sabato, 6 Dicembre 2025

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Carboidrati, il sesto gusto che la lingua umana percepisce

blogosfere.it

La lingua è in grado di percepire sei gusti. Oltre a possedere ricettori per il dolce, il salato, l’amaro, l’acido e il gusto saporito si è scoperto che uno dei nostri principali organi di senso è capace di identificare anche un altro gusto. Da studi precedenti era già stata rilevata questa nuova capacità della nostra lingua, ma il gusto coinvolto era stato individuato come quello dei grassi.

Ora invece un team di ricercatori della Nuova Zelanda ha individuato come sesto gusto quello dei carboidrati, le sostanze nutritive che si rompono in zucchero e formano la nostra principale fonte di energia.

Nello studio – che sarà pubblicato sulla rivista Appetite – gli scienziati hanno chiesto ai partecipanti di premere un sensore di tenuta fra il dito indice e il pollice quando veniva mostrato un determinato segnale visivo. Contemporaneamente le lingue dei soggetti sono state sciacquate con tre fluidi diversi: i primi due sono stati dolcificati artificialmente ma solo uno dei due conteneva carboidrati, mentre il terzo non era ne dolce ne ricco di carboidrati.

Il risultato? Quando è stata utilizzata la soluzione di carboidrati, i ricercatori hanno osservato un aumento del 30% nelle attività per le aree del cervello che controllano il movimento e la visione.

Secondo la spiegazione dei ricercatori questa reazione sarebbe dovuta al fatto che la nostra lingua è in grado di segnalare al cervello l’arrivo dell’energia supplementare sotto forma di carboidrati.

Questa scoperta sarebbe dunque in grado di spiegare perchè i prodotti dietetici sono spesso visti come non soddisfacenti rispetto alle loro controparti reali ma anche il motivo per cui gli atleti che fanno uso di bevande ricche di carboidrati si sentano subito rigenerati, ancora prima che il loro corpo trasformi i carboidrati in energia.

In futuro lo sviluppo di questa ricerca potrebbe addirittura portare alla creazione di alimenti dolcificati artificialmente gratificanti tanto quanto quelli naturali.

Impacto in the City, il fitness all’aperto arriva nella Capitale (EVENTO)

Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, ritorna Impacto in the city (4), l’evento fitness della Capitale, unico in Italia.

Ideato dal preparatore atletico Fabio Inka, fitness manager della palestra di Madonna in Mexico City, Impacto in the City è un nuovo modo di fare esercizi fisici all’aperto: è un allenamento breve ma molto intenso, da poter svolgere ovunque poiché non necessita né di pesi né di attrezzi; accelera il metabolismo, aiuta a bruciare grassi in eccesso e permette di consumare calorie fino a otto volte di più di un allenamento cardio tradizionale.

Sabato 14 giugno 2014 si è svolta la quarta edizione: appuntamento alle 9.30 al Pincio per iniziare la sessione di allenamento. Più di 100 persone coinvolte, tutte con una maglietta creata appositamente per l’evento: questa volta i colori scelti sono il verde e il giallo in onore dei Mondiali di calcio in Brasile.
Il gruppo di partecipanti si è spostato verso piazza del Popolo dove, tenendosi per mano, si sono disposti a formare la scritta “Impacto”. Tutto è stato ripreso dalle telecamere del TG5 giunte sul luogo per scoprire il nuovo trend.
La lezione è proseguita correndo lungo via del Corso con delle soste di fronte alla Chiesa di Sant’Ambrogio, in Piazza san Lorenzo in Lucina, sulla scalinata di Piazza di Spagna per poi tornare al Pincio. Durante le pause i partecipanti hanno svolto diversi esercizi fisici sotto gli occhi increduli di passanti e turisti.

Grandi ospiti per questa edizione: tra le guest star spunta Denny Mendez, Miss Italia 1996. “Abbiamo la palestra più bella del mondo: Roma! Impacto è un allenamento fatto da persone esperte che ti seguono a 360° gradi. Un bel modo di allenarsi, ottenere risultati, stare all’aria aperta, allenarsi con i propri figli e combattere la crisi”.

Attualmente Impacto training conta più di 30 lezioni a settimana (frequentate da oltre 500 allievi) che si svolgono all’aperto nei parchi e nelle piazze più belle di Roma (Villa Ada, Villa Pamphili, Ponte della Musica, Piazza Navona) durante tutto l’anno.
Grande è stato il successo anche tra gli sportivi e tra i personaggi dello spettacolo: tennisti, giornalisti, attori e modelli. Tra i nomi spuntano anche le quattro “professoresse” de L’Eredità, quiz di Rai1.

Impacto Training è una vera e propria filosofia di vita: allenarsi insieme per cambiare il proprio corpo e raggiungere il benessere con un sorriso.

Spopola tra le star e non, la moda della dieta “senza glutine”

La moda del “senza glutine” sta spopolando negli Stati Uniti, visto che il 25% degli americani pensa che questa proteina faccia male a tutti.

Gwyneth Paltrow, Victoria Beckham, Miley Cyrus, ma anche Rachel Weisz, Russell Crowe e Elisabetta Canalis, sono questi i nomi delle celebrities, che sono state attratte dalla dieta senza glutine, il regime alimentare per celiaci, che rischia di diventare una moda per chi celiaco non è.

Una dieta che, a sentire i vip di cui sopra, farebbe dimagrire ed essere più tonici e sarebbe più sana. I nutrizionisti fanno chiarezza, dicendo che non ha senso eliminare il glutine dalla dieta, per chi non soffre di celiachia, non si otterrà nessun vantaggio, anzi è davvero stupido ed inutile rinunciare a una buona pizza o un bel piatto di pasta.

Il glutine è una proteina presente in molti cereali che, come tutte le proteine, ha un forte potere saziante. Si parla di dieta e di dimagrimento eliminando prodotti con il glutine perché il problema è l’eccesso di carboidrati. Eliminandoli dalla dieta indubbiamente si dimagrisce, ma vengono a mancare dei nutrienti importanti.

Tagliare le calorie significa perdere velocemente peso e evitare cibi pesanti che contengono glutine, ma non è detto che non danneggi il nostro metabolismo e affatichi alcuni organi, come il fegato e i reni. La dieta senza glutine è un falso mito, una nuova mania dei vip. In attesa di ulteriori studi che approfondiscano la questione, è bene evitare di seguire diete “a caso”. Tanto più che celiachia e ipersensibilità al glutine sono questioni serie: è bene che gli scaffali di prodotti “gluten free” siano riservati a chi ne soffre.

La Paltrow ha innescato questo meccanismo perverso, pubblicando due libri di ricette in cui ha illustrato piatti confezionati a uso e consumo di un pubblico, che abbia come obiettivo quello di mantenersi in forma, complice questo allontanamento da cibi che contengano glutine, che le avrebbe permesso di perdere i 16 chili presi durante la gravidanza del secondo figlio.

Gwyneth-Paltrow

Negli Stati Uniti, si prevede che nel 2016 le vendite di alimenti senza glutine raggiungeranno i 15,6 miliardi di dollari, il 48% in più rispetto al 2013. Negli USA i celiaci e gli intolleranti al glutine sono circa tre milioni e le diagnosi sono in continuo aumento.

Tra le ragioni addotte dagli intervistati si parla di dieta che migliora la salute dell’apparato digerente ed elimina le tossine dal corpo, quindi più sana. La metà delle persone che sceglie volontariamente prodotti gluten-free, alla fine però torna alla dieta tradizionale, perché insoddisfatto del gusto degli alimenti. Inoltre, la ragione principale di chi vorrebbe seguire una dieta senza glutine, ma non lo fa, è per i prezzi elevati dei prodotti.

La cosa giusta da fare, per chi non ha problemi di intolleranza al glutine, è consumare tutto, ma in quantità moderata e soprattutto fare attività fisica costante: questo è l’unico modo per dimagrire davvero.

Mondiali sul divano: attenzione alla schiena

www.resport.it

L’attesa è finita, finalmente. Ieri, giovedì 12 giugno, sono iniziati i Mondiali di calcio 2014.
Per i più appassionati è arrivato il momento di passare ore e ore davanti alla televisione, a gustarsi tutti gli appuntamenti di questa Coppa del Mondo. E non importa se le partite si guardano da soli, con gli amici o in famiglia, l’unica cosa che conta è stare sul divano: sdraiati o accovacciati.

Una posizione questa molto comoda, un pò meno per la nostra colonna vertebrale. Agli occhi un dottore non è una posizione ottimale.
Ecco i consigli che arrivano dagli esperti: non forzare la nostra colonna vertebrale a stare in una posizione innaturale per non affaticarle, specialmente la sera, avendo sostenuto il peso del corpo per tutto il giorno. Bisogna evitare assolutamente di assumere una posizione incassata, con le gambe in una posizione più alta rispetto a quella del bacino. Soprattutto quando si sta per molto tempo sul divano, come può succedere durante il periodo dei Mondiali.

Un avvertimento importante infatti è, a malincuore per noi, non sprofondare nel divano. La posizione più rischiosa per la nostra colonna vertebrale è proprio quella che a noi può sembrare la più confortevole.

Una postura scorretta, a lungo andare, può causare danni alla schiena: le posizioni che non rispettano le curvature naturali della colonna vertebrale possono portare a cifosi e a lordosi, che si sviluppano rispettivamente nella parte cervicale e nella parte sacrale della colonna. I danni però possono arrivare anche a braccia e gambe, provocando dolori che saranno poi difficili da curare.

La cosa migliore sarebbe stare seduti, con glutei e schiena perfettamente attaccati allo schienale. Inoltre, sarebbe utile appoggiare la testa, così che i muscoli del collo e i muscoli della schiena possano essere rilassati, evitando quindi di subire contratture o forti botte.

Meglio non passare più di due ore al giorno sul divano, e meglio se queste due ore non sono consecutive. Per di più, durante la partita è opportuno fare dei movimenti di flessione ed estensione dei piedi, per evitare che si gonfino. E poi, non dimenticarsi mai di alzarsi e fare dei passi per riuscire a sciogliere la colonna ed allungare la muscolatura: per questo si può approfittare dei quindici minuti di intervallo. Naturalmente, tutti questi accorgimenti, devono essere ancor più rispettati da chi già ha problemi alla colonna vertebrale.

Quindi, va bene vedere le partite del Mondiale stando sul divano, ma tenendo conto due parole chiave: attenzione e moderazione.