lunedì, 11 Dicembre 2023

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Halloween: da Buckingham Palace a Windsor, tutti i castelli reali infestati

Come di consuetudine per Halloween si raccontano storie di case infestate.

Se per lunedi avete previsto qualche party o qualche serata fra amici, ecco uno spunto di conversazione: tutte le residenze reali inglesi infestate.

Oggi andiamo alla scoperta dei fantasmi che popolano i famosi castelli reali.

Halloween: la regina non ci credeva ma Buckingham Palace è infestata

La regina Elisabetta ignorava Halloween, non credeva nei fantasmi e non le interessavano, né ha mai permesso tour del genere.

Ma Buckingham Palace è infestata.

Una delle presenze che più sembra esser stata avvistata è quella di un monaco che ha in mano una catena. Il castello infatti sorge sulle rovine di un monastero dove si trovava anche una cella per le punizioni.

Lo staff sostiene di sentire di tanto in tanto un colpo di arma da fuoco, quello con cui si sarebbe ucciso John Gwyne, il segretario privato di Edoardo VII.

Halloween: tutti i fantasmi dei castelli reali

Quale migliore occasione se non Halloween per parlare di castelli infestati?

A Sandringham, dove la regina trascorreva il Natale, c’è chi giura di aver visto il fantasma di Giorgio VI, che qui è morto. Sempre in questo castello sarebbe stato avvistato il fantasma agitato di Lady Diana. Addirittura in questo caso fu fatta una benedizione per allontanare il fantasma della principessa triste, è riportato nei diari di Kenneth Rose che ne parla nel 2001, il fatto accadde 4 anni dopo la morte di Lady D.

Mentre invece Giorgio III sarebbe stato avvistato a Windsor, sarebbe stato visto affacciarsi da una finestra.

A Kensington Palace, dove vivono William e Kate, sarebbe stato avvistato il fantasma di Giorgio II. Lo staff lo avrebbe visto nella stanza dei bimbi che invece non hanno mai riferito nulla di strano.

A Windsor uno dei fantasmi più avvistati è quello di Anna Bolena, che viene visto vagare spesso anche nella Torre di Londra. Sembra che a Windsor si senta spesso una donna piangere e che si tratti di lei. Pare sia stata vista anche da Elisabetta II e da Margaret, sua sorella ma non ne abbiamo la certezza. Giorgio VI rivelò di averla vista per otto notti consecutive prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale. Sarebbe stato avvistato anche Enrico VIII, che camminava trascinando la gamba malata.

A Balmoral è stato avvistato John Brown, il servo della regina Vittoria e lei stessa.

A Holyroodhouse accadono cose strane: compaiono macchie di sangue che apparterrebbero a Davide Rizzio, il musico e confidente, di Mary, Queen of Scots e assassinato nel 1566 e pare si aggiri lo spettro di una donna nuda, Agnes Simpson, accusata di stregoneria, torturata e uccisa nel 1592.

Ad Hampton Court sarebbe stata avvistata Catherine Howard, moglie di Enrico VIII e Sybil Penn, serva di diversi monarchi tra cui Elisabetta I, morta di vaiolo nel 1562.

Come trovare un nuovo modo di godersi la storia

La storia è qualcosa che ogni società umana sulla terra condivide: interessarsi nel comprendere meglio la nostra storia e da dove veniamo fa bene all’anima, perché ti mette in collegamento con i tuoi antenati, con la tua cultura o con quella degli altri.

Costruire la storia ogni giorno

Ci sono così tanti modi differenti per essere coinvolti in attività e hobby storici, e non si tratta più soltanto di leggere libri e studiare articoli accademici. Infatti, con l’avvento della realtà virtuale e dell’apprendimento online, non c’è mai stato momento migliore per farsi coinvolgere dalla storia e imparare qualcosa di nuovo sul proprio passato. Ecco quattro modi per godersi la storia in un modo completamente nuovo e concreto:

  • Costruire modelli storici

Come si fa ad avvicinarsi alle cose della storia senza uscire di casa? Costruendo modelli storici! Gli appassionati di modellismo di tutto il mondo costruiscono tutti i tipi di modelli, dai modellini di piante al modellismo navale, infatti essere in grado di costruire un modello di qualcosa derivante dalla storia aiuta a dare agli appassionati di storia una prospettiva unica su come il veicolo, la nave, l’aereo o anche la macchina da guerra è stata costruita e impiegata.

  • Unisciti a un gruppo di rievocazione storica

La rievocazione storica è stato un hobby che ha coinvolto tutto il continente per decenni e ha guadagnato la massima popolarità tra la fine degli anni ’90 e la metà degli anni ‘10 del 21esimo secolo. C’è ogni tipo di gruppo a cui unirsi, di ogni epoca della storia. Dall’Età della pietra fino alla guerra di Corea, gli appassionati di rievocazione storica sono un gruppo dedicato che impiega molto tempo per assicurarsi che il loro soft kit (abbigliamento), armi e attrezzatura da accampamento militare siano il più autentici possibile.

Non importa a quale epoca storica tu sia interessato, nellacomunità di reenactment internazionale ci sarà senz’altro qualcosa per te, e visti tutti i tipi di eventi che si svolgono lungo tutto il continente, quest’attività può coinvolgere le famiglie per decenni. Alcuni eventi hanno anche concorsi specifici per i rievocatori, come il Medival Festival d’Inghilterra, che ospita concorsi di storia vivente con categorie specifiche per i partecipanti d’oltremare.

  • Visita molti musei

Può sembrare un modo quasi troppo semplice per spiegare la storia, ma la visita dei musei rappresenta ancora un passatempo molto amato tra gli appassionati di storia di tutte le età. Se non hai più visitato un museo da quando eri bambino e ricordi solo oggetti polverosi dietro le vetrine, le cose sono decisamente cambiate!

Nei musei moderniè più probabile che mai trovare mostre interattive di realtà virtuale, abiti da indossare, attori in costume che mettono in scena spettacoli e filmati che ti aiutano a visualizzare ciò che si sta vedendo. Alcuni musei si stanno anche attrezzando in investimenti per eccitare i cinque sensi… compresi gli odori!

  • Unisciti a un gruppo di storia locale

La storia locale è speciale, e se hai sempre vissuto nella stessa zona, unirti a un gruppo di storia locale ti offrirà una visione emozionante del tuo quartiere e dei tuoi antenati più prossimi. Se ti sei trasferito da poco nella zona, unirti a una compagnia di storia locale è un ottimo modo per fare amicizia e per imparare qualcosa sulla tua nuova zona che forse non avresti mai saputo.

Barcellona: moda, divertimento e attrazioni

Barcellona è una città che offre un’ampia possibilità di svago che ogni anno porta i turisti a visitarla e vivere la sua freschezza e vivacità. Barcellona è nota per le opere di Gaudì sparse per la città, per la sua architettura dallo stile modernista e naturalmente per la famosa opera incompleta del grande maestro: la Sagrada Familia.

Barcellona è anche una delle città europee più trendy e alla moda degli ultimi anni. Si trova sempre al centro di nuove tendenze culturali e anche enogastronomiche. L’estro dei suoi abitanti con origini differenti, rende ancora più interessante la scoperta della città.

Barcellona, parola chiave: divertimento

Barcellona è una città affascinante e amata per la sua capacità di divertire i turisti grazie alle sue innumerevoli attrazioni e tendenze modaiole. I locali sulla spiaggia, le discoteche, i pub, i bar con musica dal vivo sono solo una delle tante attrazioni cittadine.

Gli amanti del gioco e chi è sempre pronto a valutare i migliori bonus casino online non potranno che apprezzare anche la presenza del Casino Barcellona. Un posto divertente e perfetto sia per chi vuole giocare alle slot machine sia ai giochi classici come il poker, il blackjack e la roulette.

Continuando a passeggiare tra le attività divertenti di Barcellona, non possiamo che dedicare un paragrafo allo shopping. La città è uno dei centri della moda spagnola con negozi di marchi iconici all’interno di edifici unici ed emblematici, ma anche di store con prodotti glamour e che si contraddistinguono per il loro stile peculiare.

Se si ama la cultura popolare non ci si può perdere l’atmosfera delle sue strade e dei suoi mercati. Ecco perché quando ci si trova a Barcellona bisogna farsi immergere dalla tipica Las Ramblas o dai mercati tradizionali come quello de La Boquerìa.

Infine, non bisogna dimenticarsi il mare e la spiaggia! Il lungomare di Barcellona è romantico e frizzante, si possono inoltre prenotare delle gite in barca oppure semplicemente rilassarsi sulla spiaggia con i piedi nella sabbia, o su una terrazza a bere un drink mentre si osserva il mare.

Cosa vedere a Barcellona

I posti da vedere a Barcellona sono così tanti che c’è bisogno davvero di almeno un paio di settimane di vacanza in città per scoprirla in lungo e in largo. Se però non avete a disposizione tanto tempo, ci sono alcune attrazioni da non perdere. Tra le principali troviamo:

  • La Sagrada Familia: l’assoluto capolavoro del maestro Gaudì, ancora incompiuta dopo la sua morte, con lavori in corso che molto lentamente cercano di completarla seguendo i progetti originali del maestro. In ogni caso, se l’esterno è ancora incompleto sono gli interni a lasciare a bocca aperta tutti i visitatori.
  • La Rambla: questa è la via più vivace e famosa di Barcellona, si snoda per circa un chilometro fino a raggiungere il mare. La Rambla è sempre affollata sia di giorno sia di notte. Su questa si affacciano diversi edifici di pregio artistico, ma soprattutto si respira la vera anima festaiola di Barcellona. Mentre si cammina non si può che lasciarsi incantare dai suoi artisti di strada o tra le bancarelle che vendono un po’ di tutto.
  • Parco Güell: il parco si trova nel quartiere Gracia di Barcellona ed è una delle tante meraviglie che Gaudì ha donato alla città. Il parco in origine era pensato per diventare un complesso residenziale borghese. In seguito però fu abbandonato il progetto, e fu lasciato aperto al pubblico diventando tra le icone di Barcellona come la sua famosa fontana a forma di drago.
  • Il Castello di Montjuic: salendo sulla collina di Montjuic è possibile scoprire una zona inedita della città. Per raggiungerla bisogna prendere la funivia in partenza dal porto oppure la telecabina. Giunti in cima c’è il castello, che in origine era una fortezza/prigione.
  • Casa Milà e Casa Batllò: entrambe si trovano sul Passeig de Gracia su una delle strade più esclusive per fare shopping a Barcellona. Casa Milà e Casa Batllò come altre strutture architettoniche di Barcellona, sono altre due opere di Gaudì realizzate per due famiglie borghesi di Barcellona e oggi trasformate in due musei.

Barcellona è una città meravigliosa non puoi far altro che lasciarti incantare dallo spirito unico e m

Una breve guida alle pipette da laboratorio

Esistono talmente tanti modelli di pipette da laboratorio al mondo che non è sempre semplice scegliere quello che più si addice al compito che ci si appresta a svolgere. Certo, tutti questi strumenti hanno un aspetto simile e permettono di prelevare sostanze liquide.

Nella realtà dei fatti, però, è importante ricordare che alcune offrono una precisione migliore rispetto alle altre. Inoltre, non tutte le pipette hanno una scala graduata che consente di leggere il volume di liquido recuperato. Insomma, a seconda delle loro caratteristiche, cambiano i compiti che sono più adatte a svolgere.

Lo scopo di questa piccola guida è proprio quello di illustrare i vari usi dei principali modelli di pipetta disponibili sul mercato, in modo da ridurre al minimo gli errori e ottenere risultati migliori durante le operazioni di laboratorio.

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Pipette volumetriche

Tra tutte le pipette che si trovano dei laboratori, quelle volumetriche sono in assoluto le più precise. In generale, queste vengono utilizzate da coloro che studiano le proprietà chimiche e analizzano le reazioni e si possono quindi trovare nella maggior parte delle scuole, delle università e dei laboratori professionali. 

Questi strumenti sono conosciuti anche con il nome di pipette “a bulbo” o “a campana” perché presentano un rigonfiamento nella parte centrale del tubicino di vetro.

Come già accennato in precedenza, le pipette volumetriche sono famose per la loro precisione in quanto riescono a misurare fino a quattro cifre significative. Inoltre, sono disponibili in una vasta gamma di dimensioni e volumi che variano da 1 ml, 10 ml, 25 ml e fino a 50 ml.

Pipette graduate

Le pipette graduate sono meno precise delle volumetriche, ma presentano anch’esse una scala stampata o incisa sulla parete esterna del loro tubo.

Alcune presentano alla loro estremità un bulbo, altre uno stantuffo. In entrambi i casi, questo dispositivo serve per essere premuto e rilasciato in modo da permettere al liquido di penetrare all’interno del beccuccio appuntito e, da lì, nel tubo graduato della pipetta.

Modelli elettronici

Esistono modelli elettronici sia graduati che volumetrici. Si tratta di strumenti tecnologici in cui le funzioni vengono svolte automaticamente dai componenti interni al dispositivo. Chi le usa deve solo immergerle nella sostanza e azionare premendo un pulsante posto nella parte superiore.

La grande maggioranza di questi dispositivi è dotata di un display digitale su cui è possibile leggere il volume di sostanza prelevato. 

Le pipette elettroniche stanno guadagnando popolarità in tutti i settori perché sono più veloci e meno faticose da usare, soprattutto durante lo svolgimento di compiti ripetitivi. Inoltre, la presenza del display diminuisce di molto la possibilità di errori di lettura.

Micropipette

Le micropipette consentono a scienziati e tecnici di ottenere misurazioni molto accurate di volumi piccolissimi di sostanza e vengono usate anche per trasferire piccole o piccolissime quantità di liquidi, nell’ordine dei microlitri (μL). Proprio per questa loro caratteristica, sono impiegate soprattutto nei laboratori di microbiologia, cioè lo studio di batteri e altri microorganismi.

Questi strumenti sono molto delicati e devono essere calibrati regolarmente, almeno una volta ogni 3-6 mesi. 

Pipette Pasteur

Solitamente, le pipette Pasteur non sono né calibrate, né tanto meno graduate; potremmo definirle come un antenato dell’attuale contagocce per liquidi che si usa per le medicine in boccetta di vetro.

Questi strumenti presentano un bulbo nella parte superiore, come abbiamo già visto per le pipette graduate. Non sono affatto precise e vengono usate nei laboratori di biologia, piuttosto che di chimica, come mezzo per trasferire soluzioni acquose da un contenitore all’altro. Prendendo il nome dal medico francese Louis Pasteur, considerato il primo microbiologo della storia nonché l’inventore di questo strumento. Solitamente, vengono smaltite dopo l’uso.