venerdì, 3 Maggio 2024

Ma cosa mangi?

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Gli alimenti non hanno più segreti: nella rubrica Ma cosa mangi la dott.ssa Fernanda Scala vi aiuta a scoprire cosa mangiate realmente

Addio pancia gonfia con la dieta Fodmap

Credits photo: www.letteraf.com

Diversi studi hanno dimostrato come la pancia gonfia sia uno stato che interessa circa 12 milioni di italiani.
Per contrastare questo stato una soluzione potrebbe essere quella di ridurre il consumo dei cibi indicati come “Fodmap” ovvero tutti quegli alimenti che, data la loro elevata capacità fermentativa, la loro limitazione nella dieta quotidiana consentirà di ridurre e contrastare la pancia gonfia.

I cibi Fodmap

“Fodmap” è l’acronimo di “Fermentable Oligosaccharides Disaccharides Monosaccharides and Polyols” che riguarda quindi tutti quei cibi che contengono oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli, una serie di carboidrati a catena corta, in grado di peggiorare sia i processi digestivi, sia condizioni patologiche a carico dell’apparato intestinale, nonché la sindrome del colon irritabile.

Questi carboidrati, o zuccheri, possono essere infatti poco assorbiti a livello intestinale andando incontro rapidamente a processi fermentativi a carico dei batteri che compongono la flora intestinale.

In particolare nei soggetti che mostrano una predisposizione nei confronti dei processi fermentativi, questi cibi favorirebbero la produzione di gas a carico della flora intestinale, con un conseguente accumulo di acqua e distensione del lume intestinale, comportando uno stato di gonfiore diffuso associato, nella maggior parte dei casi, a dolori addominali.

Quali sono i principali alimenti posti sotto i riflettori?
Legumi, verdure come broccoli, funghi e carciofi, erbe aromatiche come aglio e cipolla, alcuni frutti ricchi in fruttosio come anguria, cachi, ciliegie, o quelli ricchi in polioli come le pesce, le albicocche o le prugne, nonché cereali come il frumento e la segale.
Attenzione anche a latte e suoi derivati contenenti lattosio, dolcificanti come il miele, lo sciroppo di mais e lo sciroppo di glucosio/fruttosio, la frutta secca ed alcuni additivi alimentari.

Il consiglio dell’esperto

Ogni dieta dovrebbe essere elaborata e valutata insieme ad un professionista del settore in base alle specifiche esigenze e condizioni cliniche del soggetto in esame.

La dieta Fodmap infatti non prevede la totale eliminazione di questi cibi, ma solo una limitazione degli stessi per un periodo di tempo, per poi essere reintrodotti in dosi controllate.
Proprio per questo motivo è sconsigliato l’impiego di metodologie e regimi alimentari fai da te.

Eliminare semplicemente alcuni alimenti dalla propria dieta quotidiana potrebbe non rappresentare la soluzione migliore e definitiva per dire addio a questo disturbo.

Ad oggi test di laboratorio specifici consentono di investigare il possibile mal assorbimento di alcuni di essi come il fruttosio, il lattosio ed il sorbitolo, fondamentale quindi per impostare un corretto e specifico programma alimentare volto al benessere del soggetto.

Una buona alimentazione è amica della salute.

Alimentazione in gravidanza: ecco cosa mangiare

Credits photo: www.best-pregnancy-advice.com

“Durante i 9 mesi bisogna mangiare per due” questo è quanto ci hanno sempre ripetuto nonne e mamme.
In realtà questo non solo non è vero, ma soprattutto è estremamente pericoloso per la salute ed il benessere sia della futura mamma che del bambino che porta in grembo.

Durante la gravidanza infatti è necessario prestare particolare attenzione sia all’alimentazione condotta, sia ai chili che vengono accumulati.
Da non trascurare è anche il peso di partenza della donna, in quanto se si parte già da una condizione di sovrappeso o di obesità, l’attenzione nei confronti dell’alimentazione dovrà essere maggiore al fine di evitare l’insorgenza di condizioni pericolose, quale il diabete gestazionale.

Un aumento di peso tra i 9 ed i 12 chili è sicuramente una variazione nella norma ed estremamente consigliata per mantenere uno stato generale di salute.

Allo stesso modo anche un’alimentazione incompleta o insufficiente può comportare dei problemi quali la nascita di bambini prematuri, sottopeso o iposviluppati.
Il primo passo quindi è quello di adeguare le abitudini alimentari alla nuova condizione fisiologica, scegliendo alimenti sani e nutrenti, al fine di garantire il giusto apporto nutritivo e calorico al nascituro, assicurandone uno sviluppo corretto.

Cosa mangiare

La prima buona abitudine alimentare da seguire durante la gravidanza è quella di frazionare i pasti, per favorire sia i processi digestivi, sia per tenere sotto controllo il senso di fame.
Si quindi a 4-5 piccoli pasti al giorno, che forniscano zuccheri complessi, vitamine, proteine, grassi e sali minerali.

Bene scegliere cereali integrali, quali pasta e riso, ed i legumi, alimenti non solo ricchi in fibra ma dall’elevato contenuto in zuccheri complessi, il cui lento assorbimento contrasterà l’insorgenza di veloci picchi glicemici.

Pasta e riso, ma anche altri cereali quali farro, orzo o miglio, possono essere consumati anche tutti i giorni dalle future mamme, nelle giuste quantità, preferendoli principalmente a pranzo.

Ottimo consumare il pesce, alimento povero in grassi saturi, ricco in omega 3 e in proteine ad alto valore biologico grazie alla presenza di amminoacidi essenziali, ovvero di molecole organiche che l’organismo da solo non è in grado di sintetizzare in quantità sufficienti. Via libera quindi a pesce persico, merluzzo, sogliola, trota, orata e spigola.

Sì all’acqua. Bere almeno 2 Litri di acqua al giorno, associata ad un’alimentazione iposodica, può aiutare le neo mamme a contrastare i fastidiosi edemi e gonfiori localizzati dovuti ad un aumento della ritenzione idrica, situazione del tutto fisiologica a causa delle variazioni ormonali.

Non dovranno mai mancare frutta e verdura, principali fonti di acido folico, vitamine e Sali minerali fondamentali per il corretto sviluppo del nascituro.
In particolare durante le prime fasi della gestazione l’assunzione di acido folico, o meglio conosciuto come vitamina B, è fondamentale in quanto contribuisce al corretto sviluppo del tubo neurale, struttura da cui si svilupperà il sistema nervoso centrale.
Essendo una vitamina normalmente non prodotta dal nostro organismo si rende quindi necessaria l’assunzione attraverso l’alimentazione e, nella maggior parte delle volte, anche attraverso un’integrazione farmacologica.
Gli alimenti che contengono buone fonti di acido folico sono principalmente le crucifere o meglio conosciuti come broccoli, gli asparagi, gli spinaci, i legumi, la banana ed i cereali integrali.
Al fine di evitare l’introduzione di potenziali fonti pericolose è sempre raccomandato un’accurata pulizia della verdura consumata.

Anche le uova possono essere consumate tranquillamente durante la gravidanza, l’importante è che siano ben cotte e che il guscio venga ben lavato, anche attraverso l’impiego di prodotti specifici, prima del loro consumo.

Cosa evitare

Attenzione al caffè, al thé ed a tutte le bevande nervine.
Fanno parte di questo gruppo anche il cioccolato e le bevande a base di cola.
Questo perché l’alcaloide presente in questo gruppo di alimenti, o meglio conosciuta come caffeina, dovrà essere assunta in quantità limitata.
La caffeina infatti è in grado di attraversare la placenta, e potrebbe avere degli effetti pericolosi sul nascituro.

Attenzione anche ai salumi, alle carni crude, ai molluschi, ai formaggi molli, al latte crudo ed alla selvaggina, tutti alimenti che possono rappresentare potenziali fonti di rischio data la presenza di eventuali batteri al loro interno.

Per quanto riguarda il pesce è necessario prestare attenzione a potenziali fonti di mercurio, evitando quindi i pesci di grandi dimensioni come il pesce spada o il tonno che potrebbero rappresentarne una fonte.
Anche i molluschi ed i bivalvi devono essere evitati in quanto potrebbero contenere salmonelle o virus.

È comunque buona norma non consumare pesce e carni crude proprio al fine di evitare l’esposizione a potenziali fonti di contaminazione batterica o virale.

Attenzione anche ai germogli crudi quali prezzemolo, rapanelli, germogli di soia in quanto, sebbene siano ricchi di preziose vitamine, potrebbero contenere batteri patogeni ed il cui consumo, specialmente se crudo, è sconsigliato.

No all’assunzione di superalcolici. Allo stesso modo anche gli alcolici quali birra e vino dovrebbero essere consumati in piccole quantità e sporadicamente in quanto sono tutte sostanze in grado di attraversare la placenta e che, interferendo con gli ormoni della crescita, potrebbero indurre uno sviluppo anomalo di organi e tessuti

Ed infine attenzione a non eccedere nel consumo di zuccheri semplici, come dolci, bevande zuccherate e zucchero raffinato. Concedersi sporadicamente una dolce tentazione è sicuramente consentito basta che non si trasformi in abuso al fine di evitare picchi glicemici e di mettere su qualche chilo di troppo.

Una buona alimentazione è amica della salute.

Gli alimenti del buon umore: trovare la felicità mangiando

Credits photo: www.urbantimes.co

Chi l’ha detto che non è possibile ritrovare il buon umore seguendo una dieta?

Questo infatti è possibile grazie ad alcuni preziosi alimenti che aiutano a stimolare la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che agisce a livello del sistema nervoso centrale e gastro intestinale, principalmente coinvolto nella regolazione dell’umore.
La serotonina inoltre aiuta anche a conciliare il sonno, migliorando il livello di concentrazione.

Imparare a conoscere e riconoscere quegli alimenti che ne favoriscono la produzione è sicuramente un ottimo metodo per ritrovare la forma con il buon umore.

Gli alimenti della felicità

Uno dei precursori della serotonina è il triptofano, un aminoacido, che viene convertito in serotonina attraverso il corretto apporto di vitamina B e C.
Il triptofano è un aminoacido che fisiologicamente non viene prodotto dal nostro organismo, ma che dovrà essere introdotto attraverso l’alimentazione.

Tutti gli alimenti ricchi in triptofano come i latticini, i cereali integrali, farina di avena, farina di frumento, i legumi, le banane, e la frutta secca a guscio.

Un bel piatto di pasta o di riso quindi ci aiuterà a farci sentire più tranquilli, felici e rilassati. Attraverso l’impiego di corrette metodologie di cottura, non rappresenta quindi un alimento da escludere dalla nostra dieta, anche se abbiamo bisogno di perdere qualche chilo di troppo ma al contrario, un’ottima scelta per fornire la giusta energia al nostro organismo non perdendo il buonumore.

Fondamentali anche gli alimenti ricchi in vitamina B quali le verdure a foglia verde, i kiwi, i legumi, gli agrumi, alcune tipologie di carne e pesce.
Ad esempio l’associazione tra cereali e legumi, oltre a rappresentare una scelta corretta e ben bilanciata da un punto di vista nutrizionale, permette di fornire al nostro organismo sia il triptofano sia le vitamine corrette per favorire la produzione di serotonina.

Anche alcuni minerali come il calcio ed il magnesio svolgono un ruolo fondamentale per favorire lo stato di benessere. Il calcio, ad esempio, agisce a livello del sistema nervoso favorendone il corretto funzionamento.
Introdurre alimenti ricchi in calcio possono infatti contribuire a mantenere sotto controllo ansia e sbalzi di umore. Via libera quindi a latte e suoi derivati, legumi, pesce e verdure, tra cui spinaci, rucola e broccoli particolarmente ricche di questo minerale.

Inoltre aggiungiamo sapore, e soprattutto calcio, ai nostri piatti attraverso l’impiego di erbe ed aromi come la maggiorana, la salvia, l’origano ed il timo.

Ed il cioccolato? Rende Felici?

Recenti studi sembrerebbero mostrare che in realtà le barrette di cioccolato non contengono sostanze sufficienti in grado di modificare l’umore in modo significativo.

L’unico motivo che ci spinge verso il cioccolato è quindi il suo sapore ed il suo odore, ma, terminato il suo effetto a livello delle papille gustative, e soprattutto se stiamo seguendo un regime alimentare volto a ritrovare la nostra forma fisica, non agendo a livello umorale potrebbe solo farci sentire in colpa, renderci più nervosi.

Una buona alimentazione è amica della salute.

Ma cosa mangi: come abbinare i cibi? Le 10 corrette combinazioni alimentari

Gli alimenti rappresentano un mix di preziose sostanze per il benessere del nostro organismo, ma conosciamo come abbinare gli alimenti in maniera corretta per poterne sfruttare al massimo le proprietà? Nessun problema … ecco 10 corrette combinazioni alimentari da non dimenticare più:

1) Limone come condimento – il limone è un frutto preziosissimo ricco di Vitamina C. Utilizzarlo per condire verdure, legumi, carne o pesce è estremamente salutare in quanto consente sia di aumentare l’assorbimento del ferro contenuto negli altri alimenti, sia di accrescere il suo naturale effetto antiossidante aiutandoci a restare più giovani

2) Cereali e legumi – Numerosi studi hanno dimostrato che un’alimentazione ricca in cereali e legumi, protegge dalla comparsa di numerose malattie. L’associazione tra questi due alimenti rappresenta infatti una scelta nutrizionale ben equilibrata in cui i cereali rappresentano la principale fonte di carboidrati, assicurando quindi energia, mentre i legumi sono un’ottima fonte di proteine vegetali. Sarà un caso che questa associazione è alla base della dieta mediterranea?

3) Cereali e frutta a colazione – Iniziamo la giornata con la giusta carica di energia abbinando la frutta fresca o secca ai cereali. Gli effetti benefici dei cereali vengono amplificati se abbinati a cibi ricchi in fibra come appunto la frutta, divenendo degli ottimi alleati per il mantenimento del peso forma.

4) Pomodori ed olio extravergine d’oliva – i pomodori sono ortaggi ricchi di licopene, un’interessante sostanza dall’attività antitumorale. Secondo una recente pubblicazione del Free Radical Biology and Medicine Journal, l’aggiunta di olio extravergine d’oliva nei piatti che contengono pomodoro contribuisce all’assorbimento di una maggiore quantità di questa preziosa sostanza da parte del nostro organismo.

5) Mela e cioccolato – finalmente una combinazione dolce sia per la salute che per il palato. Infatti le mele sono ricche di quercetina, flavonoide antiossidante presente principalmente nella buccia, e che svolge un’azione di protezione a livello dei vasi sanguigni. Se le abbiniamo ad un quadretto di cioccolato fondente, ricco anch’esso di un potente antiossidante la catechina, ne avremo potenziato il suo effetto benefico

6) Thé verde, zenzero e pompelmo – ecco la giusta combinazione per una tisana ricca di sapori e particolarmente preziosa per la nostra forma fisica. Infatti l’azione combinata dello zenzero, un acceleratore naturale del metabolismo, con il pompelmo, alimento che ci aiuta ad eliminare le tossine prodotte all’interno del nostro organismo, ed il thè verde, un prezioso antiossidante che contrasta l’invecchiamento cellulare, dà origine ad una sinergia naturale amica della nostra forma fisica che non potrà più mancare durante i freddi pomeriggi invernali.

7) Cavolo e pesce – l’associazione tra il sulforafano, sostanza presente in diverse tipologie di cavolo e broccoli, ed il selenio, contenuto nel pesce, determina una potente azione antiossidante che ci aiuta a proteggere e mantenere giovane il nostro organismo. L’azione combinata tra le due sostanze sembra inoltre possedere interessanti proprietà antitumorali, un motivo in più per non farli più mancare nei nostri piatti.

8) Fagioli e verdure – non tutti sanno che i fagioli sono ricchi di ferro, oligominerale estremamente prezioso per il nostro organismo. Per garantire un maggiore assorbimento del ferro è però opportuno combinare questo alimento con una cospicua quantità di Vitamina C, presente principalmente nelle insalate e nelle verdure a foglia verde.

9) Spinaci e uova – ogni volta che portiamo in tavola una combinazione composta da alimento di origine animale, come uova, carne, pollame e pesce, ed un alimento vegetale tra spinaci, fagioli, pomodori, asparagi, finocchi, lattuga, e cavoli, favoriamo l’assorbimento da parte del nostro organismo delle vitamine del gruppo B ed in particolare della B12 e la B9 o meglio conosciuto come acido folico, entrambe coinvolte in importanti processi cellulari quali la formazione dei globuli rossi e le cellule del sistema nervoso.

10) Bergamotto e fibre – Il succo di bergamotto possiede proprietà antiossidanti, vitaminiche, ed in grado di ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Abbinato a fibre solubili quali quelle contenute nella buccia delle mele e delle albicocche, aiuta a controllare i livelli di colesterolo.

Una buona alimentazione è amica della salute.