sabato, 18 Maggio 2024

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Notizie di attualità sul mondo degli animali, diritti e doveri per chi possiede un animale domestico, storie sugli amici a quattro zampe

La nuova modella per Karen Walker? È Toast (FOTO)

Toast è una splendida Cavalier King sdentata che può vantare più di 155.000 seguaci su Instagram: e proprio grazie alla visibilità ottenuta attraverso il noto social è riuscita a farsi largo nel mondo della moda, diventando testimonial per la nuova campagna di occhiali da sole di Karen Walker.

La vita della piccola Toast, però, non è sempre stata rose e fiori: l’adorabile cagnetta, infatti, è stata ritrovata in condizioni pietose in un allevamento canino poco raccomandabile nei dintorni di New York dal comico americano Josh Ostrovsky, conosciuto col nome di “Fat Jew”, che – insieme con sua moglie Katie Sturino – non l’ha soltanto salvata, ma ne ha anche fatto una celebrità su Instragram. Sono state, in effetti, le sue immagini su Instagram a catturare l’attenzione della designer neozelandese Karen Walker, che ha voluto fare di Toast la sua nuova modella.

La stilista quarantaquattrenne, nell’annunciare a sua volta in un post su Instagram il nuovo volto per la sua collezione primavera-estate 2015, afferma: “La storia di questa rossa meravigliosa è come quella di Cenerentola. Trovata mentre viveva in condizioni miserabili, salvata e nel giro di pochissimo tempo salita alla ribalta grazie al suo fantastico musino, alla sua personalità affascinante e al suo inimitabile senso dell’umorismo“.

La campagna pubblicitaria vede Toast posare indossando svariati occhiali da sole, sia da sola che in compagnia della stessa designer: molte sono le immagini in cui la Walker e la sua partner a quattro zampe appaiono insieme, con indosso lo stesso tipo di montatura. Inutile dire che la foto in cui Toast calza sul tartufo un paio di lenti tartarugate ha già fatto furore, come testimoniano i circa 5.000 likes che si è subito guadagnata.

Rischierebbe il carcere chi mangia carne di coniglio

Credit: animalidalmondo.pianetadonna.it

“Il coniglio come animale da salotto e da compagnia e non da mangiare al forno con le patate”. Questa è la base per la nuova proposta di legge di Michela Vittoria Brambilla, che fa leva su precisi dati statistici: il coniglio, dopo cani e gatti, è la scelta preferita degli italiani per un animale domestico.

La proposta di legge si affianca alla petizione promossa dalla Federazione Italiana Diritti degli Animali e l’Associazione Aaeconigli, che ha già raccolto più di 10mila firme.
“I conigli – ha sottolineato la deputata di Forza Italia- meritano le stesse tutele di tutti gli altri animali che vivono nelle nostre case o che comunque sono inseriti nel contesto familiare”. La proposta di legge prevede inoltre che chiunque “allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente o detenga, trasporti, ceda o riceva a qualunque titolo conigli al fine della macellazione, o commercializzi le loro carni rischia da quattro mesi a due anni di carcere e una multa fino a 5mila euro.

Ora, nel pieno rispetto per gli animali, e per chi ha fatto la scelta personale-etica di non mangiare carne, questa nuova proposta di legge fa infuriare il web.
Concordo con il fatto che non vorremo mai vedere animali “perennemente rinchiusi in minuscole gabbie, nutriti con alimenti così inadeguati da causarne la morte, costretti a lunghi viaggi in condizioni disumane per commercializzarli”, ma mangiarli o meno è una scelta personale. E mettere una multa e una sanzione detentiva per chi mangia carne di coniglio mi sembra un’esagerazione infinita.

(Non) è rassicurante toccare con mano le priorità dei nostri parlamentari, più interessati a proposte di legge del genere piuttosto che ai problemi che stanno mandando a rotoli l’Italia.

Gli animali Disney contro il commercio di pellicce (FOTO)

Credit photo: www.movieforkids.it

Furry Tale Gone Bad” è il titolo della nuova raccolta di immagini realizzata dall’artista mediorientale Saint Hoax con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico contro il commercio di pellicce.

Il destino degli animali cosiddetti “da pelliccia” è assolutamente crudele: vengono allevati in pessime condizioni – tenuti in gabbia, dove non riescono nemmeno a muoversi, o al freddo, perchè solo così il pelo può diventare più folto – e spesso arrivano a preferire l’automutilazione piuttosto che continuare una vita che in fondo vita proprio non è.
E se non sono loro stessi ad uccidersi, la morte li aspetta comunque. Per ottenere la pelliccia, infatti, vengono usate delle barre metalliche che, collegate ad una batteria per automobili, paralizzano gli animali per poi scuoiarli.

Fortunatamente, ogni anno, sono sempre di più le petizioni e le campagne che cercano di difendere i diritti degli animali. E questa campagna ne è un esempio: non sono mai abbastanza i modi per dire no alla violenza, di qualunque forma essa sia.

Per questa campagna “Furry Tale Gone Bad“, Saint Hoax ha realizzato alcune immagini che raffigurano i famosi animali dei cartoni Disney. Ma non come siamo abituati a vederli. Simba, Timon, Bambi e altri sono rappresentati con il faccino triste e molto abbattuto, quasi sanguinanti. Tutto questo perchè sono vittime di violenze di chi vuole fare di loro delle banali pellicce. I piccoli cuccioli sono disegnati scuoiati, seviziati e senza il loro bel manto.

Sotto ad ogni foto c’è una scritta: “Animals are beaten, electrocuted or even skinned alive for their fur. Boycott fur” ovvero “Gli animali vengono picchiati, fulminati o anche scuoiati vivi per la loro pelliccia. Boicotta le pellicce“. La scritta è molto forte e dovrebbe servire a fermare un’industria che è terza per portata mondiale, dietro a quella illegale della droga e delle armi.

E non è la prima volta che l’artista mediorientale utilizza i personaggi dei cartoni Disney come oggetti per le sue campagne di sensibilizzazione: già lo aveva fatto in “Princest Diaries” contro le violenze sessuali sui minori e in “Happy Never After” contro gli abusi sulle donne.

Cats, Categorized: tutte le razze dei gatti in un poster (FOTO)

credits photo: popchartlab.com

I nostri amici felini sono tutti bellissimi e non ci si può non innamorare di loro. Con quell’aria un po’ dolce e un po’ dittatoriale riescono a rapirci il cuore e a piegare la nostra volontà facendoci fare tutto ciò che vogliono. Non è difficile vedere un padrone di un gatto seduto per terra, se non proprio rotolarsi per terra, mentre parla con una vocina stupida. Insomma, avere un gatto ci rende matti, ma nel senso buono e l’amore che riceviamo in cambio è impagabile. Sarà per questo che tutti ne vogliono uno, ma decidere tra le varie razze può risultare complicato. Pelo lungo o pelo corto? Senza pelo? Tigrato o con il pelo da un unico colore? Possiamo aiutarci con ‘Cats, Categorized’, il poster che rappresenta tutte le razze.

credits photo: dailybest.it
credits photo: dailybest.it

‘Cats, Categorized’ è un poster minimale con le iconografie di Pop Charts Lab. La grafica è semplice, proprio come tutte le immagini create da Pop Charts Lab. Tramite una serie di collegamenti individua le razze maggiori e tutte le sottorazze di gatto esistenti al mondo. Possiamo, in questo modo, capire a quante altre razze è collegato il nostro amico felino. Partendo dal colore, quindi, e dal tipo di pelo si può capire la razza di ogni gatto che ci troviamo davanti. E ci sono proprio tutti, non manca nessuno.

Il poster è acquistabile dal sito di Pop Charts Lab per 29 dollari. Di certo sarà un pezzo di arredamento che non passerà inosservato e che gli ospiti si fermeranno ad ammirare, anche solo per capire di che razza è quel gatto intento a fissarli sulla soglia della porta.