martedì, 18 Novembre 2025

Ma cosa mangi?

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Gli alimenti non hanno più segreti: nella rubrica Ma cosa mangi la dott.ssa Fernanda Scala vi aiuta a scoprire cosa mangiate realmente

Ma cosa mangi: quante calorie si nascondono all’interno della calza?

Credits photo: gushmag.it

Dopo cenoni, pranzi, strappi alla regola, brindisi e cene con gli amici ecco che arriva l’ultimo dolce appuntamento delle feste ad attentare alla nostra, già provata, forma fisica.

“L’epifania tutte le feste le porta via” ecco come recita un famoso proverbio popolare e quindi come non approfittare di un altro giorno di festa per concederci l’ultimo momento di dolcezza?
Ma quante calorie si nascondono dietro quell’innocuo cioccolatino, quella piccola caramellina e quell’accattivante dolciume?

Cioccolatini

Eccoli che fanno da protagonisti all’interno della calza. Di tante forme, colori e dimensioni, i cioccolatini prima di essere assaporati dal palato vengono già gustati con gli occhi.
Dal punto di vista nutrizionale i valori varieranno a seconda della tipologia scelta: fondente, al latte, bianco, ripieno, al caramello, alle nocciole, alle mandorle etc.

Ad avere il maggior numero di calorie saranno sicuramente le varianti ripiene (crema di gianduia, caramello, caffè, nocciola) che apportano circa tra le 80 e le 90 calorie. Seguono poi la versione al latte con circa 70 calorie e quella bianca con circa 60 calorie. Per chi invece sceglierà la versione fondente le calorie oscilleranno “solo” tra le 50 e le 40 calorie a cioccolatino.

Caramelle

Tante le varietà, i gusti e le tipologie e, di conseguenza, anche il contenuto calorico può variare notevolmente da tipologia a tipologia.
A base di saccarosio, sciroppo di glucosio, coloranti ed aromi, il loro contenuto calorico varierà in funzione della tipologia di caramella scelta (ripiena, tipo mou, a base di gomma, senza zucchero, tipo gelatina), oscillando dalle 2 calorie, nel caso delle caramelle senza zucchero, fino alle 20 calorie per caramella, come nel caso delle caramelle tipo mou.

Un consumo eccessivo di caramelle può portare ad introdurre un carico calorico giornaliero compreso tra le 50 e le 200 calorie che, con l’andare del tempo, possono trasformarsi in quel fastidioso chiletto in più.

Torroni

Con un contenuto calorico compreso tra le 390 e le 530 calorie per 100 grammi di prodotto, i torroni sono delle vere e proprie bombe caloriche. Tutte le tipologie in commercio sono costituite dalla stessa base di preparazione: albumi d’uovo, miele e zucchero. A questa sono tanti gli ingredienti che possono essere aggiunti: noci, nocciole, pistacchi, mandorle, canditi, cioccolato, tutti alimenti che contribuiscono notevolmente all’incremento del valore calorico del prodotto.
Non volete rinunciare a questa prelibatezza? L’unica soluzione è la moderazione.

Snack dolci

Al cioccolato, con i cereali, con il caramello, glassati, con i biscotti, con la frutta secca, ripieni di crema alle nocciole o al gianduia: sono tantissime le varietà di snack dolci che possiamo acquistare ovunque. Irresistibili e stuzzicanti piacciono a tutti, grandi e piccini, una tentazione così dolce a cui difficilmente si riesce a rinunciare, soprattutto durante le feste.
Se invece si valutano le calorie e soprattutto i valori nutrizionali, questi prodotti potrebbero apparire meno appetibili.

Nella maggior parte dei casi in etichetta troviamo zucchero, sciroppo di glucosio, olio di palma, grassi vegetali idrogenati, burro di cacao, lattosio, cereali (laddove presenti), siero di latte, emulsionanti, coloranti, aromi.
Alcuni di questi ingredienti sono di discutibile qualità e valore nutrizionale, ed il loro consumo dovrebbe essere evitato il più possibile. In particolare i grassi idrogenati favoriscono l’incremento del colesterolo, specialmente la frazione “cattiva”, rappresentando quindi un fattore di pericolo per la nostra salute.
Inoltre anche il contenuto calorico di questi snack non è incoraggiante variando dalle 130 calorie a porzione, per gli snack “light”, fino a sfiorare le 540 calorie per le versioni più “impegnative”.
La soluzione? E se provassimo a prepararli in casa scegliendo solo prodotti di prima qualità?

Ma le calorie non sono tutto!
Le proprietà nutritive degli alimenti che consumiamo rappresentano i parametri più importanti da considerare e, consumare in grandi quantità alimenti ricchi di zuccheri e grassi, rappresenta sicuramente uno stile di vita sbagliato e che può portare a condizioni patologiche gravi quali l’obesità ed il diabete.

Una buona alimentazione è amica della salute.

I 10 alimenti che aiutano a mantenere la pancia piatta

Credits photo: www.bioimis.com

La pancia gonfia è un problema sempre più diffuso anche nei soggetti che non hanno la necessità di perdere peso. Solitamente è un disturbo correlato ad uno stile di vita ed ad abitudini alimentari completamente sbagliate, e che comportano un aumento di tossine a livello intestinale.
Il cibo infatti subisce processi fermentativi a livello intestinale che possono causare gonfiore.

Il rimedio? Imparare a scegliere i cibi giusti che ci aiutino a contrastare questo fastidioso inestetismo. Ecco 10 alimenti che non potranno più mancare nella vostra dieta:

Pane e cereali integrali

Le fibre dei cereali integrali rappresentano degli ottimi alleati per il nostro benessere. Oltre ad essere una preziosa fonte di energia ed a fornire un interessante senso di sazietà, l’elevato contenuto in fibre migliora i processi digestivi a livello intestinale contrastando gonfiori addominali.

Tanta acqua e tisane

In molti casi il gonfiore addominale può essere dovuto ad uno stato di ritenzione idrica. Bere almeno 1,5 – 2 litri di acqua al giorno ci permette di contrastare la ritenzione idrica, favorendo l’eliminazione delle tossine, ed ottenendo una bella pancia piatta. Se proprio non riusciamo a bere molta acqua, l’alternativa può essere quella di scegliere delle tisane (principalmente a base di finocchietto, tarassaco e the verde) che ci aiuteranno a mantenerci sgonfi.

La menta

Non tutti sanno che la menta possiede interessanti proprietà digestive. Oltre a favorire i processi digestivi, aiuta a ridurre la fermentazione dei cibi contribuendo quindi a rendere l’addome sgonfio.

Ortaggi a foglia verde

Bietole, spinaci, cicoria, insalata, tutti gli ortaggi a foglia verde sono degli ottimi alleati per la salute ed il benessere del nostro intestino. Una dieta ricca in fibre vegetali è sicuramente il rimedio vincente per avere una bella pancia piatta.

I finocchi

Ottimi alleati per il gonfiore addominale e dalle naturali proprietà diuretiche, i finocchi sono noti anche per le interessanti proprietà digestive. Ricchi in fibre aiutano infatti ad eliminare le tossine in eccesso contribuendo all’effetto “pancia piatta”.

La papaya

Attivatore naturale del metabolismo, ricco di vitamine, calcio e diverse sostanze antiossidanti, la papaya è un frutto che ci aiuta a mantenere la pancia piatta. Grazie infatti alla presenza all’interno della sua polpa di un enzima proteolitico, favorisce la digestione delle proteine contrastando i processi fermentativi.

I frutti di bosco

I frutti di bosco sono cibi ricchi di sostanze antiossidanti quali vitamine A, B1 e B2, ma soprattutto di vitamina C , di sali minerali ed acqua. In particolare il mirtillo è un frutto tanto piccolo quanto prezioso. Ricchi di fibre stimolano la diuresi contrastando gli stati infiammatori.

Lo yogurt

Consumare spesso lo yogurt è un ottima abitudine alimentare. Grazie alla presenza dei fermenti lattici, lo yogurt è un alimento importantissimo per il benessere del nostro intestino. Migliora infatti la flora batterica intestinale che contribuirà a ridurre il gonfiore addominale.

Lo zenzero

Lo zenzero è un alimento molto antico ma che sono negli ultimi anni è stato rivalutato, grazie anche alle mode alimentari del momento. Ricco di sostanze antiossidanti, è un’ottima fonte di fibre e sali minerali che favoriscono i processi digestivi e quindi contribuiscono a regalarci una bella pancia piatta.

Le mele

Ricche di pectine, una fibra alimentare, le mele sono delle vere e proprie amiche per la pancia piatta. Infatti grazie all’elevato quantitativo di fibre infatti, favoriscono non solo il transito intestinale ma anche i processi digestivi, prevenendo i gonfiori addominali

Una buona alimentazione è amica della salute.

Soia e derivati: ecco i benefici che possono apportare

Credits photo: www.dieta.pourfemme.it

Originaria della Cina, la soia è una pianta appartenente alla famiglia delle leguminacee, il cui frutto è uno fagiolo.
Attualmente sono tantissimi i prodotti di sua derivazione che sono stati introdotti nella nostra dieta giornaliera, come ad esempio il latte di soia, ma anche i germogli, il burro e la salsa, tutti derivati della soia.

Dal punto di vista nutrizionale la soia è quasi completamente priva di carboidrati, mentre contiene circa il 40% di proteine ed il 20% di grassi, principalmente insaturi.
Il restante contenuto è rappresentato da sali minerali quali calcio, fosforo, magnesio, potassio, e vitamine del gruppo C, A e B.

Presenta inoltre una buona quota di fibra alimentare, che si raccomanda di introdurre sempre all’interno di una dieta ben bilanciata per combattere la stipsi e favorire la riduzione dell’assorbimento di zuccheri e grassi a livello intestinale.

È importante inoltre ricordare la presenza della lecitina di soia, emulsionante naturale contenuto nella soia, ricca in omega 3, omega 6, inositolo e minerali, che contribuisce ad abbassare in maniera naturale il colesterolo.
Attenzione però: un consumo eccessivo di questi prodotti può portare all’insorgenza di allergie.

Latte di soia

Con un valore calorico pari a 32 Kcal ogni 100 grammi di prodotto, il latte di soia è perfetto per chi presenta un’intolleranza al lattosio.
La sua composizione si presenta priva di colesterolo, con una frazione lipidica ricca in grassi insaturi.
Grazie alla presenza di amminoacidi essenziali, il suo valore nutrizionale risulta essere abbastanza elevato. Inoltre la presenza di isoflavonoidi, fitoestrogeni vegetali, lo rendono particolarmente adatto nelle donne in menopausa, per contrastarne i disturbi.

Germogli di soia

I germogli di soia possono essere consumati crudi o cotti.
Sono un alimento ipocalorico, con appena 49 kcal per 100 grammi di prodotto, e contengono un elevato contenuto in proteine e lipidi.
Contengono inoltre anche zuccheri solubili come il saccarosio, ed alte quantità di fibra e sali minerali.
I germogli sono perfetti per chi soffre di stipsi, grazie al loro elevato contenuto in fibra.
Attenzione se li consumate crudi. Se non ne conoscete la provenienza, siccome potrebbero contenere batteri, è consigliato una veloce lessatura in acqua bollente.
Allo stesso modo elevate percentuali di acido fitico introdotte nella dieta giornaliera, possono limitare l’assorbimento del ferro, del magnesio e del calcio.

Burro di soia

Il burro di soia è un derivato dell’olio di soia, e presenta un contenuto calorico pari a 600 Kcal ogni 100 grammi di prodotto.
L’Olio di soia presenta proprietà anti-invecchiamento, fortificante, ristrutturante, idratante, tonificante ed emolliente, i cui estratti sono quindi molto indicati anche nella preparazione di cosmetici.
Il Burro di soia, invece, si presenta all’aspetto come una massa solida, morbida e pastosa di colore leggermente giallo.
Dal punto di vista nutrizionale presenta un elevato contenuto in acidi grassi insaturi, steroli e vitamina E.
Ottimo in quanto non contiene grassi idrogenati, ma rimane comunque un prodotto da utilizzare con moderazione.

Salsa di soia

La salsa di soia, utilizzata principalmente per condire ed arricchire i cibi, presenta un contenuto calorico pari a 66 Kcal ogni 100 grammi di prodotto.
E’ una salsa fermentata ottenuta solitamente dalla soia, grano tostato, acqua, sale e koji (nome giapponese del fungo filamentoso Aspergillus oryzae).
Presenta un elevato contenuto di antiossidanti e favorisce i processi digestivi.
Attenzione però se state seguendo una dieta iposodica.
L’elevato quantitativo di sale infatti non lo rende un alimento adatto a questa tipologia di dieta.

Una buona alimentazione è amica della salute

Dove e cosa mangiare a Trapani: piatti tipici e consigli

Dove e cosa mangiare a Trapani? Se siete amanti della Sicilia non potete non visitare Trapani.

È situata sulla costa occidentale dell’isola ed offre una varietà di piatti tipici della cucina siciliana. Siete curiosi di scoprirli?

Dove e cosa mangiare a Trapani: piatti tipici

Dove e cosa mangiare a Trapani se siamo in vacanza. È ovvio che se decidiamo di visitare Trapani ci interessa anche l’aspetto gastronomico, perciò vediamo alcuni piatti tipici:

  • Pasta con le sarde: è un classico della cucina trapanese. Si tratta di pasta condita con sarde fresche, finocchietto selvatico, uvetta, pinoli, cipolla, zafferano e pangrattato tostato. È un’eccellente combinazione di sapori dolci, salati e aromatici.
  • Cuscus di pesce: riflette l’influenza nordafricana sulla cucina siciliana. È preparato con semola di grano duro cotta al vapore, servita con un saporito sugo di pesce e frutti di mare. È ricco di spezie e aromi deliziosi. C’è anche la versione trapanese con carne di agnello o pollo, verdure come zucchine, carote e cipolle, e spezie aromatiche.
  • Busiate al pesto trapanese: le busiate sono una pasta fresca fatta a mano, condite con il pesto trapanese, una salsa a base di pomodori secchi, basilico, mandorle, aglio e olio d’oliva. È un piatto semplice ma saporito.
  • Panelle: sono frittelle a base di farina di ceci, fritte fino a ottenere una consistenza croccante. Sono spesso servite all’interno di un panino o come stuzzichino da gustare per strada.
  • Cassatella di Sant’Agata: è una piccola torta ripiena di crema di ricotta dolce e decorata con pasta di zucchero colorata. È un dessert tipico della festa di Sant’Agata, la patrona di Catania, ma è possibile trovarlo anche a Trapani.
  • Genovesi: sono dolci a forma di mezzaluna, composti da due strati di pasta sfoglia ripieni di crema pasticcera dolce. Sono un’ottima scelta per i golosi e sono facilmente reperibili nelle pasticcerie locali.

Consigli su dove mangiare a Trapani

Scegliete un locale accogliente, nel centro storico di Trapani, o vicino al mare.

Guardate i menù e scegliete i locali che offro una selezione dei piatti tipici della cucina trapanese. Meglio ancora scegliete i locali a conduzione familiare che fanno piatti casalinghi.

I ristoranti sul mare offrono eccellenti piatti di pesce, oltre che un’ottima vista. Scartate però i locali turistici.

Importante leggere le recensioni online, prima, in modo da avere già un’idea.