Autunno in Giappone: tradizioni, parole e foglie
L’autunno in Giappone ha un fascino decisamente speciale, forse più delle altre stagioni.
Le giornate iniziano ad accorciarsi, arriva il fresco e come da noi gli alberi si colorano.
Cosa rende allora il loro autunno diverso dal nostro?
Il modo di viverlo. C’è un’espressione o una parola tipica per ogni momento caratteristico, feste e tradizioni particolari.
Curiosi?
Eventi ed attività dell’autunno in Giappone
Il Taiiku no hi si svolge il secondo lunedì di ottobre ed è la giornata dedicata allo sport ed al benessere. Si ricordano le Olimpiadi estive che si sono svolte a Tokyo nel 1964.
Cosa vi piace fare in autunno? I giapponesi si dedicano alla lettura ed all’arte, disegnano e dipingono.
Cercare le prelibatezze dell’autunno: andare in cerca di funghi e castagne, arrostire le patate dolci, gustare i frutti autunnali come pere, kaki ed uva. Non così tanto diverso da noi.
Le parole dell’autunno giapponese
Non a caso l’autunno in Giappone è anche definito Shokuyoku no aki, “autunno dell’appetito” o Dokusho no aki, “autunno della lettura” in riferimento a due argomenti sopra citati: il cibo e la lettura.
Shūki è il termine che definisce il “senso o atmosfera dell’autunno” quella sensazione della stagione che cambia, l’aria si rinfresca, fa buio prima e si sta di più in casa.
Zansho definisce il “calore residuo” ovvero quando ancora non è arrivato proprio il fresco e si sentono gli strascichi del caldo. Quando inizia a far più fresco si dice Shinryō.
Quando il vento diventa fresco e pungente si dice Kogarashi.
Aki no sora wa takai (“Il cielo in autunno è più alto”) è un comune detto giapponese quando il cielo è azzurro, sgombro e sembra più alto.
Yonaga è il termine per definire le sere che si allungano ed il fatto che fa buio prima.
Come sapete in Giappone si usano molto i ventagli: Suteōgi indica il ventaglio estivo che viene riposto e Akiōgi indica invece il “Ventaglio dell’autunno”.
I Momiji nell’autunno in Giappone
I fiori del sakura hanno una contropartita autunnale: gli aceri rossi. Se in primavera si va a guardare i sakura, in autunno si va a contemplare i Momiji con le loro foglie rosse.
Momijigari significa letteralmente la caccia (kari) all’acero (momiji), proprio come per i sakura.