domenica, 14 Dicembre 2025

Le TOT cose che

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Le tot cose che, ovvero classifiche - sul mondo che ci circonda - stilate dalla redazione di Blog di Lifestyle

Le otto scuse che usiamo per non aver superato la prova costume

credits: www.passionfitness.it

L’estate è alle porte, la bella stagione sta arrivando. Il sole, il caldo, le belle giornate ci rendono più allegri, felici e spensierati; ci viene voglia di andare a mare, stare al sole per abbronzarci o mangiare un gelato e rilassarci.
Tutto questo sarebbe bello se solo non ci fosse la temutissima prova costume.

La prova costume è probabilmente una delle prove, a cui siamo ogni anno sottoposti, più difficile, indipendentemente dall’essere uomo o donna, giovane o anziano.

Tutti abbiamo paura di non piacerci in costume e allora facciamo in modo di prevenire il problema, attuando in tempo, delle strategie. Decidiamo di andare in palestra per perdere quel kilo in più o per modellarci, decidiamo di mangiare più correttamente e in modo più sano.

Ma poi ci sono loro, quelli che temono la prova costume, pensano a delle strategie per risolvere il problema, ma le pensano e basta. Sono quelli che trovano tutte le scuse possibili pur di giustificarsi per non aver superato la prova costume.

credits: www.nortacfootball.fr
credits: www.nortacfootball.fr

1. “Quest’anno sono stata troppo stressata e quando sono stressata mangio

Questa è la tipica frase detta da chi usa come scusa, quella dello stress legato al lavoro o del nervosismo legato allo studio, per giustificare lo scarso controllo a tavola; sono tutti stati colpiti dalla famosa fame nervosa, quella che fa mescolare le emozioni con l’assunzione di cibo.

2. “Ho avuto tanti compleanni, lauree, feste varie e ho mangiato sregolata

Ogni anno ognuno di noi si trova spesso a dover partecipare a feste come compleanni, lauree, durante le quali ci abbuffiamo perché solitamente si mangiano dei cibi super buoni e super calorici. Ma a meno che non ci sia una festa al giorno, quindi 365 feste, è strano che non si riescono a trovare dei giorni in cui mangiare in modo più regolare.

3. “Ho un metabolismo troppo lento

Si parla di metabolismo lento, quando i processi necessari al nostro organismo per sopravvivere e cioè tutti quelli che bruciano e producono energia, per qualche ragione rallentano; è vero che il metabolismo può rallentare e provocare aumento del peso ma è anche vero che esistono tanti modi per riportarlo alla normalità nella maggioranza dei casi. Diciamo che oggi è una scusa un po superata.

4. “Mi sono impegnato in palestra, ma non riesco a fare a meno del dolce dopo pranzo

Iscriversi in palestra per perdere un po di peso o per meglio modellarsi è un passo fondamentale per superare la prova costume; peccato che alcuni decidono di iscriversi a maggio e che non correlano all’attività fisica una corretta alimentazione, come per esempio non saper rinunciare al dolce dopo pranzo.

5. “Alla fine un po’ di pancetta non guasta, va di moda il curvy

Questa è la tipica scusa usata da quelli che eliminano il problema alla base: hanno la pancia e restano con la pancia; non gli importa effettivamente di dimagrire e si giustificano usando come scuse le mode del momento.

6. “Sono in fase premestruale, è normale essere più gonfia

Vero è che la fase premestruale tende a far gonfiare l’addome della donna, peccato che non dura tutta l’estate.

7. “Ieri ho fatto l’aperitivo

L’aperitivo è un momento ricreativo, la scusa per trascorrere tempo con gli amici, in cui si mangia e si beve senza ovviamente fare caso alla quantità o all’apporto calorico dei cibi che ci servono; solo che ieri equivale a tutti i giorni che vanno da gennaio a giugno.

8. “Il prossimo anno andrà meglio

E poi alla fine ci sono quelli che hanno perso le speranze, e sperano che l’anno successivo andrà meglio o, forse, è quello che dicono ogni anno ma poi non cambia niente.

Le scuse che si possono trovare per giustificare il mancato superamento della prova costume sono davvero tante. Ma diciamolo che poi fondamentalmente il problema è uno: a tutti piace mangiare ed esagerare col cibo, quello buono, quello più calorico possibile.

Allora concludiamo con una celebre promessa:”Ad ottobre mi iscrivo in palestra“. Sarà vero?

I 10 stati più divertenti su Whatsapp

Whatsapp e gli stati: sono i più diverti, i più strani, i più simpatici e i più odiosi. Sono frasi, citazioni, pezzi di canzoni e errori grammaticali viventi. Non se ne può più. Sembra assistere alla sagra dell’idiozia, eppure è così. Whatsapp regala ai suoi clienti l’opportunità di imprimere un po’ di se stessi in uno stato, in pochi caratteri: una frase, un commento, una breve bio che racconti di sé. Ma c’è chi non ha, forse, ben capito come usare questo piccolo spazio di creatività. Ed ecco arrivare il peggio della società concentrato in qualche riga.

Ecco i 10 stati peggiori, i più divertenti. Su whatsapp.

***Nessuno stato***

Ok. Posso capire che il tempo per scrivere 2 righe di te tu non ce l’abbia; che abbia una vita sociale così impegnata e un’agenda degli appuntamenti così piena da non poter dedicare neanche 30 secondi a Whatsapp sul quale passi 2/3 della tua giornata, ma “nessuno stato”, accompagnato addirittura da 3 asterischi, per fare atmosfera, non lo auguro neanche al mio peggior nemico.

Occupato, in doccia

24h su 24h occupato? Mannaggia, allora non potrai rispondere ai messaggi.

Hey there! I am using whatsApp

Rimasti all’età del paleolitico, tutti quelli che mantengono ancora questo stato evidentemente:
a) non accedono da una vita
b) troppo pigri per cambiarlo
c) non sanno cosa scrivere

Se tu fossi una lacrima non piangerei mai per paura di perderti!

5ª elementare o asilo? Ardua scelta.

Da piccola fingevo di piangere, ora fingo di sorridere

Poeti incompresi.

Alcune persone pensano che tu sia GOOGLE, ti cercano solo quando gli serve qualcosa!

Poi ci sono loro, il peggio: ironici, poetici e caustici. Cominciate a scappare, vi verranno a prendere. Cattivoni.

Dentista: “Apparecchio?” Paziente: “No grazie, ho già mangiato”

I barzellettieri – falliti, c’è da dire – non mancano mai: ogni giorno una battuta nuova, divertentissima, davvero.

Scrivono
su
più
righe

Non si è ancora capito il perché, quale sia la loro abilità o per quale esperimento stiano lavorando. Ma fanno così: prendono una frase, un messaggio, e lo spezzettano su più righe.
Valli
a
capire.

Trova qualcuno che ti rovini il rossetto, non il mascara

Femministe, femministe dovunque.

Forza Napoli/Milan/Inter, c’è solo un capitano

Ultras in curva, sempre presenti.

Ti è mai capitato di leggere questi stati? Cosa hai pensato?

Le 10 domande dei genitori sugli smartphone

Credits: ilsole24ore.com

Ormai tra genitori e figli non si comunica più verbalmente. Si usa Whatsapp per trovarsi, ma prima di riuscire a capire il vero senso della conversazione, bisogno prima decifrare il messaggio della mamma premurosa o del padre imbranato. Poverini, loro ce la mettono tutta per cercare di adeguarsi alla nuova tecnologia, e il più delle volte lo fanno ponendo ai propri figli dei quesiti davvero divertenti e imbarazzanti.

Dopo le domande che più ci mettono ansia, ora i genitori si cimentano sui social network. Facebook, Whatsapp, smartphone: c’è da ridere per tutti i gusti. Noi di Blog di Lifestyle abbiamo stilato una top 10 delle domande dei genitori sugli smartphone.

Come si scrive?

Iniziamo dalle cose basilari. Ecco i genitori che pensano voi siate Google e, prima di digitare sulla tastiera dello smartphone, vi chiederanno come si scrive quella determinata parola. Niente paura: siamo solo all’inizio.

Perché mi dice che non ho inviato il messaggio?

Mamma, hai per caso premuto il tasto “Invia”? Ecco, il suo silenzio o il monosillabo “Ah” indicherà che non lo aveva ancora fatto.

Cos’è quella faccina?

“Mamma, Whatsapp non si usa solo per mandare messaggi, ma a volte, per abbreviare, puoi anche usare delle faccine.” Ora, spiegare al proprio genitore cosa vuol dure quella determinata faccina sarà un’impresa ardua.

Come si manda un messaggio vocale?

Se vostra madre o vostro padre non hanno capito il significato delle faccine, a quel punto preferirà mandare messaggi vocali. Ricordate di spiegar loro che bisogna registrare e poi inviare il messaggio, altrimenti avranno chiacchierato per venti minuti a vuoto.

Mi compri Whatsapp?

Arriva la scadenza annuale del loro Whatsapp. Tragedia: non possono accedervi per mandare messaggi e quel che è peggio, hanno finito il credito sul telefonino. Che fare? Chiedere elemosina ai propri figli. “Mi compri Whatsapp?” “Mamma, non è che vado al supermercato e lo compro così.”

Che significa che si può chiamare con Whatsapp?

Le domande iniziano ad essere sempre più complesse. “Mamma, è come chiamare normalmente con il cellulare.” Indicatele anche il simbolo del telefono, magari capirà di più. Se non ci arriva, scuotete la testa e tornate ai vecchi sistemi.

Perché devo aggiornare?

“Perché altrimenti come fai a mandarmi messaggi?” Semplice domanda, ovvia risposta. Cosa farebbero i nostri genitori senza Whatsapp? Come farebbero a tormentarci per chiederci dove siamo, cosa stiamo facendo e con chi stiamo ogni ora?

Come uso Facebook?

Bella domanda. Il passo successivo sarà “Spiegami Facebook. Voglio vedere vedere le foto che mette tua sorella piccola.” E ancora, per tutte le mamme che non hanno Facebook, ma vogliono comunque usarlo, sfruttando il profilo dei propri figli: “Mandi un messaggio alla mia cugina che vive in America? Quando ti risponde io come faccio a saperlo? Sa che sono io a scriverle?” Mamma, forse è ora che ti iscrivi a Facebook.

Come inoltro un video a tutti i miei contatti?

Ok, mamma. Ora non esageriamo.

Che sono gli “smattfor”?

Se arrivano a chiedervi questo, vuol dire che i vostri genitori non hanno capito nulla fino adesso.

Le 10 cose che non dimenticheremo dell’esame di maturità

L’esame di maturità corrisponde ad un particolare momento di vita: quello del passaggio dall’adolescenza all’età adulta e quindi all’ingresso ufficiale nella società.

È il traguardo della nostra prima parte di vita. Con nostalgia, guardiamo al passato e chi invece deve ancora viverlo non vede l’ora che finisca. Ma le sensazioni, i dubbi, le paure, la felicità rimarranno indelebili nelle nostre menti per sempre.

Con i compagni di classe abbiamo condiviso tutto durante il quinquennio trascorso, arrivato al termine. “Quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla” a consumare “pizze fredde e calzoni” e a sognare “di coppe e di campioni”, così cantava Venditti.

Ecco le 10 cose che non dimenticheremo mai dell’esame di maturità secondo la redazione di Bloglive.

1- La notte prima degli esami

Tanto temuta, eppure così romantica. Piena di pensieri, in una parola, indimenticabile. Molti hanno provato a raccontarla, con canzoni e film genitori. I fratelli maggiori, qualche amico già diplomato, i nostri genitori, si sono seduti accanto a noi e ci hanno preparato e tranquillizzato per “grande prova”, dicendoci le fatidiche fresi: “è più facile di quanto si pensi” oppure “goditi l’estate post maturità sarà quella più spensierata della tua vita”. Ripercorreremo mille volte con la mente quei momenti, rimpiangendoli anche. Tutti potranno raccontarci, ma solo vivendo la propria personale esperienza si saprà cosa si prova.

2- L’ansia

In tantissimi passeranno la notte insonne, in preda all’ansia. Alcuni trascorreranno le ultime ore che li dividono dalla prova, ripassando e navigando su blog e web alla disperata ricerca di soffiate, indiscrezioni sulle tracce e temi da cui prendere spunto.

3- Il toto-traccia di italiano

maturità

Livello stalker mode on. Quando l’ansia comincia a farsi sentire, gli studenti cercano su internet indizi e suggerimenti per la prova di italiano, di greco o latino e sui siti partono i primi toto-traccia. Poi il giorno della versione di greco, quando ci si guarda tutti (prof compreso) per dire “Ma chi è questo autore? Mai sentito!“, il panico condiviso, ma divertentissimo da ricordare.

4- Il copia-copia

copiare

Si possono seguire nuovi tutorial sul web che insegnano l’antica arte del “copiaggio”. Questi maestri non si arrendono di fronte alla vigilanza della commissione e promettono ai loro utenti la sbirciatina salvifica. Non si tratta dei soliti metodi, ma di vere e proprie strategie di guerra. Per la serie: se non puoi conoscere le tracce in anticipo, puoi comunque farcela. Menzione d’onore per lo studio accurato della disposizione secchionecentrica dei banchi il giorno della terza prova.

5- Le preghiere a tutti i Santi in paradiso

Una potente supplica a tutti i Santi, anche a quelli che non si conoscono, anche se hai visto una Chiesa solo con il binocolo. La fede arriva nei momenti di disperato bisogno.

6- La professoressa di matematica che passava tra i banchi per i suggerimenti

Non ha importanza che fosse la traduzione per la versione di greco o lo svolgimento del compito di matematica, il passaggio delle soluzioni ai nostri problemi da parte della prof è d’obbligo. Lei che ci appariva come una visione onirica, in quel momento di panico, per salvarci dal disastro annunciato. Dio salvi la prof amica.

7- La ruota bucata del membro esterno dopo che aveva fatto la carogna

Un classico. Tu fai un torto a me, io ti buco la macchina. Il giorno dopo gli esami è da sempre un grande successo per i rifornitori di pneumatici.

8- La libertà del dopo orale

tuffo bomba

Quel momento segna la fine dei nostri problemi esistenziali, che ci avevano accompagnato per mesi, se non per anni. Coronato insieme ai compagni di avventura, cantando “Notte prima degli esami”. Chi vuole fare dei libri un falò, chi si butta nelle fontane, chi urla, chi canta, ognuno ha espresso la sua liberazione dal liceo a suo modo.

9- La partita dell’Italia il giorno prima dell’esame

italia-campione-del-mondo-2006

L’Italia è sempre l’Italia. Non esiste potenza umana, che possa sostituire o unire tutti noi italini, come il momento in cui scendono in campo gli azzurri. Quindi, anche il ripasso per l’esame in agguato, viene accantonato per il momento catartico della partita.

10- La sbronza di fine maturità

homer simpson

Obbligatoria e liberatoria. Si può dire solo questo. Anche gli astemi più convinti, si lasciano andare a questo momento di lasciva contentezza.

In bocca al lupo a tutti gli studenti da parte di Blog di Lifestyle. Credete sempre nei vostri sogni.