domenica, 21 Dicembre 2025

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Europa, in quale nazione si vive più a lungo? (FOTO)

Credits: wakeupnews

Dove si vive meglio e più a lungo in Europa? In quale paese, quindi, la popolazione è più longeva? Il Nordest dell’Italia, il nord della Spagna, e la Francia occidentale e meridionale, Andorra: sono questi i luoghi del vecchio continente in cui si vive di più, grazie anche alla dieta mediterranea, al clima favorevole e a uno stile di vita più sano.

La “mappa della longevità in Europa” è stata realizzata grazie ad uno studio dell’Università di Porto, pubblicato sul britannico Journal of epidemiology and community health. La ricerca dell’università ha analizzato la percentuale di uomini e donne che nel 2001 avevano tra i 75 e gli 84 anni e che, nel 2011, erano ancora vivi, arrivando quindi all’età di 85 e 94 anni. Le aree più scure nella mappa indicano proprio le zone in cui quella percentuale di “anzianità” è maggiore: i Paesi della Loira, Ile de France e Provenza sono quelli con i tassi più alti.

Europa, in quale nazione si vive più a lungo? (FOTO)
Allo stesso modo questa ricerca ha analizzato anche quelle zone in cui la percentuale si abbassa: tra queste regioni abbiamo le aree industriali del Nord Europa, in particolare in Gran Bretagna, Olanda, Danimarca e Svezia ma anche nel Sud della Spagna.

Europa, in quale nazione si vive più a lungo? (FOTO)E l’Italia? In Italia il Veneto e la Romagna sono le aree in cui si vive di più, la zona attorno a Napoli in Campania e tra Bari e Foggia in Puglia invece quelle in cui la percentuale analizzata precedentemente è più bassa.

[Fonte e Credits: Repubblica]

8 motivi per cui ci sentiamo sempre stanchi

Credit: diecicoseche.wordpress.com

Essere stanchi è normale, ma di solito, dopo una buona dormita e qualche giorni di riposo le energie dovrebbero tornare, se così non è qualcosa nelle nostre abitudini non va.
La pigrizia tipica del periodo invernale è normale e si può combattere ma se non bastasse ci sono dei semplici accorgimenti a cui possiamo prestare attenzione per ritrovare la vitalità.

Noi d Blog di Lifestyle abbiamo cercato di riassumere le probabili cause della spossatezza che a volte ci colpisce:

1. Saltare la palestra

Se pensate di saltare l’allenamento per ricaricare le forze vi sbagliate. Molti studi infatti sostengono che praticare attività fisica per 20 minuti tre volte a settimana aiuta a sentirsi più energici e pronti ad affrontare i giorni successivi.

2. Bere poca acqua

Non idratarsi a dovere riduce la pressione sanguigna. Ciò significa che il cuore pompa più lentamente e riduce la velocità con cui ossigeno e nutrienti arrivano agli organi e ai muscoli.

3. Carenza di ferro

La mancanza di ferro può causare stanchezza e irritabilità, inoltre concentrarsi risulta più difficile. Per evitare questo rischio il ferro è possibile trovarlo in fagioli, carne, tofu, uova, noci, burro d’arachidi. Utile anche mangiare cibi ricchi di vitamina C, che aiutano l’assorbimento del ferro.

4. Saltare la colazione

Non a caso la colazione è definita “il pasto più importante della giornata”, questo perché anche mentre dormiamo il nostro corpo continua a richiedere e bruciare calorie e una media di 8 ore a digiuno solo per il nostro organismo sufficienti per sentire la necessità di essere nutrito. “Fare colazione è come accendere nel tuo corpo il metabolismo“, dice Goodson. Facile quindi in mancanza della colazione sentirsi spossati e stanchi.

5. Mangiare cibo spazzatura

Mangiare cibo poco salutare e da fast food, anche se esso apporta molte calorie, non ci regala più energie ma anzi, un senso di affaticamento. Questo a causa dell’alto indice glicemico di questi cibi che ci inducono sonnolenza e mancanza di forze.

6. Bere alcolici prima di dormire

I medici sconsigliano di bere alcolici prima di coricarsi perché essi provocano picchi di adrenalina facendoci svegliare nel cuore della notte dopo una serata di divertimenti. Difficilmente poi riusciremo a riprendere sonno, portandoci questa notte in bianco e la conseguente stanchezza per tutta la settimana.

7. Controllare lo smartphone prima di dormire

Gli studiosi sono tutti concordi nel dire che la luce bianca dei cellulari è dannosa per il riposo notturno, può incidere sui livelli di melatonina, un ormone che aiuta a regolare i ritmi del sonno e della veglia. Sarebbe bene rinunciare al nostro Iphone qualche ora prima di spegnere la luce del comodino.

8. Bere troppo caffè

Da sempre è risaputo che l’eccesso di caffeina è cattivo alleato per un sano riposo, anche se molto spesso tutti ce ne dimentichiamo. Uno studio pubblicato sul “Journal of Clinical Sleep Medicine” rivela che prendere il caffè nelle sei ore prima di addormentarsi può causare problemi di sonno, è consigliato eliminare la tazzina di caffè pomeridiana per un corretto riposo notturno.

[Credits: www.huffingtonpost.it]

Cancro: dieci minuti per scoprire se si è malati

credits photo: laprovinciadivarese.it

Entro la fine del decennio nel Regno Unito, sarà disponibile un test che in circa dieci minuti rivelerà la presenza o meno del cancro.
Gli scienziati affermano che con una sola goccia di saliva sarà possibile avere un risultato quasi certo grazie a questa nuova invenzione: la biopsia liquida.

Il test potrebbe avere un grande successo per due fattori: il primo perché avrà un costo molto ridotto, circa £15; il secondo perché sarà molto semplice e veloce da effettuare, tanto da poter essere eseguito nello studio del medico, nelle farmacie o in casa.
Grazie ad esso sarà possibile individuare anche piccoli frammenti tumorali, in modo da favorire la diagnosi precoce ed aumentare i tassi di sopravvivenza; mentre attualmente è possibile individuare le varie forme di cancro solo tramite appositi esami del sangue, che rilasciano i risultati dopo circa due settimane.

Il professor David Wong dell’Università di Los Angeles in California, ha affermato: “Se c’è una qualsiasi forma di tumore in una persona, questo test la troverà. Abbiamo bisogno di meno di una goccia di saliva e possiamo avere i risultati del test nel giro di dieci minuti. Può essere fatto in uno studio medico, mentre si attende. La diagnosi precoce è fondamentale.” .

Finora il test della saliva ha avuto un alto livello di precisione soprattutto nei pazienti affetti da cancro del polmone.
Il test, non invasivo, potrebbe essere la chiave per la diagnosi precoce di alcuni tipi di cancro, come quello al pancreas, che non ha a disposizione alcun metodo di screening efficace.

Il professor Wong è molto fiducioso, il test potrebbe essere utilizzato per diagnosticare diverse forme di cancro in futuro, e ha aggiunto: “…potrebbe essere possibile testare tumori multipli allo stesso tempo.” .
I prototipi del test sono attualmente in fase di studio e sviluppo in Cina e in Europa, ma prima di essere disponibili nel Regno Unito, avranno bisogno di essere approvati e regolamentati.

Se tutto andrà secondo i piani, entro quattro anni, la biopsia liquida potrebbe diventare la forma di prevenzione più efficace.
Potrà salvarci dalla malattia del secolo.

Emicrania: colpisce le persone più intelligenti

credits photo: newscronaca.it

In Italia, circa 7 milioni di persone soffrono o hanno sofferto di emicrania; solo il 5% della popolazione non ne è mai stato colpito.
Tra i sintomi principali dell’emicrania ci sono: nausea, forti dolori di testa e vista offuscata nei casi più severi. In una parola, un vero e proprio incubo, per chi ne soffre.

Esistono circa 150 tipi diversi di mal di testa, che possono colpire indistintamente tutte le fasce d’età, dai bambini agli anziani, non risparmiando nessuno.
Gli adolescenti sono tra i più colpiti: tra i 12 e i 17 anni sono infatti il 56% dei ragazzi e il 74% delle ragazze a soffrire di cefalee.

Ma perché l’emicrania colpisce solo determinate persone?
Secondo l’Anircef (Associazione neurologi italiani per la ricerca delle cefalee): “Gli emicranici hanno un cervello speciale, che consuma più energia di quella che ha in riserva”.
 Queste persone, quindi, tendono a mantenere il proprio cervello sempre all’erta, portandolo ad un eccessivo e non necessario funzionamento.


Lo sforzo effettuato dal cervello, lo porta a causare ‘volontariamente’ un dolore, l’emicrania, per segnalare l’eccedenza di lavoro, obbligando così il soggetto al riposo. In base all’intensità dello sforzo, al quale è stato sottoposto il cervello, l’intensità del dolore sarà minore o maggiore, raggiungendo in taluni casi, dolori tanto severi da portare, la persona colpita, ad una momentanea inabilità.