lunedì, 18 Novembre 2024

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Le tot cose che, ovvero classifiche - sul mondo che ci circonda - stilate dalla redazione di Blog di Lifestyle

Le 10 cose da non fare nella prima vacanza con il fidanzato

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Finalmente, dopo anni e anni di ricerche, hai trovato la tua anima gemella. E quale migliore occasione per conoscersi meglio se non una vacanza insieme?

Con l’estate, infatti, arriva anche la voglia di staccare un po’, dedicandosi solo al relax e al divertimento. E così, dopo aver deciso posto, periodo e budget arriva il giorno della partenza. Forse con un po’ di ansia: dopo tutto è la prima vacanza con il nuovo fidanzato.

Ma non preoccupatevi. Noi della Redazione di Blog di Lifestyle abbiamo stilato un elenco delle 10 cose da non fare durante la prima vacanza con il fidanzato. Se volete che la vostra vacanza sia perfetta non vi resta che seguire i nostri consigli.

1. Non guardare gli altri ragazzi

È la prima regola e – forse – la più difficile. Bisognerebbe andare in giro con una benda molto coprente sugli occhi. Come si fa a non guardare quei bellissimi ragazzi in spiaggia a petto nudo? E che petto: fisico scolpito e tartaruga evidentissima, che – solitamente – il tuo ragazzo non ha. Quindi, o si evitano sguardi che potrebbero essere equivoci e far arrabbiare il partner oppure si può optare per un grande paio di occhiali da sole neri: così si può ammirare il bel panorama marittimo senza provocare inutili ire.

2. Non litigare per niente

“Amore ma perché vuoi andare in quella spiaggia? Tesoro come mai non hai comprato il latte per la colazione? Cucciolo puoi smettere di usare ogni due minuti il cellulare? Amo la finisci di guardare le altre?”. Ecco, evita tutte queste domande. Cerca di non essere la solita rompiscatole e lascia al tuo ragazzo un minimo di libertà: ricordati che sono vacanze anche per lui. Non essere appiccicosa e lasciagli lo spazio di cui ha bisogno. E se guarda le altre non ti alterare, dopo tutto lo fai anche tu.

3. Non affittare una casa

È una vacanza e il miglior modo per godersela al massimo è andare in hotel, dove sei servita e riverita durante tutto il corso delle ferie. E poi in albergo tu e il tuo ragazzo potrete sicuramente conoscere nuove persone e nuove coppie con cui trascorrere le vostre serate o – perché no – anche le vostre giornate. Affittare una casa esclusivamente per voi due potrebbe essere un passo errato per la coppia: un periodo di convivenza così lungo potrebbe portare ad inutili discussioni che non saranno certamente d’aiuto per il vostro rapporto.

4. Non fare la casalinga

Se invece preferite passare il vostro periodo di relax in una casa o in un appartamento ricordati una cosa fondamentale: non fare la casalinga. Il tuo ragazzo sa benissimo cavarsela da solo e tu non sei nè una serva, nè una signora di servizio e tanto meno la mammina premurosa. Non iniziare a lavargli i costumi e le mutande: è la fine. Per voi non saranno più vacanze, ma un lungo periodo di lavoro. Quando il ragazzo si adagia sugli allori e trova tutto già pronto, si abitua molto facilmente. Per ritornare alla normalità poi vi servirà un’altra vacanza.

5. Non fare la maniaca del controllo

Che siate in casa, in appartamento, in albergo o in una villa a sette piani non importa, l’importante è non cercare di avere tutto sotto controllo. Sei in vacanza, pensa anche te a riposarti. E se sei una maniaca dell’ordine copriti gli occhi, è meglio piuttosto che passare una vacanza ad ordinare ogni minima cosa fuori posto. E poi non controllare ogni movimento del tuo ragazzo. “Dove vai? Cosa fai? Come mai prima non sei venuto a fare il bagno? Perché sei andato al bar?”. Prima o poi potrebbe andare al bar e non tornare più.

6. Non portare il pigiama con gli orsacchiotti

A tutti piace dormire comodi – si sa -, ma durante la prima vacanza con il fidanzato la comodità non è proprio al primo posto. La nonna non ha mai rinunciato a regalarti i soliti pigiamoni larghi e comodi, con i pupazzetti e gli animaletti disegnati sopra, e tu – ovviamente – li hai sempre usati perché comodi e confortevoli. Ma per questa vacanza chiudili in cassaforte e opta per pigiami più sensuali: vedrai che il tuo fidanzato non avrà occhi per nessuna, se non per te.

7. Non indossare le mutandone della nonna

Hai presente le tipiche mutandone della nonna? Le mutande antistupro? Quelle che metti solo nei giorni x? Queste, insieme al pigiamone, devono rimanere chiuse in cassaforte. Meglio se poi butti le chiavi. Non vorrai farti trovare impreparata proprio durante la prima vacanza insieme. Meglio un completino sexy: il partner avrà più voglia di andare a “dormire”.

8. Non lamentarti

Almeno durante questi giorni lascia stare le lamentele, anche quelle che possono sembrare sarcastiche. E non fare la schizzinosa. “Che schifo, quello non lo mangio. Ma perché siamo venuti qui a mangiare? Guarda le sedie: sono tutte sporche, io non mi siedo. Ma il ventilatore proprio in faccia me lo dovevano mettere?”. Vuoi goderti la vacanza o tornare subito a casa? Regolati in base alla pazienza della tua dolce – in questo caso dolce deve proprio esserlo tanto – metà.

9. Non fare solo ciò che piace a te

Se sei sempre stata abituata a vacanze da single, in cui facevi – o non facevi – qualsiasi cosa ti passava per la mente, cambia atteggiamento. In coppia è importante trovare compromessi e accettare di fare qualcosa di cui non si è così entusiasti o che non avevamo programmato per la vacanza. Ma chi lo ha detto che deve essere per forza una sofferenza? Magari si scoprono cose nuove, che se non ci fosse il partner, non avremmo mai nemmeno nominato.

10. Non aspettarti la vacanza perfetta

Non farti grandi aspettative da questa prima vacanza di coppia, potresti rimanerci maledettamente delusa. E anche se non va tutto per il verso giusto, o perché piove o perché non possiamo visitare il museo che abbiamo sognato per mesi, l’importante è viversi la vacanza con la massima positività. Anche se ci dovessero essere litigi o discussioni. Dopo tutto, è la vostra prima vacanza insieme e, nel bene e nel male, la ricorderete sempre.

I 10 peggiori look maschili osservati da un bar del centro

Credit Photo: orrendooutfit.blogspot.com

Eppure mi piaceva, prima di vedere i mocassini gialli sotto ai jeans col risvolto.

Sorseggiavamo un Rossini Selene ed io, quando i nostri occhi sono caduti sullo stesso uomo: ma come è vestito quello?
E così abbiamo pensato che Blog di Lifestyle meritava un fantastico decalogo in merito.
Ecco i 10 peggiori look maschili che potrete trovare in giro in un locale qualsiasi, una sera qualsiasi.

L’uomo col tacco anni 70

Si sente John Travolta ne “La febbre del sabato sera”.
Caro, siamo nel 2014, ma tu non lo sai. Sembri spaesato, e allora ti diamo un consiglio: il passato lascialo alle spalle, e quei mocassini nell’armadio. Vedrai che la possibilità che in questo presente tu possa essere guardato da una donna aumenterà notevolmente.

L’uomo Forrest Gump

Capello corto, polo e pantaloncino al ginocchio. Dalla panchina si è alzato, ma a giudicare dalle scarpe da corsa che indossa qui zero sorprese: la tua scatola di cioccolatini, anche stasera, resterà vuota.

Il pallavolista

Ma a cento chilometri dal mare. Quindi: con la camicia che fa tanto macho, e short che farebbero invidia alla mia culotte da notte, dove pensi di andare? Se almeno tirassi giù i calzetti, allora forse, e dico forse, si potrebbe pensare che tu sia appena tornato dalle vacanze. A casa, a cambiarti, e ne riparliamo.

Il malato terminale

“Metti la maglia della salute che se no ti ammali” diceva la mamma.
Si chiama outfit da trauma infantile e consiste nel fatto che ogni uomo abbia nel proprio armadio una quantità innumerevole di canottiere e maglie che gli donano quell’aria a metà tra ho la lebbra e ho il colera. Amore, capisci che nel dubbio non ti si avvicina nessuno.

Il finto gay

Sedere in dentro e petto in fuori per sfoggiare un jeans più aderente di quello che indosso io quando voglio mettere in risalto il lato B, e la magliettina rigorosamente rosa con lo scollo a “V”. Un anello per quante dita mamma ti ha fatto, la catena lunga, e la camicia aperta a fantasia floreale. Quando ti vedo mi viene in mente il mio amico Jean che mi dice: “Noi gay quelle camicie da froci non le indossiamo”.

San Francesco è tra noi

Per quanto se ne dica che il potere mistico di far coagulare il sangue appartenga a San Gennaro, l’effetto del tuo sandalino ti garantiamo che non è da meno. Adesso, da buon praticante francescano spogliati di tutti i tuoi averi e lasciati rifare il guardaroba, sù.

Man in bag

Intendiamoci subito, queste due parole possono andare insieme o perché tu lavori in borsa, o perché stai sorreggendo le mie borse dello shopping. No a: tracolle, marsupi, borselli e tutto quanto rimandi alla mia fantastica Louis Vuitton. È mia, solo mia, fatta apposta per me, chiaro?

L’uomo pusher

Sguardo cupo, non parla con nessuno, cappuccio grigio e se non peggio nella variante cuffietta blu in testa. Sì, ok amico, sei cupo e triste ma almeno roba buona ne hai?

Yo sorella, come butta?

Pantaloni troppo larghi con tanto di elastico delle mutande che fuoriesce, secondo lui – minuto e alto quanto me – basta una maglia taglia XL con su una stampa in inglese, che dopo aver indossato un cappello al contrario si sentono Fifty Cent.
No baby, i’m sorry! Non sembri nemmeno Moreno.

L’uomo perfetto

Ehi tu, ti stiamo osservando, ci vedi?
I tuoi vestiti non risaltano più di te, e noi li guardiamo solo perché stiamo diabolicamente pensando a come toglierglieli.
Dove hai detto che vai di bello stasera?

Ah, vai a letto che domani devi lavorare, finire in tempo per la palestra, passare a salutare la mamma, andare a dare da mangiare al gatto e portare la tua ragazza a cena fuori?

Cameriere!
Un altro Rossini, grazie.

[A cura di Francesca Viviana Pagano & Selene Maggistro]

I 10 stati più divertenti su Whatsapp

Whatsapp e gli stati: sono i più diverti, i più strani, i più simpatici e i più odiosi. Sono frasi, citazioni, pezzi di canzoni e errori grammaticali viventi. Non se ne può più. Sembra assistere alla sagra dell’idiozia, eppure è così. Whatsapp regala ai suoi clienti l’opportunità di imprimere un po’ di se stessi in uno stato, in pochi caratteri: una frase, un commento, una breve bio che racconti di sé. Ma c’è chi non ha, forse, ben capito come usare questo piccolo spazio di creatività. Ed ecco arrivare il peggio della società concentrato in qualche riga.

Ecco i 10 stati peggiori, i più divertenti. Su whatsapp.

***Nessuno stato***

Ok. Posso capire che il tempo per scrivere 2 righe di te tu non ce l’abbia; che abbia una vita sociale così impegnata e un’agenda degli appuntamenti così piena da non poter dedicare neanche 30 secondi a Whatsapp sul quale passi 2/3 della tua giornata, ma “nessuno stato”, accompagnato addirittura da 3 asterischi, per fare atmosfera, non lo auguro neanche al mio peggior nemico.

Occupato, in doccia

24h su 24h occupato? Mannaggia, allora non potrai rispondere ai messaggi.

Hey there! I am using whatsApp

Rimasti all’età del paleolitico, tutti quelli che mantengono ancora questo stato evidentemente:
a) non accedono da una vita
b) troppo pigri per cambiarlo
c) non sanno cosa scrivere

Se tu fossi una lacrima non piangerei mai per paura di perderti!

5ª elementare o asilo? Ardua scelta.

Da piccola fingevo di piangere, ora fingo di sorridere

Poeti incompresi.

Alcune persone pensano che tu sia GOOGLE, ti cercano solo quando gli serve qualcosa!

Poi ci sono loro, il peggio: ironici, poetici e caustici. Cominciate a scappare, vi verranno a prendere. Cattivoni.

Dentista: “Apparecchio?” Paziente: “No grazie, ho già mangiato”

I barzellettieri – falliti, c’è da dire – non mancano mai: ogni giorno una battuta nuova, divertentissima, davvero.

Scrivono
su
più
righe

Non si è ancora capito il perché, quale sia la loro abilità o per quale esperimento stiano lavorando. Ma fanno così: prendono una frase, un messaggio, e lo spezzettano su più righe.
Valli
a
capire.

Trova qualcuno che ti rovini il rossetto, non il mascara

Femministe, femministe dovunque.

Forza Napoli/Milan/Inter, c’è solo un capitano

Ultras in curva, sempre presenti.

Ti è mai capitato di leggere questi stati? Cosa hai pensato?

I 10 tipi da spiaggia cha abbiamo incontrato almeno una volta

Se c’è una cosa che non rimpiangerete delle vostre vacanze, saranno le insopportabili tipologie di persone che avete incontrato in spiaggia, e che vi hanno dato sui nervi, che renderanno meno drammatico il vostro rientro a casa. Le ragazze di Blog di Lifestyle hanno stilato un elenco dei più insopportabili.

Il Rimorchiatore

Certi uomini vanno in vacanza per una sola e unica ragione: trovare qualcuno da rimorchiare! Che l’obiettivo sia l’avventura di una notte o la storia della vita, la modalità non cambia: una lunga e dettagliata preparazione deve precedere ogni uscita di casa, e ogni ambiente è una savana ricca di potenziali prede. Vani i nostri tentativi di spiegare che la caccia è chiusa per legge fino all’autunno.

Il Tamarro

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Arriva in spiaggia con occhiali più grandi del viso, con il costume a slip ridottissimo e rigorosamente bianco o di colori fluo, sempre oliato fino all’interno dell’orecchio per mettere in risalto in suoi muscoli scolpiti. Ammirare la sua bellezza non è un diritto, ma un dovere: dopo mesi di allenamento in palestra e ore dall’estetista, è il meno che possa pretendere da chiunque lo circondi, alghe marine comprese. La maggior parte del tempo la passa in piedi, mani sui fianchi, imitanddo le pose di Big Jim. Questo esemplare si pavoneggia con gli amici pensando di risultare simpatico ed attraente agli occhi delle donzelle spiaggiate, che tutto fanno tranne che considerarlo.

Il “Selfista”

selfista

Armato di smartphone di ultima generazione, il “Selfista” è un amante dei social. Quindi se sia con la fidanzata, con gli amici, con la boa, con il bagnino, con i pesci del mare e le conchiglie, non importa…l’importante è selfare e condividere.

L’animatore

animatore

Istruttore di acqua gym, professore di salsa o DJ: l’animatore è colui che indossa la bandana come se facesse parte integrante del suo corpo color cioccolato e che, quando meno te lo aspetti, piomba sotto l’ombrellone con un buonumore irritante quanto la sabbia nel costume. Pensavate che la macarena fosse passata di moda? Vi sbagliavate. Che sia per chiederti di partecipare al gioco di gruppo insieme a vecchietti impazziti o per provarci con tanto di accento sud americano, l’animatore sta alle persone come la sabbia sta alla pelle piena di crema solare: appiccicoso.

Il manager

manager

Passa tutta la giornata attaccato al telefono, scambiando la spiaggia per una succursale dell’ufficio, per dirigere da lontano i suoi dipendenti. Gli altri dirigenti sono in vacanza e non fanno nulla, lui invece continua a lavorare. Sta tutto il tempo sotto l’ombrellone e si immerge fino alle ginocchia, non di più. E a chi gli dice di abbassare la voce risponde “ma io devo lavorare”…sì ma gli altri sono in vacanza.

Lo Sportivo

sportivo

Cominciate a percepire qualcosa che non va quando lo vedete arrivare in spiaggia con pallone e racchettoni, ma la mente vi inganna con piacevoli immagini della vostra infanzia. È il segnale: scappate. Lo Sportivo trasformerà le vostre giornate di mare nell’equivalente estivo di un addestramento militare, con tanto di violenza fisica e psicologica. Pensavate che palleggiare in acqua fosse un passatempo innocente? Spiegatelo ai vostri polsi dopo una sessione intensiva di «Schiaccia sette». Prova più sport lui in una giornata, che un essere umano medio in tutta la vita.

La Mamma

la mamma

C’è una ragione se a 16 anni abbiamo smesso di andare in vacanza con i nostri genitori. Spacciatrice di cibo da mattina a sera. Prima la merenda di metà mattina, poi il pranzo, poi la merenda di metà pomeriggio. In mezzo frutta e i bambini si riducono a stare in spiaggia tutto il tempo. Arriva in spiaggia alle 10 e passa la mattinata a mettere la crema ai figli. Distribuisce panini e costringe i figli a non fare il bagno. Arrivate le 17, i figli hanno inevitabilmente un crollo nervoso e iniziano a tirare secchielli e palette verso i vicini di ombrellone. Non è colpa loro, comprendeteli!

La Bella e Convinta

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Se la cellulite non ce l’ha lei, ce l’avete voi. Arrivata in spiaggia, dopo un’attenta analisi del corpo suo e di chiunque la circondi, estrae dalla borsa, creme rassodanti, pinzette, specchietto. Convintona che si spiaggia sul lettino e resta immobile come un’iguana fino a quando l’olio non evapora e allora, solo allora, si gira dall’altra parte. Per lei la spiaggia è come un infinito red carpet, curiosamente senza tappeto rosso. Passa la sua giornata a gettare occhiate languide e se e quando fa il bagno, entra con le movenze di una dea greca, si immerge fino alle spalle per 3,5 secondi e poi ritorna con lentezza verso il suo telo. Quando ci arriva, è già asciutta.

L’eterno bambino

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A un certo punto della giornata la spiaggia è diventata il segnale internazionale per la regressione ai 12 anni. Il Bulletto che ha in media 35, ma entra in acqua correndo e schizzandoci, rendendo vano il nostro rituale di abluzione lenta e ragionata. Adora farsi seppellire nella sabbia fino al collo, nascondere la pallina dei racchettoni allo Sportivo, stappare il materassino mentre siamo in mezzo al mare, fare le lotte sulla sabbia e fare i gavettoni mentre ti sei addormentato sotto il sole. Simpaticissimo!

Il Cagionevole

Non gli basta scottarsi, no: lui ha il calo di zuccheri, la pressione bassa, l’ha punto la medusa, ha bevuto l’acqua di mare, si è slogato la caviglia tuffandosi, l’ultima schiacciata dello Sportivo gli ha incrinato una costola. È capace di trasformare la nostra vacanza in una lunga serie di attese al pronto soccorso.