martedì, 22 Ottobre 2024

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Notizie di attualità sul mondo degli animali, diritti e doveri per chi possiede un animale domestico, storie sugli amici a quattro zampe

Delfini delle Hawaii a rischio, dovrebbero essere più protetti

Credit: www.dante.trieste.gov.it

Ad Allison Altermanrf piace nuotare nell’oceano, per allenarsi vicino a casa sua e godere della realtà del vivere sulla grande isola delle Hawaii. Qualche volta a lei e al suo gruppo capita di nuotare con i delfini e sono pronti a giurare che sia una delle esperienze più belle al mondo.

Ma l’aumento di navi di turisti che approdano nelle vicinanze delle coste solo per vedere e fare il bagno con i delfini sta portando ad una brutta ritorsione sulla salute di questi ultimi, che stanno ricevendo veramente troppe attenzioni.
È ovviamente scontato dire che chiunque tiene questo sogno chiuso in cassetto, perché nuotare al fianco dei delfini – come si vedeva spesso nei film – è un desiderio che ognuno di noi ha espresso almeno una volta. Ma a quale costo?

Il momento dell’avvicinamento alla costa per i mammiferi d’acqua salata più famosi è un momento importante, in quanto coincide con il periodo della giornata dedicato al riposo. Questa abitudine, però, nel corso degli ultimi anni sta cambiando, a causa dell’elevato numero di turisti e bagnanti che li circonda per collezionare foto e video, nuocendo alla loro salute.

Per i delfini avvicinarsi al bagnasciuga è necessario al fine di recuperare tutte le energie spese per cacciare cibo e approvvigionamenti durante la notte. Non è qualcosa che può essere distratto dalle orde di curiosi che non si curano della loro salute, per questo la National Oceanic and Atmospheric Administration sta lavorando col proposito di creare un regolamento per proteggere i delfini e le loro abitudini.

Anche Claudia Merrill, co-proprietaria del Dolphin Discoveries in Kailua-Kona, ha dato il suo consenso all’integrazione di nuove regole e proibizioni che vietino la possibilità di nuotare nei luoghi frequentati dai delfini almeno per le ore del giorno che vanno dalla tarda mattinata alle prime ore del pomeriggio.
Anche i tour operator dovranno seguire i segnali riferiti al momento del riposo dei mammiferi marini.
La Merrill ha inoltre continuato affermando che si tratta di un’industria che dovrebbe essere sostenibile e che in realtà lo è a tutti gli effetti.

Il traffico di turisti sta veramente aumentando con conseguenze che potrebbero diventare drastiche da qui a non molto. Ricordiamo con rabbia e dispiacere il cucciolo di delfino morto a causa della pochezza delle persone intente a fotografarlo fuori dall’acqua.
Sono cose che non devono più succedere e non ci dilungheremo nel dire che la vita social sta facendo il resto.

La particolarità dei delfini per noi sta poi nel non capire quando effettivamente stiano risposando e quando no, perché a causa della necessità di respirare e tenersi a galla quindi, questi riposano solo metà del cervello alla volta, mantenendo le capacità motorie e spegnendo il resto, sembrando vispi e attivi quindi, quando in realtà così non è.

Le campagne e le iniziative portate avanti fin’ora sono state inutili se non distruttive, e nessuno si è mai occupato veramente del problema.
Ma ora è arrivato il momento di agire e di capire che un cambiamento nel ciclo vitale dei delfini e la mancanza di riposo per loro può creare impatti che andranno a ritorcersi su tutta la vita marina.

Cani o gatti? La tua preferenza rivela anche la tua personalità

Cani o gatti? La preferenza accordata agli uni o agli altri ha a che fare anche con i tratti della nostra personalità. Chi possiede un gatto tende a essere più creativo, avventuroso e ansioso; mentre chi possiede un cane sembra essere più estroverso, sicuro di sé e restio ai rischi.

Sono queste, in effetti, le differenze emerse da un nuovo interessante studio condotto presso l’Università della California, l’Università di Berkeley e la California State di East Bay. Ma i ricercatori non hanno scoperto solo questo: oltre ad aver individuato le diversità al livello di personalità, gli scienziati hanno rilevato anche qualcosa di davvero sorprendente a proposito dell’affetto nutrito dai padroni nei confronti dei loro amici a quattro zampe.

Nel corso dello studio, più di 1.000 padroni di animali domestici sono stati intervistati a proposito dei loro pelosi. Ai soggetti in esame è stato poi chiesto di fare delle valutazioni anche circa i tratti salienti della propria personalità, ivi incluse anche quelle che gli psicologi chiamano le “Grandi Cinque”: apertura mentale, estroversione, consapevolezza, piacevolezza e nevrosi.

I risultati? Ebbene, coloro che hanno dichiarato di provare maggiore affetto nei confronti del proprio cane o del proprio gatto si sono dimostrati essere anche i più nevrotici: “Il fatto che alti livelli di nevrosi siano stati associati all’affetto e all’attaccamento morboso per i propri animali domestici suggerisce che i padroni degli stessi hanno una sorta di dipendenza nei loro confronti – il che può anche essere positivo per gli animali in sé” asserisce il Dottor Mikel Delgado, a capo della ricerca condotta a Berkeley.

Perché questo dovrebbe essere un bene per i nostri amici a quattro zampe? Perché la nevrosi trasforma i padroni in genitori “ex machina”, capaci di notare immediatamente se il proprio animale è ammalato, ha fame o se semplicemente vuole essere coccolato. Ma per scoprire se tra questa nevrosi e una cura più minuziosa rispetto alle esigenze dei propri animali ci sia un nesso rilevante occorreranno ancora altre ricerche.

Volpi: gli animali più amorevoli del mondo (FOTO)

Credit: www.boredpanda.com

Le volpi, così come ci insegnano le favole, sono sempre state dipinte come animali spregevoli, furbi, subdoli, cattivi e feroci.
Tendenzialmente non si associa a loro nessun attributo positivo particolare se non quello – se proprio vogliamo vederci del buono – di saper manipolare e ingannare i personaggi e gli animali che entrano in contatto con loro.

Ma sono veramente così inavvicinabili questi esserini dal musetto dolce? Qualcuno se l’è mai chiesto?

Ebbene è arrivato il momento si sfatare il mito per cui nella nostra visione le volpi vengono associate a caratteristiche negative. A dimostrarlo la fotografa olandese Roeselien Raimond, che per San Valentino ha deciso di collaborare per un’intervista su Bored Panda a tal riguardo.

L’artista ha dichiarato non conoscere nessun altro animale disposto a passare così tanto tempo tra coccole e gesti affettuosi come la volpe selvatica, il cui secondo nome dovrebbe essere proprio Amore.

La Raimond ha seguito e fotografato questi piccoli pelosetti per un buon periodo, e questo l’ha portata a conoscere molto bene loro e le loro dimostrazioni di affetto, che vengono distribuite con un grande generosità e a seguito di ogni scusa plausibile, almeno per loro.

E così anche pulirsi a vicenda diventa un modo come un altro per prendersi cura del prossimo componente del branco. Madri e figli, padri e cugini, fratelli e sorelle, dentro al loro cerchio sembra di stare all’interno di una qualche comunità hippy, dove la pace e l’amore regnano sovrani.

Certo che le volpi sono le bestie più intelligenti del mondo animale, hanno capito che è l’amore a far girare il mondo e non la cattiveria. E allora perché tanti di noi ancora non l’hanno capito?
Sarà forse il caso di rimettere mano agli scritti e rivedere il ruolo della volpe all’interno della morale?

20 cose che non sapevate sui gatti

Credits: wikia.com

Sono tra gli animali domestici più belli e affascinanti di sempre, ma non appena crediamo di conoscerli, ecco che ci rendiamo conto di esserci sbagliati: i gatti sono probabilmente per natura tra le creature più misteriose a cui Madre Natura abbia dato vita. Ecco tutto quello che non sapevate su di loro.

1. Record di vecchiaia

I due gatti più vecchi del mondo sono vissuti, rispettivamente, 38 e 34 anni ed appartenevano allo stesso proprietario che gli dava da mangiare pancetta, uova, broccoli e… caffè. Hanno gusti strani i gatti ad Austin, in Texas, vero?

2. Locali

In Giappone e in Taiwan esistono dei Cat Café dove le persone pagano una cifra all’ora per giocare con i gatti lì presenti, mentre consumano i propri drink. Soltanto in Giappone se ne contano circa 150.

3. Galera

Una prigione dell’Indiana permette agli assassini che scontano la propria pena di adottare gatti nelle proprie celle. Gli incarcerati per omicidio, qui, sono circa il 70%.

4. Linguaggi alternativi

I gatti alzano la coda e mostrano il didietro per comunicarci che sono a loro agio con noi. E quando tra di loro si annusano i fianchi stanno dicendo: “Ehi, piacere“.

5. Nessuna dolcezza

I gatti sono i soli animali che non possono gustare i sapori dolci: una notizia che risale al 2005, quando fu annunciato che le papille gustative feline hanno subito delle mutazioni e non riescono a riconoscere le molecole ‘dolci’.

6. Dormire

I gatti trascorrono in media 2/3 della giornata dormendo (dalle 16 alle 20 ore al giorno): questo significa che un gatto di 9 anni è stato sveglio solo per 3 anni nel corso della sua intera vita.

7. Fosforescenze

Degli scienziati sud-coreani hanno creato dei gatti che brillano al buio: durante il giorno, appaiono come gatti normali, ma quando vengono esposti ai raggi ultra-violetti la loro pelle diventa rossa. Forse nessuno ha detto a questi signori che non siamo interessati a una lampada da notte, ma ad avere un amico a quattro zampe.

8. Miagolare

I gatti adulti miagolano solo per comunicare con gli esseri umani, raramente lo fanno rivolgendosi ad altri animali. Esattamente come i bimbi piccoli, ci danno un ‘allarme’, avvisandoci quando hanno fame o freddo, quando si sentono poco bene o quando si stanno annoiando.

9. Potenza vocale

I gatti arrivano a produrre oltre 100 suoni vocalici. I cani riescono a produrne solo 10.

10. Malattie mentali

Una ricerca recente sostiene che avere un gatto può aumentare le possibilità di sviluppare disturbi mentali e sollecitare atteggiamenti suicidi nelle donne: la ragione starebbe nella presenza di un parassita nella lettiera dei gatti, perciò non dimenticatevi mai di buttarla.

11. Sonni non tranquilli

I gatti si addormentano molto velocemente, ma si svegliano continuamente per controllare che l’ambiente in cui si trovano sia ancora sicuro. Nessun gatto dorme tranquillo, mai.

12. Erba gatta o erba e basta?

Gli effetti dell’erba gatta sui gatti sono simili a quelli che la marijuana o l’LSD hanno sugli esseri umani: la ‘fattanza’ di un gatto può durare dai 5 ai 10 minuti, dopo aver odorato o ingerito dell’erba gatta.

13. Possesso

I gatti dispongono di alcune ghiandole sul volto che secernono feromoni: quando ci si strofinano addosso, in realtà, ci stanno marcando come di loro proprietà.

14. Sgualdrine?

Le gatte femmine possono restare incinte di più di un maschio quando vanno in calore: è per questo motivo che i piccoli, spesso, presentano tanti colori e tratti differenti.

15. Fusa

Le fusa del gatto stimolano la guarigione: anche per questo i gatti fanno le fusa quando sono stressati o quando si fanno male. Si tratta di un mezzo di comunicazione utilizzato anche per dimostrare felicità e, nei piccoli appena nati, contribuisce a garantirne la sopravvivenza.

16. Pigrizia

I gatti sono gli unici animali, a parte gli esseri umani, che preferiscono che le cose gli vengano regalate piuttosto che guadagnarsele. E, in ogni caso, concepiscono gli umani come degli enormi gatti, pigri e troppo cresciuti.

17. Selvatici

I gatti sono considerati animali semi-addomesticati: ma in cuor loro resteranno sempre selvatici.

18. Grassoni

Circa il 54% dei gatti degli Stati Uniti sono obesi (e lo stesso vale anche per i cani): anche in Italia, però, in quanto a linea i gatti non sembrano da meno.

19. Strafottenza

Dei ricercatori giapponesi sono giunti alla conclusione che i gatti riconoscono, in effetti, la voce dei loro padroni: ciononostante, hanno anche capito che è meglio ignorarli quando questi li chiamano.

20. Cibi

La taurina, ingrediente di uso comune negli energy drink, è uno dei componenti principali dei cibi per gatti: senza di essa, i gatti perderebbero peli, denti e vista.