I 10 motivi per cui non mettersi a dieta
Crostatine alla Nutella, fonduta di cioccolata, panna montata, tiramisù, cupcackes e chi più ne ha più ne metta: si può sapere perché mai dovremmo privare le nostre papille gustative di tanta goduria? Se anche i vostri tentativi di stare attente alla linea sono durati meno di ventiquattr’ore, noi di Blog di Lifestyle non vi giudicheremo: siamo tutte sulla stessa barca (no, non quella di sashimi) e, se vogliamo, possiamo farla anche affondare a furia di chili presi. Ancora in dubbio? Leggete i nostri 10 motivi per cui non mettersi a dieta e riparliamone.
La ridicolaggine
Mettiamo una sera, a cena fuori: il menù che propone ogni ben di Dio, lui che legge i nomi delle pietanze più succulente sulla faccia della Terra e noi che rispondiamo “No sono a dieta, prendo un’insalatina“. Una scena assolutamente improponibile.
La bellezza
E vogliamo parlare della radiosità che dà al nostro volto una fetta di pane e Nutella? Di gran lunga preferibile alla faccia spenta del classico tipo a cui si legge in fronte “sono-a-dieta-lasciami-stare-se-no-mangio-anche-te”.
La noia
Pulire, tagliare, mettere a bollire, per poi finalmente arrivare a condire con parsimonia. Che noia, ragazze. Una bella fetta di torta sicuramente ci risparmia interi pomeriggi passati a pulire le verdure!
La tristezza
Una lancia va spezzata in favore dell’inventiva che molte tirano fuori nel creare piatti diversi, illudendosi di mangiare qualcosa di sano travestito da qualcosa di buono solo perché più colorato del solito. Ma no grazie, davvero: noi qui si aspira alla piena felicità, quella che si raggiunge solo dopo sazie.
Il nervosismo
Stare a dieta rende nervose, con quel brontolio perenne nello stomaco e l’obbligo di doversi rifugiare ogni volta si abbia appetito dietro un un triste bicchiere d’acqua, pur di non pensare al cibo. Care le nostre fissate coi nervi a fior di pelle, mangiatevi un paio di confezioni di caramelle Haribo e vedrete quanto più dolce sarà la vostra vita!
Il piacere
Stare a dieta è un inaccettabile affronto alla dignità dei nostri sensi: la sensazione che dà affondare un cucchiaino nel barattolo di Nutella alle due di notte quando l’insonnia o la depressione hanno preso il sopravvento non potrà mai valere quanto un chilo in meno. Mai.
La genuinità
La morale comune inquadra le donne come degli esseri continenti, non inclini agli eccessi in particolar modo mangerecci. Ma provate a dire a un uomo che vi offre una porzione di patatine “Oddio, ne vorrei altre dieci!“: non immaginate neanche quanto gli farà piacere la vostra schietta genuinità. Al bando tutte le farse da schifiltose: siamo donne e, sì, mangiare piace da morire.
La salute
La vita è troppo breve per rinunciare a piaceri come una parmigiana, una ciotola di misto fritto e un chilo di gelato. O forse diventerà breve mangiando queste cose – ma questi non sono che insulsi dettagli. In ogni caso, mangiare fa bene alla salute, allo spirito e al corpo: non vi siete mai accorte quanto migliora l’umore mangiando carboidrati?
Fornitori in estinzione
Immaginiamo per un doloroso istante che tutte noi riuscissimo nell’impresa di stare a dieta: ogni produttore di cioccolato, ogni fabbrica di caramelle, ogni singola pasticceria, ogni ristorante, ogni gelateria, insomma tutti coloro che producono deliziose leccornie fallirebbero. Uno scenario apocalittico da scongiurare affondando immediatamente la mano nel pacco dei nostri biscotti preferiti.
Chi siamo
Ma la ragione più valida per cui non dovremmo cominciare una dieta sta nel fatto che dovremmo imparare a giudicarci di meno e ad apprezzarci di più: fianchi rotondi, cosce piene e persino un po’ di pancia sono decisamente più appetibili di insipide pelle e ossa. Non ci credete? Chiedetelo a chi vi porta a mangiare fuori.