venerdì, 5 Dicembre 2025

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Forest Bathing: vivere meglio immergendosi nella foresta

Forest Bathing
Forest Bathing

UN ‘OPPORTUNITA’ PER VIVERE MEGLIO: IL Forest Bathing, stare all’aria aperta in mezzo alla natura, è una delle pratiche più antiche e più benefiche per il sistema immunitario. E’ un’attività che favorisce la produzione dei vitamina D ed aiuta a distendere i nervi. Essa è un’attività ben conosciuta dai giapponesi che già dagli anni Ottanta del Novecento hanno coniato un termine per descrivere l’atto di trarre giovamento dall’atmosfera della foresta.

CHE COS’E’ IL FOREST BATHING? : Il forest bathing è un’attività basata sulle esperienze che si possono vivere all’aria aperta. In generale, consiste nel fare delle lunghe passeggiate in mezzo alla natura mentre si è in silenzio, respirando a pieni polmoni. La foresta infatti fornisce buone quantità di fitoncidi, ovvero le biomolecole emesse dal legno degli alberi. I profumi e le essenze sprigionate dalla foresta hanno degli effetti rilassanti e rinvigorenti per il corpo, a secondo delle piante presenti.

I BENEFICI DEL FOREST BATHING: I principali benefici del forest bathing sono sicuramente il miglioramento del sistema immunitario, l’abbassamento corretto del battito cardiaco e la pressione sanguigna. Camminare nella foresta, essere immersi nel verde, permette a noi stessi di allontanare lo stress e dare spazio alla calma e alla riflessione.

MINDFULNESS ANCHE IN MEZZO ALLA NATURA: Al contrario di una semplice passeggiata nella foresta, grazie al mindfulness possiamo trasformare delle “semplici” passeggiate in mezzo al verde in vere e proprie esperienze sensoriali grazie alla consapevolezza. Infatti questa pratica invita proprio a vivere un’esperienza consapevole nella natura come un’attività di cui godere in piena e serena consapevolezza, così da apportare benefici al corpo ma anche alla mente.

FOREST BATHING PER COMBATTERE LA ROUTINE DELLA VITA MODERNA: hinrin-yoku significa letteralmente “bagno nella foresta“. Questa pratica consiste nell’immergersi nella natura, nelle foreste o nei boschi, dove vi sia un’alta concentrazione di alberi. Recentemente, lo shinrin-yoku è stata considerata una pratica scientificamente provata per curare stress ed ansia. Si tratta di una vera e propria terapia senza medicine che ormai si sta espandendo anche in Italia!

DOVE FARE FOREST BATHING?: Il forest bathing può essere svolto in qualunque luogo in cui ci sia del verde! In Italia esistono vari gruppi che elaborano dei veri e propri percorsi per godere al meglio dei benefici della natura, integrando anche attività come il trekking. Trentino, Val d’Aosta, Liguria… L’Italia è piena di posti perfetti per praticare il forest bathing, provalo anche nel giardino di casa tua!

Coronavirus: la nuova frontiera del terrorismo

Coronavirus: perché è il terrorismo 2.0?

Non so se avete notato che dalle notizie della Cina non sono trapelate scenate di isteria, di panico collettivo, di bravate di ragazzini che cercano di superare le zone rosse e via dicendo. Si sono ammalati, hanno seguito i protocolli, hanno fatto la quarantena e poi il virus è andato scemando com’era prevedibile che fosse.

Allora perché in Italia si fa tanto fracasso?

Il panico da Coronavirus vende

Il panico dato da questo nuovo ceppo virale ha venduto e vende: amuchina, disinfettanti, mascherine e Dio sa cos’altro.

Per non parlare dei click sui link delle fake news, delle vendite dei giornali, questo virus sta ingrassando i mass media che anziché fare informazione corretta diffondo notizie vage e allarmanti.

I peggiori sono i social: si legge di tutto e la metà delle informazioni sono fake news messe lì a posta per terrorizzare gli utenti.

Come funziona il terrorismo del Coronavirus

Prendiamo un ceppo virale ancora sconosciuto, mettiamolo in circolo in modo improvviso e veloce, otterremo un contagio inizialmente non contenibile.

In Italia aggiungiamo anche notizie sull’apocalisse, false informazioni sul numero di contagiati e vittime, false informazioni su come si contagia e sui sintomi.

Ecco che abbiamo innescato panico, fobia ed isteria: l’inizio del terrorismo.

Quindi arriva il virus: moriremo tutti? Finiranno le provviste e moriremo di fame? Ci verrà la peste? Ci contageremo anche solo respirando? Staremo tre mesi in quarantena? E via dicendo.

Come affrontare il terrorismo mediatico

Prima di tutto non vanno diffuse foto, video o audio di nessun tipo. Se non possono essere confermati, non vanno diffusi. Diffondendo materiale da “passaparola” stiamo solo contribuendo a fomentare il panico.

Precauzioni. Basta utilizzare e diffondere le precauzioni di base ovvero:

  • lavarsi spesso le mani
  • non usare le mascherine se non si è a contatto con persone malate o usarle solo se si è ammalati disinfettare bene le superfici
  • evitare di usare oggetti in comune e di salutarsi con baci e abbracci
  • starnutire e tossire nell’incavo del braccio o dentro un fazzoletto

Fare riferimento solo ai siti ufficiali: http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

Evitate i bollettini di guerra in cui si diffondono numeri falsati e informazioni da Apocalisse, evitate i luoghi molto affollati e soprattutto siate realisti.

I virus sono tutti contagiosi ed è normale quando c’è un evoluzione che inizialmente non si sia pronti, purtroppo ci saranno vittime e disagi ma non è con l’isteria che si affronta questa situazione.

Aiutiamoci l’uno con l’altro.

Vi chiedo per favore di diffondere questo articolo contro il terrorismo mediatico.

Coronavirus: cos’è e come individuarlo

Il coronavirus è un nuovo ceppo virale che si è diffuso dalla Cina.

Sono state rilevate oltre 300 casi di infezioni che per ora hanno causato, per fortuna, solo sei morti.

Si tratta di una forma di polmonite molto aggressiva.

Cos’è il coronavirus?

Appartiene alla famiglia Coronaviridae, si chiama “corona” perché la parte infettiva al microscopio appare come un globulo contornato di punte.

Queste punte si attaccano alle cellule dell’organismo che desiderano infettare. Si legano alle cellule e rilasciano il loro codice genetico modificando il comportamento della cellula, e innescando di solito una risposta immunitaria da pare dell’organismo infettato.

Quindi per farla breve arriva la febbre.

Questo virus è molto diffuso tra i volatili, infettano il loro apparato respiratorio e gastrointestinale, causando sintomi di vario tipo.

Quali sono i sintomi da contagio del coronavirus?

La maggior parte dei ceppi non porta a sintomi particolarmente gravi, un raffreddore al massimo.

In altri casi il virus può scatenare sintomi gravi e parliamo di persone che hanno problemi di sistema immunitario. Il virus si evolve in bronchiti o a polmoniti difficili da trattare.

La SARS è una conseguenza: un’infezione diffusa sia nel tratto superiore sia in quello inferiore del sistema respiratorio.

La MERS è sindrome respiratoria mediorientale da coronavirus molto simile all’attuale ceppo proveniente dalla Cina.

Da dove arriva il nuovo coronavirus?

Da Wuhan la più grande città della Cina centrale.

Si sono registrati un certo numero di casi di polmonite con cause ignote, sembra però esserci un legame con un mercato all’ingrosso di frutti di mare e altri animali marini vivi.

In tempi brevi si potrebbe già formulare un vaccino. Al momento l’obiettivo è cercare di contenerlo il più possibile, evitando che si diffonda globalmente.

Come si contrae il coronavirus?

Viene trasmesso da persona a persona, solitamente in seguito a contatti stretti, come si possono avere con parenti e amici, oppure negli ambienti di lavoro o in luoghi molto affollati.

Si può prevenire?

Sì. Occorre lavarsi spesso le mani, starnutire i tossire in un fazzoletto, evitare alimenti come frutta o verdura non lavate, bevande non imbottigliate.

Canapa gratis per i pazienti siciliani

Canapa gratis per i pazienti siciliani: lo stabilisce un decreto firmato dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

Una determinata fascia di pazienti potrà usufruire dei farmaci a base di canapa in modo gratuito. La regione si fa carico delle spese.

Era ora. Qualcosa inizia a muoversi?

In Sicilia canapa gratis per determinati pazienti

I farmaci a base di cannabis saranno gratuiti per i pazienti affetti da dolore cronico, neuropatico e da spasticità da sclerosi multipla.

I pazienti residenti nell’Isola che presentano “inadeguata risposta o intolleranza alle terapie convenzionali” avranno diritto alla fornitura gratis del farmaco a base di canapa.

Il farmaco potrà essere prescritto solo sulla base di un piano terapeutico con durata massima di sei mesi.

La terapia deve essere condotta da un medico specialista (di Anestesia e rianimazione, Neurologia e dei centri di terapia del dolore), dipendente di Aziende sanitarie pubbliche regionali.

Canapa gratis: non chiamatela droga

Non è droga. La cannabis light o i derivati della cannabis contenente CBD con livelli bassissimi di THC non è unba sostanza stupefacente, anzi è curativa.

Nello Musumeci si è così espresso: “Proprio perché siamo contro ogni droga, ogni spacciatore e ogni possibile forma di legalizzazione delle sostanze stupefacenti. Proprio perché siamo contro tutto ciò, non possiamo negare a un siciliano malato di sclerosi, ove lo desiderasse e ritenesse necessario, di provare a lenire le sue sofferenze con i farmaci derivati dalla cannabis terapeutica, facendoci carico delle spese per questa cura. Prima di essere un atto amministrativo è un atto di civiltà”.

Esatto, curare chi non può essere curato o chi non risponde alle cure tradizionali è un atto di civiltà che non ha niente a che fare con droga e spaccio.

Il diritto a curarsi è di tutti e l’uso terapeutico della cannabis è la nuova via, la nuova frontiera.

Al momento si sta progettando, in Sicilia, dei corsi di formazione per specialisti e medici di base. Tante patologie sono rimaste fuori dall’Alzheimer all’epilessia, ma vanno inserite perché tutti hanno diritto di curarsi.

Le altre regioni devono adeguarsi ed iniziare a farsi sentire.