sabato, 20 Dicembre 2025

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Mangiare banane aumenta il buonumore

Le banane ti danno più felicità, gioia e buonumore. È un frutto dagli enormi benefici per il nostro organismo: si consiglia di mangiarne una o due al giorno per purificarci, per mantenere occhi e pelle in salute e per sentirci meno gonfi. Ma non solo. Le banane, infatti, secondo il sito Eat This, Not That!, avrebbero altri effetti positivi: avere un’alimentazione sana ricca di banane migliora tutto il nostro corpo.

Ti fanno sentire meno gonfio: perfette anche contro la ritenzione idrica e la sensazione di pesantezza. Secondo uno studio recente, infatti, le donne che ne mangiano almeno due al giorno prima del pranzo o della cena (inteso come snack) in 60 giorni riuscirebbero a ridurre il gonfiore addominale del 50%. Le banane, infatti, essendo ricche di potassio, consentono di diminuisce la ritenzione dei fluidi.

Le banane permettono di bruciare grassi: contenendo colina, una sostanza organica nutriente in grado di accelerare il processo di lipolisi, ossia il processo di degradazione dei lipidi, opera da brucia-grassi. Inoltre aumentano il buonumore: la vitamina B9 o acido eolico aiuterebbe la serotonina, l’ormone del buonumore, a raggiungere più velocemente il cervello

Questo frutto, inoltre, ti fa sentire meno ansioso e stressato, ti aiuta a dormire meglio, potenzia i muscoli e ti rende più forte ed energico per affrontare la giornata.

Addio cervicale: ecco qualche consiglio per combatterla

Credit: www.nonsprecare.it

La cervicale è un disagio di cui soffrono molte persone. Contrariamente a ciò che si pensa, la cervicalgia, nome tecnico- scientifico, non colpisce necessariamente coloro che sono in età avanzata. Anzi, sono sempre di più i giovani che soffrono di questo fastidio. Le cause sono riconducibili anche ad abitudini e comportamenti scorretti che, per colpa della vita frenetica di tutti giorni, non riusciamo ad evitare.

Ecco qui alcuni tra i comportamenti sbagliati, che provocano i dolori cervicali:

Leggere a letto

Leggere, si sa, fa benissimo. Ma non a letto. Quando si legge nel letto, infatti, si rischia di assumere posizioni sbagliate, che provocano tensione nella zona del collo e della nuca, causando così, dolori cervicali.

Attenzione anche il divano: l’ideale sarebbe restare seduti e appoggiati allo schienale, in modo da avere una postura di 90°, quella migliore per la salute del collo e della schiena. Per chi non sa rinunciare alla comodità e al piacere dello stare sdraiati, è bene ricordare due piccole regole: per prima cosa, assicurarsi che la superficie su cui vi appoggiate permetta di mantenere la naturale curvatura della colonna vertebrale; inoltre, cercate di non appoggiare la testa su braccioli rigidi, molto meglio sarebbero dei cuscini morbidi.

Movimenti sbagliati

Sono tantissimi i movimenti sbagliati che, quotidianamente compiamo, spesso senza rendercene conto. Un esempio, molto frequente, è quello di tenere il telefono tra il collo e le spalle, in modo da parlare mentre si sta facendo altro. Così facendo, si inclina la testa in un modo innaturale, costringendo la muscolatura del collo e delle spalle ad un lavoro decisamente faticoso, che provoca tensione e indolenzimento. La prossima volta che vi capita, quindi, interrompete ciò che state facendo o dite alla persona che vi ha chiamato di richiamare più tardi.

Posizioni scorrette alla scrivania

Rivolto in particolare a chi studia o a chi lavora in ufficio. Qui, i comportamenti da evitare sono: proiettare il collo in avanti e accavallare le gambe. Cercate, invece, di mantenere allineato il bordo superiore dello schermo del pc ai vostri occhi, e tenete la schiena dritta il più possibile. Inoltre, è importante fare pause e cambiare posizione, se riuscite, meglio ogni mezz’ora.

Tacco 12

Ci sono donne che proprio non riescono a concepire nessun altro tipo di scarpe che non siano i tacchi. L’uso eccessivo di scarpe col tacco alto, però, altera le curvature naturali della colonna vertebrale, costringendo i muscoli della schiena e del collo a svolgere sforzi eccessivi per mantenere l’equilibrio posturale. Ricordate però, che anche la totale assenza di tacco, può causare danni alla vostra schiena. L’ideale sarebbe optare per un tacco basso (e decisamente più comodo), ad esempio da 3/4 cm.

Colpi d’aria

Sono loro i nemici numero uno della cervicale. Attenzione dunque a spifferi e getti d’aria, oltre che agli sbalzi di temperature. Per proteggere il tratto cervicale, cercate di non uscire mai di casa senza sciarpe o foulard, soprattutto nei mesi più freddi.

Dormire con i capelli bagnati

Ecco una delle abitudini più frequenti ma anche più scorrette. Evitate, anche d’estate, di andare a letto con i capelli bagnati. In inverno, cercate di preferire il phon, nei mesi più caldi invece, va benissimo anche asciugarli alla luce del sole.

Dormire con cuscini o materassi inadatti

Importante anche la questione di cuscini e materassi. Per evitare dolori al collo e alla schiena, è importante scegliere cuscini non troppo alti e neanche troppo morbidi. Molto meglio, affidarsi a quelli cilindrici e di lattice, studiati apposta per garantire una corretta postura dei muscoli del collo e delle spalle.

Dormire sul divano

Capita, al termine di una giornata particolarmente pesante, di addormentarsi sul divano, mentre si guarda la televisione. Anche questo comportamento, però, può causare non pochi problemi, in particolare se si dorme per tutta la notte.

Ansia e stress emotivo

Oltre ad essere nemici della salute, le pressioni emotive possono anche gravare sulla zona cervicale. Si rischia infatti di accumulare tensioni muscolari nel collo, nelle spalle e nei muscoli che sorreggono e muovono il cranio.

Bruxismo

Anche il bruxismo, ovvero il digrignamento dei denti, dovuto alla contrazione della muscolatura masticatoria, e che avviene soprattutto durante il sonno, può essere tra le cause di disturbi a livello cervicale. L’eccessiva tensione muscolare di quella zona, porta a mal di tesa, affaticamento ai muscoli del viso, rigidità al collo e alle spalle.

Alcool: molto più pericoloso della marijuana (FOTO)

credits: http://www.perpsico.com/

Sono anni, ormai, che si discute riguardo la legalizzazione della marijuana e delle altre droghe leggere. Alcuni, infatti, sostengono con fermezza che sia dannosa, altri invece, elencano tutti i benefici ad essa connessi. Qual’è dunque, la verità? La marijuana è davvero pericolosa?

Guardando i risultati di un recente studio, pubblicato su Scientific Reports, inserto della rivista Nature, possiamo renderci conto di quanto, in realtà, sia maggiormente pericoloso l’alcool, legale in quasi ogni parte del mondo. Lo studio infatti, sostiene che l’alcool, sia la droga più pericolosa, e che il rischio di mortalità ad esso connesso, sia addirittura maggiore rispetto a quello della cocaina e dell’eroina.

credits: http://bgr.com/
credits: http://bgr.com/

I dati, inoltre, dimostrano che la marijuana, al contrario, sarebbe la droga più “sicura”, con un rischio di mortalità molto più basso, e che l’alcool sarebbe ben 114 volte più letale di essa.

Questo però, non vuol dire che ne se possa abusare, in quanto nessuna delle droghe risulta immune da controindicazioni. Tra i rischi connessi alla marijuana, infatti, la maggior parte riguarda i problemi di salute mentale.
Questi risultati potrebbero aiutare a spingere verso la legalizzazione della marijuana, dibattito molto acceso in diversi paesi del mondo.

Secondo gli studiosi, bisognerebbe cominciare a spostare l’attenzione sulla “priorità di gestione del rischio nei confronti di alcol e tabacco, piuttosto che di droghe illecite“.
Il Washington Post aggiunge che sarebbe il caso di vietare, o per lo meno restringere l’uso di alcool e tabacco, piuttosto che impedire che venga legalizzata la marijuana.

Mangiare la placenta dopo il parto: pro e contro (FOTO)

credits photo: malasanitaerisarcimento.it

Nicole Kidman, Claudia Galanti, Katie Holmes, e non ultima Kim Kardashian, sono solo alcune delle celebrities che hanno scelto di ingerire la placenta dopo il parto.

Ma la placentofagia è davvero utile e benefica come dicono, o è solo una nuova trovata senza fondamenta? I pareri sono molto discordanti.
C’è chi la considera un rito, chi una pratica barbara e chi un beneficio naturale per la salute.
La placenta può essere assunta liofilizzata in capsule, o per le più impavide cucinata e mangiata come se fosse un comune alimento, se non addirittura cruda.

credits photo: resources.thefeministbreeder.com
credits photo: resources.thefeministbreeder.com

Analizziamo meglio i pro e i contro di questa criticata quanto amata pratica.

Pro

I suoi benefici sono dovuti alle sostanze e alle vitamine in essa contenute. Al suo interno sono infatti presenti svariate sostanze benefiche, eccole.
Gonadotropina: precursore di estrogeni, progesterone e testosterone, aiuta a favorire il riequilibrio degli ormoni.
Prolattina: ormone che favorisce l’allattamento, migliorara la produzione di latte ed anticipa la comparsa della montata lattea.
Ossitocina: ormone che alimenta il legame durante l’allattamento tra madre e bambino.
Interferone: stimola il sistema immunitario, protegge dalle infezioni.
Cortisone e ormoni che stimolano la tiroide: aumentano l’energia e aiutano a combattere lo stress, evitando la depressione post-parto.
Prostaglandine: fungono da anti-infiammatorio.
Emoglobina: colma la carenza di ferro e l’anemia, favorendo il recupero delle energie.
Gammaglobuline: aiutano contro le infezioni post-parto.
Urochinasi e Fattore XIII: abbassano la possibilità di emorragie post-parto, bloccano eventuali perdite di sangue, e migliorando la guarigione delle ferite.
 Aiutano inoltre il corpo ed eliminare le tossine e i liquidi in eccesso, favorendo la contrazione dell’utero, in modo che possa tornare alle dimensioni originarie.

Contro

Non è detto che mangiare la placenta sia innocuo e non comporti rischi: in fondo si tratta di un organo che funge da barriera per sostanze esterne, potenzialmente dannose. È un filtro che protegge il feto dalle tossine, tanto che in essa, sono stati trovati elementi, come piombo e mercurio, dannosi in particolar modo per i bambini in fase di allattamento.

Recenti studi hanno stabilito che non ci sono dati sufficienti per affermare che mangiare la placenta comporti tutti i benefici precedentemente elencati. Che sia essa consumata cruda, cucinata o inserita in capsule da inghiottire.
Per questo, in assenza di dati scientifici certi, la placentofagia potrebbe essere dannosa per la mamma e pure per il bambino, se allattato al seno.

Non ci sono regole ben precise su come la placenta debba essere conservata o preparata.
Le donne infatti non sanno cosa introducono, purtroppo molte fanno la loro scelta basandosi non su dati medici, bensì sul passaparola e su testimonianze lette sul web.

La placenta diverrebbe un Elisir di salute, se tutti i suoi vantaggi venissero dimostrati scientificamente.
Ma, nell’attesa di maggiori studi sul caso, forse la cosa più giusta da fare, nel caso in cui dovessero sorgere complicanze dopo il parto, sarebbe quella di affidarsi ai consigli del nostro medico.