venerdì, 22 Novembre 2024

Curiosità dal mondo

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Che fine hanno fatto i Diddl?

I Diddl, chi se li ricorda? Tutto è nato 1990 dalla matita del disegnatore tedesco Thomas Goletz. Diddl è un topolino bianco, dalle guance rosa e dai piedi enormi, con grandi orecchie e una coda sottile, vestito sempre con una salopette colorata.

Originariamente doveva essere un canguro. Poi è diventato il topolino più tenero e amato dalle bambine, fino a qualche anno fa: tantissime erano le famose cartoline, messaggi e biglietti d’auguri con il topolone stampato a grandi caratteri. Da lì è nato un merchandise grandissimo di portachiavi, vestiti, accessori, oggettistica, tazze, penne e matite a volontà. Vignette e fumetti a perdita d’occhio, un fenomeno mondiale vero e proprio che impazzava sulle bocche e tra le mani dei più piccoli. Sono nate mille storie d’amore, tutte grazie alla tenerezza e ai colori tenui di Diddl insieme alla sua Diddlina, una fidanzata perfetta.

Ma da un po’ di tempo non se ne sente parlare più. Esistono ancora in commercio, ma è possibile trovarli nel 90% dei casi solo su siti di vendita online o sul sito ufficiale del brand più famoso degli ultimi 10 anni.

Ma che fino hanno fatto i Diddl? Come tutte le cose, sono destinati a scomparire per sempre. Come gli scoubidou, le fate incantante e i giocattolini che sembrano essere sulla cresta dell’onda, ma dopo un paio di mesi svaniscono nel nulla. Non ci sono più, ma rimarranno sempre, e per sempre, nel cuore di chi li ha comprati, regalati, desiderati, amati.

Le dieci case più piccole del mondo (FOTO)

Si può vivere in una casa di 7 metri quadri? Come sistemare i mobili e la spesa? C’è il modo, e gli inquilini di queste mini case hanno trovato il divertente e spensierato modo di conviverci. Ecco la bizzarra classifica delle dieci case più piccolo del mondo, dove New York comanda, ma c’è anche spazio per l’Italia.

10. Manhattan

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Con soli 7 metri quadri, questa casa di Manhattan, in USA (New York City), è stata progettata dall’architetto Luke Clark Tyler. Laureato presso la Cornell University, ha deciso di andare ad abitare nella costosa Manhattan accontentandosi di una casetta di 7,25 metri quadri. Luke si è costruito un divano letto personalizzato, pagando un affitto di ‘soli’ 750 dollari al mese.

9. Barcellona

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Il fotografo Christian Schallert vive nella una casa a Barcellona di 24 metri quadri. Una sistemazione in cui è difficile vivere se si pensa la distribuzione dei mobili è in uno spazio rettangolare stretto e lungo. Il fotografo spiega che per creare questa opera d’arte si è ispirato direttamente dagli interno delle barche. Ha cercato di eliminare il superfluo, cercando di creare uno spazio in cui poter vivere abbastanza comodamente senza dover decidere di rinunciare a qualcosa.

8. Snohomish (Washington)

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La stupenda casa a Snohomish, nello stato di Washington, è tutta costruita a mano. Tredici metri quadri di spazio posti in un luogo montano. Il salone offre una tv a schermo piatto, che funziona anche da computer; poi, c’è una scala che porta verso il soppalco, in cui si trova un grande letto: sotto c’è lo spazio che divide la cucina ed il bagno.

7. New York

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Un altro record è rappresentato dall’appartamento più piccolo di New York: Zaarath e Christopher Prokop hanno realizzato la loro casa dei sogni in soli 6 metri quadri, acquistato tutto alla ‘modica’ cifra di 150 mila dollari. Non vi sono cucine, né armadi. Vi sono solo un bagno ed un letto da una piazza e mezzo: eppure, i due sono più che felici così, dato che in un paio d’anni finiranno già di pagare il mutuo.

6. New York

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Restando nella Grande Mela, c’è la piccola casa dove vive Felice Cohen, una donna che ha aveva bisogno di un tetto sulla testa e l’ha costruito: 8 metri quadri, a ‘soli’ 700 dollari al mese, in una zona in cui l’affitto medio è di 3.600 dollari. Dopo cinque anni, Felice si è spostata, andando a vivere in una casa letteralmente più grande.

5. Varsavia

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E poi c’è la casa più stretta del mondo, larga meno di un metro e mezzo e sviluppata su quattro piani. L’autore è Jakus Szczesny, che vive a Varsavia, e l’ha realizzata nel centro della città. La casa è completa di camera da letto, soggiorno, bagno e cucina.

4. New York

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Di nuovo a New York, di preciso nell’Upper East Side, sorge un appartamento di 22 metri quadri. L’architetto che l’ha costruita si chiama Tim Seggerman, e in quel poco spazio ha trovato il posto anche per aggiungere una lavatrice. Per realizzarlo, ha provato ad ispirarsi ad una classica scatola porta gioielli, con tutti i vari scompartimenti, che in realtà dovrebbero assomigliare alle varie stanze della casa.

3. Seattle

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Dopo la casa più stretta, c’è quella impilabile più piccola del mondo. L’autore è Steve Sauer di Seattle e ha realizzato un design elegante, ricco di dettagli. Si tratta di un micro appartamento, con soffitti alti circa 3 metri e con 3 differenti livelli uno sull’altro, disposti a pile. Solo 17 metri quadri di superficie per 8 spazi differenti. Dopo 10 anni, è stata progettata ma va ancora perfezionata.

2. Parigi

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Al secondo posto della classifica troviamo la Francia. A Parigi è stata realizzata una minuscola casa di appena 8 metri quadri. Il suo spazio è quello che era una volta di un ripostiglio, posto in cima ad un palazzo. Lo studio d’architettura Kitoko ha realizzato una vera e propria opera d’arte, sfruttando ogni centimetri disponibile, e servendosi soprattutto di arredi a scomparsa.

1. Roma

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Al primo posto c’è l’Italia. La mini casa di 7 metri quadri si trova a Roma ed è stata costituita dall’architetto Marco Pierazzi che l’ha fatta creando una serie di piani soppalcati che permettono di sfruttare al massimo gli spazi. Situato ad appena due passi dal Pantheon, si è trasformata in una piccolissima casa per vacanze altamente tecnologiche.

Quando la paralisi cerebrale non riesce a fermarti (VIDEO)

La paralisi cerebrale non riesce a fermarla, neanche davanti ad un palcoscenico gremito di spettatori. E poi, quando ci si mettono anche simpatia, autoironia, coraggio, talento ed intelligenza, allora il mix è perfetto per grosse risate e importante momento di riflessione. Lei è una bellissima e bravissima attrice, si chiama Maysoon Zayid. È una donna particolare, fortissima: è affetta da paralisi cerebrale.

L’handicap non l’ha di certo fermata: ed eccola, in tutta la sua bellezza, sul palco, per parlare della sua malattia. “Le persone disabili sono la più grande minoranza del pianeta e sono sotto rappresentate nell’ambiente dell’intrattenimento” , dice Maysoon al microfono. Nel suo monologo racconta la storia di un’audizione per un’opera teatrale in cui il personaggio principale è affetto da paralisi cerebrale. Contrario ad ogni pronostico, le è stata preferita una ragazza abile. Quando incontrò il regista lui le spiegò che non avrebbe potuto fare le cadute necessarie per la parte. “Se non posso farlo io, allora non può farlo nessuno”, aveva risposto lei. La paralisi cerebrale le ha donato la forza e il coraggio di combattere anche contro il pensiero della gente, di essere su quel palco, davanti ad una platea piena di pubblico in silenzio, divertito e commosso dalle sue parole.

Una donna degna di tale nome.

Ecco il segreto di Kate Middleton per essere sempre in forma

Kate Middleton ha un segreto di bellezza e salute: il risotto “Queen Victoria”, a base di riso Carnaroli Campo dell’oste, scampi, vino rosamara ed erbette aromatiche, dedicato alla Regina Elisabetta ma amato anche dalla Duchessa di Cambridge. Kate Middleton pare ne sia ghiotta e l’abbia inserito ufficialmente nel suo programma alimentare, soprattutto dopo la gravidanza. “La dieta migliore per la principessa è mangiare poco di tutto, carne e pesce ma anche tante verdure”.

Il risotto “Queen Victoria” l’ha inventato lui, lo chef Enrico Derflingher, e l’ha presentato ufficialmente alla terza edizione del Simposio del Gusto, presso il “CastaDiva Resort & Spa” di Blevio. La storia racconta che questo piatto fu cucinato in occasione del primo incontro tra Ronald Reagan e Michail Gorbaciov alla fine della guerra fredda, in presenza di reali, capi di Stato e figure importantissime proventi da tutto il mondo. È una pietanza molto particolare dai gusti accesi ma delicati, e Kate Middleton ama mangiarla in ogni occasione.

Enrico Derflingher è lo chef della Casa Reale ed è molto stimato da tutti i reali di Inghilterra, la Regina, Carlo e Camilla e, adesso, anche Kate Middleton.

“Tutto merito di una cucina molto semplice, molto luminosa, con pochi sapori, ingredienti genuini e un’attenzione particolare ai prodotti. Una cucina con tanta materia prima, che si fonda sulle erbe che provengono dall’orto ma che, se si combinano assieme, danno dei gusti e dei sapori molto ben fatti e molto buoni”, spiega lo chef che ha conquistato la Duchessa. “Come molti sanno la parola dieta deriva dal greco e vuol dire stile di vita, per cui secondo me la dieta migliore per la principessa è quella in cui si mangia poco di tutto, magari non porzioni enormi, ma molto varie: carne e pesce tante volte a settimana, ma anche verdure fresche dell’orto e insalate, logicamente con pochi grassi di cottura. L’importante, però, è che sia uno stile di vita, non una dieta”, ha poi continuato.

La cucina italiana nel mondo, come viene vista all’estero? “Recentemente sono stato in Giappone per lavoro per 7 anni, prima ancora negli Emirati, alla Casa Bianca e a Londra, e posso dire che la cucina italiana è tuttora quella più mangiata nel mondo, la numero uno in assoluto. È la più importante, sta vivendo una riscoperta anche nei grandi ristoranti che prima erano di tradizione francese e che ora stanno diventando gradualmente italiani. È un momento d’oro per noi, assolutamente da sfruttare”, ha poi concluso.