venerdì, 5 Dicembre 2025

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Non solo il lavoro è smart, lo è anche incontrare il proprio psicologo

Negli ultimi anni abbiamo imparato molto bene l’utilità dello smart working, o per dirlo in italiano lavoro agile, perché si tratta di una soluzione che permette di lavorare in modo più flessibile soprattutto quando eventi esterni e inaspettati richiedono strategie diverse per svolgere il proprio lavoro.

Questa nuova modalità di rapportarsi al mondo del lavoro non è servito solo in quell’ambito fortunatamente perché, grazie alla necessità di reinventarsi un modo per coprire delle distanze obbligate, si sono trovati nuovi sistemi per gestire tante attività che non si era mai pensato prima d’ora di poter affrontare se non in presenza.

Mediante la tecnologia, che permette di guardare sempre un po’ più in là, si sono diffusi programmi digitali che hanno reso possibile affrontare riunioni di lavoro, lezioni scolastiche, colloqui, e a volte anche aperitivi con gli amici, tutto tra le mura domestiche.

Ma non solo questo è stato possibile. Quale luogo migliore delle rassicuranti mura di casa propria per svolgere gli incontri con il proprio psicologo?

Perché si ha bisogno di parlare con un esperto

Questi anni sono stati quindi utili per aprire gli occhi a nuove prospettive, ma hanno lasciato anche dei solchi profondi nelle persone, che sono state segnate dalle incertezze e a volte persino bloccate nelle proprie case che per troppi mesi si sono trasformate in veri e propri fortini.

A partire da luglio 2022 è stato messo a disposizione il “bonus psicologo” per dare la possibilità ai singoli di poter chiedere aiuto a un professionista, proprio perché per molti si tratta ancora di un tabù difficile da abbattere.

La quantità di richieste inoltrate per ottenere il bonus dimostra proprio quanto avere assistenza psicologica sia ormai un bisogno così forte da coinvolgere una grande fascia della popolazione.

Come riportato nell’articolo di Today.it, le domande inoltrate hanno superato le 350.000. 

Per venire incontro a queste esigenze sempre più evidenti, iDoctors.it e Today.it mettono a disposizione, a partire dal 25 di novembre, trecento viedeoconsulti gratuiti, fruibili quindi da casa tramite un computer, un tablet o persino dal proprio smartphone.

Cosa fare quando si sente il bisogno di parlare con uno psicologo

Parlare con uno psicologo non è una scoperta nuova, non è una necessità nata dalle difficoltà che il 2019 ha portato con sé, perché nella vita di tutti i giorni di ognuno si nascondono problematiche che possono intaccare il normale svolgimento delle nostre azioni quotidiane.

Ciò che è importante è accogliere il bisogno che si annida dentro ognuno di chiedere aiuto, anche se ciò risulta essere una decisione ostica per gran parte delle persone. Una volta accettata questa naturale esigenza umana, non resta che affidarsi alle cure di figure competenti e professionali.

Cogliere l’opportunità di dar voce alle proprie necessità non è cosa da poco, considerando che è possibile approcciarsi a questo percorso in modo gratuito per la prima seduta.

La lista di psicologi e psicologhe a disposizione per questa iniziativa è molto lunga, una volta selezionato il professionista o la professionista di riferimento e aver scelto l’ora e la data per l’appuntamento, non resta che scegliere il posto più comodo della propria casa e fare un primo passo rimanendo nella propria zona di comfort.  

Allarme zecche: cosa causano, sintomi e cosa fare

Sui sta diffondendo in questo periodo l’allarme zecche, a causa del crescente numero di casi di punture.
Sia in Sardegna, che in Veneto, si sono registrati casi di punture e anche di morte.

In questo articolo parleremo di prevenzione, della zecca e del loro habitat, ma anche delle malattie e di come ci si comporta in caso di morso.

Allarme zecche: habitat e malattie

Come ogni estate arriva purtroppo anche il momento delle zecche. Si tratta di aracnidi molto piccoli, talvolta confuse con ragnetti che si svegliano in questo periodo.
Hanno un rostro con cui mordono la persona, o l’animale, per nutrirsi del suo sangue.
Questi animali vivono in zone ricche di vegetazione erbosa e arbustiva, prediligono soprattutto le querce. Distinguiamo due tipi di questi aracnidi: quelle che vivono nei boschi e prediligono il clima umido e quelle che si trova nell’erba rada e prediligono il clima caldo.
La loro presenza è più frequente laddove trovano più ospiti da infestare (quindi stalle, pascoli, canili etc).

Il morso è indolore, ma la zecca può trasmettere agenti patogeni che danno luogo a malattie anche molto gravi, citiamo:
l’encefalite da zecche (Tbe) (zecca dei boschi);
• la tularemia;
• la malattia di Lyme (zecca dei boschi);
• la meningoencefalite da zecca;
• la febbre da zecca
la rickettosi (zecca del cane);

Come prevenire e cosa fare se una zecca ci morde

Quando ci si reca in campagna o si attraversa dell’erba, occorre avere delle scarpe da ginnastica, o anche stivali, calze lunghe, pantaloni lunghi ed un capello (le zecche possono anche lasciarsi andare da sopra i rami degli alberi).
Non toccare l’erba ed evitare l’erba alta.

Rientrati a casa verificare tutti i punti sensibili per vedere se c’è una zecca: testa, collo, polsi, dietro le ginocchia, fianchi, caviglie e schiena (farsi aiutare da un’altra persona). Possono essere talvolta scambiate per nei, usare una lente d’ingrandimento.

Scuotere e spazzolare all’esterno abiti e calzature.

Se si hanno a casa cani o gatti occorre fare loro un antiparassitario.

Come si rimuove la zecca?

La zecca non va mai toccata con le mani, si deve usare una pinzetta. Va afferrata il più possibile vicino alla pelle e tirata delicatamente con un movimento di rotazione (non va schiacciata). È fondamentale che venga estratta tutta, testa compresa.
Disinfettare la zona, lavarsi le mani e rivolgersi al medico per la profilassi da seguire.

La zecca di solito va bruciata, in caso di morso conservatela in un barattolo immersa nell’alcol, in caso si manifestino infezioni potrebbe essere necessario esaminarla.

Se compaiono:
febbre,
• mal di testa,
• debolezza,
• dolori alle articolazioni,
• ingrossamenti dei linfonodi,
• aloni rossastri

Recarsi subito in pronto soccorso, si deve fare altrettanto in caso la testa rimanga all’interno della pelle.

Cosa non fare in caso di morso di zecca

Non usare per rimuoverla:
• alcol,
• benzina,
• acetone,
• trielina,
• ammoniaca,
• olio o grassi,
• né oggetti arroventati,
• fiammiferi o sigarette

Potrebbero causare un rigurgito dell’animale che immettere ancor più materiale infetto nell’organismo ospite.

Non schiacciare la zecca prima di averla rimossa.
Non assumere antibiotici né altri farmaci se non sotto controllo medico.

Variante Omicron: come riconoscerla dai sintomi

E’ arrivata anche in Italia la variante Omicron, l’ultima variante del Sars-CoV-2, che sebbene presenti sintomi più lievi, è forse la più preoccupante.

Omicron è stata già segnalata da 27 paesi europei e sembra sia partita dal Sud Africa con epicentro nella provincia di Gauteng.

Ciò che preoccupa di più è la sua contagiosità, che sembra al momento superiore di 1,3 volte rispetto alla variante Delta e che questa variante sarebbe in grado di reinfettare i guariti da Covid-19.

Di seguito spieghiamo quali sono i sintomi da tenere d’occhio.

Variante Omicron sintomi: come riconoscerli?

Se non ci sentiamo bene, ci sono dei sintomi che dobbiamo osservare bene e che possono essere la spia di un contagio da variante Omicron.

I sintomi di Omicron sono:

  • prurito alla gola
  • tosse secca
  • dolori muscolari
  • dolori ossei diffusi
  • spossatezza
  • mal di testa lieve o moderato
  • leggera tachicardia

A differenza del covid classico non c’è nessuna perdita di gusto e/o olfatto.

La dottoressa Coetzee ha evidenziato come i sintomi di questa variante non siano forti e possano passare inosservati, per questo occorre fare attenzione.

Come si manifestano i sintomi della variante Omicron?

La variante Omicron ha sintomi lievi, ma in particolare bisogna prestare attenzione alla gola graffiata. La sensazione di prurito in gola sembrerebbe essere una peculiarità.

Circa l’efficacia delle vaccinazioni contro Omicron, non sono stati resi noti dettagli. Si suppone che le persone che hanno concluso il ciclo di vaccinazioni siano più protette.

L’Organizzazione mondiale della Sanità precisa che “Per capire il livello di gravità dell’infezione causata da Omicron servirà più tempo (da alcuni giorni ad alcune settimane). Comunque si ricorda che tutte le varianti del Covid-19, inclusa la Delta, possono causare malattia grave o morte, in particolare nelle persone più vulnerabili”.

Coronavirus: i 10 consigli per un’alimentazione sana per tutta la famiglia.

coronavirus e alimentazione

In questo periodo è difficile seguire una dieta e uno stile di vita quotidiano. Il Coronavirus ci ha costretti a modificare le nostre abitudini e la nostra routine quotidiana, per questo adesso bisogna reinventarne una nuova. L’inattività fisica ,lo stress e la noncuranza alimentare potrebbero portare a gravi patologie o ad aggravamenti fisici. Per questo, è importante seguire questi 10 consigli per uno stile di vita sano anche restando a casa.

  1. ORGANIZZARE LA GIORNATA. Per organizzare al meglio le proprie giornate in un periodo in cui non vi sono “orari” la prima cosa da fare è sicuramente quella di rispettare i ritmi circadiani (sonno-veglia) per ottimizzare il proprio benessere psico-fisico.

2. SEGUIRE UN REGIME ALIMENTARE EQUILIBRATO E’ risaputo che alla base di un corretto stile di vita ci sia una sana alimentazione. Nonostante l’emergenza Coronavirus è importane consumare 5 pasti al giorno. La prima colazione è un pasto fondamentale poiché rappresenta la prima fonte d’energia per affrontare la mattinata: si può consumare una colazione salata con pane ed uova, oppure optare per una colazione classica “all’italiana” con pane e marmellata o con della frutta fresca. Durante lo spuntino sarebbe preferibile evitare alimenti ricchi di zuccheri o grassi saturi. Meglio un po’ di frutta secca o della macedonia. Il pranzo deve contenere una fonte glucidica (primo) e una fonte proteica (secondo) con un’abbondante porzione di verdura al lato.

3. MANGIARE SANO MA CON GUSTO, SI PUO’? In queste giornate lunghe e noiose è facile cadere nella routine divano-cibo spazzatura-letto. Per evitare ciò, sarebbe divertente dilettarsi ai fornelli, magari coi propri figli e marito. In questo modo si allontanerà la noia e la voglia di junk food attraverso la creatività. Avete mai provato uno Smoothie al latte d’avena con datteri e banane?

4. UNA CORRETTA IDRATAZIONE Per un corretto stile di vita, oltre ad un’alimentazione sana è importantissimo mantenere il proprio organismo ben idratato. Il consiglio è quello di assumere almeno 2L di acqua al giorno, a seconda delle proprie necessità. Per incrementare ulteriormente il consumo di acqua in modo strategico, è possibile consumare tisane o the non zuccherati, oppure acqua aromatizzate con della frutta.

5. ATTIVITA’ FISICA ANCHE A CASA Il Coronavirus ci ha costretti alla all’interruzione forzata di tutti i tipi d’attività fisica, quindi alla sedentarietà. Come fare, allora? Non bisogna perdersi d’animo. Infatti è possibile creare un’allenamento anche a casa attraverso app, corsi online o seguendo dei video. L’importante è divertirsi! Quindi al via ai giochi di movimento e a balli sfrenati.

6. GODERSI IN MANIERA SANA IL MOMENTO DEL PASTO Per incrementare uno stile di vita sano è importante vivere il momento dei pasti in modo sereno. In questo momento dove abbiamo più tempo da dedicare al momento del pasto è fondamentale dare il giusto peso al cibo: stare seduti a tavola insieme con la propria famiglia allontanandosi da dispositivi elettronici come tv o smartphone è un modo per dare valore al cibo. In questo modo si agevolerà anche la comunicazione tra i membri della famiglia. Come riuscirci? Magari mettendo tutti i dispositivi elettronici in una stanza e nascondere la chiave! Dopo sarà divertente cercarla.

7. ASSICURARSI DI AVERE UNA CORRETTA VARIABILITA’ ALIMENTARE Un’abitudine sana è sicuramente quella di garantire nella propria dieta d’avere una corretta variabilità alimentare. Nello specifico, è fondamentale organizzarsi durante la settimana per evitare di alimentarsi sempre con gli stessi alimenti. E’ preferibile quindi variare tra le diverse fonti di carboidrati (pasta, pane, pizza) e proteiche (carne, pesce, legumi). Inoltre, si consiglia di limitare il consumo di salumi, latticini ed uova ad 1-2 volte alla settimana.

8 CONCEDERSI QUALCHE “SFIZIO” In alcune giornate, soprattutto in quelle più dure, è bene concedersi qualche gioia. Per limitare i rischi, sarebbe preferibile divertirsi a cucinare qualcosa di goloso, ad esempio dei dolci con ingredienti genuini: un’ottimo compromesso. Avete mai provato a replicare le sfogliatine cuor di mela?

9. GESTIRE GLI ATTACCHI DI FAME L’emergenza del Coronavirus ha sicuramento incrementato i nostri livelli di stress, ansia e noia. Per questo motivo siamo portati a consumare più alimenti, in special modo quelli ricchi di grassi saturi e zuccheri. Per gestire gli attacchi di fame è quindi importante rispettare la regola numero 2 e magari avere delle verdure fresche sbucciate e lavate, pronte per essere consumate nei nostri frigoriferi.

10 MANTENERE ‘VIVA’ LA PROPRIA ROUTINE Nonostante il Coronavirus ci abbia costretto a ripetere gesti sempre più meccanicizzati, è bene e vitale introdurre delle piccole novità nella propria routine: scriviamo un diario, scattiamo delle foto creative, prendiamoci cura dei nostri animali domestici o sfogliamo i nostri album di foto.