sabato, 20 Dicembre 2025

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Ottobre rosa, tanti prodotti per la lotta contro il cancro

ottobre rosa

Ottobre rosa è il nome di una serie di iniziative legate alla prevenzione e alla lotta contro il tumore al seno. Tutto il mese è infatti dedicato soprattutto alla raccolta fondi, indispensabili per alimentare la ricerca e rendere il meno drammatico possibile questo male che ogni anno colpisce una donna su otto.

La parola prevenzione molto spesso viene considerata un tabù, ma in molti casi può salvare la vita. Per questo molte aziende, soprattutto legate alla moda e alla bellezza femminile, hanno deciso di contribuire a rendere ottobre rosa e la prevenzione al centro dell’attenzione.

Numerose marche di cosmetici si mobilitano per finanziare la ricerca e promuovere la prevenzione tra le donne. Creme, rossetti, scarpe si colorano di rosa durante questo mese come sinonimo di speranza e di bellezza.

L’iniziativa è già molto famosa nel Regno Unito, dove anche quest’anno ritorna il Breast Cancer Awareness Month, l’evento che contribuisce a raccogliere fondi per combattere il cancro al seno colorando i prodotti femminili di rosa. Comprando uno di questi prodotti legato all’iniziativa, si contribuisce alla ricerca, dato che parte del ricavato viene proprio devoluto in beneficenza dalla case cosmetiche produttrici.

Tante le altre iniziative di Ottobre rosa per ricordare a tutte noi che con la prevenzione e la ricerca si può sconfiggere anche un male tremendo come il tumore al seno.

Troppo stress? Ti aiutano i lavori domestici

lavori domestici

Anni anni di battaglie femminili per la parità dei diritti, l’emancipazione, la possibilità di lavorare fuori casa, e per cosa? Sembra proprio che i lavori domestici siano utili a combattere lo stress che la vita di tutti i giorni e soprattutto il lavoro fuori di casa ci procurano. Certo non vale solo per le donne, a rilassarsi pulendo la casa potrebbero essere anche gli uomini.

Può sembrare uno scherzo è invece lo studio è di quelli seri, realizzato dagli scienziati della Florida State University. Non tutti i lavori domestici sono però uguali, lavare i piatti è l’attività che ci rilassa maggiormente. Ebbene si, quando la sera dopo cena abbiamo la tentazione di lasciare i piatti sporchi nel lavandino e finalmente stenderci sul divano pensiamoci bene. Lavare i piatti potrebbe aiutare a rilassarci e ad eliminare lo stress accumulato durante la giornata lavorativa.

Lo studio è stato condotto su alcuni studenti che sono stati divisi in gruppi, alcuni lavano i piatti secondo il metodo tradizionale, altri utilizzando la lavastoviglie. Alla fine è emerso che chi ha lavato i piatti a mano aveva trascorso dei minuti preziosi nella piena consapevolezza della propria coscienza avendo la possibilità di riflettere e questo permette al nostro organismo di rilassarsi e riposarsi.

Lo studio, poi pubblicato sulla rivista Mindfulness, suggerisce che tali effetti positivi possono essere raggiunti adoperandosi quindi in qualsiasi attività casalinga e in tutti i generi di lavori domestici.

Trapianto di testa: fantascienza o realtà?

È qualcosa di davvero incredibile e il chirurgo italiano Sergio Canavero ritiene di riuscire a esserne in grado di farlo tra soli due anni: il primo trapianto di testa nella storia della medicina verrà realizzato nel 2017. A fare ‘da cavia’ sarà Valery Spiridonov, un programmatore informatico affetto da una particolare atrofia spinale muscolare chiamata la malattia di Werdnig-Hoffman: il suo cervello è completamente intatto, ma a causa di questa patologia degenerativa non gli resta molto da vivere. Perciò, dopo qualche incontro col dottor Canavero su Skype, e non avendo niente da perdere, Valery ha accettato di farsi trapiantare la testa su di un altro corpo sano, dal cervello clinicamente morto.

La testa verrà trapiantata sul corpo del donatore grazie all’uso di una ‘colla’ a base di glicole polietilenico, messa a punto proprio da Canavero. Dopo l’operazione, Spiridonov verrà tenuto per un mese in coma farmacologico, così da poter immobilizzare i muscoli del collo mentre gli elettrodi favoriscono la rigenerazione delle connessioni nervose e la fusione del midollo spinale. Se il trapianto dovesse riuscire, il paziente sarebbe successivamente in grado di muoversi, ma anche di parlare con la sua propria voce e di vedere il suo stesso volto. Soltanto dopo un anno di fisioterapia, però, sarà in grado di alzarsi del tutto. L’operazione, della durata di circa 36 ore, costerà – si dice – intorno ai 10 milioni di dollari.

L’annuncio del trapianto ha letteralmente spiazzato la comunità scientifica: molti ritengono infatti che una simile operazione nel 2017 sia pura fantascienza. “Non lo auguro a nessuno, né permetterei mai a qualcuno di farlo a me – ha affermato il Presidente eletto dell’American Association for Neurological Surgeons Hunt Batjer – Certe cose sono peggio della morte“. Il primo trapianto di testa, del resto, fu tentato su una scimmia non più di 40 anni fa, portando alla morte dell’animale nel giro di pochi giorni.

10 modi per superare gli attacchi di panico (FOTO)

Credits photo: huffingtonpost.it

Secondo i più recenti sondaggi clinici almeno due milioni di italiani soffrono di attachi di panico. Questo disturbo si può presentare nelle persone comuni al contatto con un agente esterno considerato pericoloso o in particolari momenti di stress. Per superare gli attachi di panico, le persone cercano costantemente attività che possano distogliere la loro attenzione e riversare le loro facoltà cognitivo-fisico e mentali su altro. Alcune di queste, tra cui quelle che vi stiamo per presentare, hanno funzionato davvero per alcuni utenti di Facebook di cui Buzzfeed ha raccolto le testimonianze.

Prima di illustrarle però facciamo un passo indietro. Innanzitutto è doveroso precisare che chiunque soffra di attachi di panico necessita del consulto di un medico e di un psicologo, che possano avviare un percorso clinico per il corretto superamento delle loro paure.

In secondo luogo, può capitare a tutti di sentirsi ansiosi, impauriti e di cercare rifugio dai cattivi pensieri.
Per esempio, alcune persone non riescono a capacitarsi che un giorno non saranno più in grado di vivere e questo provoca ansia e panico interiore, così, per superarlo, scrivono un messaggio ad un amico o semplicemente leggono un libro per distrarsi.

Nel caso degli attacchi di panico,invece, trovare un rimedio è un po’ più complicato; in questi casi bisogna scontrarsi anche con i diversi sintomi fisiologici: si ha difficoltà a respirare, si hanno le vertigini, la sudorazione diventa anomala, subentrano tremore, vampate di calore e si ha ansia e paura di perdere controllo. In più si ha il timore di ritornare nello stesso luogo in cui si è avuto il primo attacco di panico.

Una terapia psicoterapeutica e farmaci antidepressivi accuratamente prescritti da un esperto sono fondamentali, ma occorre anche tanta forza di volontà da parte dei pazienti. Ecco come alcuni soggetti hanno risposto con successo agli attacchi di panico.

Ascoltare una canzone

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“Don’t stress”, “Don’t panic”: sono probabilmente le ultime parole da pronunciare in caso di attacchi di panico, ma non se lo fate col ritmo di una canzone. Pare che ascoltare “Broken Social Scene’s ‘Pitter Patter Goes My Heart” sia un buon modo per stemperare l’ansia e tornare a respirare regolarmente.

Utilizzare un giocattolo

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Giocare sembrerà un’attività da bambini specialmente se considerate che i maggiori soggetti di attacchi di panico hanno tra i 20 e i 54 anni. Non è mai troppo tardi però per scavare tra i ricordi dell’infanzia e trovare quel gioco che riusciva a farvi calmare anche quando eravate in lacrime.

Contare cinque cose che puoi vedere, quattro che puoi toccare, tre che puoi sentire, due che puoi odorare, una che puoi assaggiare

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Questa pratica sarebbe consigliata non solo a chi soffre di attacchi di panico ma a chiunque non sappia più cosa significhi davvero vedere, toccare, sentire, odorare e assaggiare. Andiamo così di corsa che non ci fermiamo più nemmeno per sentire il profumo dei fiori che sbocciano in primavera o vedere i colori delle foglie d’autunno.

Fare yoga

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Lo yoga è l’arte di imbrigliare i propri sensi e vissuti per sentirsi in pace completà. La parte fondamentale dunque è la concentrazione. Non importa se non vi sedete o sdraiate nella posizione giusta ma solo se riuscite ad mettervi in contatto con la vostra percezione interiore.

Giocare con gomme morbide

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Abbiamo avuto tutti, o quasi, una gomma antistress, per superare l’ansia di un esame, di un colloquio, di una visita medica. Questa pratica può essere un toccasana anche nel caso degli attacchi di panico.

Rileggere un libro che conoscete molto bene

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Ci sono momenti in cui la nostra mente ha bisogno di trovare rifugio dai suoi pensieri catapultandosi in altre storie o rivedendo la propria dall’esterno. Prendete quel libro che vi ha regalato sensazioni positive e calma interiore e rileggetelo.

Concertrarti su un cartone divertente

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Spensieratezza e serenità sono due emozioni che tutti vorremmo ritrovare anche nella nostra vita da adulti. Guardare le scene di un cartone divertente piuttosto che le notizie del telegiornale non è una vergogna. L’interazione tra voi e il bambino che eravate vi preparerà ad affrontare con meno difficoltà i problemi futuri.

Avere un’espressione da ripetere

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Se siete alla ricerca di un motivatore, è il momento di prendere l’iniziativa e diventarlo voi stessi. Nessuno può obbligarvi ad essere meno severi con voi stessi, nè tantomeno regalarvi pillole di saggezza se non siete i primi a crederci. “Io posso, io posso, io posso”: questo o un altro simile, dovrà essere il vostro motto giornaliero.

Scrivere

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Questa è forse l’attività più difficile, ma se riuscite a scrivere la causa del vostro attacco di panico corrente, quando sarà terminato, potrete rendervi conto perché avevate le vertigini e prepararvi per superarlo.

Giocare con il proprio animale

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“Il cane è il migliore amico dell’uomo”, “Gli animali, in genere, donano compagnia e affetto”: a volte basta questo per stare meglio.

[Credits photos: buzzfeed.com]