venerdì, 18 Ottobre 2024

Curiosità dal mondo

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Emicrania, cosa si prova davvero fisicamente? (FOTO)

Cropped image of business woman with headache over white background - copyspace

Cosa si prova davvero, fisicamente, quando si soffre di emicrania? È una domanda che ci siamo posti tutti, una volta nella vita. Questo perché, è bene ricordarlo, non si deve assolutamente confondere l’emicrania con il semplice mal di testa. Soffrire di emicrania vuol dire sentir pulsare la testa, ed è un dolore non comune a tutti. Ma, soprattutto, che ti lascia davvero con un martello nel cervello, un fastidio che arriva e non ti molla più per ore. E per giorni. Senza contare poi nausea, vomito e sensibilità alla luce e al rumore.

L’emicrania è una patologia neurologica cronica caratterizzata da ricorrenti cefalee, da moderate a gravi, spesso in associazione con una serie di sintomi del sistema nervoso autonomo. È stato stabilito, secondo una ricerca della Migraine Research Foundation, che circa il 18% delle donne e il 6% degli uomini soffrano di questa sindrome. Non un dato così irrilevante. E quasi il 90% di loro non è in grado di svolgere compiti regolari quando ha un attacco di emicrania.

Ma come ci si sente quando si soffre di emicrania? Ecco le risposte date dall’HuffPost, che ha chiesto aiuto alla sua comunità Facebook di dire la sua in merito.

“Mi fa sentire il cervello come fosse un panno strizzato”

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“Come se un chiodo fosse infilato con un martello sulla parte destra della mia testa, appena sopra la tempia”

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“Come se avessi un tamburo nella testa”

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“Come se il cervello si gonfiasse e tentasse di oltrepassare il cranio”

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[Credits: Huffington Post]

La miglior proposta di sempre (FOTO)

Maschietti, mi rivolgo a voi. Se non avete idee (originali, si fa per dire) per la proposta di matrimonio alla vostra fidanzata questo è un consiglio spassionato adatto a voi.

Avreste mai pensato che un semplice gioco da tavolo, come il Monopoli, potesse trasformarsi in un “mi vuoi sposare” degno di standing ovation? Questa, infatti, è stata l’idea di Justin Le Bon, un ragazzo che da già molto tempo aveva intenzione di sposare la propria fidanzata, Michal, ma aveva bisogno di un’idea super geniale per la proposta. Niente mazzi di fiori, cena elegante in un ristorante del centro o flash mob. Ha usato il gioco preferito di lei, il celebre Monopoli. Insieme all’amico Mark Becker, artigiano e designer, ha realizzato una super originale versione.

La miglior proposta di sempre (FOTO)

Il progetto prevedeva il rinnovo di una vecchia ghiacciaia, risalente ai primi del 1900, da cui Justin e Mark hanno realizzato un contenitore per una versione personalizzata del Monopoli. Le proprietà, per dirne una, avevano i nomi dei luoghi dove i due ragazzi sono cresciuti: il ristorante del loro primo appuntamento, la città della California dove amano andare in vacanza, e la casella Match.com, il sito di incontri che li ha fatti conoscere. Stesso discorso anche per le pedine, fatte di simboli importanti per la coppia. Le tessere sono state progettate da Justin con Excel. Anche i dadi sono stati creati appositamente: uno con tutti i numeri 3, l’altro con i numeri 4, per controllare il gioco.

Ha deciso di chiederla in sposa solo a Natale: la coppia ha iniziato a giocare, fino a quando la ragazza non è arrivata su “Imprevisti” che diceva: “Vuoi sposarmi? Se sì, avanza alla ‘Tassa di lusso'”. Ed è proprio in quella casella che c’era l’anello di diamanti.

Se i personaggi Disney cambiassero sesso? (FOTO)

Se i personaggi Disney seguissero la teoria Gender e tutte le polemiche che in questi mesi si stanno moltiplicando sempre più, allora avremmo un mondo, quello dei classici e dei cartoni animati, completamente diverso da quello a cui siamo stati abituati fin da piccoli e che porteremo sempre in testa. Un mondo fatto di Principi e Principesse, di streghe (donne) cattive, di cavalieri ed eroi a cavallo (uomini), di fate (donne) turchine, di capelli lunghi e fluenti, trucco e scarpette di cristallo (donne) e spade e combattimenti (uomini). Insomma, una semplice e abbastanza chiara divisione tra “maschio” e “femmina”, che verrebbe completamente rivoluzionata.

Se i personaggi Disney cambiassero sesso? (FOTO)

Un digital artist canadese ha deciso di cambiare alcuni personaggi classici Disney. Divertendosi un po’ con gli stereotipi di genere. Ha invertito capigliatura e tratti somatici, reso “virili” le principesse e “aggraziate” i maschietti. Si chiama Sakimi Chan e i suoi disegni stanno spopolando sul web.

Cosa sarebbe “La Bella e la Bestia” con l’inversione dei sessi? E “La Carica dei 101”, “La Sirenetta”?

Ecco altre immagini, per capirci davvero qualcosa:

Ed ecco altri esempi, in chiave classica e moderna, della teoria del gender applicata a tutti i personaggi Disney più amati dal pubblico di grandi e piccini:

[Credits: lettherebedoodles su tumblr]

La nuova App che ti accompagna a casa di notte

Un’App che non ti lascia da solo, mai, soprattutto quando devi tornare a casa, di notte. E ti fa compagnia fino alla destinazione.

A quanti sarà capitato di dover fare una strada buia e pericolosa per tornare a casa? Quando si è soli, senza nessuno, perchè tutti gli altri son già andati via? Niente più sguardi preoccupati intorno a sè, niente più ansia e paura di essere seguito da chissà quale malvivente. Adesso tutto questo finirà, grazie a Companion, un’applicazione che consente ad amici e parenti di accompagnarti “virtualmente” fino a casa e di monitorare il tragitto di ritorno, grazie ad una mappa interattiva.

La nuova App che ti accompagna a casa di notte

L’App è l’idea geniale di cinque studenti dell’Università del Michigan e permette agli utenti di richiedere la compagnia di un amico o un familiare per ricevere aiuto nel viaggio di rientro a casa, la notte: funziona in maniera molto semplice, tramite la mappa Gps online.

Ma il bello è che per l’amico o familiare non è obbligatoria l’installazione dell’App, che è comunque disponibile per tutti sia per Android che per iOS. E se non dovessero esserci “compagni” disponibili in quel momento, allora è possibile fare richieste d’aiuto ad altri contatti sulla rubrica.

Tutti quelli che verranno contattati riceveranno un sms con un collegamento ipertestuale di rimando ad una pagina web con una mappa interattiva, in cui viene mostrata la posizione esatta dell’utente che ha chiesto aiuto, in cammino verso la sua destinazione finale. L’applicazione è inoltre in grado di rilevare qualsiasi cambiamento di rotta, difficoltà durante il tragitto, ostacoli o movimenti inusuali del telefono. Ecco perchè poi chiede anche all’utente se sia tutto ok. Se sì, premerà un pulsante di conferma sull’App entro 15 secondi. Altrimenti il segnale è di emergenza in corso e l’applicazione trasforma il telefono dell’utente in un sistema personale di allarme che sarà in grado di emettere suoni per spaventare o attirare l’attenzione di chiunque intorno a sè e dare la possibilità di chiamare immediatamente la polizia.

“Un sacco di persone ha fatto il download dell’app, anche al di fuori degli Stati Uniti. Da quando abbiamo lanciato l’applicazione Companion, abbiamo avuto diversi contatti da paesi come il Regno Unito, il Belgio, la Francia e la Norvegia”, ha commentato Lexie Ernst, cofondatore della App.