mercoledì, 15 Gennaio 2025

Ma cosa mangi?

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Gli alimenti non hanno più segreti: nella rubrica Ma cosa mangi la dott.ssa Fernanda Scala vi aiuta a scoprire cosa mangiate realmente

Dieta Plank: meno chili, tante restrizioni

Credits photo: www.filippo-ongaro.it

La dieta Plank (o Planck) promette di dimagrire in tempi record, tanto da essere definita dieta “lampo” grazie ai suoi ben -9kg in 14gg.

I risultati promessi sono certi perché la dieta, ferrea i primi giorni, elimina quasi del tutto carboidrati e fibre puntando molto sulle proteine.

Si tratta infatti di un regime ipocalorico, iperproteico ed estremamente restrittivo, che non deve essere seguito per più di due settimane in quanto può provocare gravi squilibri e danni alla salute.

Come funziona

Essendo una dieta iperproteica, la dieta Plank apporta un’elevata quantità di proteine, specialmente di origine animale, superiori alle raccomandazioni internazionali per una sana e corretta alimentazione, sia a pranzo che a cena.

Gli zuccheri complessi infatti, che in una dieta giornaliera equilibrata dovrebbero rappresentare il 45% delle calorie introdotte, sono estremamente ridotti, a volte completamente assenti.

Allo stesso tempo la dieta Plank riduce o elimina drasticamente alcuni nutrienti dalla dieta giornaliera come l’olio, mentre non si fa alcun riferimento alle porzioni e alle grammature degli alimenti.

Infine, non è previsto alcun protocollo di attività fisica motoria associato alla dieta.

Come anticipato la dieta Plank non prevede zucchero, motivo per cui questo regime è adatto solo per brevi periodi, mentre lascia ampio spazio alle proteine.
Si infatti a carni rosse, uova sode, carni bianchi e pesce accompagnati da verdure rigorosamente condite unicamente da succo di limone.
No invece ad olio, sughi e salse di accompagnamento, mentre le verdure si limitano a insalata, spinaci, pomodori e carote.

Per quanto riguarda le metodologie di cottura, per tutti gli alimenti andranno preferite le cotture al vapore o alla griglia.
Inoltre non sono previste merende o spuntini.

A differenza di altre diete al termine dei 14 giorni non è necessario un programma di mantenimento in quanto il peso raggiunto, a detta del metodo e di qualche testimonianza contrastante, dovrebbe mantenersi per circa due anni.

Il parere dell’esperto

Una dieta equilibrata dal punto di vista nutrizionale non permette certo di perdere 9 kg in 14 giorni, e soprattutto prende in considerazioni parametri fondamentali sia sullo stato di salute che sullo stato nutrizionale del soggetto.

Per seguire infatti questa dieta così drastica non bisogna avere alcun tipo di disturbo metabolico in quanto è una dieta fortemente sbilanciata che potrebbe peggiorare condizioni morbose già preesistenti quali diabete, anemia, patologie renali, ipercolesterolemie, cardiopatie.

Più che una dieta rapida appare essere estremamente aggressiva, che oltre al rapido dimagrimento può comportare condizioni cliniche gravi per la nostra salute come la chetoacidosi, la disidratazione, la carenza nutrizionale di sali minerali e vitamine, l’alterazione del sonno, una tendenze all’ipoglicemia, astenia, debolezza, complicazioni a livello epatico e renale.

Quindi il consiglio più importante resta solo uno. Prima di intraprendere una scelta che contempli il cambiamento della nostra dieta giornaliera, è fondamentale consultare uno specialista, medico o biologo nutrizionista, che saprà definire in maniera equilibrata un percorso alimentare idoneo alla condizione clinica ed alle esigenze nutrizionali del soggetto.

Una buona alimentazione è amica della salute.

Come tornare in forma per l’estate: ecco qualche semplice consiglio

Credits photo: www.tantasalute.it

Estate: è arrivato il momento più temuto dell’anno che ci mette di fronte alla prova costume.

Sicuramente arrivare all’ultimo minuto con tanti chili da perdere dopo aver trascorso tutto l’inverno seguendo un’alimentazione inadeguata ed una completa inattività fisica non facilitano la situazione.

Impostare una corretta alimentazione tutto l’anno è certamente la scelta migliore per assicurarci un corretto stato di salute ed una buona forma fisica.

Inoltre è proprio durante questo periodo che iniziano a comparire metodi miracolosi, programmi di dimagrimento ultra rapidi, prodotti ultra modellanti. Bene, se vi trovate di fronte ad una di queste situazioni dovete fare solo una cosa: diffidare.

Invece di sperare nel dimagrimento miracoloso ed ultrarapido, possiamo iniziare a seguire qualche semplice consiglio che, per chi si trova in una condizione di leggero sovrappeso, può rappresentare un ottimo modo per tornare in forma, mentre per chi necessità di interventi più lunghi è comunque un ottimo modo per iniziare a migliorare il proprio stato di salute, la propria forma fisica ed il proprio stile di vita.

Evitare i digiuni

Sfatiamo il mito del digiuno come soluzione per dimagrire. Saltare i pasti fa ingrassare.

Uno studio condotto dalla Ohio State University pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry ha dimostrato che quest’abitudine non solo fa aumentare di peso, ma può anche provocare patologie metaboliche come il diabete di tipo 2.
Inoltre, il digiuno rallenta il metabolismo, predispone alla perdita di massa metabolicamente attiva, la massa magra, e all’aumento di quella metabolicamente inattiva, la massa grassa.

Evitare la colazione, il pranzo o la cena può indurre infatti l’organismo ad immagazzinare più grasso, come riserva energetica, predisponendo maggiormente all’aumento del peso corporeo ed a stati clinici morbosi.

Si invece a piccoli pasti ripetuti, regolari e ben bilanciati in base alle specifiche esigenze nutrizionali durante la giornata.

Attività fisica

Attività fisica e corretta alimentazione sono fondamentali per assicurarsi un corretto stato di salute ed un adeguato peso corporeo.

Lasciamo a casa la pigrizia ed approfittiamo delle belle giornate per praticare almeno 30 minuti di attività fisica al giorno. Benissimo infatti le attività condotte all’area parta, come una passeggiata a passo sostenuto o un giro in bicicletta.

L’attività fisica infatti non solo aiuta a ridurre il peso corporeo, ma riduce anche lo stress, migliora la pressione, il tono muscolare, l’attività cardiaca, riduce i livelli di colesterolo migliorando la quantità di colesterolo buono (HDL).

Scegliete quella che vi piace di più, idonea al vostro stato di salute, e se proprio siete pigri allora coinvolgete i vostri amici. In questo modo vi sentirete più stimolati e supportati a livello emotivo.

Contrastiamo la ritenzione idrica

Per combattere la ritenzione idrica prima di tutto è importante assicurare all’organismo un corretto apporto idrico.

Impariamo ad idratarci regolarmente e quotidianamente, assumendo la giusta quantità di acqua, almeno 1,5 litri di acqua al giorno, ricca di sali minerali estremamente preziosi per il nostro organismo.

Bene introdurre alimenti ricchi in potassio in grado di ridurre e contrastare la ritenzione idrica, come albicocche, pesche, legumi, kiwi, spinaci ed avocado, così come tutti quegli alimenti in grado di migliorare il microcircolo locale come frutti rossi, mirtilli, lamponi, uva rossa, anguria.

Tornare in forma senza rinunciare ai carboidrati

Ecco un altro mito da sfatare: per perdere peso in maniera corretta ed in salute non bisogna eliminare dalla propria alimentazione quotidiana i carboidrati.

Diverso è imparare a scegliere quelli giusti, preferendoli laddove possibile integrali.

Si quindi a pasta, riso, orzo, farro, avena, cous cous, grano saraceno, prestando attenzione solo alle quantità consumate ed ai condimenti utilizzati.

Attenzione: integrale non significa dietetico, nel senso che favorisce la perdita del peso corporeo.
Il prodotto integrale è preferibile a quello raffinato in quanto non risulta impoverito della sua preziosa componente in fibre, vitamine, amminoacidi e sali minerali, assicurando un maggior senso di sazietà ed una minore insorgenza di picchi glicemici nel sangue.

Frutta e verdura non devono mai mancare

Frutta e verdura non devono mai mancare nel nostro piatto in quanto rappresentano una preziosa fonte di fibre, vitamine, antiossidanti, minerali e hanno un alto potere saziante.

L’ottimo apporto in acqua e sali minerali infatti aiuta a riequilibrare il bilancio idrico del nostro organismo, contrastando l’afa e la ritenzione idrica.

La dose giornaliera raccomandata è quella di 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura, preferendola cruda e di stagione.

Ottimi anche i frullati ed i centrifugati, un naturale elisir di giovinezza grazie ad un elevato quantitativo di sostanze antiossidanti contenute in questi alimenti.
Non solo ci sentiremo più idratati e leggeri, ma anche la nostra pelle acquisterà colore e luminosità.

Una buona alimentazione è amica della salute.

Castagne: che passione

Credits photo: www.bolzano-vigneti-dolomiti.com

La castagna è un alimento ricchissimo di nutrienti quali carboidrati complessi, proteine, sali minerali, vitamine, fibre e grassi.
Estremamente versatili, sono tante le modalità con cui possono essere consumate: fresche, essiccate, bollite o arrostite, riempiono di calore e di note aromatiche le nostre case.
Ma fanno ingrassare?

Valori nutrizionali

Dal punto di vista calorico mentre le castagne arrostite apportano circa 193kcal per 100gr di prodotto, in quelle lessate o cotte al vapore le calorie scendono a 120kcal per 100gr di prodotto, a causa della riduzione della quota di carboidrati in seguito alla lessatura.

In generale è un alimento estremamente digeribile, dal buon contenuto vitaminico, principalmente vitamina B12, di sali minerali, principalmente sodio, potassio, calcio e magnesio, nonché rappresentano un’ottima fonte di acido folico (vitamina B9).
Proprio per questo motivo possono essere un’ottima fonte per le donne in gravidanza, per le quali si raccomanda sempre un giusto apporto in acido folico fondamentale al fine di prevenire possibili malformazioni fetali, o nei soggetti anemici o eccessivamente magri.

L’elevato contenuto di carboidrati complessi, caratteristica che rende il loro valore nutritivo molto simile ai cereali, fanno delle castagne un alimento dal cospicuo contenuto calorico ed energetico, motivo per cui il loro consumo deve essere comunque moderato, soprattutto da chi segue una dieta ipocalorica.
Niente castagne per chi è a dieta? Non del tutto, l’importante è evitare di consumarle in associazione ad altri carboidrati, quali pane e pasta, scegliendo invece associazioni proteiche che permettano di equilibrare in maniera corretta la totalità dei nutrienti forniti.

Il loro consumo è invece indicato nei soggetti che praticano un’intensa attività sportiva.
Infatti essendo ricche in carboidrati complessi, che in seguito alla cottura verranno trasformati in zuccheri semplici, rappresentano un’ottima fonte energetica da utilizzare durante lo sforzo muscolare.

Proprietà benefiche

Data l’elevata quantità in sali minerali e vitamine, consumare castagne può rappresentare un rimedio naturale per combattere stress, stanchezza ed inappetenza.

Allo stesso modo la presenza di fibre e di un elevato contenuto in acqua favorisce l’attività intestinale, riequilibra la flora batterica e contribuisce a ridurre l’assorbimento dei grassi a livello intestinale.

Nei soggetti che mostrano invece un’intolleranza al glutine, l’utilizzo di farina di castagna può rappresentare una valida alternativa nella preparazione di minestre, pane, pizza e dolci, data l’assenza di glutine.

Il loro consumo è sconsigliato invece nei soggetti affetti da colite, gastrite e disturbi dell’apparato digerente, nonché nei soggetti diabetici dato il loro elevato indice glicemico.

Ma non solo il frutto è prezioso, anche le sue foglie possiedono proprietà interessanti.
In particolare queste sono ricche in tannini, sostanze polifenoliche, in grado di esercitare un’azione antinfiammatoria, antibatterica, antiossidante, astringente ed antidiarroica. Infusi e decotti a base di foglie di castagno vengono utilizzati in caso di bronchite, raffreddore, diarrea, infiammazioni del cavo oro-faringeo proprio grazie alla naturale azione sedativa, antinfiammatoria ed antispasmodica.

Una buona alimentazione è amica della salute.

Il miglio: ecco tutti i motivi per consumarlo

Credits photo: www.medicinalive.com

Il miglio è composto principalmente da carboidrati, proteine dal buon valore biologico, aminoacidi solforati, quali cistina e metionina, e presenta un elevato potere energetico.
100 grammi di prodotto apportano infatti circa 360 Kcal.

La percentuale di lipidi è costituita quasi interamente da grassi insaturi, tra cui principalmente omega 3 ed omega 6, acidi grassi preziosissimi in grado di contrastare l’accumulo di colesterolo e trigliceridi nel sangue.

Ottima anche la quantità di sali minerali tra cui ferro, fosforo, magnesio, potassio, zinco, calcio, sodio e silicio, e di vitamine principalmente del complesso B.

Quello decorticato non contiene glutine, risultando quindi adatto nei soggetti affetti da celiachia.
Attenzione: se volete utilizzare la farina di miglio sarebbe meglio acquistare il cereale grezzo e macinarlo in casa in quanto a volte le farine possono essere ottenute utilizzando macine impiegate nella produzione anche di altre tipologie di farina. Solitamente quando il prodotto che acquistiamo è totalmente privo di glutine viene riportato in etichetta, attraverso la presenza sulla confezione della spiga sbarrata.

Le proprietà benefiche

Il miglio è un alimento facilmente digeribile con interessanti proprietà diuretiche. Proprio per la sua estrema digeribilità è consigliato nella dieta di persone anziane e nei bambini.

Proprio nei bambini la farina di miglio può essere impiegata per preparare creme e pappe, anche durante la fase dello svezzamento.

Grazie alla presenza di acido silicico e di proteine strutturali rappresenta un ottimo alleato per il benessere di pelle, denti, capelli e unghie, stimolando la produzione di cheratina e di collagene.

L’abbondante presenza di vitamine e sali minerali lo rendono un cereale altamente ricostituente che può aiutare a contrastare stanchezza, stress e depressione.

Inoltre grazie alla presenza di triptofano, un amminoacido essenziale da cui parte la sintesi della serotonina, nota come l’ormone della felicità, sembra essere in grado di favorire il buon umore.

Ideale sia per chi segue una dieta vegetariana, dato il buon contenuto in ferro e l’elevato contenuto proteico, sia nelle diete dimagranti essendo povero in grassi e privo di colesterolo.

Non presenta particolari controindicazioni, tranne nei casi di ipotiroidismo. Questo cereale infatti appartiene agli alimenti “gozzigeni”, ovvero in grado di interferire con il metabolismo dello iodio, fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide.

Come utilizzarlo

Il miglio è un cereale altamente versatile in cucina.

In commercio lo possiamo trovare sotto forma di farina, che può essere impiegata anche per la preparazione di prodotti da forno, come fiocchi, ideali per la colazione, come latte, estratto dal cereale e che rappresenta un ottima alternativa se si soffre di intolleranza al lattosio o se semplicemente si segue una dieta vegetariana.

Se lo si sceglie come chicco è abbastanza rapido da cucinare. Non richiede infatti di essere tenuto in ammollo, ma andrà cucinato in una casseruola aggiungendo il doppio di acqua rispetto alla quantità di miglio utilizzata, lasciandolo cuocere per 15/20 minuti.

Una volta cotto potrà essere utilizzato per realizzare fantasiosi sformati, gustose crocchette unendolo a delle verdure, o semplicemente condendolo con gli alimenti e le spezie che preferite

Una buona alimentazione è amica della salute.