venerdì, 5 Dicembre 2025

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L’ossitocina, ormone dell’amore, utile contro l’anoressia

L’ossitocina, ormone che viene rilasciato dall’ipofisi durante le attività che presuppongono un legame umano e intimo, come il parto o il sesso, potrebbe aiutare ad attenuare le ossessioni legate a cibo e obesità nelle persone affette da anoressia, e inoltre può essere collegato, con forme artificiali di ossitocina, all’abbassamento dell’ansia nelle persone affette da autismo.

Quest’ormone chiamato anche “l’ormone dell’amore“, è collegato a sentimenti positivi. Questo è quanto suggerisce uno studio preliminare, comparso sulla rivista Psychoneuroendocrinology.

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I pazienti affetti da anoressia hanno una serie di difficoltà sociali, che spesso iniziano nell’adolescenza prima della comparsa della malattia“, afferma l’autore senior dello studio Janet Treasure, dell’Istituto di Psichiatria del King’s College di Londra. “Questi problemi sociali, che possono avere come risultato l’isolamento – aggiunge – possono essere importanti per comprendere sia l’insorgenza che il perdurare dell’anoressia. Utilizzando l’ossitocina come potenziale trattamento per l’anoressia ci stiamo concentrando su alcuni di questi problemi di fondo che vediamo nei pazienti“.

Sono stati pubblicati due studi su Psychoneuroendocrinology. Nel primo, i ricercatori hanno analizzato 31 pazienti anoressici e 33 pazienti sani di controllo. I partecipanti sono stati invitati a guardare immagini di cibi ad alto e basso contenuto calorico, le forme del corpo grasse e magre, pesi e bilance. Hanno poi ricevuto una dose di ossitocina o un placebo tramite uno spray nasale e dopo gli è stato chiesto di guardare nuovamente le immagini. Lo scopo dell’esperimento era di misurare la velocità con cui i partecipanti identificavano le immagini.

Dopo aver assunto l’ossitocina, i pazienti anoressici sembrano essere meno ossessionati dalle immagini di cibo e obesità, hanno sostenuto i ricercatori. Invece, in precedenza, i pazienti anoressici erano concentrati maggiormente sulle immagini “negative”, come ad es. i cibi ipercalorici o le forme del corpo grasse. Quindi l’ossitocina ha ridotto la loro “attenzione polarizzazione“, portandoli a concentrarsi meno su quelle immagini.

Il secondo studio, pubblicato su PLoS ONE, aveva mostrato come gli stessi partecipanti a cui era stato dato lo stesso farmaco, e lo stesso placebo, avessero cambiato espressioni facciali: da rabbia e disgusto erano più propense verso le espressioni che mostravano felicità.

La nostra ricerca dimostra che l’ossitocina riduce tendenze inconsce dei pazienti di concentrarsi sul cibo, forma del corpo, e le emozioni negative come il disgusto” ha detto l’autore di entrambi gli studi, il Professor Youl -Ri Kim, dalla Inje University di Seoul, in Corea del Sud. “C’è attualmente una mancanza di trattamenti farmacologici efficaci per l’anoressia. La nostra ricerca suggerisce l’avvento di una nuova opzione di trattamento innovativo per i pazienti con anoressia“.

Lo studio non ha dimostrato un legame di causa-effetto tra l’ossitocina e la diminuzione di questi sentimenti ossessivi. “Si tratta di una ricerca in fase iniziale con un piccolo numero di partecipanti, ma è estremamente emozionante vedere il potenziale che questo trattamento potrebbe avere. Abbiamo bisogno di studi molto più numerosi su diverse popolazioni prima di poter iniziare a differenziare nel modo in cui i pazienti sono trattati“, ha concluso Treasure.

L’anoressia nervosa è un disturbo alimentare che colpisce milioni di persone in tutto il mondo e solo in Italia i dati sono allarmanti. Oltre due milioni di ragazze soffrono di un disturbo alimentare grave. La maggior parte soffre di bulimia, circa 1,45 milioni, mentre una percentuale più ridotta soffre di anoressia, circa 750mila donne.

anoressia

Quindi, questi studi pongono le basi per un approccio nuovo e innovativo,che, nel tempo, potrà aiutare molte ragazze a risolvere questo genere di disturbi alimentari molto rischiosi per la salute e la vita di chi ne è colpito.

Cara Delevingne: il nome che risuona nel mondo della moda

Cara Delevingne, fenomeno mediatico, modella corteggiatissima dagli stilisti e volto delle migliori campagne pubblicitarie. È la giovanissima – di solo 21 anni – super modella che incanta migliaia di followers con la sua simpatia, con il suo estro e con un fascino immisurabile – perché, ammettiamolo, chiunque altro con delle sopracciglia come le sue farebbe effetto Mariangela di Fantozzi.

It-girl del momento è il nome che risuona di più nel mondo della moda: tutti gli stilisti la vogliono, nessuno escluso. Main character delle fashion week di tutto il mondo, ha collaborato con Karl Lagerfeld, direttore creativo della nota maison francese Chanel, che recentemente ha appena paragonato la bionda inglese da capogiro a due notissimi volti, a due “big” del mondo, seppur molto diversi tra loro. Parliamo di Charlie Chaplin e Kate Moss.

“She’s a character. She’s the Charlie Chaplin of the fashion world – ha detto Lagerfeld – She is kind of genius, like a character out of a silent movie. I would see her better in a silent movie than a talkie because she over-accents the movement. Girls admire her like they used to Kate Moss. They all want to be as free as her”. Come non notare poi una somiglianza nel gioco di sopracciglia tra Miss Delevingne e il grande Chaplin.

C’è chi dice che la sua carta vincente sia proprio quella delle grosse e scure sopracciglia, ma la modella londinese dalle gambe chilometriche fa ogni giorno qualcosa di sempre più allettante, qualcosa per il quale non passa inosservato né tra le notizie di moda e gossip – si è recentemente scoperto che Cara Delevingne stia uscendo con Michelle Rodriguez – né tra gli articoli di qualche settimanale che conquistano il cuore della gente.

Forse è proprio per questo che piace, forse è proprio questa la chiave del suo successo.
Canta, balla e sfila sui rollerblade. È divertente, imprevedibile e irriverente nelle sue espressioni buffe e nei suoi travestimenti; il suo corpo è diverso da quello delle “bellone” da passerella, altissime, magrissime e irraggiungibili. Seppur con una vita estremamente diversa dalle nostre, Cara è una di noi: si diverte, ci diverte e ama stupirci con tantissimi look, a volte provocanti e a volte improponibili, quasi sciatti.
Forse è proprio questo che piace, e ci piace: è un po’ strana e mai perfetta, quasi come noi.

Pennetta-Fognini, è intesa anche fuori dal campo

Che lo sport sia padrino di saldi rapporti d’amicizia, è noto. Che lo sia anche di love story intriganti, è splendido. Da stamane sul web, il sinolo più cliccato dagli amanti del tennis e non, è Pennetta-Fognini.

La bella tennista, vittoriosa a Indian Wells sulla Radwanska per due set a zero, ha alimentato i rumors che la vedevano particolarmente complice del collega Fabio Fognini, postando una foto su Twitter in sua compagnia.

Più volte osannato dalla sportiva come il “suo portafortuna” e spesso ringraziato durante le interviste post gara, Fognini sembrava essere un pensiero costante per la grintosa Flavia. Non è stata, dunque, una sorpresa la prova della potenziale relazione tra i due atleti, auto immortalatisi in atteggiamenti intimi e spensierati.

Flavia Pennetta e Fabio Fognini su Twitter

«L’assistant coach della settimana!! Davvero felice… Miami, arriviamo», così cinguetta la Pennetta, lasciando intendere che sarà con la sua dolce metà anche nel prossimo impegno del circuito.

Da poco uscita dalla relazione con l’attore Andrea Preti, lei, e con l’ex schedina di Quelli che il calcio, Svetlana Simeonova, lui, la coppia sembra essersi ritrovata, fondendo la propria serenità in una relazione che è la sintesi delle loro più grandi passioni.

Le vittorie del cuore restano sicuramente le più belle.

Da Firenze a Dubai, le suite più lussuose del mondo (FOTO)

Esistono diversi tipi di viaggiatori, così come diversi sono i tipi di viaggio. Ci sono gli esploratori, quelli che “zaino in spalla e andiamo”, ci sono gli amanti della semplicità, sostenitori del giusto mezzo tra avventura e comfort e poi, beh, poi ci sono quelli che “altro che cinque stelle, vogliamo una costellazione”.

Invidiata ed elitaria, quest’ultima categoria ha modo di far godere i sensi in posti da favola, progettati per soddisfare, attraverso il lusso sfrenato, qualsiasi capriccio umano. Ecco alcuni delle suite più belle del mondo.

The Penthouse, George V, Parigi
La Tour Eiffel in vista, la rende una delle suite più romantiche del mondo. Esclusivamente per due, lo stile tipicamente parigino, elegante e chic, tra marmi e cristalli, fa di lei il nido d’amore dei sogni. Solo dei sogni.

Royal Suite, Dubai
Tessuti pregiati, marmi, uno scalone monumentale e cinema privati. Questa suite, al venticinquesimo piano del famoso edificio a forma di vela, può ospitare un massimo di cinque adulti.

Chandra Prakash Suite, Taj lake Palace, Udaipur
Un terrazzo panoramico che si affaccia su un lago, lo sfarzo materializzato negli arredamenti dorati. “Splendore della Luna” il suo soprannome. Il perché è facile da comprendere.

Penthouse Suite, The Fairmont, San Francisco
Fino a cento persone, possono essere invitate a godere della ricercatezza dell’arredo di questa suite, vero cavallo di battaglia dell’hotel. Ideale per feste la cui guest star è il lusso.

Suite Reale, Santa Croce
Nata dalla fusione delle due suite Pepi e Verazzano, questo splendore occupa l’intera ala di un palazzo storico fiorentino. Affreschi e soffitti a cassettoni, misti a design contemporaneo, ne valorizzano lo stile italiano.

Royal Penthouse Suite, Ginevra
La suite più grande d’Europa. La suite più costosa del mondo. I “più” abbondano, quando si parla della Royal Penthouse, che occupa, con raffinatezza, l’intero piano dell’hotel in cui è stata costruita.

The Rehendi, Residential Suite, Maldive
Un’isola circondata dal mare e dalla natura, ma completa di ogni servizio elettronico immaginabile. Il relax è garantito nella suite sull’acqua cristallina.

Villa la Cupola, Westin Excelsior, Roma
Il grande soggiorno, sotto una cupola alta dodici metri, la rende una delle location di lusso, più caratteristiche del mondo. Costruita su due piani, possiede una spa, una sala fitness e un solarium da associare alla dieta mediterranea proposta dalla penisola.

A questo punto non resta che sognare.

[Photo: Vanity Fair]