venerdì, 3 Maggio 2024

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Come si mandano via le blatte: dove si nascondono e cosa odiano

Come si mandano via le blatte? Può capitare di trovarsene una in casa, come ce ne sbarazziamo?

Prima sarebbe bene però vedere cosa le attira in casa e dove si nascondono.


Come si mandano via le blatte: cosa attira le blatte in casa?

Non è solo importante sapere come si mandano via le blatte, ma soprattutto cosa le attira dentro casa.

Vediamo che cosa attrae questi insetti:

  • Cibo: Le blatte sono onnivore e si nutrono di una vasta gamma di alimenti, tra cui briciole di cibo, resti di cibo nelle immondizie, cereali, scarti di cucina e persino prodotti per animali domestici. La presenza di cibo accessibile attira le blatte e le spinge a cercare cibo nelle nostre case.
  • Acqua: Le blatte hanno bisogno di acqua per sopravvivere e prosperare. Le fonti comuni di acqua all’interno delle case possono essere gocciolamenti di rubinetti, lavandini con perdite, condensa intorno agli apparecchi refrigeranti e altre aree umide.
  • Rifugio: Le blatte sono notturne e preferiscono nascondersi durante il giorno. Cercano rifugio in fessure, crepe, dietro mobili, elettrodomestici e altre aree buie e nascoste. Le case offrono loro un ambiente ideale per nascondersi e riprodursi.
  • Temperatura: Alcune specie di blatte preferiscono temperature calde e umide, mentre altre possono adattarsi a una vasta gamma di condizioni. Le case, specialmente durante i mesi più freddi, possono fornire un ambiente più accogliente per le blatte.

Come si mandano via le blatte: dove si nascondono le blatte di giorno?

Come si mandano via le blatte? Prima bisogna trovarle.

Ecco quali sono i nascondigli preferiti delle blatte:

  1. Dietro mobili: Le blatte amano nascondersi dietro e sotto mobili come armadi, tavoli, sedie e divani. Sono attratte dalle fessure e dalle zone buie che questi mobili possono offrire.
  2. Fessure e crepe: Le blatte possono nascondersi in piccole fessure e crepe presenti sulle pareti, pavimenti e soffitti. Possono entrare in spazi molto stretti, il che rende difficile trovarle.
  3. Dietro quadri e cornici: Le blatte possono nascondersi tra le pareti e i quadri appesi, così come dietro le cornici delle porte.
  4. Elettrodomestici: Gli elettrodomestici come il frigorifero, la lavatrice e il forno possono offrire rifugi caldi e bui per le blatte.
  5. Scatole di cartone e materiali di imballaggio: Le blatte possono nascondersi tra gli oggetti conservati in scatole di cartone o pacchetti non disturbati.
  6. Sotto i lavandini e nelle aree umide: Le blatte hanno bisogno di acqua per sopravvivere, quindi possono nascondersi sotto i lavandini o in altre zone umide della casa.
  7. Nelle dispense: Se ci sono scorte di cibo aperte o non ben sigillate, le blatte potrebbero trovarle un luogo attraente per rifugiarsi e nutrirsi.

Che cosa odiano le blatte?

Per mandare via le blatte dobbiamo scoprire cosa se allontana:

  1. Odori forti: Le blatte sono sensibili agli odori intensi e sgradevoli. Alcuni odori che possono respingere le blatte includono oli essenziali come menta, eucalipto, lavanda, rosmarino e chiodi di garofano. Anche l’odore dell’aceto e del pepe di Cayenna può risultare sgradito per le blatte.
  2. Pulizia e igiene: Un ambiente pulito e igienico riduce le fonti di cibo e acqua disponibili per le blatte, rendendo meno attraente l’abitare in casa.
  3. Repellenti specifici: Esistono anche repellenti commerciali specifici per le blatte, che possono essere utilizzati per tenere lontane queste creature.

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insufficienza cardiaca al nostro cane: le malattie cardiache

insufficienza cardiaca

Il cane è sempre in movimento, e per questo accusa più di essere umano gli effetti di queste malattie durante la normale attività. Al giorno d’oggi, però, sono disponibili opportuni strumenti diagnostici che insieme alla conoscenza scientifica ci aiutano a prevenire in tempo il peggioramento della situazione: con un po’ di attenzione, quindi, sarà possibile mantenere il proprio cane in perfetta salute, con un cuore sano o almeno non troppo malandato.

Il primo passo nella cura di insufficienza cardiaca e disturbi vari è l’attenta osservazione del proprio cane. Se dovessimo notare che non sopporta più l’esercizio fisico, che mostra dei cedimenti agli arti inferiori, che si affatica in modo eccessivo in seguito a movimento anche moderato arrivando anche a svenire in occasione di alcuni sforzi, che dà segni di insonnia, respira affannosamente e denota una tosse secca, allora è il momento di rivolgersi al veterinario di fiducia per gli opportuni accertamenti medici.
Se individuate per tempo, le malattie cardiache del cane possono essere trattate con opportuni medicinali che preservano la funzionalità del muscolo cardiaco assicurando un’esistenza praticamente normale al nostro Fido.

Trascurando i primi segnali, invece, otterremo spesso un peggioramento delle condizioni dell’animale, che arriverà a mostrare in seguito i tipici segni di un cuore ormai malconcio: rigonfiamento agli arti, alla regione mammaria o ai genitali. Il cane che soffre di insufficienza cardiaca presenta anche la caratteristica di bere molto, ma non si tratta di un sintomo decisivo in sé, deve essere preso in considerazione solo insieme agli altri sintomi che caratterizzano il quadro clinico.

Le malattie cardiache sono spesso ereditarie (possono aversi malformazioni congenite o maggiore predisposizione allo sviluppo di malattie degenerative), ma possono anche essere legate all’infestazione del cane da parte di determinati parassiti, come nel caso della Filaria.

Soffio cardiaco (soffio al cuore)

Non è affatto semplice per un padrone individuare i sintomi di questa malattia, è molto più probabile che il soffio al cuore venga rilevato per la prima volta dal veterinario durante una normale visita di controllo – motivo in più per pianificare le visite dal veterinario senza attendere che il cane si senta male!
Il soffio cardiaco può interessare tanto gli esemplari più avanti con l’età quanto i giovani cuccioli, e la gravità del disturbo può essere quantificata solo mediante esame ecografico.

Cani bagnati, musi esilaranti (FOTO)

Sophie Gamand, fotografa francese residente a New York, ha impegnato questi ultimi quattro anni nella realizzazione di un book fotografico completamente incentrato sui cani: un progetto ambizioso che rientra in realtà in un suo più ampio studio volto a comprendere meglio le relazioni tra gli esseri umani e i loro fedeli amici a quattro zampe.

Nel suo ultimo lavoro dal titolo Wet Dogs, la Gamand propone così delle immagini davvero buffe in cui una serie di cani vengono immortalati nel momento di più grande vulnerabilità, quello del bagno: dei ritratti di cani bagnati estremamente divertenti che le è stato possibile realizzare grazie all’aiuto dell’addestratore professionista Ruben Santana, originario del Bronx. Immortalati un secondo dopo essersi scrollati l’acqua di dosso, i cani della Gamand appaiono colti in una condizione di evidente disagio: nelle foto traspaiono in maniera evidente i caratteri di ognuno di loro, dal più contrariato al più avvilito, fino al più vendicativo.

Affascinata e incuriosita dalle dinamiche di addestramento dei cani, Sophie Gamand si propone di analizzare nel corso della sua opera le differenze e le somiglianze che intercorrono tra esseri umani e animali, soffermandosi sul particolare che, a suo avviso, i cani hanno smesso di essere propriamente animali già da tempo, quando cioè hanno acquisito attitudini umane che li hanno resi appunto animali domestici.

Il book fotografico Wet Dog ha vinto il primo premio nella categoria “Ritratti” nell’ambito dei Sony World Photography Awards del 2014: le foto qui proposte saranno incluse in una raccolta che sarà pubblicata dalla Grand Central Publishing nel 2015.

Il Border Collie è il migliore amico dell’uomo

Lo studio condotto dal giornalista David McCandless sulle razze canine rivela che il Border Collie è il migliore amico dell’uomo per eccellenza. Il cane avrebbe vinto tra le diverse taglie per intelligenza, salute, costo, e pelo, senza contare che il collie ha una durata di vita più lunga tra tutti i nostri amici a quattro zampe – un Border Collie può vivere fino ai 17 anni.
McCandless ha riportato il suo studio nel libro
“Knowledge is Beautiful”, in cui rappresenta e spiega le diverse razze canine in un’infografia dal titolo “Best in Show”. Uno studio preso in considerazione tanto da essere esposto al Tate Britain e al Museum of Modern Art di Londra.

infografia-cani

Dall’infografica, si nota come invece il Bulldog, che vive in media solo otto anni, sia il cane più sopravvalutato insieme al pastore tedesco, l’alano e il San Bernardo. Infatti, queste razze canine sono quelle che a primo impatto generano grande ammirazione da parte delle persone, ma per chi ama i cani non è cosa giusta classificarli in base all’intelligenza o al tenore di vita.

A proposito di questo, il giornalista McCandless ha spiegato la classifica parlando al The Times “Amo i bulldog. Anzi, amo ogni cane”, aggiungendo che spera che gli amanti dei cani non prendano troppo sul personale la sua infografica.

Il Border Collie si piazza al primo posto nello studio sopratutto per la sua arma vincente: una lunga vita, grazie all’energia e alle vitamine di cui si nutre, che rendono questo cane un atleta in velocità. Ne sono un esempio i diversi campionati in cui partecipano, rendendo felici cani e padroni.
Ma c’è anche il rovescio della medaglia. Un Border Collie non è un cane per tutti, quindi attenzione a non prenderlo se si abita in città: sono cani agili e sempre in movimento, devono essere costantemente tenuti in allenamento, e restando fermi in appartamento sono facilmente fragili e si annoiano. Per questo motivo, McCandless ha piazzato il Border Collie al numero 29 tra le razze adatte per la famiglia.

Tuttavia, non serve uno studio per determinare se un cane sia adatto oppure no per una persona. Un animale diventa parte della famiglia nel momento in cui si decide di accudirlo, e sta al padrone gestirlo e dargli tutto ciò di cui ha bisogno. E’ questo che determina il suo stile di vita, la sua salute e il suo mantenimento.