venerdì, 26 Aprile 2024

Ma cosa mangi?

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Gli alimenti non hanno più segreti: nella rubrica Ma cosa mangi la dott.ssa Fernanda Scala vi aiuta a scoprire cosa mangiate realmente

Ma cosa mangi: il sushi, solo tendenza o anche salute?

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All’intramontabile pizza del sabato sera si è affiancata l’abitudine del sushi.
Ma è solo una tendenza,o fa anche bene alla salute e alla forma fisica?

L’ingrediente base è il riso, cereale estremamente digeribile e dal basso contenuto calorico, solitamente accompagnato da pesce, crudo o cotto, e verdure cotte al vapore.
In particolare il pesce, ricco in omega 3, rende questa pietanza un naturale elisir di giovinezza che fa bene al nostro cuore e alle arterie. Condimenti come oli e grassi sono sostituiti dall’aceto di riso e dalla soia che, oltre ad avere proprietà antibatteriche, antiossidanti e depurative, ci aiutano a ridurre le calorie introdotte con il pasto, alleggerendo quindi anche l’ago della bilancia.

Il wasabi, la tipica salsa verde che accompagna il sushi ottenuto dalla radice del rafano, una pianta erbacea, è un alimento ricco in vitamina C e dall’importante azione digestiva, così come le alghe marine, e nello specifico l’alga nori, rappresentano un concentrato naturale di sali minerali e vitamine del gruppo A, B e C, un vero toccasana per il benessere del nostro organismo.

È un alimento dal basso contenuto calorico. Infatti una porzione media costituita da circa 30gr di riso con un ripieno di salmone o tonno, mediamente 4-5 “quadratini” o “palline”, contiene in media dalle 150Kcal alle 190 Kcal. Considerando inoltre che il suo contenuto viene generalmente o cotto al vapore o impiegato crudo, ci permette di ridurre anche la quantità di oli e di grassi impiegati durante la cottura.
Ma attenzione ai crostacei ed ai molluschi: infatti sebbene abbiano un basso contenuto in grassi presentano un consistente contenuto in colesterolo.

Quindi sì alla tendenza, ma occhio anche alla salute. Oltre ad essere un alimento intrigante e per molti delizioso, è sicuramente un prodotto naturale, equilibrato, sano, leggero e saziante. Del resto sarà un caso che l’aspettativa media di vita dei giapponesi è la più elevata al mondo?

Una buona alimentazione è amica della salute.

Autunno: alimenti di bellezza

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Le variazioni climatiche ed invernali dell’autunno ci fanno diminuire il tono dell’umore, facendoci rimpiangere la bella stagione estiva?
Allora è arrivato il momento di ritrovare la giusta energia e concentrazione scegliendo i nuovi alimenti che sono arrivati sulle nostre tavole.

Frutta e verdura di stagione infatti possono essere degli ottimi alleati per affrontare al meglio e con la giusta carica l’autunno, e soprattutto per fare il pieno di vitamine e sali minerali fondamentali per contrastare i malesseri di stagione.

La tavola autunnale, sebbene non presenti i colori vivaci della stagione estiva, è sicuramente ricca di tante prelibatezze estremamente preziose per il nostro benessere.

La frutta autunnale

L’uva, frutto che ci accompagna per la maggior parte del periodo autunnale, è ricca in ferro, calcio, fosforo, vitamina A, C, e B, e possiede proprietà antiossidanti e anticancro.
Dolce e zuccherina è un alimento dall’elevato contenuto energetico e calorico, pari a circa 61 kcal ogni 100gr di prodotto.
Poco adatto a chi segue una dieta in cui è necessario mantenere la glicemia in certi limiti, è invece indicata nelle diete rivolte agli sportivi, che potranno consumarla tranquillamente anche un’ora prima dell’allenamento assicurandosi un pieno di zuccheri e sali minerali.
Attenzione invece se soffrite di colonpatia: il consumo di questo frutto è infatti sconsigliata in presenza di patologie a carico del tratto intestinale o in presenza di colon irritabile.

La pera invece, fonte naturale di acqua e sali minerali come potassio, fosforo, calcio e magnesio, è un frutto che fornisce zuccheri semplici senza mettere a rischio la nostra linea, grazie alle sue 30 kcal per 100 grammi di prodotto.
Inoltre, grazie all’elevato contenuto in fibra principalmente la lignina e la pectina, aiuta a regolarizzare l’intestino in modo naturale.
La presenza invece di vitamine A, B e C, favorisce il recupero muscolare, previene la formazione delle rughe, e migliora la circolazione sanguigna.

Il melograno è famoso per le sue proprietà benefiche, grazie alla presenza al suo interno di piccoli chicchi rossi ricchi di sali minerali e vitamine.
Con circa 63 kcal per 100 grammi di prodotto, il melograno contiene acido ellagico, un polifenolo antiossidante, presente principalmente nella buccia, dalle interessanti proprietà antitumorali.

Regina incontrastata dell’autunno è invece la mela. Tante tipologie sul mercato ma tutte accumunate dalla caratteristica di essere un naturale elisir di salute.
Con circa 40 kcal per 100 grammi di prodotto, rappresentano un ottimo spuntino per chi segue una dieta ipocalorica. Oltre all’elevato contenuto in sali minerali come potassio, magnesio, sodio, ferro, fosforo, zolfo, calcio, sodio, e vitamine, aiuta a contrastare stanchezza e nervosismo, favorendo i processi digestivi.
È inoltre un frutto con pochissimi zuccheri e grassi, ricco di pectina che contribuisce a tenere sotto controllo il tasso glicemico contenuto nel sangue.

Seguono le arance, note a tutti per l’elevato contenuto in vitamina C.
Questo frutto è in grado di stimolare la funzionalità intestinale e la sensazione di sazietà.
Con circa 34 kcal per 100 grammi di prodotto, sono ricche di vitamine, fibre e sali minerali.
Inoltre grazie alla presenza di numerosi antiossidanti, polifenoli e terpeni, sono estremamente preziosi per mantenere elastica e giovane la pelle.
Attenzione però se soffrite di gastrite o di reflusso gastroesofageo! In questi casi infatti il consumo di arance causerà un aumento dell’acidità gastrica.

Sicuramente non può mancare il caco, dolce frutto autunnale dalle preziose proprietà nutrizionali. Ricco in vitamina C, beta-carotene e potassio, ha un potente effetto drenante e diuretico.
Ricco di antiossidanti naturali, aiuta l’organismo a proteggere le cellule dall’effetto dei radicali liberi. Naturale concentrato di energia, circa 70 Kcal per 100g di prodotto, rappresenta una buona scelta alimentare per chi pratica sport, mentre dovrà essere consumato con moderazione da chi deve perdere qualche chiletto.

La verdura autunnale

Ma il bello dell’autunno non è solo nella frutta, ma anche nella verdura che arriva sulle nostre tavole.
Spinaci, bietole, verze, un vero e proprio serbatoio vitaminico, principalmente del gruppo A, C, E, K e B, e di sostanze antiossidanti. Sono inoltre alimenti ricchi in luteina, sostanza che protegge gli occhi dalle radiazioni solari, ed in ferro.

Altro alimento che regna festoso sulle nostre tavole autunnali è la zucca che con la sua dolcezza e versatilità rappresenta un elisir naturale di salute.
Ricco in betacarotene, fibre, potassio e selenio, è un alimento estremamente digeribile, rinfrescante, dal potere saziante ed ipocalorico (circa 17 kcal per 100 grammi di prodotto).
Concentrato naturale multivitaminico, principalmente quelle del gruppo A, B e C, è inoltre ricca in sali minerali come calcio, sodio, potassio, fosforo, rame, magnesio, ferro, selenio, manganese e zinco.

Non possono mancare i cavoli ed il cavolfiore, appartenenti alla famiglia delle crucifere, ricchi di proprietà importanti. Al di là del basso contenuto calorico, circa 21 kcal per 100 grammi di prodotto, presentano un’interessante contenuto in micronutrienti ed oligoelementi. Sebbene presenti un modesto contentuo in ferro, la presenza di vitamina C, ne consente un maggiore assorbimento a livello intestinale. Inoltre il suo odore intenso è conferito dalla presenza di tiocianati, preziose sostanze antitumorali.

In autunno compare sulle nostre tavole anche il radicchio, con le sue importanti proprietà depurative e diuretiche. Presenta un elevato contenuto in vitamine (A, B2 e C), sali minerali e fibre.
Grazie al suo elevato quantitativo di acqua può rappresentare un ottimo aiuto per chi soffre di stitichezza o ha difficoltà digestive.

Tanto atteso ed amato da grandi e piccini, ricompare sulle nostre tavole anche il carciofo.
Alimento tonico e digestivo, presenta un elevato contenuto in ferro, ed una nota attività coleretica, grazie alla presenza della cinarina, sostanza in grado di stimolare la secrezione biliare ed esplicare un benefico effetto a livello epatico e dell’apparato digestivo.
Alimento ipocalorico, circa 22 kcal per 100 grammi di prodotto, grazie all’elevato quantitativo di acqua, fibre, sali minerali e vitamine, stimola la diuresi regolarizzando l’attività intestinale.

Una buona alimentazione è amica della salute.

Cereali: non tutti sono uguali

Credits photo: www.finedininglovers.it

L’alimentazione è un tema che subisce tanto l’influsso delle mode del momento.
Fino a qualche anno fa prodotti quali grano khorasan KAMUT®, quinoa, orzo, farro, amaranto non erano molto diffusi e per poterli reperire era necessario rivolgersi a negozi specializzati.

Oggi invece la maggior parte dei supermercati dedicano scaffali e scaffali a questi prodotti, sotto forma di pasta, farina o nella loro forma originaria e, nella maggior parte dei casi, vengono acquistati e consumati soprattutto perché rappresentano il trend del momento, facendo ovviamente anche tanta confusione.

Questi cereali, ed in alcuni casi pseudocereali, sono invece differenti fra di loro, ognuno con valori nutrizionali e proprietà differenti.

Orzo

L’orzo è un cereale antichissimo, impiegato in tantissime preparazioni. Simile al mais per composizione, presenta però più proteine e meno grassi, mentre circa il 70% è rappresentato da carboidrati. Apporta un buon quantitativo di minerali e vitamine.
Dal punto di vista calorico 100 grammi di prodotto apportano circa 319 calorie.

L’orzo rappresenta un ottimo rimedio naturale nel caso di infiammazioni a carico dell’apparato gastrointestinale, favorisce la regolarità intestinale grazie al suo buon contenuto in fibre, circa il 9%, ed è un alimento estremamente digeribile e quindi indicato anche nelle diete dei bambini e degli anziani.

Grazie al suo naturale effetto ipocolesterolemizzante dato dalla presenza di betaglucani, associato ad uno stile di vita sano, aiuta a ridurre l’assorbimento di colesterolo.

Attenzione però: il suo consumo è sconsigliato se affetti da colonpatie o in caso di celiachia, dato il suo contenuto in glutine.

Farro

Il farro è il più antico tipo di frumento coltivato dall’uomo, ed utilizzato nella preparazione di pane, polente, focacce ed oggi anche pasta.

Data la presenza intorno al chicco del suo involucro glumeale, viene anche indicato come “grano vestito”. I successivi processi di lavorazione determinano poi la decorticazione dei chicchi.

Il farro presenta interessantissimi valori nutrizionali, tali da renderlo una valida alternativa al consumo dei cereali più comuni. Infatti rispetto alle altre tipologie di frumento, presenta un contenuto proteico più elevato, ricco di sali minerali, principalmente ferro, potassio e magnesio, vitamine e povero in grassi.

L’elevato contenuto in fibre lo rendono un alimento dal basso indice glicemico, mentre il bassissimo contenuto in sodio fa del farro un ottimo alleato nei soggetti che soffrono di ipertensione.

Contiene inoltre metionina, un aminoacido essenziale carente in quasi tutti gli altri cereali

Dal punto di vista calorico 100 grammi di prodotto apportano circa 335 calorie, ed è ottimo nelle diete ipocaloriche grazie al suo elevato potere saziante.
Che si scelga nella sua forma originale, o sotto forma di pasta, pane o farina, è un alimento che andrebbe inserito nella dieta quotidiana.

Attenzione però: il farro contiene glutine, quindi il suo consumo non è indicato nei soggetti celiaci, così come grazie al suo naturale effetto lassativo è sconsigliato nei casi di colite cronica.

Grano khorasan KAMUT®

Il grano khorasan KAMUT® è una tipologia di grano iraniano, anche questo molto antico.
Sotto forma di semi o previa lavorazione e macinazione, il grano khorasan KAMUT® trova tantissimi impieghi a livello alimentare.

Rispetto al grano tradizionale presenta un contenuto inferiore in carboidrati, una piccola quota proteica, acqua, ed un quantitativo leggermente superiore in grassi.
Essendo un alimento dal basso indice glicemico, è consigliato nei soggetti che devono mantenere sotto controllo la glicemia.

Il grano khorasan KAMUT®, rispetto al grano tradizionale, è ricchissimo in vitamine. Tra le più importanti ricordiamo la vitamina E, che esplica un’azione antiossidante a livello cellulare contrastando l’effetto dannoso dei radicali liberi, il selenio, anch’esso antiossidante e la cui corretta assunzione è di solito garantita solo attraverso una dieta molto variegata e ricca di verdure, lo zinco ed il magnesio, vitamine dalle preziose proprietà rigeneranti a livello cellulare.
Via libera quindi a pasta, semi e farina a base di questo grano.

Dal punto di vista calorico 100 grammi di prodotto apportano circa 335 calorie.

Anche in questo caso il consumo è sconsigliato nei soggetti affetti da celiachia, data la presenza di glutine.

Quinoa

La quinoa è una pianta erbacea, appartenente alla stessa famiglia degli spinaci e della barbabietola. Siccome la macinazione dei chicchi consente di ottenere una farina contenente amido, la quinoa viene comunque classificata a livello merceologico come cereale.

La quinoa risulta costituita da circa il 55% in carboidrati, il 12% in proteine principalmente rappresentate da amminoacidi essenziali, e la restante frazione in acidi grassi polinsaturi, tra cui configura l’acido linoleico, acido grasso essenziale che non essendo prodotto in maniera naturale dal nostro organismo, come gli omega 3, deve essere assunto attraverso la dieta.
È’ importante ricordare che gli acidi grassi polinsaturi esplicano un naturale effetto protettivo nei confronti di patologie cardiovascolari.

E’ inoltre ricca in sali minerali e vitamine, tra cui configurano la vitamina C e la vitamina B2, ed in flavonoidi, molecole antiossidanti naturali.

Dal punto di vista calorico 100 grammi di prodotto apportano circa 370 calorie. Non essendo propriamente un cereale, la quinoa non contiene glutine e può essere quindi inclusa nella dieta dei soggetti affetti da celiachia.

Attenzione: i semi di quinoa sono rivestiti da saponine, sostanze chimiche tossiche per l’organismo. Questo è il motivo per cui prima di essere consumata la quinoa va messa in ammollo per molte ore ed abbondantemente sciacquata prima del suo utilizzo.

Amaranto

Così come la quinoa, anche l’amaranto non è un cereale. Indicato infatti come pseudocereale, risulta simile nell’aspetto ai più comuni cereali, ma appartiene alla famiglia delle Amarantacee, a cui appartengono anche la barbabietola e gli spinaci.

L’amaranto è una vera e propria miniera di proteine. Contiene infatti un elevato contenuto di lisina, garantisce un ottimo apporto di ferro, calcio, fosforo e magnesio, ed è ricco di vitamine.
La percentuale di calcio è superiore anche a quella del latte, il che lo rende un alimento molto indicato in caso di osteoporosi.

Presenta inoltre un buon apporto in fibre, che svolgono un ruolo positivo a livello della flora intestinale, favorendo i processi digestivi.
Con la cottura l’amaranto forma una sostanza gelatinosa ricca di mucillagini che funziona da addensante ed è un toccasana in caso di stipsi. Se poi lo abbiniamo a miglio o frumento, la biodisponibilità delle sue proteine aumenta. E’ un alimento privo di glutine.

Dal punto di vista calorico 100 grammi di prodotto apportano circa 360 calorie, il che lo rende un alimento altamente energizzante.

Una buona alimentazione è amica della salute.

Alimentazione in gravidanza: ecco cosa mangiare

Credits photo: www.best-pregnancy-advice.com

“Durante i 9 mesi bisogna mangiare per due” questo è quanto ci hanno sempre ripetuto nonne e mamme.
In realtà questo non solo non è vero, ma soprattutto è estremamente pericoloso per la salute ed il benessere sia della futura mamma che del bambino che porta in grembo.

Durante la gravidanza infatti è necessario prestare particolare attenzione sia all’alimentazione condotta, sia ai chili che vengono accumulati.
Da non trascurare è anche il peso di partenza della donna, in quanto se si parte già da una condizione di sovrappeso o di obesità, l’attenzione nei confronti dell’alimentazione dovrà essere maggiore al fine di evitare l’insorgenza di condizioni pericolose, quale il diabete gestazionale.

Un aumento di peso tra i 9 ed i 12 chili è sicuramente una variazione nella norma ed estremamente consigliata per mantenere uno stato generale di salute.

Allo stesso modo anche un’alimentazione incompleta o insufficiente può comportare dei problemi quali la nascita di bambini prematuri, sottopeso o iposviluppati.
Il primo passo quindi è quello di adeguare le abitudini alimentari alla nuova condizione fisiologica, scegliendo alimenti sani e nutrenti, al fine di garantire il giusto apporto nutritivo e calorico al nascituro, assicurandone uno sviluppo corretto.

Cosa mangiare

La prima buona abitudine alimentare da seguire durante la gravidanza è quella di frazionare i pasti, per favorire sia i processi digestivi, sia per tenere sotto controllo il senso di fame.
Si quindi a 4-5 piccoli pasti al giorno, che forniscano zuccheri complessi, vitamine, proteine, grassi e sali minerali.

Bene scegliere cereali integrali, quali pasta e riso, ed i legumi, alimenti non solo ricchi in fibra ma dall’elevato contenuto in zuccheri complessi, il cui lento assorbimento contrasterà l’insorgenza di veloci picchi glicemici.

Pasta e riso, ma anche altri cereali quali farro, orzo o miglio, possono essere consumati anche tutti i giorni dalle future mamme, nelle giuste quantità, preferendoli principalmente a pranzo.

Ottimo consumare il pesce, alimento povero in grassi saturi, ricco in omega 3 e in proteine ad alto valore biologico grazie alla presenza di amminoacidi essenziali, ovvero di molecole organiche che l’organismo da solo non è in grado di sintetizzare in quantità sufficienti. Via libera quindi a pesce persico, merluzzo, sogliola, trota, orata e spigola.

Sì all’acqua. Bere almeno 2 Litri di acqua al giorno, associata ad un’alimentazione iposodica, può aiutare le neo mamme a contrastare i fastidiosi edemi e gonfiori localizzati dovuti ad un aumento della ritenzione idrica, situazione del tutto fisiologica a causa delle variazioni ormonali.

Non dovranno mai mancare frutta e verdura, principali fonti di acido folico, vitamine e Sali minerali fondamentali per il corretto sviluppo del nascituro.
In particolare durante le prime fasi della gestazione l’assunzione di acido folico, o meglio conosciuto come vitamina B, è fondamentale in quanto contribuisce al corretto sviluppo del tubo neurale, struttura da cui si svilupperà il sistema nervoso centrale.
Essendo una vitamina normalmente non prodotta dal nostro organismo si rende quindi necessaria l’assunzione attraverso l’alimentazione e, nella maggior parte delle volte, anche attraverso un’integrazione farmacologica.
Gli alimenti che contengono buone fonti di acido folico sono principalmente le crucifere o meglio conosciuti come broccoli, gli asparagi, gli spinaci, i legumi, la banana ed i cereali integrali.
Al fine di evitare l’introduzione di potenziali fonti pericolose è sempre raccomandato un’accurata pulizia della verdura consumata.

Anche le uova possono essere consumate tranquillamente durante la gravidanza, l’importante è che siano ben cotte e che il guscio venga ben lavato, anche attraverso l’impiego di prodotti specifici, prima del loro consumo.

Cosa evitare

Attenzione al caffè, al thé ed a tutte le bevande nervine.
Fanno parte di questo gruppo anche il cioccolato e le bevande a base di cola.
Questo perché l’alcaloide presente in questo gruppo di alimenti, o meglio conosciuta come caffeina, dovrà essere assunta in quantità limitata.
La caffeina infatti è in grado di attraversare la placenta, e potrebbe avere degli effetti pericolosi sul nascituro.

Attenzione anche ai salumi, alle carni crude, ai molluschi, ai formaggi molli, al latte crudo ed alla selvaggina, tutti alimenti che possono rappresentare potenziali fonti di rischio data la presenza di eventuali batteri al loro interno.

Per quanto riguarda il pesce è necessario prestare attenzione a potenziali fonti di mercurio, evitando quindi i pesci di grandi dimensioni come il pesce spada o il tonno che potrebbero rappresentarne una fonte.
Anche i molluschi ed i bivalvi devono essere evitati in quanto potrebbero contenere salmonelle o virus.

È comunque buona norma non consumare pesce e carni crude proprio al fine di evitare l’esposizione a potenziali fonti di contaminazione batterica o virale.

Attenzione anche ai germogli crudi quali prezzemolo, rapanelli, germogli di soia in quanto, sebbene siano ricchi di preziose vitamine, potrebbero contenere batteri patogeni ed il cui consumo, specialmente se crudo, è sconsigliato.

No all’assunzione di superalcolici. Allo stesso modo anche gli alcolici quali birra e vino dovrebbero essere consumati in piccole quantità e sporadicamente in quanto sono tutte sostanze in grado di attraversare la placenta e che, interferendo con gli ormoni della crescita, potrebbero indurre uno sviluppo anomalo di organi e tessuti

Ed infine attenzione a non eccedere nel consumo di zuccheri semplici, come dolci, bevande zuccherate e zucchero raffinato. Concedersi sporadicamente una dolce tentazione è sicuramente consentito basta che non si trasformi in abuso al fine di evitare picchi glicemici e di mettere su qualche chilo di troppo.

Una buona alimentazione è amica della salute.