giovedì, 18 Dicembre 2025

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8 semplici step per star bene con se stessi (FOTO)

Credit: budismoymas.com

Manca poco più di un mese all’arrivo dell’estate e con questa il momento della prova costume: un vero incubo dopo l’inverno – e primavera – pieno di dolcetti, panettoni, uova di Pasqua. Ogni anno è sempre la stessa storia, e ripetiamo sempre le stesse parole, ossia ci promettiamo di metterci in forma per non arrivare impreparate alla stagione che ci mette a nudo.

Ma sentirsi bene e a proprio agio con sé stessi dovrebbe essere un vero e proprio stile di vita da mantenere durante tutto l’anno e non soltanto per l’inizio dell’estate. Inutile fare diete lampo e troppo estreme – non mangiare o evitare i carboidrati per un mese – perché, come affermano tutti i medici, potrebbero essere davvero dannose per il nostro organismo e quindi per la nostra salute. Ecco allora dei consigli utili stilati direttamente dalla dietista Rebecca Lewis, esperta di nutrizione, e degli accorgimenti che ci posso essere utili per rimetterci in forma, fisica e anche mentale.

1.Ringraziare

La parola d’ordine è gioire. Non dobbiamo buttarci giù di morale pensando alle cose che non abbiamo. Piuttosto, bisogna ringraziare noi stessi per tutto quello che abbiamo e per ciò che siamo: in questo modo rafforzeremo la positività, la quale è un’ottima alleata nella vita.

Credit: giorgiodelsole.it
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2.Riposare

Chiudere gli occhi e staccare la spina da tutto il resto è sicuramente una delle cose più importanti da fare. Per l’appunto, bisogna dormire all’incirca 7 ore a notte affinché il corpo e la mente si ricarichino al meglio. Non si renderà mai al 100% in qualsiasi attività se il corpo non ha alle spalle una bella e rigenerante dormita.

Credit: blogosfere.it
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3.Bere acqua

Dato che questo imperativo lo troviamo davvero in tutte le diete, un motivo ci sarà: le cellule del corpo umano hanno bisogno dell’acqua per vivere e rigenerarsi e affinché ciò accada bisognerebbe bere almeno 2 litri al giorno. I vantaggi sono tanti, dall’eliminazione delle tossine ad una pelle più brillante. Non ci resta, allora, che portarci in borsa una bottiglietta d’acqua e bere quanto più possibile.

Credit: mondobenessere.com
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4.Muoversi

Il proverbio latino lo dice ‘mens sana in corpore sano’. Fare sport, yoga oppure semplicemente muoversi – fare le scale, uscire a piedi, fare lunghe passeggiate – è l’attività che aiuta maggiormente a perdere i chili di troppo. Ma i risultati non si vedono solo sul fisico: si aumenta la longevità e diventiamo più positivi.

Credit: robertozarriello.com
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5.Mangiare più frutta e verdura

Questi alimenti non sono molto amati, si sa. Eppure sono molto importanti per la nostra alimentazione: ricchi di vitamine, sono ottimi per la dieta dal momento che la maggior parte della frutta di stagione estiva è ricca di acqua. Le verdure aiutano la digestione e possono sostituire, per esempio, la nostra cena se accompagnate da proteine leggere.

Credit: hellofresh.com
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6.Assaporare i pasti

Nella vita frenetica di tutti i giorni è difficile sedersi a tavola e spendere quella mezz’ora in più per mangiare. Bisogna sforzarsi, invece, di ritagliare un momento che diventa unico nel corso della giornata: quello del pasto. Assaporare e mangiare con calma il nostro pranzo o la nostra cena è fondamentale. In questo modo, ci concentriamo su ciò che stiamo mangiando, evitando così di abbuffarci. Inoltre, sarebbe ancora meglio mangiare in compagnia.

Credit: genitorimagazine.com
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7.Prediligere il pesce alla carne

Ricco di Omega-3, il pesce – soprattutto il pesce azzurro – può aiutare la nostra memoria a ricordare meglio. Bisogna, infatti, aumentare le dosi di pesce nei nostri piatti piuttosto che la carne. Quest’ultima, specialmente se carne rossa, è molto più pesante e difficile da digerire.

Credit: mashable.com
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8.Cucinare a casa

Tra gli acerrimi nemici per chi vuole rimettersi in forma troviamo, sicuramente, il tanto amato Fast Food. Etichettato come cibo spazzatura, il cibo d’asporto e già preparato e impacchettato contiene molti più grassi, zuccheri, conservanti e sale rispetto ad un piatto preparato a casa e proprio per questo motivo è molto più difficile da digerire.

Credit: culture.it
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Combattere l’insonnia affrontando lo stress

Credits: blog.metodo3emme.it

Dormire in un letto molto costoso e confortevole non è purtroppo una garanzia per fare sogni sereni. L’insonnia colpisce gran parte della popolazione nonostante le attenzioni che una persona insonne può porre in essere quali: tisane rilassanti o dormire con comodi cuscini di piume d’oca. La vita stressante che conduciamo tutti i giorni sicuramente non aiuta a rilassarci. È stato riscontrato nel Rapporto del Consiglio del sonno del 2014 che il 72% della popolazione soffre di ansia dovuta a stress e che una persona su sei in Europa soffre di ansia cronica.

La vera sfida è quella di vincere l’insonnia avendo la consapevolezza che i problemi lavorativi e relazionali riemergeranno nella nostra mente proprio mentre si cercherà di prender sonno. Uno dei problemi principali è che negli ultimi anni, in un mondo pieno di impegni dove il tempo non è mai abbastanza, il sonno viene vissuto sempre più come una perdita di tempo, un qualcosa di cui si può far a meno quando invece dormire bene la notte è più importante che mai. Il sonno per essere ristoratore non dovrebbe essere inferiore alle sette o otto ore a notte ma ad oggi il 46% della popolazione dorme al massimo cinque o sei ore per notte. Dormire bene la notte è fondamentale per il nostro benessere infatti, in caso contrario, ne risente l’umore, il sistema immunitario e quello cardiovascolare.

Siamo convinti che possiamo trattare il nostro corpo come se avesse risorse infinite ma il risultato di tale comportamento è deleterio ed è nel sonno dove, spesso per prima, gli effetti dello stress si manifestano. Molte volte l’insonnia prende il sopravvento perché l’idea della giornata piena e caotica che dovremo affrontare nel giorno seguente ci inonda il cervello di preoccupazioni; questo modo di rimuginare i pensieri porta ad un pericoloso circolo vizioso nel quale le preoccupazioni prenderanno il sopravvento sul sonno fin quando non si riuscirà più a dormire per poi preoccuparsi di non riuscire a riposare bene per affrontare la giornata seguente ed è così che riparte il ciclo.

Lungi dall’essere un malessere moderno, il nostro stress e le preoccupazioni non sono una novità del ritmo frenetico della vita del 21°secolo. La preoccupazione è un istinto. Essa colpisce il sonno di tutti, non solo quelli del mondo sviluppato. Da una prospettiva evolutiva abbiamo bisogno di preoccuparci, ciò ha a che fare con la nostra risposta di lotta o fuga. Quelle lotte preistoriche per la sopravvivenza quotidiana potrebbero essere state sostituite da nostre case confortevoli ma il nostro cervello non ha smesso di cercare qualcosa di cui preoccuparsi.

Alla domanda: come si possono cacciare questi brutti pensieri fuori dal letto per non soffrire più di insonnia? Il dottor Lederie risponde che non vanno cacciati bensì accolti ed abbracciati, per far questo bisogna partire dal presupposto che il nostro cervello ci invia dei segnali per metterci in allerta quando qualcosa lo spaventa e dobbiamo essere noi ad accogliere i segnali in modo positivo e accettare il campanello d’allarme che esso ci ha lanciato. Solo così l’amigdala (la parte del cervello responsabile delle emozioni e del processo decisionale) riceverà il messaggio che sei al sicuro.

Altri modi per affrontare le paure notturne riguardano i metodi dell’igiene del sonno: “Sono tutte le cose che potete fare per voi stessi prima di andare a dormire per il corpo e la mente”, dice Samantha Briscoe, anziano fisiologo clinico presso il Centro di sonno del Bridge Hospital di Londra. Questi includono: non assumere caffeina dopo mezzogiorno (che rimane nel sistema per sei ore); fare il pasto ad un’ora adeguata; e non fare sport troppo tardi la sera in quanto può lasciare livelli elevati di cortisolo. Purtroppo, il bicchiere di vino che aiuta a staccare la spina non è una buona igiene del sonno, in quanto si hanno maggiori probabilità di svegliarsi durante la notte e lottare per entrare in quelle fasi di sonno profondo.

La Disciplina Screen è un altro fattore. Computer portatili, tablet, smartphone e televisori a letto devastano il nostro sonno. Un National Sleep Survey 2011 ha rivelato che il 95% delle persone utilizza questi oggetti l’ora prima di coricarsi. Le persone di età compresa tra 46-64 anni sono stati i più grandi trasgressori guardando la televisione prima di andare a dormire, mentre più di un terzo tra i 13 a 18 anni di età e il 28% tra i 19-29 anni di età giocano ai videogiochi prima di andare a letto. La luce blu prodotta dai telefoni distrugge il nostro ritmo circadiano (orologio biologico naturale del nostro corpo). La luce è uno stimolante naturale per la vigilanza, e la luce blu è il peggiore di tutti.

Per dormire bene e superare l’insonnia si dovrebbe ricreare un’ambiente nella camera da letto con una scarsa illuminazione, fare un bagno caldo che aiuta a far scattare il nostro sonno oppure leggere un buon libro. Un altro buon metodo è quello di fare una lista di cose gratificanti prima di dormire in questo modo la mente si concentra sulle cose buone della vita piuttosto che sui problemi. Un altro buon metodo è la meditazione per allontanare lo stress e di conseguenza imparare ad ascoltare il corpo per capire quando vuole andare a dormire e quando vuole alzarsi.

Giornata nazionale della salute della donna (FOTO)

photo credits: forexinfo

Ogni donna, dal momento in cui viene concepita fino agli ultimi minuti in cui è in vita ha diritto ad uno stato di salute ottimale.
Per questo motivo è necessario che lo Stato si occupi di assicurare una sanità presente ed accessibile a tutte le donne, oltre che creare una rete informativa sulle diverse patologie femminili.

A tale proposito, nel mese di giugno del 2015 il Presidente del Consiglio ha istituito con una direttiva la giornata nazionale della salute della donna. La data scelta per la giornata nazionale è il prossimo 22 aprile e per questo giorno è previsto un evento e un’open week degli ospedali italiani.

L’evento principale è stato organizzato dal Ministero della Salute ed avrà luogo a Roma, in Via di Valle delle Camene, presso l’Aranciera di San Sisto.
L’associazione promotrice di questa giornata è la Fondazione Atena Onlus, parteciperanno anche la Ministra della salute: Beatrice Lorenzin e la Fondazione EBRI, fondata da Rita Levi Montalcini.

Durante l’iniziativa, all’esterno della location dell’Aranciera verranno allestiti stand informativi dove tutte le donne potranno usufruire di servizi di screening. Per avere maggiori informazioni si può inviare una mail alla segreteria organizzativa del Ministero della Salute, all’indirizzo: [email protected] o telefonare allo 0659945800.

Oltre all’evento organizzato a Roma, dal 22 al 28 aprile, in 180 ospedali italiani si aprirà una settimana all’insegna della salute della donna.
Nei giorni di quella che è stata chiamata (H)Open Week, verranno offerti 1000 servizi tra visite e consulti gratuiti, esami strumentali, 300 eventi ed attività varie negli ospedali. I servizi offerti toccano varie aree specialistiche, tra cui: diabetologia, dietologia e nutrizione, endocrinologia, ginecologia e ostetricia, malattie cardiovascolari, malattie metaboliche dell’osso, neurologia, oncologia, reumatologia, senologia e sostegno alle donne vittime di violenza.

Su questa iniziativa si è pronunciata Francesca Merzagora, presidente dell’Associazione Onda, che a riguardo ha dichiarato: “Abbiamo accolto con soddisfazione l’istituzione della prima giornata dedicata alla salute della donna, coinvolgendo i Bollini Rosa in tutta Italia e raccogliendo l’adesione di 180 strutture che per una settimana offriranno servizi gratuiti diagnostici, clinici e informativi per le patologie a maggior impatto femminile, epidemiologico e clinico. Crediamo nel lavoro in rete di Istituzioni, Società scientifiche, ospedali, associazioni e welfare community per promuovere la salute della donna. Promuovere la salute della donna significa promuovere la salute collettiva, a partire dalla famiglia”.

Un momento speciale, in un paese che ha bisogno di ricordare e valorizzare continuamente la figura della donna. Una figura importante e fondamentale quella della donna: qualunque essi siano i valori, i sogni, lo stile di vita e le aspettative che essa insegue.
Ogni donna ha il diritto di essere informata, sostenuta, istruita alla prevenzione ed alla cura del proprio corpo.
Il 22 aprile è un nuovo 8 marzo, festeggiamolo in maniera salutare e consapevole.

Allarme: sempre più persone sono in sovrappeso

credits: http://www.celiachia.org

Sempre più persone nel mondo sono in sovrappeso. I dati emersi da uno studio sul Body mass index, condotto presso l’Università di Zurigo, sono sconvolgenti. Sarebbero infatti 640 milioni le persone obese in tutto il mondo e, sempre secondo l’indagine, il peso medio della popolazione sarebbe aumentato di 1,5 chilogrammi rispetto agli ultimi 40 anni.

La percentuale di persone con un Bmi (indice di massa corporea) superiore a 35, e quindi gravemente obesi, sarebbe del 2,3% negli uomini e il 5% nelle donne. Nel 2025 la situazione peggiorerà drasticamente e gli uomini obesi saranno il 18%, mentre le donne il 21%.

In testa alla classifica ci sono, senza troppe sorprese, gli Stati Uniti, mentre tra i Paesi più sviluppati, il Giappone è quello che presenta persone con indice di massa corporeo più basso. In Europa le donne più in forma sarebbero le svizzere e gli uomini i bosniaci.
In Italia la situazione non è tra le migliori: ben due adulti su tre sono sovrappeso e i dati più preoccupanti riguardano i bambini.

L’allarme scatta anche tra i più giovani e tra i bambini piccoli. Secondo uno studio condotto dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), il 30 % dei ragazzi tra gli 11 e i 13 anni è obeso o sovrappeso.
Le cause potrebbero essere sia le cattive abitudini alimentari, che la sedentarieta’. Solo il 5% delle ragazze e l’11% dei ragazzi fanno almeno un’ora di esercizio fisico al giorno.

La situazione è davvero preoccupante perchè l’obesità costituisce una vera e propria malattia. Tra i rischi maggiori troviamo la possibilità di contrarre diabete, malattie cardiovascolari e alcune forme di tumore. Oltre a malattie fisiche, le persone in sovrappeso sono spesso anche soggette a depressione, stress e scarsa autostima.

Per fronteggiare il problema ogni Stato dovrebbe investire sull’educazione alimentare, in particolare nelle scuole, e dovrebbe agevolare e favorire l’attività fisica nelle città.