Come vengono realizzate le maschere veneziane? Le origini fino ad oggi
Curate nei minimi particolari, affascinanti ed enigmatiche le maschere veneziane rappresentano la magnifica laguna Veneziana. Oltre alla loro bellezza possiedono origini molto antiche con significati differenti, ma come vengono realizzate le maschere veneziane?
La storia delle maschere veneziane affonda le sua radici più o meno nel 1200, venivano sfoggiate con particolari restrizioni e leggi a regolarle nel famoso Carnevale di Venezia, evento unico e accattivante in cui si godeva la libertà di vestirsi e festeggiare, tagliando fuori ceto sociale, età e sesso. Nella cultura veneziana il termine “maschera” simboleggia l’azione di mettersi barba e baffi finti ed era anche il soprannome dato alle donne che si travestivano da uomini e viceversa. Indossando la maschera infatti, si cela la propria identità, così da potersi lasciar andare liberamente, divertendosi e magari atteggiarsi in base al costume che si è scelto. Le maschere quindi, simboleggiano la laguna di Venezia sotto un aspetto folcloristico ma anche misterioso, affascinante e ricco di bellezza. Scopriamo come vengono realizzate.
Come vengono create le maschere veneziane?
Le maschere veneziane vengono realizzate con gli stessi materiali con cui venivano create all’epoca, ovvero: cartapesta, terra, argilla (ceramica/gesso), stracci, tessuti, pizzo, nastri e pelli. Ai tempi gli artigiani che fabbricavano le maschere erano chiamati “maschereri”, la produzione si allargò fino a rendere possibile l’apertura di molte botteghe e dare così lavoro a parecchie persone. La tecnica antica per realizzare le maschere, è apparentemente semplice ma si porta dietro anni di tradizione, si utilizzano solo le mani e pochi materiali.
Come prima cosa bisogna scolpire una massa di creta, che a poco a poco prende forma con le caratteristiche che si voglio dare, questa è la parte più creativa e la tempistica può variare e durare giorni o diverse settimane.
Successivamente si mescola della polvere di gesso alabastro con dell’acqua e si versa sulla scultura appena scolpita. Il gesso inizialmente è molto liquido, questo permetterà che scivoli e penetri bene sulla scultura inserendosi negli interstizi. Passati alcuni minuti comincerà ad addensarsi.
Lo stampo è pronto ed il gesso ben indurito dopo 90 minuti, quest’ultimo rappresenta il prototipo della scultura originale. Successivamente lo stampo va liberato dalla scultura in creta che purtroppo viene perduta perché estratta a pezzi. Adesso è arrivato il momento di ungere lo stampo con la vaselina e riempirlo di diversi strati di carta assorbente intrisa di acqua e colla.
La maschera sarà completamente asciutta dopo circa 24 ore, ed è pronta per essere estratta dallo stampo.
Come decorare una maschera veneziana
Le maschere possono essere decorate con ogni tipo di tecnica, materiali e colori, senza porre limiti alla creatività: oro, argento, merletti, gemme, nastri, tessuti di qualsiasi genere e pizzo, proprio quest’ultimo conferisce un tocco di eleganza e classe molto apprezzato. Le maschere di carnevale di pizzo si presentano raffinate ma elaborate allo stesso tempo, e possono avere diverse forme, che ricoprono l’intero viso o soltanto gli occhi. In ogni caso ogni maschera ha una storia a sé e un significato proprio che porta dietro, tradizione, bellezza e libertà d’espressione