giovedì, 18 Dicembre 2025

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Ad ogni tipo di pelle la sua protezione

photo credits: farmacia santo spirito

Proteggere la pelle dai raggi solari è davvero importante per evitare un invecchiamento precoce della pelle e fastidiose scottature.
La protezione solare, oltre a fornire uno scudo protettivo ci permette di abbronzarci meglio ed in maniera più omogenea. Tutti dovrebbero proteggersi dal sole, anche chi ha la carnagione più scura o olivastra, perché i raggi dannosi non risparmiano nessuno.
Tra partite in spiaggia, lunghe passeggiate e bagni al mare il sole ci bacia per gran parte della giornata e può arrecarci fastidiosi problemi.

In natura esistono circa 55 tipi di carnagione diversa, che possono essere racchiuse in 6 fototipi. Vediamo insieme i più comuni in Italia e scopriamo come proteggere la pelle al meglio.

Pelle chiara e capelli biondi o rossi

Per chi ha una pelle di porcellana e coperta di lentiggini deve prestare molta attenzione al sole nelle prime esposizioni. Una protezione 50 fa al caso vostro e vi eviterà indesiderate scottature.
Dopo varie esposizioni raggiungerete un colorito dorato, senza dolori.

Pelle chiara e capelli castani

Per chi, come voi, si ritrova una carnagione chiara e capelli castani, il segreto è utilizzare protezioni graduali. Si parte con un fattore protettivo 50 nelle prime esposizioni e si scende massimo ai 20 quando la pelle è già abbronzata.

Pelle olivastra e capelli neri

Per voi che sicuramente evitate la protezione come la peste, perché tanto siete già scuri, l’errore è assicurato. La pelle si arrossa comunque nelle lunghe partite a beach volley e i raggi solari non badano al colore della pelle per arrecare danni.
Proteggetevi con un spf 20 e scendete sotto il fattore 15 solo alla fine dell’estate.

I personaggi famosi celiaci (FOTO)

photo credits: gossipfanpage

La celiachia da tempo affligge tantissime persone nel mondo, in Europa il 21% della popolazione fa i conti con questa problematica e convive con essa tutti i giorni.
Se poi sei un italiano, la situazione si complica ulteriormente: partendo dal cornetto consumato a colazione, passando per l’abbondante piatto di pasta al pomodoro e terminando con la bruschetta a cena gli alimenti contenenti glutine sono davvero tanti.
Fortunatamente, gli alimenti gluten free in circolazione aumentano a dismisura e la scelta dei prodotti è sicuramente più vasta rispetto agli anni passati. I celiaci,quindi, possono godere delle gioie del palato senza dover incorrere nel rischio di stare male.

I comuni mortali come noi, saranno lieti di sapere che la celiachia è molto comune anche tra i personaggi famosi.
Conosciamone alcuni tra i tanti che evitano il glutine.

Laura Torrisi

photo credits: gossipfanpage
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La bella toscana, ex concorrente del Grande Fratello, mangia prodotti senza glutine dal 2008. Quando ha scoperto che i suoi sbalzi d’umore e i suoi mal di pancia frequenti non erano altro che la conseguenza di un’intolleranza da glutine.

Daniele Bossari

photo credits: dagospia
Sin dallo svezzamento i genitori avevano notato le problematiche che creava il glutine al piccolo Daniele Bossari.
Oggi è presidente onorario dell’ AIC-Associazione Italiana Celiachia- e vive serenamente la sua vita alimentare.

Martin Castrogiovanni

photo credits: vanity fair
photo credits: vanity fair

Il rugbista italiano Castrogiovanni riscontrava spossatezza e stanchezza alla fine di ogni allenamento nell’anno 2011. Poco dopo ha scoperto di essere celiaco, si è adattato tranquillamente al nuovo regime alimentare ed i risultati in campo sono sorprendenti.

Chelsea Clinton

photo credits: pagesix
photo credits: pagesix

La figlia dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton, probabilmente soffre da sempre di celiachia- e secondo le indiscrezioni, anche suo padre avrebbe un’intolleranza al grano e frumento-.
La notizia, però, è stata resa pubblica solamente nel 2010 in occasione del suo matrimonio, in quanto, Chelsea avrebbe richiesto un menù vegano e gluten free.

Novak Djokovic

photo credits: wagertalk
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Problemi di celiachia anche per il campione di tennis. Afflitto da fortissimi dolori all’intestino, durante una partita degli Australia Open 2010 chiese la sospensione di essa. Il problema derivava proprio da una dieta non appropriata che poi è stata modificata a causa della sua intolleranza al glutine.

La celiachia, quindi, è un problema comune e può manifestarsi anche in età adulta, come è successo per alcune di queste persone appartenenti al mondo dei famosi.

Gravidanza: l’acido folico fa bene al bambino

Credit: urbanpost.it

L’acido folico è una vitamina del gruppo B, precisamente nota con il nome di vitamina B9, molto importante per l’organismo, specialmente in gravidanza. Durante i mesi di attesa il fabbisogno di questa vitamina aumenta notevolmente, e, a tutela della salute del bimbo, è consigliata una sua assimilazione costante e in misura sufficiente per il benessere di mamma e bebè.

Paolo Salerno, il ricercatore del Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in occasione del convegno Stili di vita, corretta alimentazione in gravidanza e prevenzione delle patologie congenite organizzato a Expo dal Ministero della Salute, ha dichiarato: “Tutte le donne che pianificano una gravidanza o non la escludono dovrebbero iniziare ad assumere acido folico, in quantità di circa 0.4 milligrammi al giorno fino al terzo mese di gravidanza, quando si verifica la chiusura del tubo neurale. La vitamina B9 permette di prevenire lo sviluppo nel neonato di gravi malformazioni del sistema nervoso centrale, tra cui la più nota è la spina bifida”.

Nonostante la dieta mediterranea sia ricca di acido folico, presente specialmente in legumi e verdure a foglia larga e frutta, le sue riserve non sono comunque abbastanza per condurre una gravidanza. “È necessaria una supplementazione, tramite pasticche che si possono trovare in farmacia”, ha aggiunto Salerno. Questo perché il più delle volte una donna scopre di essere incinta soltanto con lo scorrere della quinta settimana di gravidanza, periodo in cui lo sviluppo delle strutture embrionali, da cui si formeranno il cervello e il midollo spinale del feto, è già avvenuto (sviluppo che si completa appena 28 giorni dopo il concepimento).

A Londra la prima mappa metro conta calorie (FOTO)

Credits photo: itv.com

La metro a Londra è un mezzo di trasporto indispensabile, poiché complici l’efficienza e la velocità, permette ai residenti di ricoprire distanze lunghissime in pochi minuti. Ma se si sta nelle zone centrali della città, scendere qualche fermata prima e camminare è un buon metodo per tenersi in forma senza perdere troppo tempo, così come dimostra la nuova mappa ideata dal Dr. Wayne Osborne.

Nel nostro precedente articolo sul modo in cui vivere a Londra può cambiare la vostra personalità avevamo detto che bastano pochi giorni per rendersi conto che le fermate Covent Garden e Leicester Square non sono così lontane l’una dall’altra e camminare non sarebbe una follia.

Stessa cosa avviene se si decide di percorrere a piedi il tratto che va da Piccadilly a Oxford Circus (4 minuti in metro), raggiungibile in 11 minuti. Stavolta però a dirlo è una mappa messa a punto dal Dr. Wayne Osborne, che indica anche l’equivalente in calorie bruciate, in questo caso 42.

Credits photo: itv.com
Credits photo: itv.com

Secondo quanto riportato dall’Evening Standard, lo stesso Dottor Osborne, autore della ricerca con Treated.com, ha affermato che nelle aree più disperse della città, la metro fa una grande differenza sul tempo di viaggio necessario, ma è quando si sta nel pienpo centro di Londra che prendere la metro e camminare o fare jogging è quasi l’equivalente, in termini di tempo.

Ed è così infatti che camminare da London Bridge a Tower Hill è possibile in soli 17 minuti anziché 13 e permette di bruciare 42kcal, mentre percorrere a piedi la distanza tra Euston, nota per la British Library e l’University College of London, una delle più prestigiose università britanniche, e la famosa Camden Town, permette di bruciare in soli 20 minuti 77 calorie; un modo alternativo per stare in forma e risparmiare i soldi per la palestra.

Ma se amate davvero camminare e desiderate fare una lunga passeggiata lontana dalla folla lungo le rive del Tamigi, potreste provare il tragitto lungo il Southbank da Waterloo a London Bridge: in 43 minuti brucerete 164 kcal.

Tra gli aspetti positivi, oltre all’utilità di camminare per fare sport ogni giorno senza spendere un patrimonio, c’è sicuramente la necessità delle persone di evadere dalle metro, spesso troppo calde specialmente in estate, e ancora l’adattarsi alla buona abitudine di uscire di casa in largo anticipo rispetto all’inizio dell’orario di lavoro e rientrare un po’ più tardi, ma più rilassati grazie ad un po’ di sano jogging.

Così come dimostrato da numerose ricerche, lo sport può prevenire e alleviare i sintomi dell’ansia e dello stress, sensazioni riscontrabili quotidianamente a Londra sia nelle grandi banche sia in uffici e ristoranti in cui specialmente gli ultimi arrivati lavorano come stakanovisti per ottenere un posto e una promozione, che vale spesso però più della loro stessa salute.