giovedì, 2 Maggio 2024

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Malattie del cane: come proteggerlo

Le malattie del cane che colpiscono il cane sono tante. Parassiti di ogni tipo, problemi legati all’invecchiamento o all’alimentazione, malattie virali sono tutte patologie che possono compromettere la salute del nostro fido e portarlo, nei casi più gravi, alla morte.

Molto spesso i sintomi delle malattie del cane più gravi sono facilmente individuabili, ma quasi sempre la regola generale è che prima individueremo il problema di salute e maggiori saranno le probabilità di riuscire a tamponarlo senza conseguenze croniche.

Tanto le infestazioni da parassiti (pulicosi, vermi intestinali etc ) quanto le malattie virali (rogna, leishmaniosi, cimurro etc) e gli acciacchi dovuti all’età come l’insufficienza cardiaca possono essere trattate con chances di successo tanto maggiori quanto più è precoce la diagnosi. A volte le malattie del cane si presentano inizialmente con sintomi subdoli o poco riconoscibili, che possono essere notati solo dal padrone attento al comportamento del cane. Segni come apatia, inappetenza, prurito eccessivo, vomito e diarrea non devono mai essere sottovalutati, e devono sempre spingere il padrone ad una valutazione attenta. Anche solo di fronte al dubbio che il proprio cane abbia contratto una qualche patologia è assolutamente necessario rivolgersi al veterinario di fiducia per gli opportuni accertamenti. A volte la diagnosi di alcune malattie (e l’accertamento dell’avvenuta guarigione) è possibile solo attraverso esami particolari (feci, scotch test etc) che devono essere condotti in un laboratorio veterinario.

In generale, la maggior parete delle malattie che colpiscono il cane possono essere curate efficacemente con le specialità farmaceutiche elaborate da Novartis, da sempre sensibile non solo all’esigenza di combattere le patologie per curare l’animale ma anche alla necessità di migliorare la qualità della vita dei nostri amici cani e gatti, spesso non ideale soprattutto dopo una certa età. Si pensi a Fortekor, il farmaco per il trattamento di disagi cronici come l’insufficienza renale del gatto o quella cardiaca del cane: oltre ad allungare la vita all’animale ed arrestare il processo degenerativo degli organi interessati, questo medicinale rende l’animale più vitale e appetente, garantendo a lui e alla sua famiglia altri anni di felice convivenza.

Quindi, i consigli da dare al padrone di un cane che teme per la salute del proprio amico sono sostanzialmente due:

– Prevenzione: sottoporre il cane a visite periodiche presso il medico veterinario di fiducia.

– Tempestività: osservate attentamente il comportamento del vostro cane nella vita di tutti i giorni. Questo vi aiuterà ad individuare immediatamente segnali di un qualcosa “che non va” e chiedere aiuto al medico veterinario.

Zimbabwe: nessun perseguimento per l’assassino del leone Cecil

Credit photo: notizie.tiscali.it

Lo scorso luglio la notizia dell’uccisione del leone Cecil ha fatto il giro di tutto il mondo, provocando sdegno, orrore, rabbia e moltissime proteste.

Recatosi nello Zimbabwe, il dentista del Minnesota Walter Palmer ha attaccato Cecil, il leone di 13 anni, attirandolo con un piccolo trucchetto fuori dalla zona protetta del parco in cui stava, il parco nazionale Hwange, nell’ovest dello Zimbabwe. Il leone ha attraversato 40 ore di agonia prima di incontrare la morte.
Il dentista, a quanto pare, avrebbe pagato circa 50 mila dollari per compiere questo folle atto, senza sapere – almeno stando alle sue dichiarazioni – che l’animale fosse protetto ed oggetto di studi. Il tutto grazie anche all’aiuto di Theo Bronkhorst, cacciatore professionista.

Dopo questo brutto episodio, lo Zimbabwe si era detto pronto a chiedere l’estradizione di Walter Palmer: questo, però, non è mai avvenuto. “Ha seguito tutte le procedure necessarie richieste in termini di diritto quando ha visitato il Paese. Abbiamo deciso di smettere di perseguire la questione. Stava causando inutili frizioni” ha dichiarato Muchinguri-Kashiri, il ministro per l’Ambiente del Paese.

Nessun perseguimento legale per il dentista, quindi, che potrà continuare a visitare il Paese come turista, senza subire alcun tipo di interrogazione.
I casi giudiziari contro il cacciatore Bronkhorst ed il proprietario della terra dal nome Honest Ndlovu, però, continueranno: i due, già subito dopo l’accaduto, furono arrestati con l’accusa di bracconaggio.

A New York, il primo terminal per animali (FOTO)

Viaggiare può essere un incubo per chiunque, ma un aeroporto ha deciso di rendere l’esperienza più rassicurante, però solamente per gli animali. L’aeroporto newyorkese John F. Kennedy si sta preparando ad aprire il primo terminal per i nostri amici a quattro zampe, una novità assoluta, e il nome scelto non è casuale: The Ark, ovvero L’Arca.

L’Autorità Portuale di New York e del New Jersey hanno firmato un accordo di affitto trentennale con l’Ark Development, un affilato della compagnia Racebrook Capital, al fine di progettare e costruire un’aerea di lusso di 178 mila metri quadrati nel Queens, dove si trova l’aeroporto di New York. Secondo gli organizzatori, il progetto da 48 milioni di dollari creerà nuovi posti di lavoro e un fatturato di 108 milioni di dollari nei prossimi trent’anni.

“Per tutti gli animali e i proprietari che passeggeranno per il The Ark, il viaggio aereo può essere stressante e confusionario”, ha dichiarato Cliff Bollmann, un architetto incaricato di progettare la struttura. “Per abituarsi all’idea di avere la propria area privata, il nostro team ha espresso la volontà di creare un ambiente confortevole e sano per tutti.”

L’apertura di The Ark è prevista per i primi mesi del 2016, e sarà completa di un’area di servizio con spazi in cui sedersi, mangiare e bere, letti e lettighe speciali per cavalli e bestiame, con la possibilità di monitorare il clima più adatto a ciascuna specie; e inoltre un veterinario, un reparto dedicato ai volatili e un Paradise 4 Paws, un’area di svago per cani e gatti.

Il presidente della società che gestisce “L’Arca”, John J. Cuticelli Jr, ha espresso il suo parere “Nessuno si cura dei bisogni che riguardano gli animali da compagnia, gli animali del settore sportivo e d’allevamento. Il terminal diventerà quindi il punto di partenza per tutti quei quattro zampe che non riescono ad ottenere le cure necessarie.”

Ora bisognerebbe solo rendere l’esperienza del volo così piacevole anche per gli esseri umani.

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Credits: The Ark
Credits: The Ark

Pet in famiglia: in aumento e sempre più tutelati

credits photo: impresamia.com

Quando si decide di adottare un animale si assumono diverse responsabilità. Il nostro amico a quattro zampe diventa un vero e proprio componente della famiglia e, ve lo assicuriamo, vi ripagherà diventando un fornitore di gioia a volontà. L’amore che un animale può dare è unico e le famiglie italiane l’hanno capito. Secondo il ‘Rapporto sul mondo degli animali da compagnia‘, realizzato con il contributo di IRI Information Resources e dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI), sono infatti sempre di più, il 43%, le famiglie che decidono di vivere con almeno un pet. Poco importa se si tratta di un cane, un gatto o un silenzioso pesce rosso.

Sono quindi, ad oggi, circa 60 milioni gli animali domestici presenti nelle famiglie italiane: 7,5 milioni sono gatti, 7 milioni cani e per il resto si tratta di piccoli animali (pesci, roditori e animali esotici). Prendersi cura di loro, però, non è sempre facile e di certo non è economico. L’attenzione alla loro salute cresce però costantemente. Sono, infatti, 30 mila i veterinari attivi nel nostro paese. Di questi, molti sono specializzati nella cura di specifiche tipologie di animali e tutti pongono particolare attenzione all’alimentazione e allo stile di vita dei nostri pet. Questa crescente attenzione si ripercuote sull’aspettativa della vita media di Fido e Miao, che negli ultimi anni si è allungata.

L’importanza di un’alimentazione di qualità è sottolineata anche dalle recenti normative: l’Europa disciplina in modo severo la qualità e la sicurezza delle materie prime e degli ingredienti destinati al pet food e l’Italia ha approvato da diversi anni il Piano Nazionale di Controllo Ufficiale sull’Alimentazione degli Animali.

Che i nostri amici animali facciano parte della famiglia è ormai un’idea diffusa, tant’è che è stata depositata una proposta di legge che vuole collegare l’anagrafe canina con lo stato di famiglia dei proprietari. Sempre di più sono, poi, le campagne a livello mondiale che sensibilizzano verso una ‘proprietà responsabile‘: i cani devono avere il microchip e tutti i padroni, di qualsiasi specie, devono preoccuparsi di vaccinare e curare la salute mentale e psichica dei propri amici animali.