mercoledì, 17 Dicembre 2025

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Quel chilo in più che allunga la vita

Credits photo: www.scientific-training.it

Tutti i grassottelli si saranno sentiti dire almeno una volta, dal modello di turno, che un corpo perfettamente allenato e in pesoforma è il passaporto per una vita lunga.
Ebbene, quest’ultimo si sbagliava. Una ricerca recente ci ripaga di tutti gli anni di invidia e frustrazione provati davanti a fisici perfetti e senza pancetta.
L’Imperial College di Londra e l’Università Federico II di Napoli, dopo vari studi a cui sono stati sottoposti uomini e donne con età media di 60 anni e diabete di tipo 2, hanno riscontrato dei risultati sorprendenti a tal punto da soprannominare l’esito:”paradosso dell’obesità“.
Analizzando meglio i risultati della ricerca, infatti, si può notare che gli individui che convivono con un sovrappeso grave (quindi con un IMC maggiore di 25) hanno problemi di insufficienza cardiaca maggiori rispetto ai normopeso. Un risultato previsto, quindi.

Ma, il dato soprendente, è emerso studiando il tasso di mortalità di coloro che hanno un indice di massa corporea compreso tra 25 e 29. Chi, appunto, possiede qualche chilo in più rispetto al dovuto ha una speranza di vita maggiore.
Dallo studio italo-inglese ne escono sconfitti, con una speranza di vita più corta, i tanto invidiati sottopeso:” io provo a mangiare, ma non ingrasso in nessun modo” ha affermato uno dei partecipanti.

Secondo questa recente ricerca, quindi, l’obesità grave viene confermata rischiosa per la salute mentre la pancetta sembra aiuti a vivere più a lungo e meglio.
La spiegazione che provano a dare i medici riguardo questo strano paradosso deve essere ricercata nell’eccessiva libertà che i normopeso e i sottopeso si prendono nel fumare e nel bere, contribuendo così ad aumentare il rischio di morire prima.
Inoltre, i medici che hanno condotto la ricerca, aggiungono che l’arma più potente per combattere il rischio di malattie è uno stile di vita sano.
Insomma, l’obesità è ancora un rischio grave per la salute che va controllato e prevenuto, ma una bella pizza e una taglia 44 sono l’asso nella manica di chi sorride alla vita.

La sveglia presto da utopia a realtà

Se ogni mattina, al suono della sveglia sapete già che prima di uscire di casa dovrete affrontare una battaglia con il letto degna di un advenger, forse dovreste rivedere un pò le abitudini e giocare d’astuzia grazie a qualche trucco che aiuti ad alzarvi prima iniziando la giornata senza andare di corsa.

Posiziona la sveglia lontana dal comodino

Sembrerà assurdo, ma una delle cose che riesce a farvi essere sempre in ritardo è proprio la sveglia. Pochissime persone si alzano dal letto al primo suono di questa, la maggior parte infatti la spegne o rinvia quella dello smartphone all’infinito per dormire qualche minuto in più.
Secondo alcuni studi però, i famosi cinque minuti di sonno non fanno altro che peggiorare l’inizio della giornata, in quanto ci rendono meno svegli e più stanchi. Posizionando la sveglia o lo smartphone lontani dal comodino saremo costretti ad alzarci per interrompere il fastidioso suono, superando quindi il primo odioso step per svegliarsi presto.

Organizzati e prepara la moka

Al mattino,si sa, meno sforzi si compiono e più si è felici di svegliarci. Alzarsi evitando di dover sottoporre il cervello a dubbi amletici del tipo: “come mi vesto?” è sicuramente un grande passo verso il Nirvana mattutino. Scegliere i vestiti, preparare l’occorrente per il make-up e magari anche la moka del caffè la sera prima ci faranno impiegare meno tempo il mattino seguente e ci renderanno più tranquilli e propensi al risveglio.

Coccolati

Sì, avete capito bene. Anche se la routine mattutina si svolge solitamente in maniera veloce e incalzante, questo non vuol dire che non possiamo ritagliarci un piccolo spazio per dedicarci ad un qualcosa che ci faccia stare bene. Che sia un bagno caldo, un make-up sofisticato, una camminata all’aria aperta o la semplice lettura del quotidiano. Tutto può andar bene, l’importante è che ciò che facciamo abbia la funzione di renderci positivi ed allegri per la giornata che si prospetta davanti a noi.

Cosa aspettate a metterli in pratica?

Arriva la tecnica 4-7-8 per prendere sonno in 60 secondi (VIDEO)

Si chiama “4-7-8”: è la tecnica studiata da Andrew Weil, medico statunitense, laureato alla Harvard university, e basata interamente sul respiro che permetterebbe di prendere sonno in soli 60 secondi se praticata regolarmente. Seguiamo passo dopo passo lo svolgimento.

Sin da quando eravamo bambini, ci hanno suggerito diversi trucchi per combattere l’insonnia: uno tra tutti, impossibile da scordare, è il conteggio delle pecorelle. C’era poi chi consigliava di leggere un libro noioso o di bere una tisana o ancora, in età adulta, di ricorrere a tranquillanti e medicinali appositi. E perché non respirare semplicemente?

Nel video pubblicato su you tube, il dottor Andrew Weill, parla di questa tecnica come calmante naturale per il sistema nervoso, che vi metterebbe dunque in condizioni ottimali per crollare in un sonno profondo. Ma come funziona?

Come afferma l’esperto, se non riuscite a prendere sonno, rimanete sdraiati o seduti sul vostro letto e inspirate profondamente con la bocca per 4 secondi, tenendo la vostra lingua tra i denti. Successivamente, chiudete la bocca ed espirate sino ai 7 secondi tramite il naso. Infine, espirate di nuovocon la bocca e arrivate a 8 secondi, emettendo un suono.

Ripetete l’esercizio per tre volte e avrete ottime probabilità di addormentarvi senza rendervene nemmeno conto. Per arrivare allo stesso risultato in 60 secondi, invece, dovrete praticare lo stesso metodo per due volte al giorno per un periodo minimo di 6 settimane.

La tecnica, basata su un’antica pratica indiana chiamata “pranayama”, che significa “controllo ritmico del respiro”, oltre ad avere un effetto benefico per chi ha disturbi del sonno, riuscirebbe anche ad alleggerire i problemi d’ansia e nervosismo accumulati nelle ore precedenti. Questo perché una quantità extra di ossigeno passerebbe attraverso il corpo con un risultato rilassante per il sistema nervoso parasimpatico e aiuterebbe dunque il soggetto a sentirsi più calmo. Tra le maggiori cause di insonnia, infatti, ritroviamo proprio lo stress.

A tal proposito, la fisiologa Dr Nerina Ramlakhan conclude che per dormire profondamente, bisogna respirare bene. Questo suggerirebbe anche le motivazioni per le quali quando siamo influenzati, dormire 8 ore continue diventi quasi impossibile.

A voi il video di spiegazione del dr. Andrew Weil.

Se dormi male è tutta colpa è del cuscino

credits photo: guide.notizie.it

Quanti amano il dolce dormire? Probabilmente quasi tutti anche se, chi per motivi di lavoro chi a causa dell’insonnia, la maggior parte delle persone ormai dorme molto poco e spesso anche male. La colpa ricade frequentemente sul materasso, che tanto ci impegniamo a scegliere: quello che prende la nostra forma, quello anallergico o all’aloe vera, quello invernale e estivo, con le doghe o con le molle. Quel che non consideriamo è che una grande importanza ce l’ha anche il cuscino.

Ana C. Krieger, medico e direttore del Center for Sleep Medicine al NewYork-Presbyterian/Weill Cornell Medical Center afferma che, senza alcun dubbio, la distanza tra il collo e il letto fa la differenza. Un cuscino deve, infatti, allineare le anche, la schiena ed il collo per tenere la colonna vertebrale il più dritta possibile. Di conseguenza, per dormire bene ci vuole un buon appoggio. Ma quali sono le caratteristiche che rendono un cuscino perfetto?

Prima di fare un acquisto avventato è opportuno, innanzitutto, tener conto del materiale. Krieger divide i cuscini in due categorie: quelli sintetici e quelli naturali. Naturalmente sono da preferire quelli naturali, ripieni di piume, che sono facilmente modellabili e possono essere piegati in due quando si cambia posizione. Inoltre si rovinano molto più lentamente di quelli sintetici. Se proprio, però, preferite prendere quest’ultimo tipo state alla larga da quelli che hanno una forma fissa perchè, se si cambia posizione si starà scomodi e, di conseguenza, ci si sveglia.

La scelta del cuscino va, però, assolutamente abbinata alle abitudini di ognuno e al modo di dormire. Se si è abituati a dormire di lato si dovrebbe comprare un cuscino che permette di mantenere l’allineamento del collo. In questo caso sono da preferire i cuscini sintetici più rigidi che garantiscono un supporto.