mercoledì, 1 Maggio 2024

Ma cosa mangi?

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Gli alimenti non hanno più segreti: nella rubrica Ma cosa mangi la dott.ssa Fernanda Scala vi aiuta a scoprire cosa mangiate realmente

Castagne: che passione

Credits photo: www.bolzano-vigneti-dolomiti.com

La castagna è un alimento ricchissimo di nutrienti quali carboidrati complessi, proteine, sali minerali, vitamine, fibre e grassi.
Estremamente versatili, sono tante le modalità con cui possono essere consumate: fresche, essiccate, bollite o arrostite, riempiono di calore e di note aromatiche le nostre case.
Ma fanno ingrassare?

Valori nutrizionali

Dal punto di vista calorico mentre le castagne arrostite apportano circa 193kcal per 100gr di prodotto, in quelle lessate o cotte al vapore le calorie scendono a 120kcal per 100gr di prodotto, a causa della riduzione della quota di carboidrati in seguito alla lessatura.

In generale è un alimento estremamente digeribile, dal buon contenuto vitaminico, principalmente vitamina B12, di sali minerali, principalmente sodio, potassio, calcio e magnesio, nonché rappresentano un’ottima fonte di acido folico (vitamina B9).
Proprio per questo motivo possono essere un’ottima fonte per le donne in gravidanza, per le quali si raccomanda sempre un giusto apporto in acido folico fondamentale al fine di prevenire possibili malformazioni fetali, o nei soggetti anemici o eccessivamente magri.

L’elevato contenuto di carboidrati complessi, caratteristica che rende il loro valore nutritivo molto simile ai cereali, fanno delle castagne un alimento dal cospicuo contenuto calorico ed energetico, motivo per cui il loro consumo deve essere comunque moderato, soprattutto da chi segue una dieta ipocalorica.
Niente castagne per chi è a dieta? Non del tutto, l’importante è evitare di consumarle in associazione ad altri carboidrati, quali pane e pasta, scegliendo invece associazioni proteiche che permettano di equilibrare in maniera corretta la totalità dei nutrienti forniti.

Il loro consumo è invece indicato nei soggetti che praticano un’intensa attività sportiva.
Infatti essendo ricche in carboidrati complessi, che in seguito alla cottura verranno trasformati in zuccheri semplici, rappresentano un’ottima fonte energetica da utilizzare durante lo sforzo muscolare.

Proprietà benefiche

Data l’elevata quantità in sali minerali e vitamine, consumare castagne può rappresentare un rimedio naturale per combattere stress, stanchezza ed inappetenza.

Allo stesso modo la presenza di fibre e di un elevato contenuto in acqua favorisce l’attività intestinale, riequilibra la flora batterica e contribuisce a ridurre l’assorbimento dei grassi a livello intestinale.

Nei soggetti che mostrano invece un’intolleranza al glutine, l’utilizzo di farina di castagna può rappresentare una valida alternativa nella preparazione di minestre, pane, pizza e dolci, data l’assenza di glutine.

Il loro consumo è sconsigliato invece nei soggetti affetti da colite, gastrite e disturbi dell’apparato digerente, nonché nei soggetti diabetici dato il loro elevato indice glicemico.

Ma non solo il frutto è prezioso, anche le sue foglie possiedono proprietà interessanti.
In particolare queste sono ricche in tannini, sostanze polifenoliche, in grado di esercitare un’azione antinfiammatoria, antibatterica, antiossidante, astringente ed antidiarroica. Infusi e decotti a base di foglie di castagno vengono utilizzati in caso di bronchite, raffreddore, diarrea, infiammazioni del cavo oro-faringeo proprio grazie alla naturale azione sedativa, antinfiammatoria ed antispasmodica.

Una buona alimentazione è amica della salute.

Dieta: non esistono più scuse

Credits photo: www.radianceproject.nz

Quando è necessario perdere qualche chilo di troppo, oppure se già si segue un percorso alimentare controllato, sono tante le scuse utilizzate per giustificare gli sgarri alimentari commessi. Ecco le più diffuse.

I miei figli non mangiano le merendine che compro per loro e quindi le devo consumare io

Spesso capita che si cerchi di giustificare gli sgarri alimentari commessi ponendo l’attenzione sull’ambiente familiare, ed in particolare sui bambini, per i quali si tende a riempire le dispense di merendine, cioccolato, dolci, patatine e snack salati.
Se stiamo seguendo un regime alimentare controllato, questi cibi sicuramente non contribuiscono a farci raggiungere l’obiettivo presupposto.
Dall’altra parte invece,con la determinazione e l’assunzione di coscienza che ci ha portato ad intraprendere un percorso volto al dimagrimento, questi non dovrebbero assolutamente rappresentare una tentazione.

Se poi veramente, tutti questi alimenti non sono neanche richiesti dai nostri figli tanto da essere “costretti” a mangiarli pur di consumarli, perché continuare a riempire la dispensa? Inoltre, per quanto riguarda i bambini, assistiamo ormai a fenomeni di obesità sempre più diffusi, dovuti principalmente alla qualità del cibo che arriva nelle nostre case.
Una scelta oculata degli alimenti da acquistare non solo farà bene alla nostra dieta, ma anche alla salute dei nostri figli.

La scusa più utilizzata dalle donne: era quel determinato periodo del mese e non riuscivo a resistere

Il ciclo mestruale può comportare una serie di disturbi affatto piacevoli, tra cui una voglia irrefrenabile e incontrollata di mangiare, di letteralmente “divorare” ingenti quantità di cibo, soprattutto dolci, mandando in fumo qualsiasi tentativo di seguire la dieta.
In realtà dovremmo considerare che tutti i cibi da cui ci si lascia tentare durante questo periodo, possono contribuire ad aumentare i disturbi fisici collegati a questa fase.
Infatti un eccessivo consumo di alimenti salati e dolci (come il cioccolato) contribuiscono ad aumentare lo stato di ritenzione idrica ed edema diffuso facendo aumentare la sensazione di gonfiore.
Non riusciamo a resistere agli attacchi di fame? Scegliamo alimenti sani, come cereali integrali, yogurt, frutta fresca, che non solo non metteranno a dura prova la nostra dieta, ma soprattutto aiuteranno ad alleviare i disturbi osservati.

Sono intollerante/allergico a qualche alimento per questo non perdo peso

Negli ultimi anni ci si nasconde sempre di più dietro la convinzione che eventuali intolleranze o allergie nei confronti di determinati aliment,i siano la causa principale per la quale non si riesce a perdere peso.

In realtà il meccanismo alla base di un’intolleranza o di un’allergia alimentare è ben diverso, dove gli effetti osservati non saranno rappresentati da un aumento della massa grassa.
Nel caso delle allergie alimentari si osserverà una reazione di difesa, da parte del sistema immunitario, in seguito all’assunzione di specifici alimenti che, normalmente, possono risultare innocui e tollerati dalla maggior parte della popolazione.
Questi alimenti, riconosciuti dall’organismo come sostanze estranee e pericolose, produrranno una risposta anticorpale specifica, con relativo rilascio di istamina, volta a neutralizzare la sostanza introdotta. Gonfiore, prurito, rossore, bollicine, difficoltà respiratoria, vomito, coliche: questi i sintomi più diffusi di un’allergia.

Se invece ci troviamo di fronte ad un’intolleranza alimentare, non avremo una risposta da parte del sistema immunitario, ma il coinvolgimento di un metabolismo specifico.
Sebbene la sintomatologia possa essere simile ad un’allergia, in questo caso il soggetto non riuscirà a digerire/metabolizzare in maniera corretta un alimento o un suo componente, come si osserva nel caso dell’intolleranza al lattosio in cui si osserva un deficit enzimatico che non permette di digerire e scomporre lo zucchero del latte (il lattosio).

Mangio spesso fuori casa e non riesco a seguire la dieta

Se non si riesce a seguire una dieta si tende sempre di più a giustificarsi ponendo l’accento sulle proprie abitudini, personali e/o lavorative, nonché sulla propria vita sociale.

In realtà, anche se siamo spesso fuori casa o se abbiamo una vita sociale molto intensa, è possibile ugualmente cercare di seguire un regime alimentare controllato.
Partendo infatti dalla considerazione che non si è mai “obbligati” a consumare un pasto completo, sia che ci troviamo al ristorante sia a casa di amici e parenti, imparare a capire quanto e cosa mangiare per restare in forma è di fondamentale importanza per mantenere anche un determinato stato di salute.

Inoltre se si è arrivati ad iniziare un percorso alimentare con convinzione e consapevolezza, allora non sembrerà poco cortese rinunciare a qualcosa, ridurre le porzioni, fermare nonni e parenti che continuano a riempirci il piatto o scegliere semplicemente una preparazione più leggera.
Del resto siete a dieta perché volete sentirvi meglio o migliorare il vostro aspetto fisico, e quindi non è necessario utilizzare scuse, rinunciare alla propria vista sociale o sentirsi a disagio.

Una buona alimentazione è amica della salute.

Sugar smart: la nuova app inglese che ti dice quanto zucchero c’è nel cibo

Credits photo: www.publichealthmatters.blog.gov.uk

Sugar Smart è la nuova applicazione che è stata sviluppata dalla Public Health England, agenzia del Ministero della Salute inglese, che si pone come obiettivo quello di frenare l’obesità infantile in Gran Bretagna, aumentando il controllo e la conoscenza da parte dei genitori di quanto zucchero è presente nei cibi che acquistano.

I genitori infatti, attraverso un semplice e veloce gesto, potranno compiere delle scelte alimentari più sane e consapevoli per i loro bambini.

Solide evidenze scientifiche dimostrano infatti come lo zucchero sia associato all’incremento del peso corporeo e all’obesità sia nei bambini che negli adulti, favorendo inoltre la comparsa del diabete, di problemi cardiovascolari e condizioni morbose a livello epatico.

Oggi infatti lo zucchero rappresenta forse il “nemico” peggiore per il benessere rispetto anche ai tanto temuti grassi.

Come funziona Sugar Smart

L’applicazione può essere scaricata in maniera gratuita sul proprio cellulare e funziona attraverso la semplice scansione del codice a barra di un prodotto.
In questo modo sarà possibile conoscere immediatamente quanto zucchero, rappresentato in grammi o in zollette, è presente all’interno di uno specifico alimento.

Attualmente sono stati catalogati oltre ottanta duemila prodotti, le cui informazioni aggiornate continuamente.

Un servizio estremamente utile che segue le linee guida definite nel 2015 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e che raccomanda di ridurre la quantità di zucchero consumato nella dieta giornaliera a meno del 10% dell’energia totale.

L’applicazione inglese permette inoltre di identificare anche quella quota di “zucchero nascosto” presente all’interno degli alimenti trasformati e spesso non identificati come alimenti “dolci”, così come riporta delle indicazioni alimentari su quanto zucchero, a seconda della fascia d’età, andrebbe consumato giornalmente.

La stessa funzione si trova anche nell’applicazione australiana FoodSwitch, sviluppata dal George Institute for Global Health, in grado di identificare non solo gli zuccheri ma anche il sale, i grassi, il glutine, gli additivi i coloranti, gli allergeni ed i conservanti.

Uno strumento utile che però potrebbe non essere sufficiente per risolvere il problema visto che le stesse informazioni sono già riportate nelle etichette nutrizionali dei prodotti.
Allo stesso modo però visualizzarle in un modo più immediato, come quello fornito da Sugar Smart, potrebbe fornire un concreto aiuto a tutte le persone per iniziare ad orientarsi verso scelte alimentari più salutari.

Purtroppo per il momento l’applicazione è disponibile solo in Gran Bretagna, ma sarebbe estremamente utile anche qui in Italia dove l’eccessivo consumo di cibi ricchi in zuccheri, sta diventando critica.

Un’applicazione semplice ed immediata che potrebbe rappresentare un ulteriore strumento per aiutare ragazzi, adulti e genitori a comprendere veramente quanto zucchero è presente, anche in forma nascosta, all’interno degli alimenti che vengono consumati giornalmente.

Una buona alimentazione è amica della salute.

Come controllare il senso di fame

Credits photo: www.it.anygator.com

Senso di fame, nervosismo e golosità sono i motivi principali che, con l’andare del tempo, fanno aumentare di peso senza rendersi conto.
Spesso infatti chi ha questo problema non si rende conto il motivo per cui inizia a prendere peso non avendo la percezione di quanto mangia, e soprattutto della qualità del cibo che consuma.

Riuscire a controllare, la fame nervosa o semplicemente la golosità è possibile grazie a qualche piccolo trucco.

Imparare a mangiare lentamente

Almeno 15 minuti, questo é il tempo consigliato per consumare un pasto. Sedersi a tavola, masticare lentamente ed impiegare almeno 15 minuti a tavola aiuta a controllare il senso di fame ed a sentirsi sazi. Chi mangia in piedi, correndo, o mastica velocemente, durante la giornata avvertirà la sensazione di “non aver mangiato” e sarà maggiormente tentato a consumare frequentemente qualche alimento.
Inoltre mangiare lentamente non solo aiuta a mantenerci in forma senza aumentare di peso, ma favorisce anche i processi digestivi.

Mai saltare gli spuntini

Mangiare poco e spesso, scegliendo alimenti sani e poveri in grassi, aiuta a tenere sotto controllo il senso di fame. Non saltare i famosi spuntini é quindi fondamentale per non arrivare troppo affamati al pasto successivo.
Impariamo a scegliere prodotti dalla buona quota proteica e ricchi in fibre, nutrienti che aiutano a conferire un buon senso di sazietà. Via libera quindi a frutta, verdura, yogurt e centrifugati.
Attenzione invece agli alimenti ricchi in zuccheri, come i prodotti da forno.
Questi infatti, sebbene forniscano un senso di appagamento della fame immediato, dopo circa un ora dalla loro assunzione faranno riapparire nuovamente il senso di fame a causa della notevole produzione di insulina indotta in seguito al loro consumo.

Via libera all’acqua

L’acqua, oltre a giocare un ruolo di fondamentale importanza nel mantenimento della forma fisica considerando che la nostra massa magra, i muscoli, sono composti principalmente da questa, può aiutare a contrastare il senso di fame. Infatti se lo stomaco si riempie di acqua non invierà più lo stimolo della fame al nostro organismo, in quanto si avrà la sensazione di avere lo stomaco pieno.

Svolgere attività fisica

L’attività fisica può essere un’ottima soluzione per tutti coloro che mangiano fuori pasto soprattutto per noia o nervosismo.
Infatti oltre a contribuire ad accelerare il metabolismo, l’attività fisica permette di distrarsi evitando di trascorrere troppo tempo inoccupati, magari sul divano con un occhio rivolto alla dispensa.

Preferire i prodotti integrali a quelli raffinati

Se non si soffre di colite, diverticolite, stati clinici specifici a carico del sistema intestinale o sensibilità ai metalli pesanti, preferire il prodotto integrale a quello raffinato rappresenta un’ottima scelta per tenere sotto controllo il senso di fame.
Grazie infatti ad un contenuto superiore in fibre, i prodotti integrali forniscono un senso di sazietà più prolungato rispetto a quelli raffinati.
Inoltre oltre a tenere a bada la fame, aiutano a ridurre l’assorbimento dei grassi, migliorando anche il benessere della flora batterica.

Una buona alimentazione è amica della salute.