sabato, 20 Dicembre 2025

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Disfunzione erettile: arriva l’app dell’amore

Credits photo: sintomiecura.com

Si chiama “Disfunzione erettile: autovalutati” ed è la prima app dell’amore, presentata dalla Siu (Società italiana di Urologia) all’88° Congresso nazionale di Riccione, che permette di autovalutare il rischio di impotenza degli uomini in piena autonomia. Basta rispondere ad un semplice test di 6 domande per valutare se è il caso o meno di richiedere la diagnosi di un medico. Ecco nel dettaglio come funziona.

Sono 3 milioni gli uomini in Italia che riscontrano problemi sotto le lenzuola, ma il dato veramente sorprendente secondo chi si occupa di salute è che due su tre non si curano. Le ragioni sono estremamente differenti: alcuni non si rendono conto di avere una malattia, altri preferiscono far finta che il problema non esista, altri ancora non sanno proprio come comportarsi.

Ecco perché il Siu ha deciso di intervenire con il metodo più efficace nell’epoca del 2.0: costruire un’app apposita che richiami l’attenzione di tutti gli uomini e li spinga a tentare il test: l’app dell’amore. Questa si può scaricare gratuitamente da Google Play e App Store o dal sito www.siu.it e offre informazioni scientifiche sulla disfuzione erettile, le possibili cause e i farmaci per curarla, inoltre aiuta l’utente a località con indicazioni dettagliate (indirizzo, numero di telefono e mappa) i circa 300 centri pubblici italiani specializzati ai quali rivolgersi per ricevere diagnosi e terapie ‘doc’.

La valutazione affidabile, secondo quanto sostenuto anche dal segretario generale della Siu, Vincenzo Minore, si basa sul punteggio totale ricevuto dopo aver risposto a 6 domande. Il massimo è 30, il minimo è 1. Per indagare dunque sull’attività sessuale delle ultime 4 settimane, gli uomini dovranno essere estremamente sinceri nelle loro risposte ed attendere il calcolo del punteggio finale.

Se il risultato è pari o inferiore a 25 punti, l’app dell’amore suggerisce di rivolgersi ad un esperto di andro-urologia. Tradotto in semaforo, il colore è rosso, se vi è disfunzione erettile grave o moderata, giallo, se è lieve e verde se la funzione erettile è normale.

Questo non significa che bisogna affidarsi completamente all’app dell’amore per autodiagnosticare la presenza o meno di un disturbo sessuale. Piuttosto è necessario essere consapevoli di un rischio che potrebbe associarsi anche ad altri disturbi, come l’eiaculazione precoce, con 4 milioni di casi solo in Italia.

Se da un parte 800.000 uomini non si curano, dall’altra chi inizia il trattamento con le pillole dell’amore, lo termina prima che inizi ad avere efficacia, ossia prima di giungere a 8-10 somministrazioni.

Sildenafil, varedenafil, tadalafil e avanafil sono le 4 pillole dell’amore consigliate anche dall’urologo Mirone che precisa: “il loro effetto, inteso come il periodo durante il quale dopo l’assunzione è possibile avere un rapporto sessuale aiutato dal farmaco va da un minimo di 4-6 ore (sildenafil e vardenafil) a un massimo di 36 (tadalafil), passando per le 8 ore dell’avanafil. Quest’ultimo è made in Italy e presenta il minor carico di effetti collaterali. È sicuro ed efficace anche alla dose massima di 200 milligrammi, e insieme al tadalafil è anche quello che sopporta meglio l’interferenza del cibo”.

Inoltre – aggiunge Minore – è stato scientificamente dimostrato che la durata media, naturale e fisiologica di un rapporto sessuale è pari a 6,7 minuti. A sostenerlo è uno studio dal titolo Pause, pubblicato sulla rivista internazionale “European Urology” e messo in pratica su oltre 10 mila pazienti per valutare gli effetti della dapoxetina, noto farmaco italiano contro l’eiaculazione precoce.

La conclusione è che cercare di prolungare la durata può provocare un’iper-disensione della prostata e scatenare infiammazioni. Infine alcol e droghe sono i peggiori nemici per il miglioramento della prestazione e la salute degli uomini. Per avere un rapporto d’amore migliore non forzate mai il fisico e attenzione all’orario: ogni fascia d’età ha la prestazione massima in momenti della giornata diversi.

Cosa ci rende stanchi e improduttivi in ufficio?

photo credits: blog emozione 3

Sapevamo già che lavorare in ufficio, stando seduti 8 ore dietro una scrivania, non è esattamente un toccasana per la forma fisica e la comparsa smisurata di cellulite su ogni centimetro di pelle del nostro corpo. Tuttavia, ce ne siamo fatti una ragione e, armati di santa pazienza, abbiamo salvato il salvabile facendo attività fisica nelle ore più strane del giorno e della notte, sottoponendoci a patetici balletti di zumba e altro.

Noi di Blog di Lifestyle, però, abbiamo cercato per voi quali sono i comportamenti adottati in ufficio che vanno ad arrecare maggiore danno alla nostra salute, e come contrastarli. Scopriamoli insieme.

Continui cambi

I continui cambi di turni di lavoro, orari dei pasti e ore di sonno ci rendono stanchi e incapaci di intraprendere una routine stabile. Inoltre, il metabolismo e la pressione del sangue ne risentono in maniera particolare. Cerchiamo di avere una routine che sia uguale per i cinque giorni della settimana lavorativi, o almeno assicuratevi di dormire 8 ore per notte.

Troppi uomini

Uno studio recente, ha dimostrato come le donne che lavorano in un ambiente prettamente maschile siano soggette a vivere più momenti di disagio ed imbarazzo. La soluzione è da ricercarsi in una buona dose di autostima e qualche fedele alleata donna.

Richiami e stress

Nei periodi più stressanti e nervosi, capita di doversi sentir rimproverare o giudicare sul lavoro svolto. In questi casi, rabbia e umore al minimo si combattono con una lunga camminata dall’ufficio a casa. La pressione si abbassa e noi siamo più felici.

Scrivania stretta

Una postazione di lavoro piccola e che permette poco movimento è presagio di vene varicose e tunnel carpale. Distendi le gambe e le braccia ogni tanto e sgranchisciti appena puoi.

Scadenze

Quando i tempi sono stretti e le scadenze vicine il nostro cervello viene sottoposto ad un elevato grado di stress. Portiamoci avanti con il lavoro nei giorni più tranquilli e lavoriamo in maniera ordinata e con pause più lunghe nei momenti più stressanti.

Dormire insieme rende felici e fa bene alla salute

Dormire insieme fa bene alla salute e mette di buon umore. E no, non per i motivi che pensiamo.

Sono i risultati di un’innovativa ricerca portata avanti per il Wall Street Journal dal dottor Andrea Petersen, che sostiene (ma lo sapevamo già, e se ci si mette di mezzo anche la scienza allora abbiamo davvero la conferma che ci mancava) che dormire insieme al proprio partner, soprattutto se è un’abitudine quotidiana e non solo un evento sporadico, migliora la saluta e ci fa stare bene, con l’umore e l’entusiasmo alle stelle.

Perché? Semplice. Condividere il sonno, il momento più romantico di tutta la giornata, accanto al proprio partner, nello stesso letto, sotto le coperte e, magari, abbracciati l’uno nell’altra, abbassa i livelli di cortisone, un ormone che porta a depressioni e ansie, e di conseguenza ci sentiamo più felici. E, ancora, diminuisce le citochine, sostanze chimiche che partecipano al processo infiammatorio, e aumenta l’ossitona, l’ormone dell’amore, che rende i soggetti meno ansiosi e stressati.

I risultati sono alquanto sorprendenti: è addirittura una ricerca scientifico-medica a confermare tutto quello che immaginavamo “da semplici innamorati”. Inoltre, sempre secondo i dati dello studio, per ottenere i massimi benefici bisognerebbe dormire nudi.

Insomma, tante conferma ad una semplice verità: quando si ama si sta meglio, sempre.

Ridurre lo stress per non ingrassare (FOTO)

Credit: bioimis.it

Nei periodi di maggiore stress, dovuti ai cambiamenti della vita, a giornate piene di impegni e di arrabbiature, spesso ci capita di ingrassare. Come mai?
Tutto dipende dalla quantità di cibo che spesso ingurgitiamo di fretta, e dalle calorie che contengono i cibi spazzatura che tendiamo a preferire rispetto ad altri alimenti più sani e meno zuccherosi.
La conseguenza è poi evidente sui fianchi e sull’ago della bilancia.

Esistono però, tre metodi che vi suggeriamo per abbassare al minimo il livello di stress ed apportare benefici sia in campo fisico che mentale. Basta seguirli con una giusta dose di costanza e i risultati saranno immediati.

Usare meno i social

phoro credits: guest
phoro credits: guest

Tecnologia e social network ci fanno passare ore ed ore connessi. Tra un controllo veloce alla casella di posta elettronica, un’occhiata agli ultimi post su Facebook ed un tweet, passiamo intere ore connessi, in una sola giornata. Cosa comporta tutto ciò? Innanzitutto stressiamo vista e mente inutilmente e sprechiamo del tempo utile per riposare davvero, magari facendo una passeggiata, dormendo o chiacchierando davanti un buon caffé.

Dormire di più e meglio

photo credits: una salute molte vie
photo credits: una salute molte vie

Quando siamo stressati dormiamo poco e male. Di conseguenza, produciamo poca leptina, ossia l’ormone che blocca l’appetito e ci sentiamo spesso affamati. Come contrastare questo problema? Andando a dormire prima delle 23 e non guardando la tv a letto.

Respirare con l’addome

photo creits: pianetadonna
photo creits: pianetadonna

Se impariamo la respirazione addorminale, che si effettua gonfiando l’addome mentre si inspira e sgonfiandolo fino in fondo e lentamente mentre si espira, allora ci sentiremo più rilassati.
Basta respirare con l’addome e profondamente tre minuti al giorno, per sentirsi rilassati e più tranquilli.

Cosa aspettate a verificare l’efficacia di questi metodi?