domenica, 22 Dicembre 2024

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Halloween: da Buckingham Palace a Windsor, tutti i castelli reali infestati

Come di consuetudine per Halloween si raccontano storie di case infestate.

Se per lunedi avete previsto qualche party o qualche serata fra amici, ecco uno spunto di conversazione: tutte le residenze reali inglesi infestate.

Oggi andiamo alla scoperta dei fantasmi che popolano i famosi castelli reali.

Halloween: la regina non ci credeva ma Buckingham Palace è infestata

La regina Elisabetta ignorava Halloween, non credeva nei fantasmi e non le interessavano, né ha mai permesso tour del genere.

Ma Buckingham Palace è infestata.

Una delle presenze che più sembra esser stata avvistata è quella di un monaco che ha in mano una catena. Il castello infatti sorge sulle rovine di un monastero dove si trovava anche una cella per le punizioni.

Lo staff sostiene di sentire di tanto in tanto un colpo di arma da fuoco, quello con cui si sarebbe ucciso John Gwyne, il segretario privato di Edoardo VII.

Halloween: tutti i fantasmi dei castelli reali

Quale migliore occasione se non Halloween per parlare di castelli infestati?

A Sandringham, dove la regina trascorreva il Natale, c’è chi giura di aver visto il fantasma di Giorgio VI, che qui è morto. Sempre in questo castello sarebbe stato avvistato il fantasma agitato di Lady Diana. Addirittura in questo caso fu fatta una benedizione per allontanare il fantasma della principessa triste, è riportato nei diari di Kenneth Rose che ne parla nel 2001, il fatto accadde 4 anni dopo la morte di Lady D.

Mentre invece Giorgio III sarebbe stato avvistato a Windsor, sarebbe stato visto affacciarsi da una finestra.

A Kensington Palace, dove vivono William e Kate, sarebbe stato avvistato il fantasma di Giorgio II. Lo staff lo avrebbe visto nella stanza dei bimbi che invece non hanno mai riferito nulla di strano.

A Windsor uno dei fantasmi più avvistati è quello di Anna Bolena, che viene visto vagare spesso anche nella Torre di Londra. Sembra che a Windsor si senta spesso una donna piangere e che si tratti di lei. Pare sia stata vista anche da Elisabetta II e da Margaret, sua sorella ma non ne abbiamo la certezza. Giorgio VI rivelò di averla vista per otto notti consecutive prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale. Sarebbe stato avvistato anche Enrico VIII, che camminava trascinando la gamba malata.

A Balmoral è stato avvistato John Brown, il servo della regina Vittoria e lei stessa.

A Holyroodhouse accadono cose strane: compaiono macchie di sangue che apparterrebbero a Davide Rizzio, il musico e confidente, di Mary, Queen of Scots e assassinato nel 1566 e pare si aggiri lo spettro di una donna nuda, Agnes Simpson, accusata di stregoneria, torturata e uccisa nel 1592.

Ad Hampton Court sarebbe stata avvistata Catherine Howard, moglie di Enrico VIII e Sybil Penn, serva di diversi monarchi tra cui Elisabetta I, morta di vaiolo nel 1562.

Come vengono realizzate le maschere veneziane? Le origini fino ad oggi

Curate nei minimi particolari, affascinanti ed enigmatiche le maschere veneziane rappresentano la magnifica laguna Veneziana. Oltre alla loro bellezza possiedono origini molto antiche con significati differenti, ma come vengono realizzate le maschere veneziane?

La storia delle maschere veneziane affonda le sua radici più o meno nel 1200, venivano sfoggiate con particolari restrizioni e leggi a regolarle nel famoso Carnevale di Venezia, evento unico e accattivante in cui si godeva la libertà di vestirsi e festeggiare, tagliando fuori ceto sociale, età e sesso. Nella cultura veneziana il termine “maschera” simboleggia l’azione di mettersi barba e baffi finti ed era anche il soprannome dato alle donne che si travestivano da uomini e viceversa. Indossando la maschera infatti, si cela la propria identità, così da potersi lasciar andare liberamente, divertendosi e magari atteggiarsi in base al costume che si è scelto. Le maschere quindi, simboleggiano la laguna di Venezia sotto un aspetto folcloristico ma anche misterioso, affascinante e ricco di bellezza. Scopriamo come vengono realizzate.

Come vengono create le maschere veneziane?

Le maschere veneziane vengono realizzate con gli stessi materiali con cui venivano create all’epoca, ovvero: cartapesta, terra, argilla (ceramica/gesso), stracci, tessuti, pizzo, nastri e pelli. Ai tempi gli artigiani che fabbricavano le maschere erano chiamati “maschereri”, la produzione si allargò fino a rendere possibile l’apertura di molte botteghe e dare così lavoro a parecchie persone. La tecnica antica per realizzare le maschere, è apparentemente semplice ma si porta dietro anni di tradizione, si utilizzano solo le mani e pochi materiali.

Come prima cosa bisogna scolpire una massa di creta, che a poco a poco prende forma con le caratteristiche che si voglio dare, questa è la parte più creativa e la tempistica può variare e durare giorni o diverse settimane.

Successivamente si mescola della polvere di gesso alabastro con dell’acqua e si versa sulla scultura appena scolpita. Il gesso inizialmente è molto liquido, questo permetterà che scivoli e penetri bene sulla scultura inserendosi negli interstizi. Passati alcuni minuti comincerà ad addensarsi.

Lo stampo è pronto ed il gesso ben indurito dopo 90 minuti, quest’ultimo rappresenta il prototipo della scultura originale. Successivamente lo stampo va liberato dalla scultura in creta che purtroppo viene perduta perché estratta a pezzi. Adesso è arrivato il momento di ungere lo stampo con la vaselina e riempirlo di diversi strati di carta assorbente intrisa di acqua e colla.

La maschera sarà completamente asciutta dopo circa 24 ore, ed è pronta per essere estratta dallo stampo.

Come decorare una maschera veneziana

Le maschere possono essere decorate con ogni tipo di tecnica, materiali e colori, senza porre limiti alla creatività: oro, argento, merletti, gemme, nastri, tessuti di qualsiasi genere e pizzo, proprio quest’ultimo conferisce un tocco di eleganza e classe molto apprezzato. Le maschere di carnevale di pizzo si presentano raffinate ma elaborate allo stesso tempo, e possono avere diverse forme, che ricoprono l’intero viso o soltanto gli occhi. In ogni caso ogni maschera ha una storia a sé e un significato proprio che porta dietro, tradizione, bellezza e libertà d’espressione

Hogwarts Legacy: 5 curiosità inedite

Siete pronti per Hogwarts Legacy?

La nuova avventura dell’universo di Harry Potter arriverà entro quest’anno e ci sono tante buone premesse.

Abbiamo raccolto 5 curiosità nell’attesa che il gioco venga ufficialmente presentato.

J. K. Rowling non ha partecipato ad Hogwarts Legacy

E’ una domanda che si sono fatti un po’ tutti: J. K. Rowling ha avuto qualche ruolo nella lavorazione di Hogwarts Legacy?

E’ arrivata la risposta definitiva: no.

Warner Bros. aveva in passato detto che la Rowling non sarebbe stata coinvolta direttamente nella produzione del game player è ciò è stato confermato dal sito ufficiale del gioco che afferma che “la storia presentata nel gioco non è stata ideata da J.K. Rowling”.

Ciò non toglie che comunque sarà tutto fedele al mondo creato dalla scrittrice.

Chi saranno i cattivi in Hogwarts Legacy?

Hogwarts Legacy, ambientato nell’universo di Harry Potter, avrà una sua storia e personaggi nuovi, fra questi anche dei cattivi.

Uno dei primi cattivi che s’incontreranno sarà Ranrok, un goblin che vuole guidare una rivolta. Questo sarebbe un riferimento a dei fatti antecedenti a quelli di Harry Potter, pare infatti che ci furono ribellioni simili nel 1612.

Ranrok ha scoperto una fonte di magia di cui pare voglia a tutti i costi impadronirsi.

Un altro cattivo sarà Victor Rookwood: si sospetta che possa essere un parente di Augustus Rookwood, un mago oscuro che fu un Mangiamorte, seguace di Voldemort. Grazie a questo dettaglio in molti sospettano che la trama del gioco sarà ambientata nel 1800 circa.

Cosa manca in Hogwarts Legacy?

Sarebbe emersa una cattiva notizia fra le indiscrezioni su Hogwarts Legacy: manca qualcosa.

La presentazione al State of Play di Playstation ha mostrato il prodotto su cui Avalanche Studio sta lavorando evidenziando una mancanza che è una cattiva notizia per tutti i fan.

Non ci sarà il Quidditch.

I fan sono rimasti spiazzati, nelle FAQ ufficiali del gioco, il Quidditch non viene mai menzionato. Leggiamo: “La scopa è un mezzo di trasporto per esplorare e viaggiare in Hogwarts Legacy, inoltre sono presenti anche gare con le scope. I giocatori possono frequentare le Lezioni di Volo per imparare a padroneggiare l’arte del volo su scopa”.

Sembra proprio che il famoso gioco sarà escluso.

Hogwarts Legacy ed il bug misterioso

Pare che si sia riusciti a risolvere un misterioso bug che si presentava in Hogwarts Legacy.

In un video diffuso da Avalanche Software, si vede ad un certo punto un personaggi che inizia a muovere gli arti a caso. Risolto velocemente ma anche divertente, per questo è stato condiviso.

Hogwarts Legacy: la stanza delle necessità e gli elfi

E’ prevista in Hogwarts Legacy la Stanza delle Necessità che si potrà curare e ampliare, ci si potranno coltivare piante e preparare pozioni.

Ci sarà anche un elfo di nome Deek che ci accompagnerà e ci aiuterà nella nostra avventura.

Come trovare un nuovo modo di godersi la storia

La storia è qualcosa che ogni società umana sulla terra condivide: interessarsi nel comprendere meglio la nostra storia e da dove veniamo fa bene all’anima, perché ti mette in collegamento con i tuoi antenati, con la tua cultura o con quella degli altri.

Costruire la storia ogni giorno

Ci sono così tanti modi differenti per essere coinvolti in attività e hobby storici, e non si tratta più soltanto di leggere libri e studiare articoli accademici. Infatti, con l’avvento della realtà virtuale e dell’apprendimento online, non c’è mai stato momento migliore per farsi coinvolgere dalla storia e imparare qualcosa di nuovo sul proprio passato. Ecco quattro modi per godersi la storia in un modo completamente nuovo e concreto:

  • Costruire modelli storici

Come si fa ad avvicinarsi alle cose della storia senza uscire di casa? Costruendo modelli storici! Gli appassionati di modellismo di tutto il mondo costruiscono tutti i tipi di modelli, dai modellini di piante al modellismo navale, infatti essere in grado di costruire un modello di qualcosa derivante dalla storia aiuta a dare agli appassionati di storia una prospettiva unica su come il veicolo, la nave, l’aereo o anche la macchina da guerra è stata costruita e impiegata.

  • Unisciti a un gruppo di rievocazione storica

La rievocazione storica è stato un hobby che ha coinvolto tutto il continente per decenni e ha guadagnato la massima popolarità tra la fine degli anni ’90 e la metà degli anni ‘10 del 21esimo secolo. C’è ogni tipo di gruppo a cui unirsi, di ogni epoca della storia. Dall’Età della pietra fino alla guerra di Corea, gli appassionati di rievocazione storica sono un gruppo dedicato che impiega molto tempo per assicurarsi che il loro soft kit (abbigliamento), armi e attrezzatura da accampamento militare siano il più autentici possibile.

Non importa a quale epoca storica tu sia interessato, nellacomunità di reenactment internazionale ci sarà senz’altro qualcosa per te, e visti tutti i tipi di eventi che si svolgono lungo tutto il continente, quest’attività può coinvolgere le famiglie per decenni. Alcuni eventi hanno anche concorsi specifici per i rievocatori, come il Medival Festival d’Inghilterra, che ospita concorsi di storia vivente con categorie specifiche per i partecipanti d’oltremare.

  • Visita molti musei

Può sembrare un modo quasi troppo semplice per spiegare la storia, ma la visita dei musei rappresenta ancora un passatempo molto amato tra gli appassionati di storia di tutte le età. Se non hai più visitato un museo da quando eri bambino e ricordi solo oggetti polverosi dietro le vetrine, le cose sono decisamente cambiate!

Nei musei moderniè più probabile che mai trovare mostre interattive di realtà virtuale, abiti da indossare, attori in costume che mettono in scena spettacoli e filmati che ti aiutano a visualizzare ciò che si sta vedendo. Alcuni musei si stanno anche attrezzando in investimenti per eccitare i cinque sensi… compresi gli odori!

  • Unisciti a un gruppo di storia locale

La storia locale è speciale, e se hai sempre vissuto nella stessa zona, unirti a un gruppo di storia locale ti offrirà una visione emozionante del tuo quartiere e dei tuoi antenati più prossimi. Se ti sei trasferito da poco nella zona, unirti a una compagnia di storia locale è un ottimo modo per fare amicizia e per imparare qualcosa sulla tua nuova zona che forse non avresti mai saputo.