venerdì, 26 Aprile 2024

Ma cosa mangi?

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Gli alimenti non hanno più segreti: nella rubrica Ma cosa mangi la dott.ssa Fernanda Scala vi aiuta a scoprire cosa mangiate realmente

Combattere la ritenzione idrica mangiando

Credits photo: www.unadonna.it

Con il termine ritenzione idrica si fa riferimento ad uno stato in cui il soggetto tende ad accumulare liquidi negli spazi interstiziali, quelli presenti tra le cellule, causando uno stato di edema, o gonfiore, diffuso, in zone specifiche del copro quali cosce, glutei, addome e caviglie.
Molto diffuso tra le donne, in realtà è un disturbo che colpisce anche la popolazione maschile. Le cause possono essere svariate tra cui una cattiva alimentazione, un cattivo funzionamento del sistema venoso e linfatico, di tipo secondario in quanto associata a gravi stati patologici o indotta dall’utilizzo di farmaci specifici.

Per ridurre e contrastare la ritenzione idrica spesso si ricorre all’utilizzo di sostanze diuretiche, principalmente farmaci, che pur essendo di derivazione naturale devono essere utilizzati con criterio e sotto il controllo di uno specialista.

In realtà anche l’alimentazione può aiutarci! Sono infatti tanti gli alimenti e le bevande che, in maniera del tutto naturale, presentano proprietà drenanti e diuretiche e che quindi possono aiutare a contrastare questo fastidioso stato di gonfiore.

L’anguria

Frutto simbolo dell’estate, oltre ad essere colorata e dal piacevole sapore, l’anguria è composta principalmente da acqua (circa il 90%) e potassio. Questi elementi aiutano a mantenere un buon livello di idratazione corporea favorendo la diuresi, conferendo a questo frutto le proprietà di diuretico naturale. Inoltre grazie alla presenza al suo interno di un’interessante sostanza antitumorale ed antiossidante, il licopene, aiuta anche a prevenire i danni causati dai radicali liberi.

Il cetriolo

Ricco in acqua (oltre il 96%) e sali minerali, il cetriolo rappresenta un ottimo diuretico naturale, svolgendo un ruolo fondamentale nella prevenzione della ritenzione idrica e della cellulite. Contiene inoltre numerosi steroli vegetali, in grado di esplicare un naturale effetto anticolesterolo, ed il suo consumo costante aiuta a regolarizzare anche l’intestino.

Il sedano

Ricco di acqua, sali minerali ed una buona percentuale di vitamine, anche il sedano è un alimento depurativo, disintossicante ed in grado di prevenire e contrastare la ritenzione idrica. Grazie all’abbondante quantità di sali minerali, non rappresenta solo un eccellente drenante, ma contribuisce anche a mantenere ottimale l’equilibrio acido-basico del sangue. Il sedano può essere utilizzato sia crudo, per arricchire di sapore e di salute le nostre insalate, sia cotto sotto forma di infuso o decotto.

Gli asparagi

Antinfiammatorio, diuretico, cardiotonico, ipotensivo ed antidiabetico: sono tantissime le proprietà nutritive e terapeutiche di questo prezioso germoglio.
In particolare gli asparagi contengono differenti sostanze quali polifenoli, saponine ed una buona percentuale di sali minerali in grado di prevenire e contrastare la ritenzione idrica grazie alla sua naturale azione diuretica. Inoltre grazie al suo contenuto ipocalorico e l’ottimo quantitativo in fibre, il suo consumo è estremamente consigliato se si sta seguendo una dieta dimagrante.
Attenzione: gli asparagi contengono acido urico e quindi dovranno essere consumati con moderazione nei soggetti affetti da iperuricemia, che tendono quindi a sintetizzare un quantitativo maggiore di acido urico e che possono andare incontro a condizione di infiammazione acuta (gotta, artrite).

Una buona alimentazione è amica della salute.

Cous cous: ecco perché mangiarlo

Credits photo: www.madegus.com

Il cous cous è un cereale antichissimo e rappresenta un piatto tipico del Nord Africa e della Sicilia occidentale, in particolare in alcuni comuni in provincia di Trapani.

Il termine “cous cous” di origine araba, significa proprio “sminuzzato”, infatti questo alimento si presenta sotto forma di piccoli agglomerati di semola di grano duro.

Può essere impiegato per preparazioni culinarie a base di carne, pesce, verdure e legumi, come piatto unico, oppure utilizzato in piccole porzioni come sostituto del pane.

Proprietà nutrizionali

100 gr di prodotto apportano circa 340 kcal.
Ricco in carboidrati complessi (amido), presenta una ridottissima quota lipidica a prevalenza insatura ed una buona frazione proteica di medio valore biologico.

In commercio è possibile trovarlo sia in versione integrale che raffinata.
Se si sceglie la versione integrale questa manterrà una buona quantità di fibra, prezioso componente dei cereali e dei vegetali, oligominerali, tra cui rilevante il contenuto di magnesio, vitamine, principalmente appartenenti ai gruppi B ed E, nonché acidi grassi essenziali.
Questi preziosi nutrienti saranno invece quasi del tutto assenti nella versione non integrale, in quanto persi in seguito ai processi di raffinazione subiti.

Grazie al suo elevato potere saziante, il cous cous è un alimento particolarmente indicato per chi sta seguendo una dieta dimagrante.
Il senso di sazietà è dovuto all’elevato assorbimento di acqua negli agglomerati, determinando un incremento di volume.

E’ inoltre un alimento altamente digeribile, grazie al bassissimo contenuto in grassi.

Modalità di cottura

Anticamente, ed ancora oggi nei suoi paesi di origine, il cous cous viene cotto lentamente, ripassato al vapore almeno 2-3 volte all’interno delle couscoussiere, apposite pentole dotate di un doppio fondo e che permettono, nella parte inferiore, di preparare e cuocere il condimento scelto ed in quella superiore che verrà quindi cotto utilizzando i vapori aromatici del condimento posto sotto.

In commercio troviamo principalmente un prodotto precotto, passato al vapore e poi essiccato, per consentire di cucinarlo in pochi minuti.
Basterà infatti re-idratarlo con acqua o brodo bollente, lasciarlo riposare alcuni minuti consentendo ai chicchi di rigonfiarsi, e sgranare successivamente i chicchi con l’ausilio di una forchetta.

A questo punto basterà unirlo al condimento prescelto.
Ottimo anche per realizzare delle fresche, colorate e nutrienti insalate da consumare durante la stagione estiva.

Una buona alimentazione è amica della salute.

Kefir: antica bevanda ricca di sorprendenti proprietà benefiche

Credits photo: www.authoritynutrition.com

Gusto fresco e leggermente acidulo, il kefir è una bevanda fermentata, ricca di fermenti lattici e probiotici.
Simile allo yogurt, viene preparato a partire da granuli formati da un polisaccaride chiamato kefiran, che ospita colonie di batteri e lieviti. Infatti a differenza dello yogurt che solitamente è composto da solo lactobacilli, il kefir presenta anche lieviti.

Originario del Caucaso, è tuttora molto popolare nell’ex Unione Sovietica. A seconda delle diverse modalità di fermentazione il kefir può avere un piccolo contenuto di CO2 e di alcol dovuti entrambi ai processi fermentativi dei lieviti.

Il kefir tradizionale viene preparato utilizzando latte fresco di pecora, capra o vacca, e i fermenti o granuli di kefir.

I fermenti del kefir possono essere utilizzati anche per fermentare altri liquidi come il latte di soia o di riso e l’acqua con l’aggiunta di zucchero, frutta o altri ingredienti.

Esistono infatti due tipologie , quello che si ottiene dalla fermentazione del latte fresco (di pecora, capra o vacca) e quello ottenuto per mezzo di una fermentazione che avviene in acqua grazie alla presenza di zucchero.

Proprietà nutrizionali

Oltre a contenere i fermenti lattici che garantiscono il corretto funzionamento dell’intestino, il kefir è un alimento estremamente benefico per il nostro organismo in quanto ricco in minerali quali calcio, magnesio, zinco e fosforo, amminoacidi come il triptofano, nonché vitamine del gruppo A, B e K.

Ricco in acido folico è ad esempio consigliato alle donne in gravidanza in quanto questo nutriente risulta fondamentale per il corretto sviluppo del feto.

Inoltre essendo povero in lattosio, in quanto utilizzato quasi completamente come substrato durante il processo fermentativo, può essere introdotto nella dieta anche di coloro che soffrono di intolleranza al lattosio.

Per quanto riguarda invece l’apporto energetico, presenta più o meno lo stesso valore calorico del latte di origine.
È inoltre ricco in acidi grassi, principalmente saturi, proteine ad alto valore biologico, e una piccola quota di carboidrati semplici, rappresentata principalmente da una piccola frazione di lattosio non impiegata nel processo fermentativo.

Considerato un vero e proprio elisir di salute, aiuta infatti a favorire il buon funzionamento sia dell’apparato digerente, sia dell’intestino riequilibrandone la flore intestinale.

Inoltre aiuta a rinforzare anche le difese immunitarie e contrasta i livelli di colesterolo nel sangue.

Come prepararlo

La temperatura ideale per la sua produzione si aggira attorno ai 20-25°C, mentre la durata del processo è di circa 48 ore, durante la quale la miscela viene posta in un contenitore chiuso ed agitata di tanto in tanto.

Il kefir si ottiene in maniera perpetua, ovvero i granuli, che continuano a crescere e a svilupparsi dentro il kefir durante il processo fermentativo, vengono filtrati e reimpiegati ad oltranza.

Se vogliamo quindi preparare il kefir di latte saranno necessari i granuli e del latte a temperatura ambiente, che andranno riposti insieme all’interno di un contenitore di vetro con coperchio a temperatura ambiente per circa 48 ore. Se decidete di realizzarlo durante la stagione estiva riponete il contenitore nel ripiano più basso del frigo.
Durante le 48 ore mescolate ogni tanto. Il prodotto finale deve restare abbastanza liquido, quindi il latte non dovrà cagliare eccessivamente.
Al termine delle 48 ore filtrate il prodotto in modo da separare il latte fermentato dai granuli.
Si conserva in frigo per circa una settimana.

In alternativa è possibile preparare il kefir d’acqua.
In questo caso oltre ai granuli saranno necessari acqua, zucchero, succo di limone, 2 cucchiai di uva sultanina, ed un cucchiaio di semi a scelta tra finocchio, anice e cumino o in alternativa qualche foglia di menta fresca.
I granuli di kefir dovranno essere uniti nel contenitore ad acqua, zucchero, limone, frutta e semi o foglie di menta. Dopo aver mescolato tutto, è necessario chiudere con il coperchio il contenitore e lasciare fermentare per 48 ore o a temperatura ambiente o nel frigo.
Al termine delle 48 ore il prodotto andrà filtrato, conservato in frigo e consumato entro una settimana.

Se acquistate il prodotto già pronto, è bene ricordare che le industrie non utilizzano i granuli, ma specifici mix standardizzati di batteri e lieviti, per poter minimizzare i tempi produttivi e mantenere costanti le caratteristiche organolettiche e nutrizionali.

Una buona alimentazione è amica della salute.

Aperitivo: le calorie da ricordare

Credits photo:www.www.lettera43.it

Dopo una giornata di lavoro, al bar con gli amici, punto di ritrovo prima della cena, ogni momento è buono per l’aperitivo.

Ma “l’happy hour, o letteralmente “ora felice”, renderà tale anche la nostra linea? Conosciamo le calorie che possono essere ingerite?

In realtà l’aperitivo si sta trasformando sempre di più in una vera e propria cena, una bomba calorica composta da buffet estremamente ricchi ed invitanti che, tra uno stuzzichino ed un altro, mettono a dura prova la nostra linea nonché la nostra salute.
Preparazioni fredde e calde, dolci e salate, a base di verdure e no, ce né per tutti i gusti e tutti gli stili alimentari.

Le calorie

Il problema maggiore dell’aperitivo è che spesso si viene tratti in inganno dalle dimensioni dei cibi. Ma in realtà dietro ad ogni piccola porzione si nascondono tante calorie.

Basti infatti pensare che un paio di cucchiai di arachidi, un piccolo panino con degli insaccati tipo salame, un tramezzino piccolo a base di formaggi e salumi, un paio di pizzette, qualche patatina, 5-6 olive, ed un cocktail alcolico apportano mediamente tra le 600 e le 700 kcal, un vero e proprio pasto completo più che un pre-pasto.
Consideriamo infatti che un’innocente coppetta di patatine (circa 25grammi) apporterà le prime 140 calorie, associate ad un elevato quantitativo in sale causa principale dell’ipertensione, della cellulite e degli stati di ritenzione idrica.

Sicuramente un notevole contributo è fornito anche dai cocktail a base di alcol. Bisogna infatti considerare che 1g di alcool apporta mediamente 7,5 calorie.
Se ad esempio consideriamo un bicchiere di vino saremo già a quota 200 calorie (quantitativo che tenderà a variare in base alla sua gradazione), mentre scegliendo un cocktail a base di rhum, vodka o gin ci aggireremo tra le 200 e le 150 calorie.

Attenzione inoltre a tutti quei cibi che sembrano sani. Ad esempio insalate a base di verdure e pesce condite con salse elaborate, principalmente a base di maionese, sono tutt’altro che una scelta dietetica. L’utilizzo di salse infatti non solo contribuiranno a far lievitare il quantitativo calorico, ma soprattutto faranno aumentare la percentuale di grassi ed oli ingeriti.

Qualche consiglio

Resistere all’aperitivo rinunciando anche alla vita sociale? Certo che no.

Per non mettere a dura prova la nostra linea cerchiamo, prima di tutto, di non trasformare il rito dell’aperitivo in un’abitudine giornaliera. Evitiamo di consumare frequentemente bevande alcoliche, ingerire piatti stracolmi di prodotti da forno, frutta secca e patatine.
Introduciamo invece qualche stuzzichino intelligente come frutta, verdura, oppure piccole porzioni di cous cous e di sushi.

Inoltre con l’arrivo della bella stagione, optiamo per i centrifugati a base di carota, mela, pomodoro, ananas, mango o pompelmo che non solo ci aiuteranno a tagliare le calorie dell’aperitivo, per la felicità del nostro girovita, ma ci aiuteranno anche a mantenere la nostra pelle sana, luminosa e bella.

Invece per tutti quelli che spesso sostituiscono la cena con un aperitivo sostanzioso: fate attenzione.
Le calorie infatti non sono tutto e, nella maggior parte dei casi, le preparazioni proposte sono estremamente ricche in grassi e glucidi che, oltre a regalarci qualche chiletto in più a fine mese, non rappresentano neanche una scelta alimentare ottimale per il nostro benessere.

Una buona alimentazione è amica della salute.