venerdì, 22 Novembre 2024

La Serialist

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La Serialist parla con il lettore, in modo ironico, di serie tv in relazione alla società di oggi, per comprendere a fondo cosa vuol dire essere una telefilm dipendente.

Ti tradisco andando avanti con le serie tv (LA SERIALIST)

Credits: www.dailyedge.ie

Lui, voi e le serie tv. Il tradimento è il peggiore dei mali quando si ha una relazione. Specialmente se il terzo incomodo è composto da una lista di personaggi immaginari per cui avete perso la testa. Partiamo dall’inizio, quando eravate solo voi e lui. Ad unirvi è stata la passione per la stessa serie televisiva che avete cominciato a guardare insieme e innamorandovene di puntata in puntata. Ma cosa succede quando questa passione sfugge al vostro controllo e proseguite la visione del telefilm senza di lui?

La tentazione è forte quando vi trovate da soli, voi e la vostra serie tv preferita che vi guarda dalla sua scatola bella colorata in DVD, quella che tenete in esposizione in modo che gli amici vi invidiano, e vi dice suadente: “Guardami”. Vi mangiate le mani, state lì ferme ore a domandarvi se sia giusto iniziare la nuova stagione di “The Walking Dead” senza di lui. Meditate le possibili opzioni sul perché non dovreste, ma alla fine cedete a quel piccolo vizio e guardate due episodi.

Il problema si pone quando siete insieme a lui e dovete far finta di nulla. Impossibile stare ferme e buone senza poter spoilerare l’altro sull’imminente morte di un personaggio, perché secondo lui, voi siete brave e non avete letto anticipazioni sulle puntate avvenire. Soffrite dentro perché a nessuno verrebbe in mente di riguardarsi la morte del vostro personaggio preferito, ma per amore dovete fingere di sorprendervi di nuovo nel vederlo accasciato a terra privo di vita.

E se lui scopre del vostro tradimento? Se venite scoperte nel mezzo dell’episodio, le scuse non bastano. Niente “Ho acceso la tv per sbaglio”, perché lui sa che quella puntata non è stata ancora trasmessa. Piuttosto sfoderate la vostra furbizia e rimproveratelo di quando non ha voluto guardare con voi “Sex and The City” perché “è roba da donne”. Mantenere una relazione con un telefilm addicted non è mai facile. Abbiate la consapevolezza che ci sarà sempre il terzo incomodo nella vostra storia, ovvero la serie tv del cuore, verso la quale nutrite un amore infinito.

La differenza tra un ragazzo e una serie tv è questa: mentre lei non scappa e vi aspetterà sempre finché non premete il tasto play, lui potrebbe non essere così affidabile.

Binge watching: abbuffarsi di serie tv fa male? (LA SERIALIST)

Credits: Mediaset

Guardare tante serie tv è come mangiare qualcosa che ci piace: ne vorremmo sempre di più e a grandi quantità. Questo è più o meno il significato di binge watching, fenomeno che i telefilm addicted conoscono come ‘abbuffata\maratona di serie tv’. Stiamo parlando di noi che guardiamo senza vergogna cinque, dieci episodi di fila, a volte terminando un’intera stagione di ventiquattro puntate in un giorno. Impossibile fermarsi o mettere pausa, e in men che non si dica, ci ritroviamo svegli fino alle 2 del mattino davanti al computer.

In America hanno anche studiato il fenomeno del binge watching, arrivando a classificare le serie tv che in assoluto creano più dipendenza. Quali sono? Al primo posto c’è l’indimenticabile Breaking Bad (che guarda caso, anche qui si parlava di una certa ‘dipendenza’ dato che le droghe erano le sovrane), al secondo posto ci sarebbe House of Cards e al terzo Game of Thrones. Quali sono i sintomi per capire se siete sotto l’effetto del binge watching? Eccone alcuni.

Non avete paura degli spoiler, perchè siete voi a spoilerare

Credits: buzzfeed.com
Credits: buzzfeed.com

Vi è mai capitato di spoilerare (ovvero rovinare) accidentalmente la fine di una stagione a qualcuno? Questo è il vostro lavoro e da un grande potere derivano grandi responsabilità: in molti si arrabbiano con voi perché siete i primi a rovinare tutto.

Siete indignati quando qualcuno non recupera le vostre serie tv

Credits: buzzfeed.com
Credits: buzzfeed.com

Non sei in pari con Castle? Bene, non abbiamo niente di cui parlare. La nostra amicizia finisce qui, hai rovinato tutto.

Avete rimpiazzato le uscite con le serie tv sui vampiri

Credits: buzzfeed.com
Credits: buzzfeed.com

Scusate, ho un appuntamento con Damon Salvatore stasera.

Anche se una serie tv diventa terribile, voi continuate a seguirla

Credits: buzzfeed.com
Credits: buzzfeed.com

Siete come cani fedeli al proprio padrone. Non potete accettare che non guarderete più quel telefilm perché la trama si è incasinata. Il pensiero di non seguirla più vi distrugge. E poi magari migliora nel prossimo episodio, o nel finale di stagione, o nel suo spin-off. Non vi fate altre domande: lo sapete e basta.

Pensate che coloro che attendono di guardare la messa in onda italiana siano ridicole

Credits: youtube.com
Credits: youtube.com

Al giorno d’oggi tutti hanno una connessione Internet, cosa ci vuole a guardare una puntata in streaming? E poi volete paragonare il doppiaggio italiano alle voci originali degli attori? Se non avesse una connessione, non stareste leggendo questo.

Tornate prima a casa dal lavoro per finire la quinta stagione di The Walking Dead

Credits: www.marieclaire.co.uk
Credits: www.marieclaire.co.uk

“Emergenza familiare”, ecco la vostra scusa.

Non domandate ‘come stai’ a qualcuno, ma chiedete a che episodio sono di Game Of Thrones

Credits: blogs.bestmovie.it
Credits: blogs.bestmovie.it

“Ditemi che sapete cos’è successo a Jon Snow”.

Il vostro segreto più imbarazzante è che non avete ancora visto Firefly

Credits: bnowalk.blogspot.com
Credits: bnowalk.blogspot.com

È l’anno 2015, Firefly è terminato da più di un decennio, e voi non lo avete ancora recuperato.

Vi sentite alla deriva perchè non siete protagonisti di una serie tv

Credits: buzzfeed.com
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Se non sono un personaggio di Grey’s Anatomy, per che cosa vivo a fare?

Assicuratevi che HBO annunci una nuova serie tv, così avete altro da guardare dopo True Detective

Credits: pagesay.com
Credits: pagesay.com

Un telefilm addicted deve sempre tenersi impegnato.

Mi manchi come mi mancano le serie tv (LA SERIALIST)

Credits: homeofthenutty.com/

A noi donne andava bene fino a qualche anno fa: passavamo le serate davanti al computer a guardare le nostre serie tv preferite e discutere con i nostri amici seriali sulla puntata appena vista. Poi è arrivato lui nelle nostre vite e ha cambiato tutto. Almeno cinque sere su sette siamo costrette ad uscire di casa, sottraendoci alla vita da fangirl: niente social network, niente stalkeraggi sui profili ufficiali dei nostri attori preferiti, perché lui deve avere le nostre attenzioni. Sì, ma il problema è che lui non è né Nathan Fillion e né Simon Baker.

Poi arriva l’estate. Le serie tv invernali finiscono ed iniziano quelle estive. E allora chi lo sente quando di nascosto scarichiamo i nuovi episodi e ci piazziamo puntualmente davanti al computer per dedicarci alla nostra vita di fangirl. Lui non può sapere cosa proviamo ogni volta che guardiamo un episodio.

Noi siamo quelle che, quando il matrimonio tra Castle e Beckett non è avvenuto perché l’auto di lui è stata trovata in fiamme, abbiamo pianto pensando al peggio, invece lui si è espresso con insensibilità dicendo che probabilmente lui aveva preferito farsi una passeggiata piuttosto che sposarsi. Che ne può sapere della nostra eccitazione quando finalmente Jane e Lisbon hanno coronato il loro sogno d’amore nel finale di serie di The Mentalist?

E in quelle serate estive quando né lui e né le serie tv ci sono allora nasce il dramma. Lo chiamiamo mentre in sottofondo sta iniziando la sigla di True Detective, – sì quella nuova che mostra un Colin Farrell tremendamente sexy in versione poliziotto duro e cattivo – gli diciamo che ci manca ma stiamo solo mentendo a noi stesse. Lui torna a casa dopo una giornata noiosa e si aspetta che lo abbracciamo, e noi che abbiamo fatto pratica a furia di guardare teen drama da Dawson’s Creek a Gossip Girl, scacciamo distrattamente una lacrima dalla guancia e iniziamo un monologo degno di Meredith Grey per dirci quanto ci è mancata la sua presenza.

Chi vogliamo prendere in giro? L’estate è lunga: saranno tre lunghi mesi senza le nostre serie tv invernali. Sopratutto perché non avremo più scuse per restare a casa a guardare telefilm, dato che lui ci coinvolgerà nella vita sociale, di cui le persone normali sono dipendenti.

Dateci un uomo che possa guardare le stesse serie tv che vediamo noi e ci farete felici.

Caro personaggio preferito perché sei morto? (LA SERIALIST)

Credits: FOX Television

Come si affronta il lutto per la morte di un personaggio preferito? La risposta è semplice: non si affronta. Non esiste cura a sufficienza per riparare un cuore spezzato quando non potremmo più vedere il suo volto o sentire la sua voce sul piccolo schermo. La vera domanda è: perché è dovuto morire? Non mi sembra sia una cosa giusta. Analizziamo la situazione partendo dal fatto che conoscere un personaggio televisivo è un po’ come incontrare gente reale. Solo che gli attori in tv sono meglio di quelli sfaticati e perdenti che incontriamo nella realtà.

Iniziamo una serie tv, conosciamo i personaggi, ma solo uno colpisce veramente il nostro cuore. Per lui investiamo del tempo prezioso, dedicandoci a raccogliere immagini sul web, fare fan video, leggere fanfiction, tifare per lui e la donna che ama (e ogni tanto augurandoci di trovare un ragazzo ideale come quello immaginario, che per noi sarà insostituibile sempre e comunque), e rinunciando ad uscire con gli amici la sera dicendo addio alla nostra vita sociale.

Per il nostro personaggio preferito facciamo follie e spendiamo soldi: compriamo i cofanetti della serie tv dove è il protagonista, ci vestiamo come lui durante le fiere del fumetto (e quindi rimediamo l’abbigliamento su Internet o dal cinese di fiducia).
E poi cosa succede? Lui muore. Inaspettatamente. Lasciandoci in un mare di lacrime in un angolo della nostra cameretta, tanto che nostra madre deve correre preoccupata chiedendoci cosa sia successo di male. E noi ogni volta “Mamma, è morto Derek Shepherd, non puoi capire, odio tutto e tutti”, e lei ci guarda confusa scuotendo la testa, “Ma è un tuo amico?”

Amico? Non scherziamo. Derek era l’amore della vita di Meredith Grey, così come Mark Sloan e Lexi Grey erano fatti l’uno per l’altra; e non menzioniamo le orrende morti in “Game of Thrones”, perché siamo ancora in lutto ogni volta che pensiamo alle Nozze Rosse in cui la famiglia Stark è stata decimata. Il problema è che non siamo potuti neanche andare al funerale di Robb Stark, né posare fiori sulla tomba di Derek o spalmarci per terra a piangere. Il nostro è un dolore interiore. Siamo destinati a soffrire in silenzio.

Caro personaggio preferito, è stato bello conoscerti. Mi mancherai. Resusciterai, vero?