

Non vi è mai capitato di vedere o sentire qualcosa di troppo interessante – in una scenda di un film o ascoltando una canzone, per dire – e di dimenticarlo un attimo dopo? Al posto della chiara immagine di quello che dovreste ricordarvi, non c’è che una nebulosa informe o, nei peggiori casi, assolutamente nulla. Anche eventi unici, come l’aver incontrato una star del cinema, possono talvolta svanire dalla nostra memoria a una velocità sconcertante.

Potrebbe esserci, però, un modo estremamente semplice per migliorarla. Stando alla ricerca condotta da Chris Bird all’Università del Sussex, basterebbero giusto pochi secondi del nostro tempo e un pizzico di immaginazione. Bird ha chiesto ad alcuni studenti di mentire mentre facevano una TAC cerebrale e di osservarne una serie di video clip su YouTube (tra cui, per esempio, vicini di casa che si facevano scherzi a vicenda). Appena finiti i video, gli sono stati dati 40 secondi per ri-proiettare la scena nella propria testa e descriverla a se stessi. Altri studenti, invece, sono semplicemente passati da un video all’altro.

Semplicemente descrivendo a se stessi gli eventi visti, gli studenti sono stati in grado di ricordare il doppio dei dettagli fino a due settimane più tardi. Bird, al momento dello studio, ha anche riscontrato che le TAC del cervello sembravano mostrare proprio lo sforzo mnemonico: l’attività cerebrale durante le descrizioni rispecchiava, in sostanza, l’attivazione della memoria della visione dei video e, in tal modo, gli studenti hanno creato solide basi per poter richiamare quei ricordi alla mente.

Vero è che potrebbe anche trattarsi dei segni dei loro sforzi nel dare sempre maggiori dettagli, dovendo immaginarsi la scena da descrivere. Così come potrebbe tutto essere dovuto al fatto di aver stabilito dei parallelismi con i propri ricordi antecedenti: uno degli studenti, per esempio, ha paragonato uno dei personaggi dei video a James Bond, rendendolo così ancora più memorabile. In altre parole, se volete assicurarvi che qualcosa vi rimanga in mente, prendetevi almeno un minuto per raccontarlo a voi stessi, in maniera cosciente e intenzionale. Alla faccia di chi crede che parlare da soli è roba da pazzi.