sabato, 27 Aprile 2024

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Elisabetta II fa arrestare il maggiordomo ladro


Avete presente quando si dice che è colpa del maggiordomo? Stavolta è vero, ma lui non è un maggiordomo qualsiasi: è un dipendente di sua maestà la regina Elisabetta II.
Curiosi?

Chi è il maggiordomo ladro di Elisabetta II?

Si chiama Adamo Canto ha 37 anni, inglese nato e cresciuto a Scarborough, North Yorkshire, e lavorava, o meglio rubava, a corte.

Canto era un impiegato a Buckingham Palace, a Londra, sin dal 2015: prima nelle cucine, poi al catering. Nel 2019 causa pandemia il suo ruolo è cambiato ed è stato affidato al settore pulizie avendo così libero accesso alle aree più private del palazzo. Ha deciso dunque di arricchirsi alle spalle dei reali, ha rubato:
• il cellulare pieghevole Samsung del Principe Andrea
• l’album con le foto ufficiali della visita di Donald Trump a Buckingham Palace nel 2019
• orologi ufficiali di Buckingham Palace
• pigiami di seta
• medaglie onorarie della Regina Elisabettac
• cofanetti preziosi
• fotografie autografate del Principe William e di sua moglie
E molto altro, circa 77 oggetti in totale.
Valore complessivo della refurtiva: 110mila euro anche se lui ha venduto, o meglio svenduto tutto per molto meno. Metteva gli oggetti all’asta su ebay.

Elisabetta II fa arrestare il maggiordomo ladro

A scoprire il ladro è stato il vice ammiraglio Tony Johnstone-Burt che ha notato l’assenza della medaglia che avrebbe dovuto indossare per il Queen’s Trooping the Colour.

Per il suo avvocato, Canto è stato “un ingenuo” perché ha venduto tutto su ebay usando i suoi veri dati. Lui si è dichiarato colpevole ma sinora ha restituito soltanto circa 5mila euro in denaro.

La regina è rimasta scioccata, alcuni degli oggetti rubati per lei avevano un valore affettivo non calcolabile in denaro.
Attualmente Adamo è condannato a 8 mesi di carcere.

Brasile. Il principe Harry si commuove ricordando la madre

Credit: gossipblog.it

Il volo con direzione Sud America per il viaggio ufficiale del principe Harry è atterrato qualche giorno fa in Brasile, dove il secondogenito del principe Carlo non ha però assistito con costanza alle partite dei Mondiali, ma è stato più impegnato in incontri di natura benefica, con bambini piccoli, che spesso – e purtroppo – vivono in condizioni disagiate.

E proprio durante uno di questi incontri, precisamente nella giornata di mercoledì, che il viaggio del principe Harry ha preso una svolta particolare.
La testa calda della casa reale inglese aveva chiesto di poter fare una visita alla comunità ACER, che aiuta a San Paolo i bambini locali svantaggiati, e più in particolare quelli abbandonati dai genitori o rimasti orfani.
All’interno di questa comunità Harry ha incontrato molti bambini, con le loro storie e i loro occhi tristi, ma due sorelline hanno particolarmente catturato l’attenzione del principe.

Si tratta di Karina, 8 anni, e Carolina, 9, che sono rimaste sole perché il loro padre è in prigione e la loro madre è stata assassinata all’età di 24 anni.
Tutto questo ha riportato alla mente del giovane reale i ricordi della morte della madre. Era l’agosto del 1997 quando, a Parigi, Lady Diana scomparve in un tragico incidente stradale, lasciando orfani di madre i due figli.

Il principe Harry a quell’epoca aveva solo 12 anni e per questo, nonostante le innegabili condizioni più adagiate in cui è cresciuto, comprende pienamente i sentimenti e il dolore delle due sorelline che ha conosciuto, lui stesso le ha vissute sulla propria pelle.

Ai giornalisti, che dicono di averlo visto piangere, il principe Harry ha rivelato: “I was completely overwhelmed and shocked. There are two little girls —I’m quite emotional— just looking at them. I wanted to talk about my own experiences, but there is no point because it is just so far removed”. Continua così: “The bravery of them looking at me, smiling at me… I wanted to use my own experiences in a very small way, to try to give them a bit of understanding about the fact, [that I saw what they] are going through”.

[Credit: Vanityfair.UK]

Mossa diplomatica di Carlo III: i Sussex invitati, ma lui è furioso


Alla fine Carlo III pare compirà una manovra molto diplomatica: i Sussex, pare, riceveranno l’invito all’incoronazione. Anche se tutti danno per certa questa notizia, ci sono due cose fondamentali che possono ancora ribaltare la situazione: il libro di Harry ed un possibile rifiuto dei Sussex.

Infatti è trapelata la notizia che il re molto probabilmente li inviterà, non che loro abbiano intenzione di accettare.
Il documentario è stato l’ennesimo schiaffo alla famiglia reale e il re è furioso, anche se per non scalfire quel poco di popolarità che gli resta dovrà mandare giù il rospo.

Carlo III furioso ingoia il rospo e invita i Sussex alla cerimonia

Abile mossa diplomatica quella di Carlo III perfettamente in linea con la filosofia dei reali: mai dare spiegazioni, mai reagire (“never complain, never explain”).
Se tutto il mondo si aspettava che i Sussex fossero tagliati fuori dall’incoronazione, ecco la sorpresa del re.
Harry e Meghan ci hanno dato dentro con Netflix, buttando fango a più non posso sui reali e pare che Carlo sia furioso per questo.

Sarebbe comprensibile se decidesse di escluderli, ma non è ciò che ci si aspetta da lui. Per salvare la faccia di non essere quello che metterà la parola fine, Carlo inviterà i Sussex.
L’invito non è stato ancora inviato e c’è chi parla di “invito con riserva”. Sebbene al re sia stato consigliato di non escluderli, lui starebbe aspettando “Spare” la biografia del figlio.

Carlo III toglierà i titoli ad Harry e Meghan?

I maligni sostengono che Carlo III non ha ancora inviato l’invito perché prima vuole leggere il libro del figlio, solo dopo deciderà il da farsi.

Un’altra ipotesi contemplata è che i Sussex saranno invitati a palazzo, e per l’occasione privati dei loro titoli, come da richiesta del Parlamento. Se in passato loro avevano fatto che il titolo non gli interessava, ora potrebbero prenderla molto male anche perché i titoli verrebbero tolti anche ai bambini.
Certo è che dopo tutto quello che hanno detto, sarebbe coerente da parte loro rifiutare l’invito con il re e darci davvero un taglio con quella famiglia reale che loro tanto odiano. E invece cosa non si fa per i soldi.

Meghan Markle: tutti i retroscena del podcast

Ormai Meghan Markle è un appuntamento fisso, ogni tre per due c’è qualcosa da scrivere su di lei.

Finalmente habemus podcast, uno dei tanti progetti che lei ha sbandierato al mondo e di cui poi non si è più avuto notizia.

Ma chi ha sganciato i soldoni non si è fatto infinocchiare e le ha ricordato che c’è un contratto di mezzo.

Quindi martedì è comparso su Spotify il debutto di Archetypes. Curiosi?

Meghan Markle racconta tutta la verità sul suo spavento in Africa

Meghan Markle ha fatto finalmente uscire la prima puntata di Archetypes, dove parla di maternità con Serena Williams, sua grande amica.

Durante la puntata Meghan ha svelato un episodio inedito di paura, vissuto da lei e dal marito.

Nel 2019, i Sussex erano in visita in Africa: “Archie aveva quattro mesi e mezzo. E nel momento in cui siamo atterrati, abbiamo dovuto lasciarlo in questa unità abitativa in cui ci avevano ospitato” loro si sono allontanati per impegni lasciandolo con la tata. Al termine dell’evento scoprono che aveva preso fuoco la stanza dove dove dormire il loro figlioletto.

“Saliamo in macchina e dicono: ‘C’è stato un incendio alla residenza’. Cosa? C’è stato un incendio nella stanza del bambino. Che cosa?”. In pratica la stufa nella stanza del bambino aveva preso fuoco, ma Archie non era lì perché la tata Lauren, lo aveva portato con sé al piano di sotto per prepararsi uno spuntino.

Meghan Markle pugnala di nuovo alle spalle i reali

E anche stavolta c’è passata di mezzo la royal family. Meghan Markle avrebbe voluto sospendere gli impegni, dopo lo spavento di aver potuto perdere il figlio in un incendio. Ed invece nulla, gli impegni dovevano proseguire come se nulla fosse. Zero comprensione.

Meghan ha lasciato sott’intendere che nemmeno in quella occasione i reali si sono dimostrati comprensivi.

Questo episodio sembrerebbe spiegare anche l’apprensione di Harry nel lasciare i bimbi con la tata, cosa che lui evita molto volentieri.